Da un po’ di anni il pellegrinaggio al Thabor soffre. Come
possiamo costatarlo, la presenza dei fedeli nelle parrocchie è molto bassa, i
giovani arrivano al 5% ‑ 10%. Ogni anno diventa anche difficile trovare un
parroco giovane che sia in condizione per salire a 3 178 m, quindi che faccia
1500 m di dislivello. Ma grazie a Don Marcello, anche quest’anno abbiamo potuto
compiere il tradizionale pellegrinaggio.
Grazie alla gentile collaborazione dell’Ufficio turistico,
una locandina è stata realizzata ed esposta sulle bacheche e una buona
comunicazione è stata fatta sui social.
Appuntamento generale alle ore 6.00 con alcuni cristiani,
“scortati” per l’occasione dalla polizia, come si usava una volta, per
solennizzare il rito. In partenza eravamo ancora pochi, un pensiero nostalgico
svolto verso le figure “leggendarie” e alle famiglie storiche, in particolare
dal Melezet, le famiglie che portavano un cognome francese erano molto
affezionate a questa tradizione…
Don Marcello si era preparata l’attrezzatura sportiva e
caricato messali, calici, pisside, il testo della Via Crucis… e tanta acqua.
Quindi, ha iniziato con la benedizione richiesta da una pellegrina francese
impossibilitata fisicamente a fare il cammino, e ci siamo avviati. A quest’ora
si cammina molto bene, ma la strada accidentata e la temperatura già prossima
ai 20 gradi, lasciava presagire la difficoltà. Raggiunti la prima croce
leggermente nascosta tra le fronde degli alberi, abbiamo letto il testo della
prima stazione e invocato la protezione della Madonna del Monte Carmelo per poi
proseguire verso le future fermate. Raggiunti la colonia della Maison dei
Chamois, ex miniera Blanchet, un po’ prima delle 7.00, tutto tace e i ragazzi
stanno ancora dormendo, la superiamo e ci fermiamo per un’ulteriore lettura,
presso la seconda croce molto grande, collocata per ricordare un evento doloroso.
Verso le 9.00 eravamo prossimi al Colle delle Meandes e
ormai il sole ci aveva raggiunti e si cominciava ad avvertire il caldo e di
conseguenza a patire. Don Marcello, essendo originario del Togo, è abituato a
queste temperature ma nel suo paese non ci sono montagne e quindi il suo corpo
non è abituato alla difficoltà legata al dislivello, cominciava ad sentire
qualche crampo. Purtroppo abbiamo deciso di lasciarlo sostare al Colle delle
Meandes, e di dire la messa lì al ritorno verso le 11.30. Quindi il gruppo ha
proseguito la Via Crucis in direzione del Thabor, facendo sempre le dovute
soste alle stazioni fino a quella d’arrivo. Ormai in cima c’erano una ventina
di persone, alcune di Melezet, e un bel movimento di andirivieni. Abbiamo
trovato la cappella impacchettata, con la famosa rete di plastica arancione,
come l’avevano approntata nell’autunno scorso, per sicurezza, per problemi
strutturali legati ai cambiamenti climatici. Ci siamo goduti un momento di
contemplazione, lo sguardo verso i ghiacciai francesi, ormai grigio scuro per
mancanza di neve e per il caldo torrido.
Abbiamo ripreso il cammino verso valle, incontrando un gran
numero di persone, sempre più persone, addirittura dei ragazzi con due contrabassi sulla schiena. Chissà che bello
spettacolo sentirli suonare dal vivo in vetta al Thabor! Ovviamente abbiamo
raggiunto Padre Marcello al Colle dove aveva allestito l’altare su un bel masso
pianeggiante. Indossato l’abito talare, è iniziata la celebrazione con una
trentina di partecipanti, sotto lo sguardo stupito dei passanti in cammino
verso il monte.
Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta!
E vogliamo comunicare ai parrocchiani, cittadini e turisti,
che la processione alla Madonna del Thabor è di tutti ma che abbiamo bisogno di
tutti perché sia sempre una tradizione della gente di Bardonecchia, e che sono
in particolare i giovani che devono difenderla.
Guidati dal Don, abbiamo intrapreso in allegria la via del
ritorno, per raggiungere le macchine verso le ore 15.00, al Pian della
Fonderia. Ormai la temperatura era altissima, Valle Stretta era invasa dai
villeggianti in cerca di frescura, parcheggiati in ogni dove!
Don Oreste Benzi
Nella mia vita ho sempre capito poco e quando non ho capito
niente, il Signore è riuscito a fare qualcosa; quando io credevo di capire ho
sempre fatto fiasco ed anche il Signore ha fatto fiasco con me…
Padre Marcello celebra la S.Messa al Colle |
LA Beata Vergine Addolorata del monte Thabor nel 1955 e nel 2016