L’attività
del Gruppo che, almeno in parte, è espressione delle sette opere di
misericordia corporale, prosegue il suo cammino silenzioso, dalla poca
visibilità, ma costante, direi quotidiana, ad opera di alcune
persone volontarie e motivate.
Le richieste di interventi caritativi
giungono da più parti e, oltre agli aiuti alimentari, alla distribuzione di
indumenti e, per quanto possibile, di piccoli contributi economici, la tipicità
del Gruppo è diretta anche nei confronti dei migranti e di quei poveri senza
una abitazione, che vagano alla ricerca di qualche aiuto immediato. Chi, sotto
questo punto di vista, è lontano dalla vita della Parrocchia, non può
lontanamente rendersi conto di quanta gente, al giorno d’oggi, sia in cerca di
aiuti, anche minimi, per la sopravvivenza. La bacchetta magica per risolvere
questi enormi problemi nessuno la possiede. Si fa quanto è possibile fare,
sapendo di tamponare e non di risolvere.
Nel fare del bene è necessario stare
attenti ai truffatori, ai falsi poveri. Il caso più eclatante, ma non l’unico,
si è verificato in autunno, con il passaggio di un giornalista camuffato da “profugo
iracheno”, richiedente ospitalità per sé e la sua famiglia. Una vera
sceneggiata intrapresa per mettere alla prova la carità della Chiesa. L’intento,
nel clima anti-cristiano e anti-clericale che stiamo vivendo, era quello di
trovare appiglio per “dare contro ai preti” e di poterli mettere in cattiva
luce davanti all’opinione pubblica. Cosa che è avvenuta, in malafede, non
essendoci stata la possibilità di soddisfare la richiesta. Si trattava di un “falso
profugo”, venuto per imbrogliare, che – smascherato, non preso seriamente – è
stato invitato a non insistere nella sua richiesta e congedato. Da questo fatto
è scaturito un articolo scandalistico pubblicato su di un noto settimanale, non
propriamente benevolo nei confronti della Chiesa.
Con i profughi autentici, questo Gruppo
ha collaborato e continua a farlo, con la Cooperativa Liberi Tutti, nei
riguardi dei giovani nigeriani e non solo, seguiti e aiutati a inserirsi, in linea
con le direttive della autorità pubbliche.
Per l’autofinanziamento del Gruppo, finalizzato agli
interventi caritativi, i volontari organizzano molteplici iniziative, dalle
varie bancarelle artigianali, con gli oggetti elaborati e donati da Aldo
Comotti, alla cessione di abiti usati e di ogni genere di mobilia e
oggettistica, con offerta libera.
Un particolare ringraziamento è diretto a coloro che
spontaneamente fanno avere generi alimentari a lunga conservazione da destinare
alla distribuzione periodica degli alimenti.
Anche il Comune di Bardonecchia, con la sensibilità dell’Ufficio
per le politiche sociali, contribuisce a questa opera elargendo un contributo
annuo di € 2.000. La riconoscenza è sincera e profonda.
Lodevole la collaborazione con la Caritas di Modane in uno
scambio di esperienze e di attività comuni.
Il Gruppo è aperto a tutti coloro che vogliono dare una
mano.
LA CATECHESI DEI RAGAZZI
Con
la S. Messa di domenica 18 ottobre, nella chiesa parrocchiale, ha preso l’avvio
il nuovo anno catechistico, con la presenza dei vari gruppi delle Scuole
Elementari e Medie accolti dal Parroco, dai catechisti e accompagnati dalle
famiglie.
Parte dei bambini del catechismo delle Elementari con le catechiste. (foto Archivio) |
La scelta dei genitori di iscrivere i
propri figli al catechismo è la conferma di un impegno iniziato con la
richiesta per loro del Battesimo e rappresenta la prosecuzione di un cammino
cristiano nella Chiesa, fatto di condivisione della responsabilità educativa,
dove il ruolo del catechista è quello di accompagnare i bambini all’incontro
con Gesù. Al fine di sostenere questo compito, la Diocesi organizza
periodicamente corsi di formazione che mirano all’arricchimento contenutistico
e metodologico dei catechisti incaricati, delle varie parrocchie.
Vivere “sul campo” l’esperienza
catechistica nelle diverse fasce d’età, comporta innanzi tutto la considerazione
dei singoli nella loro globalità e, allo stesso tempo, nella molteplicità dei loro
vissuti, secondo le tappe della loro crescita individuale, adeguando il proprio
intervento alle diverse situazioni che si vengono a creare.
Partendo da tale presupposto, “l’ora di
catechismo”, specie a livello elementare, si sviluppa in diversi momenti che
vanno a toccare, oltre al linguaggio verbale ed iconico, anche l’espressività, la
sperimentazione e tutte quelle attività di supporto che consentono di ottenere
attenzione, coinvolgimento emotivo e partecipazione durante le lezioni, per
trasmettere contenuti biblici, liturgici e morali; il compito peraltro non è
sempre privo di difficoltà. In tutto ciò risulta preziosa la collaborazione,
nella nostra parrocchia, degli aiuto-catechisti: alcuni genitori e studenti delle
Scuole Superiori, attivi e creativi, offrono del tempo a sostegno delle
attività stesse che proseguono talora con iniziative di animazione nei locali
dell’Oratorio o durante le visite alle Cappelle di montagna, come avvenuto nel
corso dell’estate appena trascorsa.
Il catechismo dunque diventa non una
consuetudine, ma un passaggio fondamentale nella crescita cristiana personale,
dove i genitori sono chiamati ad essere i primi formatori dei loro figli,
mentre catechisti e comunità parrocchiale offrono il loro impegno perseguendo
con essi un unico obiettivo: far riconoscere, accogliere ed amare Gesù Cristo
per motivare i ragazzi all’adesione ad una vita di fede, vissuta come
testimonianza, alla luce del messaggio evangelico.
Solo nel tempo si potrà valutare
quanto, degli insegnamenti ricevuti, avrà positivamente orientato le scelte di
vita di ciascuno di loro.
Una catechista
SCUOLA MATERNA
La
Scuola dell’Infanzia “Mons. Bellando” di Bardonecchia per l’anno scolastico
2015/16 ha come progetto educativo il tema “Su e giù per l’Italia”.
Il progetto, elaborato dal Collegio
docenti, vuole far conoscere e promuovere la cultura, gli usi e i costumi,
l’artigianato e i sapori tradizionali delle Regioni italiane ai bambini.
Durante l’anno verranno svolti diversi laboratori:
psicomotricità; musica, dove conosceranno il mondo dei suoni; religione, dove
ascolteranno alcune parabole e conosceranno il significato delle feste;
creatività, dove realizzeranno con materiali di recupero i monumenti delle
città italiane. Anche quest’anno ci sarà il laboratorio di francese dove, con
parole e filastrocche, si avvicineranno alla lingua più vicina a loro.
A partire dal mese di gennaio i bambini
dell’ultimo anno saranno impegnati con i laboratori di logico-parole e
logico-matematico, inoltre verrà proposto, sempre ai bambini più grandi, un
nuovo laboratorio: “Grolandia”. In corso d’anno verranno proposte uscite
didattiche e tante altre attività. Inoltre per l’anno scolastico 2015/16 la
Scuola dell’Infanzia ha aperto una nuova “sezione primavera” che accoglie i
bambini tra i 24 e i 30 mesi, guidati dalle insegnanti Nicoletta e Lina.
