08/06/19

Bardonecchia e le sue frazioni 2018 - Lettera del Parroco


2018






«Da chi andremo Signore.
Tu solo hai parole  di vita eterna».
(Gv 6,67)


Carissimi,
scrivo questa lettera per il Bollettino Parrocchiale  al termine  di una mattinata, spesa a fare visita ad alcune persone anziane,  alle quali ho portato la Comunione. Ogni vol­ ta, da questi incontri,  torno  a casa edificato, in quanto  gioisco nel constatare in tutti, come  la fede semplice,  schietta  e robusta,  abbia costruito  e accompagnato la loro vi­ta. Qualcuno,  considerata l’età, ha smarrito  in parte  la memoria  recente, ma sono  ri­masti vivi i ricordi della fedeltà alla Messa, ai Sacramenti e alla preghiera. La richiesta che affiora quotidianamente,  rivolta ai figli che li assistono  è proprio  quella di “andare a Messa”. Rimembranze dell’impostazione della vita, senza, però,  in questo, poterli ac­ contentare a motivo della salute malferma.  Anche le preghiere scandite durante  la Co­munione,  attesa e ricevuta devotamente, vengono  perfettamente recitate:  il Confesso, il Padre  nostro,  l’Ave Maria; come  le Giaculatorie  “Gesù,  Giuseppe, Maria vi dono  il cuore e l’anima mia...,  Dolce cuore del mio Gesù...”. È il frutto stupendo di una solida educazione  cristiana ricevuta nella famiglia di origine e dalla frequentazione assidua al­ la Messa domenicale. Tutta la vita.
È da questa fedeltà alla Messa che deriva la ricchezza della fede e il senso di appartenenza  alla Chiesa,  Essa forma come una corazza protettiva,  che pone  al riparo le co­scienze dal pericolo di ridurre la fede ad un lucignolo poco  più che fumigante. 
***
Per guanto  riguarda l’educazione,  dei fanciulli è un dato di fatto che la sola presen­ za al catechismo senza partecipare alla Messa domenicale  difficilmente porta  frutto. Si trasforma  in un gesto  scolastico,  destinato  ben presto  a concludersi  e a non  incidere nelle scelte della vita adulta.
Noi cattolici, in genere, abbiamo  il limite di non  sentirci parte  di una famiglia spiri­tuale e il nostro  individualismo religioso è come un macigno  distruttivo che ci piomba addosso.
La buona seminagione – per fare riferimento alla nota parabola  evangelica (Mt 13,3)
per portare frutto, ha bisogno di trovare un terreno  adatto e coltivato. È la Messa do­menicale “ben vissuta” che, di volta in volta, dissoda il terreno  dell’anima e nutre la vi­ta cristiana.


Quando  manca tutto questo, non è raro che, pur avendo ricevuto la Cresima “sacra­ mento  della maturità  cristiana”,  poco  dopo,  già nei primi anni del Liceo, venga come dimenticata,  la fede del proprio  Battesimo, interrompendo ogni contatto  con la vita ec­clesiale, anzi, in modo provocatorio, talvolta, sostenendo di non avere fede. Atteggia-­ menti che non sempre  rispecchiano l’uso cosciente della libertà, bensì il sintomo di una intelligenza che si è lasciata circuire, più o meno  consapevolmente, da fattori esterni, per mancanza di vita interiore.  L’autentica libertà non è generata dall’assenza di rego­le, bensì dal dominio di  e dal cammino  virtuoso.
Ed anche,  è sempre  dovuto  alla mancanza della Messa  domenicale,  torno  a dire “ben  vissuta”, la causa  che conduce,  in qualche  caso,  a lasciarsi abbindolare  da sette religiose, oppure ad aggregarsi  a quei gruppi che qua e si formano  per praticare  una “spiritualità orientale”,  che in questi tempi va così di moda! Segno  di anime  inquiete, credo,  in qualche caso, mosse da sentimenti  ostili alla Chiesa,  per mancanza di perso­nale conoscenza, dovuta alla non  frequentazione. È intesa come  una scelta di modernità avvicinarsi alla meditazione  orientale.  Forse  una  posa  di ribellione verso le proprie radici che, in buona sostanza,  consiste in un processo psicologico fine a se stesso. Quando, invece, la “meditazione”  che cambia l’uomo e lo costruisce nel profondo, do-­ nandogli  una incastellatura  virtuosa, viene dalla solidità delle pagine  evangeliche.  Ba­sterebbe  citare  quell’“Amate i vostri nemici...  fate del bene  a coloro  che vi odiano... benedite  coloro che vi maledicono... pregate  per coloro che vi maltrattano... ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche  voi fatelo a loro...  se fate del bene solo a coloro che vi fanno del bene,  che merito ne avrete...” (Lc 6,27 seg.), per lavorare in se stes-­ si, per raffinarsi e mirare a obiettivi dal tono alto.
Quanta  confusione  sgorga dalla mancanza della pratica religiosa. Tralasciata,  questa, l’animo diventa arido e predisposto a seguire il prurito del momento, ad andare  dietro a qualsiasi tipo di novità, con il grave rischio di diventare dei creduloni. Nel cristianesi­mo c’è tutto ciò di cui ha bisogno l’uomo, ma è necessario  conoscerlo!
La soluzione ai mali che sono  nella società  non  hanno  altra strada  che il cammino di fede.  Una  fede semplice  e schietta,  com’è  riscontrabile  in quelle persone anziane che accolgono  volentieri il parroco e ricevono con gioia la Comunione nella loro casa.
Gesù Cristo, il Vangelo e la Chiesa ciò che hanno  da dire all’uomo lo compiono nel rispetto  delle coscienze,  senza mai calpestarle.
Come sono sempre  attuali le parole dell’Apostolo Pietro dette a Gesù: 
“... da chi an­dremo  Signore.  Tu solo hai parole di vita eterna”  (Gv 6,67).
È il segreto  per la piena realizzazione della vita. 
Con la cordialità di sempre.
Il Parroco
don  Franco Tonda
 Il Bollettino Parrocchiale 2018 è in distribuzione



