23/06/17

CONVEGNO INT. BIOETICA - Palazzo Delle Feste 3-6 LUGLIO 2017

Brochure
Moderatori
S.E. Mons. Alfonso Badini Confalonieri (Vescovo Diocesi di Susa)
Prof.ssa Tiziana Stobbione (Facoltà di Medicina e Chirurgia – Polo Universitario di Asti)
Dott.ssa Alessandra Ferraro (Giornalista RAI)
Avv. Guido Fracchia
Dott. William Liboni (Fondazione “Un Passo Insieme”)



Lectio Magistralis a cura del Prof. Giorgio Calabrese

Rochemolles - Festa Patronale - 2 luglio 2017

22/06/17

MESSA di DIAMANTE di DON PAOLO DI PASCALE (2016)


Il ricordo dei sessant’anni di Ordinazione Sacerdotale di don Paolo Di Pascale, celebrato domenica 26 giugno 2016, si è rivelato un momento di entusiasmo per tutta la parrocchia e di riconoscenza nei suoi confronti, per l’intenso ministero che compie, dividendosi tra le Parrocchie delle quattro Frazioni in cui è Parroco.

20/06/17

Pellegrinaggi Luglio-Agosto 2017 - Programmi

PARROCCHIA S. IPPOLITO
via Des Geneys, 9
10052 BARDONECCHIA (TO) 
TEL. - FAX 0122/99 047

LUNEDÌ' 24 LUGLIO 2017 PARAY LE MONIAL

LUNEDÌ 21 - MARTEDÌ 22 - MERCOLEDÌ 23 AGOSTO 2017 Notre Dame de REIMS con visita di Laon e Troyes

14/06/17

Mgr Xavier Malle Vescovo di GAP-EMBRUN


Qu’une ordination épiscopale est belle !



En ce dimanche 11 juin 2017, le diocèse de Gap et d’Embrun était à la fête !
Mgr Xavier Malle était ordonné évêque. Prêtre du diocèse de Tours jusqu’à ce jour, Mgr Xavier Malle a été nommé en avril dernier par le pape François pour conduire le diocèse de Gap et d’Embrun après la démission pour limite d’âge (75 ans) de Mgr Jean-Michel di Falco Léandri.

Il Nuovo Vescovo di GAP-EMBRUN
Articolo e foto di Danilo Calonghi

Domenica 11 giugno si è insediato il nuovo vescovo di Gap-Embrun, una diocesi a noi vicina perché si estende fino a Nevache (anche se le cappelle della Valle stretta e del Tabor dipendono dalla parrocchia di Melezet), a Monginevro e Briançon, oltre che al santuario di Laus che spesso abbiamo raggiunto come pellegrini. Succede a monsignor Jean Michel Di Falco-Léandri, che ricordiamo nel 2016 quando venne a Rochemolles per festeggiare il giubileo dei 50 anni di don Paolo Di Pascale.

La cerimonia è stata particolarmente significativa in quanto padre Xavier ha ricevuto l'ordinazione episcopale nella stessa messa, prima di ricevere la mitra e il pastorale come simboli del suo servizio; era da 85 anni, con l'ordinazione di monsignor Bonnabel nel 1932, che un rito simile non si svolgeva a Gap.

Quando si pensa alla situazione dei cattolici francesi è facile tendere allo scoraggiamento, pensare a un paese che ha disperso un patrimonio millenario di fede, con pochi sacerdoti e chiese vuote, ma oggi appare tutto in controtendenza: i banchi si riempiono già un'ora prima dell'inizio della messa, una ventina di vescovi e un centinaio di sacerdoti salgono sull'altare per la solenne concelebrazione, e tanti gruppi giovanili e di associazioni occupano con ordine i vasti spazi della basilica di Notre Dame et Sant'Arnoux. Fuori sul sagrato, con discrezione, gli addetti alla sicurezza controllano gli zaini, c'è ancora paura per quanto successo a Notre Dame di Parigi pochi giorni fa, ma tutto va liscio e la giornata è soprattutto una festa.