Il 12 novembre, presso il cortile della
scuola, i bambini e le maestre hanno inaugurato l’autunno con un breve momento
di festa, con canti e danze in piemontese, legati alla nostra Regione, e
racconti inerenti l’autunno, per poi salutare le famiglie con una buona merenda
preparata dalle nostre cuoche.
All’inizio dell’anno scolastico il
Consiglio di Amministrazione e la segretaria hanno lasciato i loro ruoli. Il
personale docente e non ringrazia per il tempo dedicato e la preziosa
collaborazione: Erika Solero, Roberta Leonardoni,Alessandro Clozza,
ElisabettaMarra,Antonella Solinas e Elena Durand.
Un augurio di buon lavoro al nuovo
Consiglio e alla nuova segretaria Elena Perron.
Le insegnanti
I NOSTRI RAGAZZI
VACANZE A PINARELLA
Anche
quest’anno le Parrocchie dell’alta valle hanno proposto e organizzato per i
ragazzi dagli 8 ai 16 anni l’esperienza del campo estivo al mare. Il 2015 è
stata la decima edizione di campi al mare, dopo i due vissuti in valle nel
lontano 2004 e 2005. Quest’anno un centinaio i ragazzi, accompagnati da una
quindicina di animatori (ragazzi dai 17 anni in su che hanno vissuto le
edizioni precedenti dei campi e che da alcuni anni camminano nei nostri gruppi
del dopo Cresima e che ora si mettono a servizio dei più piccoli), hanno
vissuto in due turni quest’esperienza che lascia sempre un bel segno in chi la
vive.
La nostra casa ormai da qualche anno è
in Romagna, in provincia di Ravenna, e precisamente a Pinarella di Cervia, in
una struttura immersa nel verde – con un bel giardino privato con tanto di campetto
di pallone e a poca distanza dal mare Adriatico, con tanto di spiaggia privata con
tutte le comodità per la balneazione – che ci permette di vivere un’avventura
nella semplicità, nella gioia, nell’aiuto reciproco.
Il campo può diventare un bel momento
per avvicinare i ragazzi alla vita della Chiesa e soprattutto all’insegnamento
di Gesù Cristo. Sembra di toccare con mano la famosa espressione
di San Domenico Savio quando affermò
che la santità consiste nell’essere molto allegri. I due turni sono stati
composti di una cinquantina di ragazzi ciascuno: il primo per i ragazzi dagli 8
ai 12 anni, il secondo per i ragazzi dai 13 ai 16 anni.
La prima settimana, dal 30 giugno al 7
luglio, è stato un immergersi nella storia del “Mago di Oz” dove – accompagnati
da amici trovati lungo la strada: uno spaventapasseri, un leone e un boscaiolo
di latta – i ragazzi si sono messi alla ricerca della strada che porta a casa.
Si è così imparato che tante qualità le abbiamo dentro di noi, ma occorre
crederci ed usare questi doni per sconfiggere il male che ci tiene legati e che
rende tutti schiavi. In questa settimana non è mancata la gita che ci ha
portati all’“Italia in miniatura”, dove sotto un sole cocente abbiamo passato
il pomeriggio presso il castello a giocare con i getti d’acqua.
La seconda settimana, dal 7 al 14
luglio, è stato un immergersi nel mondo di “Asterix e Obelix” alla ricerca
della pozione per sconfiggere i romani. Non sono mancati in questa settimana i
vari giochi soprattutto la caccia al
tesoro, i giochi notturni e le varie attività di costruzione dei plastici dei
vari popoli in cui erano divisi i ragazzi. Anche qui non sono mancate nella settimana
le occasioni di riflessione come il tema del rapporto genitori e figli e le
generalizzazioni sul rapporto maschio e femmina. Culmine della settimana la
gita aMirabilandia: una giornata di giostre e divertimenti che ha degnamente
concluso il nostro soggiorno.
Al ritorno, sabato 14 luglio, la festa
presso l’oratorio di Oulx ci ha permesso di trasmettere la nostra gioia ai
genitori e a chi è venuto a trovarci. Appena arrivati abbiamo celebrato la S. Messa
di ringraziamento a cui è seguita la cena di condivisione, il grande cerchio
nel cortile ed infine la proiezione delle foto delle due settimane.
Un grazie va soprattutto adAngela,
Franca, Graziella, Idanna, Ivana, Lia e Pina che ci hanno preparato piatti
prelibati lavorando tanto per noi, e a tutti coloro che hanno collaborato.
Don Giorgio Nervo
INVITI DISATTESI
Anche
nel corso dell’anno 2015 le proposte per i ragazzi sono state fatte. Sempre la
Chiesa nutre grande attenzione alle giovani generazioni affinché crescano con
principi, valori, punti di riferimento e soprattutto vivano da protagonisti la
loro vita e non si lascino prendere dalle molteplici suggestioni e falsi ideali
che, purtroppo, invadono sempre le strade degli uomini e sembrano proporre
realizzazioni che sono semplicemente dei miraggi. Succede molto spesso che le
proposte fatte si pongono accanto ad altre molto più allettanti, magari le
nostre costano un po’ di fatica e di sacrificio, mettendoci in discussione,
riprendendo lo stile della nostra vita, non sempre in sintonia con lo stile
evangelico e magari facendoci intravvedere che la strada che stiamo percorrendo
non è così virtuosa e piena di buoni frutti. A questo punto è più facile declinare
l’invito e adagiarci sul più facile, sul così fanno tutti, e così le iniziative
non decollano e non si riesce a proporre qualcosa di significativo.
Questo è ciò che è successo per i
ragazzi del dopo Cresima. Nell’autunno si era fatta la proposta di costituire
un gruppo dei primi tre anni delle superiori ma la risposta è stata quasi
nulla.
Su una cinquantina di inviti solo due
hanno aderito. A questo punto la domanda si fa molto pressante: abbiamo
sbagliato qualcosa? Come potremmo intercettare questi ragazzi affinché lo stile
di Gesù Cristo sia accolto e li faccia diventare sale e luce per questo mondo?
Se qualcuno avesse qualche suggerimento
è bene accetto per rimettere in discussione l’operato e vedere come invertire
questa tendenza poco salutare.
Don Giorgio Nervo
SCOUT: quei ragazzi con i pantaloncini
corti...
Il
gruppo scout di Bardonecchia, raccoglie oggi più di 50 bambini, ragazzi e
giovani che tutte le settimane giocano, cantano, costruiscono... crescono
presso i locali delle vecchie scuole di Borgo Vecchio ed il prato dell’oratorio
parrocchiale.
Quando si parla di attività scout
spesso si parla di personaggi strani, clima di avventura e parole un po’
misteriose. Ma quali messaggi importanti ci sono dietro a queste attività
dall’apparenza così scherzosa e un po’ lontana dalla realtà?
Le attività dei Lupetti danno
moltissima importanza alla fantasia e al gioco come possibilità di esprimersi,
e il Branco è detto “famiglia felice” perché è nella comunità con gli altri
bambini che si respirano valori come l’attenzione agli altri e la ricchezza del
gruppo. Ma è anche molto importante la centralità del bambino, il suo senso di
responsabilità, la sua voglia di crescere, quindi i piccoli grandi impegni
personali che i bambini assumono si esprimono in attività manuali, specialità,
ecc.