Lettera del Parroco


Carissimi,

eccomi, ancora una volta a voi, con questa familiare chiacchierata, dopo un anno dall’ultimo bollettino.

Un anno, come sempre, ritmato dalle celebrazioni ricorrenti, senza grandi eventi, ma vissuto nella continuità delle celebrazioni liturgiche, nella catechesi, nella fedeltà alle tradizioni che ci sono state tramandate e non vogliamo vadano perdute nel rapido cambiare dei tempi.

Veniamo alle 4 parrocchie che mi sono affidate, iniziando dal Melezet. Qui devo sottolineare con compiacimento la buona partecipazione alla messa domenicale, con fedeli che vengono anche da Bardonecchia ed altri che si trovano sul posto.

Abbiamo poi celebrato le feste delle varie cappelle soprattutto nella stagione estiva in particolare la messa settimanale al giovedì nella cappella del Cimitero, che è diventata ormai un appuntamento atteso nei mesi da giugno a settembre.

Parlando delle cappelle il pensiero va al Tabor che è il problema dei problemi, per la gravità e la complessità dell’intervento necessario a salvare questa cappella. A che punto siamo? Siamo ancora nella fase di avvio delle pratiche burocratiche, non semplici, e dello studio di fattibilità necessario. Vorrei però rassicurate tutti che il problema è seguito e la volontà è di portarlo a soluzione.
Les Arnauds: abbiamo dovuto rifare il castello delle campane, come descritto in apposito articolo. Ora suonano comandate da un computer programmabile per le funzioni ordinarie e quelle straordinarie.
Il problema della casa parrocchiale va verso la sua soluzione, avremo presto un alloggio nuovo nel rifacimento che è in corso.
Les Arnauds vede poi nei sabati dell’anno scolastico la messa prefestiva animata dai bimbi del catechismo, grazie all’impegno delle catechiste Adriana Ugetti e Laura Silvestro.
Millaures: non abbiamo particolari eventi in una parrocchia che è quasi esclusivamente frequentata dai locali, mentre i villeggianti non ci sono, per l’orario della messa (ore 10,00) e la mia impossibilità a trovare un’altra ora comoda per tutti. Anche a Millaures abbiamo continuato le attività tradizionali, come il presepe nell’atrio della chiesa e le celebrazioni alle cappelle di montagna.
Rochemolles: abbiamo rifatto la scalinata di accesso alla chiesa, seguendo le direttive della Soprintendenza che ci ha imposto di saldare le pietre con la calce. Il risultato è alla vista di tutti: la calce non ha resistito al gelo e il lavoro è da rifare, evidentemente a Torino hanno pensato che Rochemolles è all’altitudine di Sanremo! Un problema grave dal lato materiale è lo stato della casa parrocchiale, già lasciata in condizioni precarie dagli ultimi ospiti e con il tetto disastrato dal soffio della valanga del vallone.
L’Arch. Mauro Mainardi ha preparato uno studio accurato al riguardo e la spesa relativa è considerevole: 250.000 euro!
Dove trovarli? Abbiamo avuto il benestare del vescovo per fare la domanda alle C.E.I. a Roma. Se otterremo il contributo dall’8 x mille, faremo questo importante lavoro di ricupero.
A Rochemolles è poi stata restaurata, nell’interno, la Cappella del Ponte con il rifacimento dell’intonaco e il colore bianco avorio.
È poi stato installato un impianto di illuminazione, con un pannello a raggi solari sul tetto. Il tutto è stato voluto da tre persone che desiderano mantenere l’incognito: a loro il grazie sentito con vivo apprezzamento per la generosità e modestia.
Così concludo, rinnovando il grazie a quanti mi sono di aiuto nelle varie chiese, con senso di partecipazione alla vita di realtà che sono comuni. Io prego per voi (è mio dovere!), voi pregate per me.
Con l’affetto di sempre,
don Paolo

