30/06/22

BARDONECCIA e le sue FRAZIONI 2021

E' in distribuzione nelle chiese

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Bollettini Parrocchiali

 

Carissimi, questo Bollettino Parrocchiale “Bardonecchia e le sue Frazioni”, come si può intuire dalla foto di copertina, porta, un ampio inserto dedicato al 150° anniversario dell’apertura del Tunnel Ferroviario del Frejus.

Un lavoro mastodontico per l’epoca in cui è stato realizzato che ha modificato la vita di Bardonecchia trasformandola gradualmente da borgo di montagna in ricercata località turisti da estiva e invernale. Ringrazio è mi rallegro per il minuzioso lavoro di ricerca compiuto dalla Dott.sa Antonella Filippi che, con l’apporto del Dott. Marco Albera e del Dott. Marziano Di Maio, ha condotto uno studio assai approfondito sulla vita del Cantiere nei circa 14 anni quanto è durato lo scavo. Ringrazio il Dott. Danilo Craveia e la Dott.sa Anna Bosazza per l’ulteriore apporto inerente la presenza degli operai biellesi a Bardonecchia impegnati nella perforazione della montagna. Ringrazio il Sig. Walter Re, che con infinita pazienza e tenacia, è riuscito a trovare della documentazione sicura circa l’origine della “Cappella dell’Assunta” sorta in via Sommeiller ai tempi del cantiere del “Traforo delle Alpi”.

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Bisogna, poi, annunciare che il Santo Padre ha indetto un Sinodo dei Vescovi che coinvolge la Chiesa a livello mondiale a partire dalle Parrocchie. Ed è questa una novità, in quanto il Codice di Diritto Canonico nel suo ordina mento afferma che “II Sinodo dei Vescovi è formato da Vescovi scelti dalle diverse regioni dell’orbe... per portare aiuto con il loro consiglio al Romano Pontefice” (Can. 342). Invece il Sinodo voluto da Papa Francesco intende partire dalla base delle Parrocchie. Nella Messa di apertura di domenica 10 ottobre, il Papa nella Basilica di San Pietro, tra l’altro ha affermato che: “Il Sinodo non è un convegno di studi o un incontro politico, un parla mento, ma un evento di grazia, un processo di guarigione condotto dallo Spirito Santo... Un tempo per dare spazio alla preghiera, all’Adorazione e alla parola dell’altro, incontrandoci a tu per tu... Tutto cambia quando siamo capaci di incontrarci veri con Lui e tra di noi...”. La fase diocesana del Sinodo è stata aperta dall’Arcivescovo Mons. Nosiglia la domenica successiva 17 ottobre presso il Santuario di Monpantero. Nel suo articolato discorso ha ricordato che il Sinodo nella sua fase parrocchiale e diocesana “vuole anche ascoltare i deboli e i fragili... ed è una opportunità di camminare gli uni con gli altri per scoprire, passo dopo passo, la strada che il Signore ci indica come Chiesa, popolo di Dio”. Sostanzialmente il Sinodo prevede quattro fasi: la “Fase narrativa” (novembre 2021 - maggio 2024) da compiersi nelle singole Diocesi; la “Fase Sapienziale” (giugno 2023 - maggio 2024) da compiersi a livello nazionale; la “Fase Profeti ca” (giugno 2024 - maggio 2025) con la programmazione di un documento contenente un quadro di scelte; e da ultimo la “Fase di Ricezione” (2025-2030). Il Signore benedica questo sforzo per dare un rinnovato slancio alla diffusione del Vangelo e alla vita fraterna nelle nostre comunità.

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Il 2022, secondo anno di pandemia, dopo avere registrato un allentamento dei contagi nel periodo estivo, con i primi mesi autunnali sono riprese a risalire le infezioni da Covid-19, causando chiusure e limitazioni per frenare la diffusione del virus. Così, dopo un breve inizio dell’anno catechistico si è dovuto interrompere gli incontri settimanali, essendo parecchi i bambini e i ragazzi isolati a casa in quarantena. Le celebrazioni in Chiesa non hanno avuto delle restrizioni, tuttavia nonostante le precauzioni sanitarie messe in atto, si è continuato a notare una diminuzione di presenze alla Messa rispetto al pre-pandemia. È invalsa per parecchi la norma di seguire la Messa domenicale in televisione. Ho fiducia, che questa abitudine, con il cessare della pandemia com’è in corso attualmente, possa interrompersi, per tornare a rendere visibile la famiglia dei credenti che si incontra nel giorno del Signore. Ringrazio, il considerevole numero dei volontari, distinguibili con la pettorina blu, che, a turno e ad ogni Messa, si prestano per aiutare i presenti a rispettare le norme previste per partecipare in sicurezza alle Celebrazioni.

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Mentre il manoscritto del Bollettino è in Tipografia per la stampa, giunge la notizia della nomina del Vescovo successore di Mons. Cesare Nosiglia. Sabato 19 febbraio 2022 alle ore 12 presso il Santuario della Consolata di Torino, è lo stesso Mons. Nosiglia a comunicare che il Santo Padre Francesco ha designato don Roberto Lepore, sacerdote del clero di Torino, alla guida delle Diocesi di Torino e di Susa.

II nuovo Vescovo, di appena 55 anni di età, riceverà l’Ordinazione Episcopale sabato 7 maggio nella cattedrale di Torino e farà ingresso in Diocesi di Susa il giorno successivo. Attualmente è docente di Teologia sistematica (in particolare Ecclesiologia e Ministero ordinato) alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale - sezione di Torino, all’istituto superiore di Scienze Religiose e al Biennio di specializzazione in Teologia Morale di Milano. Ha conseguito la maturità classica al Liceo Valsalice di Torino, il Baccalaureato in Teologia alla Facoltà di Torino, la Licenza e il Dottorato in Teologia sistematica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. A Mons. Nosiglia, che il 12 ottobre 2019 era subentrato a Mons. Alfonso Badini Confalonieri con funzione di Amministratore Apostolico, porgiamo i ringraziamenti per l’impegno profuso in questa Diocesi per quasi due anni e mezzo. È stato a Bardonecchia in quattro circostanze: sabato 22 febbraio 2020 a conoscere la nostra Parrocchia, incontrandosi con i rappresentanti di tutti i gruppi parrocchiali e di volontariato, prima di celebrare la Messa prefestiva; in occasione della Festa Patronale di S. Ippolito 2020; per la Visita Pastorale dal 13 al 16 maggio 2021 e, infine, per S. Ippolito il 13 agosto scorso. Al nuovo Vescovo rivolgiamo fin da ora un caloroso benvenuto e, in attesa di incontrarlo, gli rivolgiamo l’augurio di un proficuo ministero episcopale nel quale possa esprimere la sua paternità spirituale verso tutti.

Cordialmente don Franco Tonda, parroco