Le attività del Reparto danno la
possibilità ai ragazzi attraverso l’avventura di vivere le loro scelte in prima
persona e di confrontarsi con valori importanti, un aspetto importantissimo della
loro crescita.
E nella vita del Clan ci sono le scelte
da grandi, soprattutto quella del servizio. Ecco cosa c’è dietro ai racconti
che seguono delle attività concrete dei nostri ragazzi:
Urca urca tirulero, oggi splende il sol. Eh sì, un sole splendente nel cielo ci ha accompagnato per
gran parte delle V.d.B, il campo estivo che abbiamo trascorso a Sherwood, foresta
incantata che si trova vicino alla piccola borgata Riclaretto Perrero, in Val
Chisone.
Qui siamo stati chiamati ad aiutare il
coraggioso Robin di Loxley, il suo fidato amico Little John e tutta la
compagnia, a liberare gli abitanti dell’Inghilterra dall’oppressione del Principe
Giovanni. Costui, infatti, assieme al malvagio Sceriffo di Nottingham, si
divertiva a maltrattare e derubare i più deboli.
Una piramide di Lupetti. |
Ma non è tutto qua: durante il resto
dell’anno abbiamo vissuto le avventure di Mowgli, un bambino che è stato
allevato nella giungla indiana da una famiglia di lupi. Con lui abbiamo combattuto
contro Shere Khan, cercato il fiore rosso, portato i bufali al pascolo e
sventato l’invasione dei cani rossi. Abbiamo giocato, cantato, costruito,
gareggiato con i bob e con le racchette da neve. Il tutto secondo lo stile che
ci contraddistingue, lo stile
scout, che ci ha portato a far sempre del nostro meglio. [Bagheera]
Quest’anno
a luglio ho trascorso una decina di giorni alle Combe, sopra Bussoleno, dove con
gli amici del Reparto di Bardonecchia abbiamo montato il Campo Scout. Per me è
stata un’esperienza nuova e mi è piaciuto stare insieme agli altri imparando a
cucinare, ad accendere il fuoco e a costruire delle strutture senza l’utilizzo
dei chiodi. Il momento che più mi è piaciuto è stato l’uscita di squadriglia,
quando per un giorno ci siamo allontanati dal campo e abbiamo dovuto trovarci
una sistemazione per dormire. Alla fine di questa esperienza ero molto stanco
ma allo stesso tempo felice di avere terminato il mio primo campo. [Marco Franzini]
Il Reparto 2015. |
Il Clan in Route al Lago d’Orta. |
Dunque, oltre a discutere di esempi
della vita di tutti i giorni, leggere testimonianze di pentiti della mafia e
guardare film sul tema, abbiamo anche incontrato Francesco Avato, già Sindaco di
Bardonecchia, che ci ha raccontato della sua esperienza come amministratore e
con il quale ci siamo confrontati su svariati temi.
Ma non ci siamo voluti fermare qui e
dalla riflessione siamo passati all’azione, cercando di fare qualcosa di
concreto per il nostro Comune: abbiamo fatto il possibile per aiutare nei
lavori di ristrutturazione e di rimessa in sesto della casa confiscata alla
criminalità organizzata di via Medail, ora nota come “L’Alveare”, ed ormai
pronta alla riapertura come casa per accogliere gruppi di giovani.
Un altro cammino importante percorso
durante l’anno è stato quello della fede e, sempre attraverso una scelta
condivisa, abbiamo cercato di analizzare e comprendere appieno la funzione e il
significato della Messa oggi, i suoi vari momenti e come viverla; tutte domande
che soprattutto al giorno d’oggi e soprattutto tra i giovani sono in pochi a
porsi. Per quanto riguarda invece l’aspetto individuale, ogni membro del Clan
ha compiuto un servizio per la comunità: c’è chi ha animato i bambini
dell’oratorio di Oulx, chi ha dato qualche ora del suo tempo ogni settimana al
progetto “Tavola Amica” di Susa e chi infine ha passato qualche sabato a
preparare le attività degli scout più piccoli del nostro gruppo (Lupetti e Reparto).
L’anno si è infine concluso con una
magnifica Route (l’uscita di fine anno) di cammino al Lago d’Orta in cui
abbiamo fatto, tassativamente a piedi, l’intero giro del lago in una settimana ed
in cui abbiamo visitato la bellissima isola di San Giulio.
Per questo 2016 da poco iniziato i
nostri obiettivi rimangono ambiziosi, ma la morale di fondo, il motivo per cui
agiamo rimane sempre lo stesso: lasciare questo mondo un po’ migliore di come
lo si è trovato. [Stefan Marculet]
CANTORIA PARROCCHIALE
“GIORNATA DI FESTA”
L’incontro
fra le Cantorie di Drubiaglio di Avigliana e la nostra a Bardonecchia per la
Pentecoste 2014 è stato così piacevole, che abbiamo voluto ripeterci nel 2015.
Così, il 27 settembre 2015, la Cantoria di Sant’Ippolito è scesa in Bassa Valle
per cantare la Messa insieme ai “colleghi” di Drubiaglio nella Parrocchia di
Sant’Anna, sotto la direzione del nostro Maestro Fabrizio Blandino. All’organo
si sono avvicendate Stefania Balsamo e, per il canto d’inizio, Federica,
organista di Drubiaglio.
Drubiaglio - Parrocchia S. Anna, 27 settembre 2015: le due Cantorie a fine Messa |
Notevole la soddisfazione dei fedeli:
ricordiamo con allegria il piacevole stupire di don Ugo Bellucci, Parroco delle
tre Parrocchie di Avigliana, quando è entrato nella chiesa di Sant’Anna durante
le prove d’assieme prima della celebrazione. Il pensiero dei drubiagliesi più
maturi è tornato con nostalgia agli anni d’oro in cui la piccola frazione di
300 abitanti poteva contare su una propria numerosa Cantoria in grado di
sostenere canti a 4 voci di una certa difficoltà.
A fine Messa un aperitivo in piazza,
fotografie e poi tutti a tavola nell’adiacente Oratorio. Il ricco pranzo
condiviso ha goduto di una bella compagnia e momenti di canto, con una
quarantina di commensali tra cantori e familiari. Nel pomeriggio la compagnia
si è spostata in macchina fino al Lago Grande di Avigliana: nonostante la giornata grigia la
comitiva ha potuto approfittare della particolare passeggiata pedonale mista
tra sentiero e pontili galleggianti lungo il lago, per una bella camminata e
qualche foto.
Drubiaglio è la frazione agricola di
Avigliana, situata al centro delle porte della Valle di Susa, tra il torrente
Messa e la Dora Riparia. Anticamente il territorio apparteneva direttamente alla
Parrocchia di Santa Maria Vecchia di Avigliana, distante 4 chilometri e
separata dal grande letto della Dora, attraversabile, nel punto più vicino, da
un precario ponte di fascine. Fu così che, per motivi di distanza e difficoltà
dovute alla natura del territorio unite a volontà di indipendenza (per
diversità di carattere rispetto agli aviglianesi), i drubiagliesi, capeggiati
dal loro Parroco, nel 1859 ottennero speciali privilegi di indipendenza. Poi il
1º dicembre 1882 l’Arcivescovo di Torino, Mons. Gastaldi, emanò il decreto per
l’istituzione della Parrocchia dei Santi Marco e Anna di Drubiaglio. A seguito
di questo evento nel 1901 si decise l’ampliamento della preesistente Cappella
di Sant’Anna, delle dimensioni poco adeguate di 12 metri di lunghezza per 5 di
larghezza. I lavori si rivelarono presto un disastro: la nuova volta, costruita
sopra la vecchia che sarebbe poi stata abbattuta, cedette improvvisamente una
domenica, trascinando al suolo metà dell’edificio, appena conclusa la Messa
festiva. Miracolosamente non ci furono vittime.