10/06/17

Le Frazioni - Bollettino 2016


Carissimi,
mentre mi accingo a scrivere questa lettera che, come tradizione, apre il nostro Bollettino, sono tanti i pensieri che vorrei comunicarvi.
Abbiamo trascorso un altro anno, ritmato dagli eventi consueti nelle varie stagioni e, come accade, da altri inattesi come varie morti che ci hanno profondamente colpito.
Così vado con il pensiero alla conclusione dello scorso Bollettino, a febbraio del 2016, e rivivo gli avvenimenti dell’inverno con il catechismo che vede i nostri ragazzi ogni settimana all’appuntamento con le lezioni e le celebrazioni dell’anno come la recita di Natale che li vedono protagonisti.
Ringrazio anche da queste colonne le catechiste che hanno dato il loro valido contributo con perseveranza e sacrificio – Laura Genta Silvestro, Adriana Ugetti, Cristina Mainardi – e così pure le mamme che seguono i figli anche con la presenza ai vari incontri. Una bella realizzazione è stata la Messa del sabato sera a Les Arnauds a cui partecipano gli alunni animando la celebrazione con i loro canti.

07/06/17

Bardonecchia e le sue frazioni 2016


«Preghiamo per questi suoi figli ... perché li confermi
con la ricchezza dei suoi sette doni e ... li renda
pienamente conformi a Cristo suo unico Figlio».
(Dalla “Liturgia della Confermazione”)
Carissimi,
mi accingo a scrivere questa lettera dopo avere tenuto una lezione di catechismo ai cresimandi che frequentano la terza media. Porto nel mio animo l’immagine di quel gruppo, di una dozzina di adolescenti, seduto attorno al grande tavolo, oggi qualcuno meno del solito, in quanto quattro di loro erano assenti, e, parte dei quali, visibilmente svogliati. Uno ha un bel da dire che al catechismo non si è obbligati a venire e chi fa la scelta di esserci deve, però, impegnarsi con serietà e interesse. Sono parole dette al vento.
L’incontro, come al solito, è iniziato con la recita di una preghiera poi, prima di sedersi, offro loro, con buon garbo e modo affabile, la prima raccomandazione, nella fiducia di ottenere subito un clima di interesse e di viva attenzione:
 «Abbiamo a disposizione soltanto un’ora alla settimana per ascoltare Gesù Maestro di vita.
Approfittiamone senza sprecare neppure un minuto». Macché. Qualche istante appena e c’è subito da ridacchiare con il vicino, da parlottare, da prendere le cose sotto gamba. Non tutti. Ma bastano quei pochi per distrarre anche coloro che vorrebbero impegnarsi. Come vorrei che qualche genitore, ogni tanto, mi domandasse: «Come si comporta mio figlio al catechismo?».
Inizio a trattare l’argomento di oggi e devo, quasi subito, dare la prima occhiataccia ai distratti. Poi, poco dopo, mi tocca alzare la voce per richiamarli a fare bene. Per qualche minuto la lezione riprende ordinata e questo mi anima ad andare avanti con entusiasmo. Poi siamo da capo. Dico a voce bassa a chi mi sta seduto accanto, educato e attento, come parecchi altri e come dovrebbero essere tutti: «Ma... a scuola fate anche così?!». Spesso... è molto peggio, mi risponde convinto e con un po’ di amarezza. Quella sua risposta un po’ mi solleva. Non dipende da me, penso. È il loro atteggiamento abituale. Poveri noi... povera scuola... rifletto tra me e me. Come aveva ragione il Papa Emerito Benedetto XVI quando affermava che la più grande urgenza del momento è quella educativa. Lui parlava di «emergenza educativa». Ne sono convinto anch’io. Quella di educare è un’arte che si è smarrita. Un tempo la famiglia, la scuola e la Chiesa, in questo, andavano nella stessa direzione. Era, poi, così sbagliato... considerando come oggi, nel lassismo educativo, sia tutto parecchio a brandelli? Pur volendo offrire, con il catechismo, un’educazione solida per la formazione delle coscienze, questa resta ininfluente. Cosa può ottenere un povero Parroco, oppure una brava catechista della Parrocchia, una volta alla settimana, pur mettendoci tutto l’impegno possibile? È una goccia che si perde nel mare.