SOMMARIO

Lettera del Parroco                                                                                                                        pag. 1
• Vita della Parrocchia                                                                                                                      » 3
• I nostri Pellegrinaggi                                                                                                                     » 28
... Al Santuario della Misericordia di Savona - ... a N.D. de La Salette - ... a N.D. de Lourdes -
... a N.D. du Charmaix
• Bardonecchia e la Grande Guerra                                                                                               » 37
Cesare André - Giuseppe Antonio Foray - Andrea Gendre - Giovanni Ferdinando Masset - I fratelli
Giovanni, Felice e Pietro Masset di Rochemolles - Camillo Nuvolone - Alfredo Vachet
• Gruppi e Associazioni                                                                                                                  » 56
I 70 anni della Cantoria di Sant’Ippolito - Coretto Sant’Agnese - Gruppo Caritas - 25° di attività
del Gruppo Parrocchiale Caritas - Azione Cattolica - 25° di fondazione del Gruppo Storico -
Scuola Materna - Gruppo Scout - Gruppo Intervento Sociale - O.f.t.a.l. - Croce Rossa - A.V.I.S -
Associazione Nazionale Carabinieri - Associazione Nazionale Polizia di Stato - Associazione
Nazionale Alpini - Gemellaggio Bardonecchia-Modane-Fouronoux - Unitre - L’angolo filatelico
• L’angolo della cultura                                                                                                                  » 97
Don Giuseppe Maria Vachet, costruttore della Chiesa di S. Ippolito e parroco di Bardonecchia
nel 150° anniversario della morte - Pellegrinaggio a Roma (2ª parte) - Sfogliando un “Livre de
maison”
• Attualità                                                                                                                                       » 123
Ottanta anni di vita - Bardonecchia e la Grande Guerra, il libro di A. Filippi - I 110 anni dello
Sci Club Bardonecchia - La passerella in Valle Stretta - Graffiti - Villeggianti a Bardonecchia -
Figure di ieri a Bardonecchia
• L’Angolo della poesia                                                                                                                  » 138
di Maria Fiorenza Verde (Maria Dolens - Trincee - Per Alan Kurdi - La Meridiana - Santa Chiara
al Bersac) - di Rossella Barantani (Gente di montagna - La Salette - Venerdì Santo - Calava
la sera - Esempio forte) - di Dino Sacchetto (Il paradiso è, postuma)
• Vita di Bardonecchia                                                                                                                   » 141
• Dall’Archivio Parrocchiale                                                                                                        » 147
Battesimi - Matrimoni - Prime Comunioni - Cresime - Ringraziamenti - Rallegramenti e Auguri
• I nostri defunti                                                                                                                            » 155
Con i nostri defunti - Ricordiamo anche
• Offerte & Spese                                                                                                                          » 165
• Le pagine delle frazioni                                                                                                             » 169
Lettera del Parroco - Notizie dal Museo - Per le vie del Borgo - L’inno a S. Emerenziana - Parrocchia
S. Antonio abate di Melezet - Parrocchia di S. Lorenzo a Les Arnauds - Parrocchia di
S. Andrea a Millaures - Parrocchia di S. Pietro apostolo a Rochemolles

La pubblicazione integrale (pdf) avverrà entro dicembre 2019 nella pagina "Bollettini Parrocchiali"
Durante l'estate verranno editi gli argomenti più popolari.