Nel 1926 fu del tutto abbattuta la
vecchia chiesa mantenendone solo il campanile, che a tutt’oggi rimane staccato
dal nuovo edificio. La nuova chiesa venne fortemente voluta da don Umberto
Campagna, figura di rilievo della frazione, e benedetta il 23 ottobre 1927. Al
posto dell’antica Cappella, a ridosso del campanile fu eretta la casa
parrocchiale e in seguito i locali per il catechismo e l’oratorio. Gli
affreschi della chiesa nuova si conclusero nel 1964, mentre nel 1970 fu
acquistato il piccolo organo a canne. I lavori di miglioramento e decorazione
si protrassero a fasi fino al 1995.
Una curiosità: Drubiaglio all’inizio
del secolo scorso era un borgo agricolo popolato da gente semplice, di buona
volontà, molto legata alle sue radici e alla vita cristiana; oltre alle
raccolte in denaro e offerte personali del Parroco e dei fedeli, i parrocchiani
parteciparono attivamente alla costruzione del nuovo luogo di culto, offrendo
manodopera e servigi. In particolare le donne del paese, accompagnate dai loro
figli, si occuparono della raccolta e del trasporto delle pietre dalla Dora
fino al sito della nuova chiesa. Le grandi famiglie contadine drubiagliesi hanno
quindi materialmente costruito la loro chiesa di pietre veramente “vive”. E
noi, gente del 2000, sapremmo fare altrettanto?
Stefania e Fabrizio
CORETTO “S. AGNESE”
Il Coretto di S. Agnese quasi al completo. (foto: coll. L. Procopio) |
Le giovani speranze del Coretto... per adesso promettono bene (foto: coll. L. Procopio) |
Un’altra importante circostanza si è svolta
domenica 9 agosto: il Vescovo Ausiliare di Torino e Parroco della Crocetta, Mons.
Guido Fiandino, ha celebrato la Messa parrocchiale delle ore 11, durante la
quale il Coretto ha eseguito i canti della liturgia ...speriamo graditi a
Monsignor Fiandino!
E l’anno 2015 si è concluso, oltre che con
le celebrazioni di Natale, anche con il pranzo di domenica 22 dicembre presso
la Genzianella, per festeggiare Santa Cecilia.
Queste, in breve, le attività del Coretto Sant’Agnese, che è
poi quello che facciamo con entusiasmo da oltre vent’anni e che speriamo possa
ancora continuare a lungo, vista la partecipazione di nuovi giovani cantori,
che anno dopo anno si aggiungono alle fila del Coretto e che noi accogliamo a
braccia aperte, per continuare con impegno la nostra attività!
Lisa Procopio
O.F.T.A.L. Opera Federativa Trasporto
Ammalati Lourdes
GRUPPO DI BARDONECCHIA
Nel
2015 a Lourdes ci sono state modifiche e novità. La prima novità è stata quella
di variare lo spazio davanti alla Grotta rendendolo più accogliente e riservato
alla preghiera. Si è smantellata tutta la pavimentazione al fine di posizionare
tubazioni e basi per le strutture ora in forma semicircolare; sono state
sistemate delle staccionate in legno per dividere la zona passaggio dalla zona
panche destinata alla preghiera più raccolta davanti alla Grotta. Si sta
lavorando per il ponte mobile (verrà sollevato solo in caso di piena del fiume)
che collegherà la prateria alle piscine. Verranno trasferite le candele e le
fontanelle in prateria di fronte alla Grotta, sempre per lo stesso motivo.
Tutte queste modifiche per favorire il
silenzio e la preghiera nella zona di fronte alla Grotta. La dedicazione dei
Santuari di Lourdes per il 2015 è stata “la gioia della missione”. Proprio per
il tema della “gioia della missione” si può pensare che tra gli altri motivi vi
sia quello che attraverso la Madonna, Lei ci porta a Gesù. Se riusciamo ad
arrivare a questo possiamo essere certi che il venire a Lourdes ci ha aiutati a
rinnovare la nostra fede ad aiutarci, al nostro ritorno, a proseguire meglio la
nostra vita.
* * *
Foto di gruppo al termine della Messa. (foto C. Mainardi) |
La tavolata al Pian del Sole da Dario e Graziella Rolfo. (foto C. Mainardi) |
Come tutti gli anni si sono svolti i
pellegrinaggi dei vari periodi ai quali sono stati presenti malati, disabili,
pellegrini e naturalmente il personale.
Dal 5 al 13 ottobre si è svolto un
pellegrinaggio in Terra Santa e Petra, a cui hanno partecipato gruppi di
Bardonecchia, Giaveno e Torino. Il pellegrinaggio si è svolto bene anche se con
qualche diversivo per le solite scaramucce tra israeliani e palestinesi; ne è
previsto un altro nella primavera del 2017.
Tornati a casa più ricchi
spiritualmente – L’annuale pellegrinaggio
interdiocesano a Lourdes si è tenuto dal 18 al 23 ottobre. All’iniziativa è
stato presente un nutrito gruppo di ventitré persone di Bardonecchia, tra
ammalati, Dame e Barellieri. Il soggiorno si è svolto in un clima gioioso, con
numerosi momenti di preghiera davanti alla Grotta e nelle Basiliche. «Siamo
tornati a casa arricchiti spiritualmente. A Lourdes la Madonna ha affidato a
ciascuno di noi una missione di bene da vivere quotidianamente», ha raccontato
uno dei pellegrini. A Lourdes si respira un senso di fraternità che
difficilmente. si può trovare altrove.
L’8 dicembre – per quest’anno il 13 –
si è svolta la giornata a conclusione dell’anno delle attività del gruppo
Susa/Bardonecchia.
Arrivederci al prossimo anno.
«Il tempo del riposo, soprattutto
quello domenicale, è destinato a noi perché possiamo godere di ciò che non si
produce e non si consuma, non si compra e non si vende. Il tempo della festa è
sacro perché Dio lo abita in un modo speciale. L’Eucaristia domenicale porta
alla festa tutta la grazia di Gesù Cristo: la sua presenza, il suo amore, il
suo sacrificio, il suo farci comunità, il suo stare con noi... E così ogni
realtà riceve il suo senso pieno: il lavoro, la famiglia, le gioie e le fatiche
di ogni giorno, anche la sofferenza e la morte; tutto viene trasfigurato dalla
grazia di Cristo. La festa è un prezioso regalo di Dio; un prezioso regalo che Dio ha fatto alla
famiglia umana: non roviniamolo!».
(PAPA FRANCESCO, Udienza generale del 12 agosto 2015)
Ass. Nazionale CARABINIERI Sezione Alta Valsusa
Il
2015 è stato per la Sezione un anno di transizione. Dalle cerimonie per il 200º
di fondazione dell’Arma si è ora proiettati verso il 2016 che vedrà la Sezione
festeggiare il 20º di fondazione. Sono dunque trascorsi 20 anni da quando – su
input dell’allora Presidente Nazionale dell’Associazione, gen. c.a. Giuseppe
Richero – è stata costituita in Bardonecchia la Sezione “Alta Valsusa” che
estende il proprio territorio di competenza sugli otto Comuni dell’Alta Valle.
I 48 soci che risiedevano in questi
Comuni ed erano già iscritti alla Sezione di Susa hanno costituito la base di
partenza per la Sezione che, alla data odierna, conta 107 soci tra effettivi, ossia
coloro che hanno prestato servizio nell’Arma, soci familiari e soci
simpatizzanti. Fra questi ultimi anche appartenenti ad altre Armi o Corpi di
Polizia. Tutti, comunque, uniti sotto lo stesso vessillo rappresentato dalla
bandiera nazionale, per condividere ideali, scopi e cerimonie varie. Fra queste
ultime i raduni nazionali, ma in particolare le gite sociali che annualmente la
Sezione programma per visitare località del nostro Piemonte in occasione di
feste, fiere o perché di particolare interesse turistico, storico e culinario.
Per il 2015 la gita sociale ha avuto
come mèta la località di Moncalvo, in provincia di Asti, in occasione della
“Fiera del tartufo”. Circostanza questa molto apprezzata da tutti i
partecipanti. Come ormai è consuetudine, nel 2015 la “Festa sociale” si è
svolta in uno dei Comuni che costituiscono il territorio della Sezione. Vale a
dire Oulx. In particolare nella frazione di Beaulard. Nella bella ed
accogliente chiesetta di quel piccolo centro abitato si sono dati appuntamento numerosi
soci con loro familiari.
Durante il rito religioso, officiato da
mons. Luciano Vindrola, le note del silenzio, suonato dal trombettiere, hanno
ricordato i nostri caduti ed i soci che ci hanno lasciato nel corso dell’anno. E
sono ben sei. Tre effettivi: l’app.to Antonio Zannier di Bardonecchia, che con
i suoi 97 anni era il decano della Sezione, seguito immediatamente a ruota
dall’app.to Carlo Baudino di 96 anni, di Bardonecchia, e il c.re aus. Federico
Trombetta di Grangesises che di anni ne aveva appena 42. Tre i soci
simpatizzanti: il sig. Marco Mucchetti di Cuneo, ma per lunghi periodi anche a
Bardonecchia, il sig. Giuliano Valsania Aleyson, di Lanzo Torinese ed il sig.
Giuseppe Fammartino di Bardonecchia, già socio della Sezione di Susa, prima
della nascita della Sezione “Alta Valsusa”.
A tutti i loro familiari rinnoviamo le
nostre più sincere ed affettuose condoglianze.
M.S.
Ass. Nazionale POLIZIA DI STATO
Dopo
tanti anni, con rammarico, nel corso dell’anno 2015 non si è potuto tenere il
tradizionale Raduno di Polizia e Carabinieri che speriamo di poter riprendete
al più presto. Il Gruppo ANPS di Bardonecchia, che fa parte del Gruppo ANPS di
Susa, nel corso dell’anno ha partecipato, dal 12 al 26 maggio, a un periodo di
vacanza alle Terme nei pressi di Ischia, e dal 26 settembre al 4 ottobre a un
viaggio in Andalusia.
Enzo Burigo
(Responsabile Gruppo ANPS)
88
DONATORI DI SANGUE A.V.I.S.
I CINQUANT’ANNI DELLA
SEZIONE DI BARDONECCHIA
Domenica
10 maggio 2015 la Sezione AVIS Comunale di Bardonecchia ha celebrato la “Festa
del 50º della fondazione” alla quale sono stati invitati tutti i soci donatori
e loro familiari, simpatizzanti, le Autorità locali, le Sezioni consorelle
della provincia di Torino nonché i rappresentanti dell’AVIS Provinciale e
Intercomunale di Torino, le altre Associazioni di volontariato locale e la
“gemellata” Sezione donatori di sangue di Modane.
La manifestazione ha avuto inizio con
il ritrovo dei partecipanti nella piazza antistante la chiesa di Sant’Ippolito
ai quali è stato offerto un rinfresco di benvenuto presso l’albergo “La Genzianella”.
Successivamente nella chiesa di
Sant’Ippolito don Franco Tonda ha celebrato la S. Messa in suffragio dei
donatori defunti. La toccante cerimonia è stata accompagnata dai canti del
Coretto Sant’Agnese e dalla “Banda Musicale Alta Valle Susa”.
Al termine della funzione religiosa si
è svolto il corteo che si è snodato per le vie cittadine sino al Palazzo delle
Feste. Il corteo, capeggiato dalla “Banda Musicale”, seguita dallo stendardo
del Comune di Bardonecchia, dai numerosi labari AVIS, dai labari ANA, OFTAL,
ANC, AIDO e GIS, dalle Autorità locali e da una cospicua folla, si è soffermato
al monumento ai caduti e al monumento del donatore ove sono state deposte
composizioni floreali commemorative.
La manifestazione è proseguita presso
la Sala Viglione del Palazzo delle Feste (patrocinata dal Comune di
Bardonecchia) con il pranzo a base di “gran fritto alla piemontese”, cucinato
dal servizio di catering “La Cucina Piemontese” di Vigone, nel corso del quale
sono stati premiati gli avisini benemeriti della Sezione (elenco in fondo
all’articolo).
Il Sindaco Roberto Borgis con il Presidente Fabrizio Bortolotti rendono omaggio al monumento AVIS sulla passeggiata del donatore (a sin.) e al monumento ai Caduti.
Si è voluto riconoscere l’opera meritoria prestata dal fondatore, e Presidente onorario della Sezione AVIS Comunale, dott. Pier Giorgio Bava, con la consegna di una targa ritirata dal figlio dott. Antonello.
Si è voluto riconoscere l’opera meritoria prestata dal fondatore, e Presidente onorario della Sezione AVIS Comunale, dott. Pier Giorgio Bava, con la consegna di una targa ritirata dal figlio dott. Antonello.
Il 4 luglio 1965, per sua iniziativa, 9
donne e 29 uomini effettuavano per la prima volta una donazione collettiva di
sangue. Questo avveniva nei pressi della stazione ferroviaria a bordo di un’autoemoteca
giunta da Torino.
Studio medico dott. Bava, prima sede AVIS in Via Medail. (foto archivio dott. Bava) |
Negli anni successivi l’associazione,
guidata dal dott. Bava, primo Presidente, si è organizzata e i prelievi
venivano effettuati in via Medail presso il suo studio medico.
Successivamente la Sezione ha avuto un
primo trasferimento presso la Biblioteca comunale, poi presso la Casa medica
nei pressi della Colonia Medail, attuale Villaggio Olimpico, di seguito presso
le Scuole Elementari ed infine presso la struttura denominata Poliambulatorio medico
situata all’ingresso di Bardonecchia. Nel corso degli anni la Sezione è stata
retta dai Presidenti: dott. Piergiorgio Bava (dal 1965 al 1980, poi Presidente
Onorario e responsabile sanitario della Sezione); Giovanni Bertetto (dal 1980
al 1995); Aldo Davi (dal 1995 al 2001 poi Presidente Onorario); Giovanni
Inverso (dal 2002 al 2012) e dal 2013 da Fabrizio Bortolotti.
È stato inoltre ricordato il costante impegno di Maria, Paola e Roberto sempre presenti a coadiuvare i donatori nelle operazioni di ristoro post-donazione.
È stato inoltre ricordato il costante impegno di Maria, Paola e Roberto sempre presenti a coadiuvare i donatori nelle operazioni di ristoro post-donazione.
Da luglio la signora Carla Raiteri si è
unita al suddetto gruppo di accoglienza, dando continuità al servizio compiuto
per tanti anni dalla compianta Pilar Maria Sussetto.
Con una “targa ricordo” sono state
riconosciute “BenemeritiAvisini” le attività: Panetteria Minniti - Opplà la
pizza di Conversazioni - Pasticceria Ugetti - La bottega del pane di
Avantaggiato e Trombetta, in quanto, nei giorni dedicati ai prelievi, ci
sostengono donando i loro pregiati e graditissimi prodotti da offrire ai nostri
donatori per il ristoro post-donazione.
9 luglio 1967, celebrazione della “giornata del donatore” con inaugurazione del labaro sociale con simbolo dell’associazione e stemma del Comune. Presenti tutte le Autorità cittadine, e varie consorelle dei Comuni limitrofi e della Provincia. Dopo la lettura del Vangelo il Parroco, prendendo spunto dalla Liturgia del giorno, ha rimarcato il significato della cerimonia e la missione altamente umanitaria del dono del sangue. Di seguito la Benedizione del labaro sorretto dalla madrina signora Bianca Cassolini (moglie del Sindaco). A seguire sfilata per le vie cittadine e pranzo sociale presso l’hotel Tabor. (foto archivio dott. Bava)
In base ai dati in nostro possesso, dal
4 luglio 1965 a ottobre 2015 questa Sezione ha raccolto 17.108 donazioni, che
corrispondono ad una media annuale di 342 donazioni.
Al fine di dare un servizio migliore al
donatore, da luglio scorso questa Sezione effettua le convocazioni su
appuntamento. Tale procedura, più onerosa in termini di lavoro per il
Direttivo, porta ad una conseguente migliore organizzazione dei prelievi con
benefici per il donatore, che non viene più sottoposto a stressanti tempi di
attesa, così pure per l’équipe medica che, a sua detta, si trova ad operare in
un ambiente meglio organizzato e più rilassato. Adottando tale procedura ci si
è accorti che le attuali sei poltrone per i prelievi non sono più sufficienti a
fronteggiare le richieste dei donatori, pertanto è stato deciso l’acquisto di
una ulteriore poltrona. Questa nuova procedura di convocazione è stata oggetto
di dibattito nell’ambito della riunione dei Presidenti di Sezione delle
Province di Torino e Cuneo svoltasi a Pianezza nel novembre scorso nel corso della
quale il dirigente sanitario dell’Intercomunale ha elogiato la nostra
iniziativa sollecitando le altre Sezioni ad uniformarsi. In aggiunta alla
possibilità di consultare con il proprio pc gli esami clinici a seguito della
donazione, ora i donatori in possesso di smartphone possono consultare
direttamente gli esami sul proprio cellulare scaricando l’app. AVISNet
(Caleidoscopio).
Album foto |
Nel corso del pranzo sono state consegnate le seguenti
benemerenze:
– Distintivo rame (3 anni
iscrizione AVIS e 6 oppure 8 donazioni)
-Allizond Alessandra, Bocco Sebastiano,
Bonino Rachele, Bortoli Daniele Andrea Maria, Bortolotti Ilaria, Campo Bagattin
Simone, Caruso Erminia, Durand Andrea, Fammartino Massimo, Ferrari Federica,
Galliano Silvia, Guiffre Patrick, Guiffre Roberto Augusto, Guiguet Maria Elena,
Guiguet Simone, La Salandra Leonardo, Minasso Valentina, Montanaro Sara
Francesca, Ozella Ilaria, Parducci Davide, Pont Mattia, Porcu Pierantonio,
Sibille Silvia.
– Distintivo argento (5 anni
iscrizione AVIS e 12 opp. 16 donazioni) -
Cerruti Tanja, Bisi Marina, Di Sanzo Vincenzo, Fulvi Luigi, Gaglioti Maria,
Gonella Patrizia, Miccichè Giuseppe, Nicotera Sina, Ricca Ivana, Riccio Paola,
Sità Federica, Vachet Maurizio, Vallory Jessica, Villani Mattia, Zurru
Vincenzo.
– Distintivo argento dorato (10
anni iscrizione AVIS e 24 opp. 36 donazioni) -
Arlaud Sylva, Curcio Nicola, Denicola Pier Luigi, Esposito Francesco, Fava
Alessia, Iaccarino Giuseppe, Marello Umberto, Pacchiodo Roberto, Perron Cabus
Valentina, Pezzetti Gotta Rossano, Torregitar Tania, Torregitar Fernandez Ana,
Vigna Teresa.
– Distintivo oro (20 anni
iscrizione AVIS e 40 opp. 50 donazioni) -
Aru Peppino, Bortolotti Fabrizio, Bussi Claudia, Francou Danilo, Griot Anna
Maria, Petruzzi Bruno, Simiand Cristina.
– Distintivo oro con rubino (30
anni iscrizione AVIS e 60 opp. 75 donazioni) -
Guiffre Guido, Xausa Pierina.
– Distintivo oro con smeraldo
(40 anni iscrizione AVIS e 80 opp. 100 donazioni) - Anelli Francesco, Balsamo Angelo.
Fabrizio Bortolotti
CROCE ROSSA ITALIANA Comitato locale di Bardonecchia
RELAZIONE ANNO 2015
Alla
fine del 2015, per il Comitato della Croce Rossa, mi sono reso conto di come
sia stato un anno veramente difficile a causa del passaggio da ente pubblico a
ente privato APS e anche per esserci iscritti nel registro regionale delle
ONLUS. Passaggi che hanno comportato dispendio di tempo e difficoltà nelle
transizioni delle contabilità, problematiche relative alla gestione, decisioni
importanti sul personale dipendente che, in parte, è stato stabilizzato
dall’ente pubblico e, in parte, assunto dal comitato privato. Atutto questo si
sono accompagnate problematiche finanziarie legate a particolari esborsi dovuti
alle sfortunate circostanze della fusione del motore di due ambulanze e
all’incidente con un cervo che, nel mese di agosto, alle 3,20 del mattino in
località Melezet, durante lo svolgimento di un servizio in emergenza, ha
danneggiato un’altra ambulanza provocando altri 6.000 Euro di danni.
I Volontari e i dipendenti, che formano
il nostro gruppo, nonostante le difficoltà hanno continuato a svolgere un
onorevole servizio, sia in convenzione con il 118, sia per il trasporto infermi,
sia per l’assistenza alle manifestazioni organizzate in Alta Valle. Sicuramente
è stato un sacrificio per tutti quanti, e soprattutto per le persone già
impegnate nelle proprie attività.
Ringrazio, come sempre, tutti
pubblicamente.
Superato questo anno difficile, non
posso che augurare a tutti che il prossimo 2016 ci porti un po’ di serenità
sotto tutti i punti di vista e che la passione, che ci ha spinti ad entrare a
far parte della Croce Rossa e che ci ha animati in tutti questi anni, continui
ad ardere vivacemente consentendoci di continuare nell’importante attività di
soccorso che svolgiamo giornalmente, soprattutto per aiutare chi ha veramente
bisogno, senza dover attendere che il soccorso arrivi da troppo lontano
dilatando i tempi d’intervento, in alcuni casi troppo preziosi.
Il Presidente: Carlo Florindi
La nostra UNITRE
L’Unitre
in Alta Valle di Susa è nata quale Sezione dell’Unitre delle Valli di Susa con
sede a Bussoleno, sotto la presidenza del prof. Tullio Telmon, per iniziativa
del geometra Ettore Patria, archivista ed appassionato cultore di storia locale
e nostro primo direttore dei corsi.
Ottobre 2001 - La neo fondata UNI3 Alta Valle di Susa |
Era l’autunno del 1986 quando fummo
coinvolti in un’attività nuova per la nostra comunità, La prof.ssa Evelina
Bertero, insegnante di disegno ed educazione artistica nella ScuolaMedia di
Oulx, dal 1987 insegnò disegno e pittura e in seguito assunse anche l’incarico
di direttrice e coordinatrice dei corsi. Il sottoscritto Paolo Massara si
occupò del corso di medicina, che da allora è proseguito con successo,
coinvolgendo diversi colleghi della Valle e dell’ospedale di Susa e che, con le
lingue – francese e inglese –, storia locale e letteratura ha costituito la
base della nostra attività con il corollario di brevi corsi o conferenze di
cultura generale, natura e ambiente, storia delle religioni, popoli e paesi. In
quegli anni viaggi di più giorni, organizzati dalla sede di Bussoleno e delle
Valli di Susa, in Italia e all’estero, hanno avuto una buona partecipazione di
nostri soci.
Quando la professoressa Bertero è stata
eletta Sindaco di Oulx ed in seguito anche Presidente della Comunità Montana Alta
Valle, cessando la sua attività all’Unitre, ma continuando a sostenerci dalla
sua nuova posizione – e di ciò gliene siamo sempre grati – mi sono trovato a
dover fare il coordinatore-direttore dei corsi e docente con l’aiuto negli anni
di qualche volontario segretario.
La nostra posizione geografica con meno
di 10.000 abitanti, sparsi in otto Comuni di montagna con strade spesso
innevate, ci ha limitati nelle dimensioni – siamo sempre intorno ai cento iscritti
– e la lontananza dalla città ci pone degli ostacoli nella disponibilità di un
pool di potenziali docenti. Nonostante questi handicap, nel 2001 ci siamo
sentiti maturi per diventare sede autonoma della quale da allora sono
Presidente.
La nostra sede legale è stata dapprima
presso la Comunità Montana, in seguito, con la soppressione di questa, presso il
Comune di Oulx. Entrambi gli Enti ci hanno supportato ed ospitato per anni in
locali vari per le nostre lezioni, ma finalmente da alcuni anni disponiamo di una
sede fissa in Oulx in un prefabbricato – già occupato dal Liceo – di proprietà
del Comune che ci fornisce pure luce e riscaldamento.
Ottobre 2015 - Il Presidente dott. Paolo Massara premia i veterani di 10 anni |
Fortunatamente lo staff dei miei
collaboratori si è potenziato con l’ingresso di ex docenti del Liceo Des
Ambrois e di cittadini neo pensionati che hanno scelto di vivere in montagna.
Attualmente abbiamo apportato alcune
modifiche ai corsi iniziali: la storia da locale è diventa più aperta al mondo;
le lingue hanno tralasciato la grammatica – che comunque salta fuori ugualmente
– approfondendo la conoscenza di usi e costumi ed i fatti di attualità su
giornali e magazines, confrontandoci con l’odierno linguaggio giornalistico,
ben diverso da quello studiato tanti anni fa sui banchi di scuola! Il corso di
fisica all’inizio poco seguito per supposta difficoltà, dandogli un taglio più
divulgativo orientato alla conoscenza dell’evoluzione del pensiero scientifico,
ha un successo crescente. L’educazione musicale ci prepara a qualche discesa a
teatro in Torino. Abbiamo ancora brevi corsi (3-5 lezioni) di astronomia,
antropologia, geologia, filosofia, diritto, economia e storia dell’arte
valsusina. Su argomenti di particolare interesse, con l’intervento di illustri
docenti, saliti da Torino (sono venuti i professori Paolo Cavallo Perin, Alessandro
Barbero, Francesco Remotti, Mario Gallina e altri) organizziamo lezioni aperte
alla cittadinanza nell’aula consiliare messa gentilmente a disposizione dal
Comune.
Quasi una volta al mese facciamo gite
di una giornata – siamo troppo piccoli per organizzare viaggi più lunghi –
molto apprezzate.
Il laboratorio di computer, tenuto dal Vicepresidente
Giorgio Malavasi, è l’unico che si svolge a Bardonecchia, nella biblioteca
comunale, per la disponibilità di collegamento internet. Gli altri laboratori
sono la maglia e il pizzo al tombolo. I laboratori (2-3 incontri) di cucina e
pasticceria terminano con la degustazione. Il mercoledì ginnastica dolce,
frequentata dalle signore.
Un incontro conviviale a fine anno
accademico conclude le nostre attività.
Il Presidente
Per saperne di più: www.uni3altavallesusa.blogspot.com
Ass. Nazionale ALPINI Gruppo di Bardonecchia
L’ESTATE 2015 DEL GRUPPO
A.N.A.
L’estate
appena terminata ha visto gli Alpini del Gruppo di Bardonecchia impegnati in
diverse attività e manifestazioni. Come sempre siamo presenti alla Via Crucis
del Venerdì Santo dove gruppi di quattro Alpini si alternano nel portare la
statua del Cristo morto dalla Parrocchia alla chiesetta di Maria Ausiliatrice,
mentre altri illuminano il cammino con le loro torce.
La stagione estiva inizia con la
tradizionale Commemorazione alle Grange Picreaux. Quest’anno, a causa della
concomitanza con altri eventi organizzati nel Comune, si è deciso di
posticipare al 26 luglio il ricordo degli Alpini in esercitazione travolti da
valanga nel gennaio 1931, portandolo dalla consueta terza, alla quarta domenica
di luglio. Variazione che non ha comunque fatto mancare il nostro gagliardetto
in vetta al Rocciamelone ad opera del consigliere sezionale Garnier, per
l’ascensione programmata nella stessa data! A differenza dello scorso anno, il
clima estivo ha fatto il suo dovere regalandoci una bella giornata di sole fino
a pomeriggio inoltrato che ha permesso di svolgere tutto secondo i piani e
soprattutto ha invogliato un discreto numero di persone a presenziare. Alle ore
11 è stata celebrata da don Paolo Di Pascale la S. Messa presso l’altare posto
a ricordo dei Caduti, il “nuovo acquisto” del Gruppo, tenente colonnello
Saverio Piccoli, ha recitato la preghiera dell’Alpino, il capogruppo Renato
Nervo ha dato lettura della nota di agenzia dell’epoca in cui si comunicavano i
nomi degli Alpini deceduti nella disgrazia. Dopo la S. Messa, la polentata ha
fatto trascorrere ai partecipanti alcune ore in compagnia.
Il Gruppo ringrazia le molte autorità e
amici che hanno partecipato, dal Sindaco Borgis di scorta al gonfalone del
Comune, ai rappresentanti di Polizia e Carabinieri, alla rappresentanza
dell’Associazione Paracadutisti Folgore, non ultimo a don Paolo sempre disponibile.
Un grazie agli amici Alpini che hanno partecipato: il Vessillo Sezionale
scortato dal Vice Presidente Balbo ed i gagliardetti: di Cumiana, immancabile
come ogni anno a ricordo della provenienza di tre Alpini deceduti nella valanga
del 1931, di Bussoleno, Susa, Cesana, Oulx e tutti quelli che posso
involontariamente non aver nominato. Il secondo impegno per le Penne Nere di
Bardonecchia si è presentato il 2 agosto quando l’Amministrazione Comunale ha
deciso, per il secondo anno consecutivo, di affidare al Gruppo Alpini il compito
di fornire il pranzo in occasione della 5ª tappa del Giro d’Italia Hand Bike.
Dunque, sfoderata la cucina da campo con tecnica ormai collaudata, atleti ed
accompagnatori provenienti da tutta Italia hanno trovato ristoro in un pasto
caldo esprimendo soddisfazione, che per l’orgoglio alpino non fa mai male!
Terzo impegno, istituzionale più che
faticoso, è stato il 5 agosto quando un gruppo di Alpini ha presenziato con
gagliardetto all’inaugurazione della Mostra per il centenario della Grande
Guerra tenutasi al Palazzo delle Feste dal 5 al 24 agosto.
Sant’Ippolito 2015: l’Alpino Roberto Glarey, Vice Priore di S. Ippolito, presso la cucina da campo |
LUTTI
Il 18 aprile scorso è venuto a mancare
Carlo Barneaud. Classe 1947, da sempre iscritto e partecipe nel gruppo Alpini,
caro amico e collega di molti. Ai suoi congiunti giungano le più sentite
condoglianze da parte di tutti i soci.
Il 28 agosto è venuta a mancare
Angelina Faure, nonna del consigliere sezionale Alain Garnier e mamma dei soci
Severino ed Andrea. A loro, unitamente ad Angelo ed Almo ed alle famiglie
Faure-Garnier tutte, giungano le più sentite condoglianze
dal gruppo ANA di Bardonecchia.
NASCITE
Nella notte del 30 agosto è venuto alla
luce Mirko, primogenito del nostro socio alpino Mauro Allizond. Felicitazioni a
lui, a mamma Tiziana ed a tutta la famiglia, un abbraccio alpino ed auguri per
una vita radiosa al piccolo arrivato.
Sant’Ippolito 2015: l’Alpino
Roberto Glarey, Vice Priore di S. Ippolito, presso la cucina da campo.
96
G.I.S. Gruppo di Intervento Sociale
Quest’anno
vorrei iniziare questo piccolo resoconto sul nostro operato sottolineando il
grande lavoro svolto dai nostri autisti volontari che hanno percorso nel 2015
più di 86.500 chilometri per circa 700 viaggi in ospedali, case di cura, visite
mediche, ecc. Questo ha portato il Consiglio Direttivo a deliberare la
sostituzione di un pulmino, che aveva raggiunto ormai il limite massimo di
duecentomila chilometri, per garantire la massima sicurezza dei trasportati.
Raduno Regionale Anziani del Piemonte, tenuto il 28 maggio 2015 a S. Damiano d’Asti. (foto: coll. F. Allizond) |
Grande lavoro è anche quello svolto
dalle nostre volontarie che, per ben nove mesi all’anno tutti i mercoledì si
ritrovano, ormai da 24 anni, insieme a tutte quelle persone che hanno voglia di
trascorrere un pomeriggio in famiglia giocando a carte, ridendo, scherzando e
qualche volta litigando, finendo con una sana merenda e soprattutto con la
consueta “Pizza in amicizia” che quest’anno ha avuto un successo eccezionale
registrando la presenza di 120 persone. Un particolare ringraziamento va al
Comune di Bardonecchia per la sempre fattiva collaborazione e per il contributo
economico che annualmente ci elargisce, che sommato a quello della Città
Metropolitana, e soprattutto al vostro contributo tramite il 5 per mille e le
vostre offerte, consente al nostro Gruppo di continuare ad assicurare un grande
sostegno economico alle persone in difficoltà, tramite le segnalazioni
dell’Assistente Sociale.
Da segnalare inoltre che il 28 maggio
una nostra piccola rappresentanza ha voluto essere presente al Raduno regionale
“Giovani-Anziani” del Piemonte organizzato quest’anno nella città di San
Damiano d’Asti dal C.I.P. Centri Incontri Piemonte. Giornata trascorsa in
amicizia con persone nuove e di varie località ma condividendo lo stesso
obiettivo: aiutare il prossimo.
Una volontaria
ASSOCIAZIONE PER IL GEMELLAGGIO
BARDONECCHIA-MODANE
La
Marcia Alpina, La camminata al Chiaro di luna, l’Autunno italiano, gli scambi
culturali e sportivi fra le scolaresche, le giornate a teatro e le mostre, un
Blog sempre aggiornato, ...
Questi sono gli impegni principali
dell’Associazione per il Gemellaggio di Bardonecchia con Modane e Fourneaux,
che ogni anno sono resi possibili dai volontari che la animano e che ne rappresentano
la vera forza. Ma qual è il senso più profondo che ci spinge a cercare di
consolidare costantemente i rapporti con i nostri vicini di casa francesi?
La risposta più convincente può forse
arrivare guardando alla cronaca dei nostri giorni.
I terribili eventi di queste settimane,
infatti, ci insegnano che non si possono mai dare per scontati i risultati di
civiltà raggiunti. La conquista della libera circolazione (pur, nel nostro
caso, con le note difficoltà legate da una parte ai costi per l’attraversamento
del tunnel autostradale e dall’altra alla difficoltà nei trasferimenti su
rotaia) viene oggi messa in discussione. I nostri comportamenti devono cambiare
a causa di eventi che scompaginano il mondo e di conseguenza il ritmo della
nostra esistenza libera e democratica.
Dovremmo rinchiuderci? Limitare le
nostre attività? Dare per ricostruita una barriera che disegni più nettamente
il confine fra Bardonecchia e Modane, la Maurienne e la Valsusa. l’Italia e la
Francia?
La nostra Associazione risponde di no,
ed anzi cercherà di continuare a proporre momenti di incontro e scambio
nonostante le difficoltà che si sono presentate e grazie al sostegno di quanti
– Comuni, volontari e cittadinanza – credono nel buon vicinato e nell’amicizia
fra le persone e fra i popoli.
Questo è il compito che un patto
fraterno fra i Comuni – con i Sindaci Gibello, Geneletti e Gauthier – sancì nel
1980 e che i vari Presidenti – Maurizio Avato, Massara, Abbà – hanno osservato
per 35 anni ininterrottamente!
Grazie a loro le nostre Comunità
Gemellate hanno di fatto anticipato i temi della fraternità europea ed oggi
mantengono vivi sentimenti di grande amicizia.
Francesco Avato
Il blog del Gemellaggio: