(le foto sono omesse)
GRUPPI E ASSOCIAZIONI
CARITAS - G.I.S. - A.V.I.S. - CROCE ROSSA - ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI
LA CANTORIA PARROCCHIALE - CORETTO S. AGNESE - LA SCUOLA MATERNA - INIZIATIVE GIOVANILI - GRUPPO SCOUT - O.F.T.A.L.
CARITAS - G.I.S. - A.V.I.S. - CROCE ROSSA - ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI
LA CANTORIA PARROCCHIALE - CORETTO S. AGNESE - LA SCUOLA MATERNA - INIZIATIVE GIOVANILI - GRUPPO SCOUT - O.F.T.A.L.
DAL GRUPPO CARITAS
DURANTE la riunione consuntiva della Caritas diocesana di fine anno,
tenutasi presso il Seminario di Susa il 12 novembre 2011, il Vescovo ha dato il
benvenuto a tutti i rappresentanti delle Caritas parrocchiali. Egli ha ribadito
che la Caritas è la base della Chiesa e che deve entrare attivamente in tutti i
campi materiali e spirituali delle varie realtà territoriali. Alla base della
carità c’è sempre e comunque la figura di
Cristo: lo spirito di carità fa vincere il nostro egoismo. Lo spirito di carità
deve essere lievito nei gruppi e nella nostra parrocchia, per fare insieme progetti
di bene.
La Caritas
si deve occupare di tutte le situazioni del mondo e l’attenzione deve essere
continuativa nel tempo. Il Vescovo precisa però che ogni Caritas locale si deve
occupare solo della gente del proprio paese, poiché molti disadattati e poveri
hanno la tendenza a rivolgersi a più Caritas della Valle, creando confusione e
disagi tra i veri bisognosi di ogni singolo paese.
Il Vescovo
consiglia inoltre di avere un centro di ascolto, in cui una persona competente si
occupi delle necessità delle singole persone, in modo privato e riservato. A
Susa è avviato un progetto che prevede di costituire a Cascina Parisio un
centro di aiuto per gente vagabonda e che necessita di asilo.
La Caritas
di Bardonecchia, come già è stato evidenziato in altre riunioni, non si occupa
di tantissimi assistiti, come avviene in Media e Bassa Valsusa, dove la crisi
economica è risentita in modo senza dubbio più drammatico ed evidente.
La nostra
Caritas organizza la distribuzione mensile, alle famiglie che ne facciano richiesta,
di beni alimentari. Inoltre presso il campanile della chiesa di S. Ippolito è presente
un deposito di indumenti usati, di cui tutti i bisognosi – in orari concordati –
possono usufruire gratuitamente. Il negozietto di Via Grandis vende invece, in genere
ai turisti, indumenti nuovi, oggetti d’artigianato locale, suppellettili di
vario tipo, oggetti di uso comune, libri, ecc., a prezzi veramente convenienti.
E ancora, i mercatini del legno, organizzati nel mese di luglio e agosto,
riscuotono solitamente grande successo grazie al lavoro continuativo del sig.
Aldo Comotti che esegue e dona tanti oggetti artigianali.
L’opera
della Caritas è molto importante per venire incontro alle piccole necessità delle
famiglie del nostro paese, grazie al lavoro assiduo e silenzioso delle
volontarie.
«L’amore
del prossimo radicato nell’amore di Dio è anzitutto un compito per ogni singolo
fedele, ma è anche un compito per l’intera comunità ecclesiale, e questo a
tutti i suoi livelli: dalla comunità locale alla Chiesa particolare fino alla
Chiesa universale nella sua globalità» (cfr. DCE, 20).
Nadia Tria
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IL G.I.S. HA COMPIUTO VENT’ANNI!!!
CON il 2011 il G.I.S. (Gruppo Intervento Sociale) ha raggiunto un
ragguardevole traguardo di attività: vent’anni! L’anniversario è stato
festeggiato il 22 ottobre con la classica “serata in amicizia”, rallegrata da
uno spettacolo comico, in dialetto piemontese, interpretato dalla Compagnia “La
Tor” di Oulx, dal titolo “Ilario Cantore, calzolaio a tutte le ore”. È stata
anche l’occasione per raccogliere come sempre dei fondi utili a sostenere
l’attività del GIS che nonostante aiuti finanziari che giungono da più parti, ha
sempre bisogno di un sostegno per affrontare una buona gestione. Seicentoquarantadue
trasporti per visite mediche e terapie varie, 280 visite agli anziani, 120 mila
chilometri percorsi su tre mezzi ad uso disabili ed anziani, sono le cifre più
significative registrate per il 2011. Ogni giorno dell’anno, a volte anche
festivo, il GIS svolge servizi sociali a favore della comunità bardonecchiese e
non solo. È un’attività sempre più in crescita, che impegna ben sessanta
volontari, di cui venti autisti.
I trasporti verso strutturemediche lontane dalla residenza e non agevoli da raggiungere per un anziano o un disabile, rappresentano la cifra più consistente, e sono in aumento se si pensa che nel 2010 sono stati 510. A questi interventi seguono le visite solo per semplice compagnia, comprese quelle effettuate a Casa Nazareth di Oulx, l’organizzazione e la gestione dei mercoledì insieme, degli incontri musicoterapici, di una serata di pizza e di ballo e di una gita di tre giorni, ormai diventata d’abitudine.
I trasporti verso strutturemediche lontane dalla residenza e non agevoli da raggiungere per un anziano o un disabile, rappresentano la cifra più consistente, e sono in aumento se si pensa che nel 2010 sono stati 510. A questi interventi seguono le visite solo per semplice compagnia, comprese quelle effettuate a Casa Nazareth di Oulx, l’organizzazione e la gestione dei mercoledì insieme, degli incontri musicoterapici, di una serata di pizza e di ballo e di una gita di tre giorni, ormai diventata d’abitudine.
Il 31 luglio
il GIS si è aggiudicato un bando provinciale, d’intesa con il Conisa di Susa,
nell’ambito del quale è intervenuto a sostegno di difficili situazioni
economiche familiari, manifestatesi in alta valle. La cifra aggiudicata era di
12.000 Euro. Può sembrare paradossale, ma il GIS, secondo le modalità imposte,
ha dovuto anticipare tale cifra, il cui accredito, da parte della Provincia, è
avvenuto solo il 6 febbraio scorso.
Non sapendo
di queste lungaggini burocratiche, sempre nel luglio scorso l’associazione ha
aderito ad un secondo bando per altri 12.000 Euro, ma per questi è già stato incassato
il 50%. «Grazie agli oculati accantonamenti che il nostro gruppo provvede ogni
anno per ogni evenienza urgente», ha sottolineato il presidente Claudio
Bugatti, «è stato possibile far fronte a questi impegni benefici. Mi auguro che
in futuro tale situazione venga gestita con maggior prudenza».
Sempre
nell’anno in corso l’associazione, grazie ad una donazione, ha potuto cambiare il
terzo pulmino, che nonostante le buone condizioni meccaniche non era più conforme
alle norme di viabilità richieste a Torino, essendo un Euro 2. La notizia di questa
esigenza era giunta alle orecchie di una famigliamolto generosa che ha donato ben
15.000 Euro. I due benefattori sono i coniugi Iolanda e Bruno Gautier, ex
villeggianti bardonecchiesi, che per volontà testamentaria avevano destinato
una certa cifra ad organizzazioni di volontariato. La figlia Donatella, che
ancora frequenta Bardonecchia, disponendo
della seconda casa, ha ritenuto che una parte della donazione dovesse coprire
in parte la spesa di questo veicolo. Il GIS ha deciso di acquistare un’auto, un
Doblò, del valore di 29.500 Euro. Per la parte rimanente è stato utilizzato il
fondo che come già ribadito la prudente gestione alimenta sia con il contributo
annuale del Comune sia con introiti giunti dalla beneficenza. La nuova auto è
stata dotata di
pedana per il trasporto della sedia a rotelle.
Luisa Maletto
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A.V.I.S.
ATTIVITÀ
SVOLTE DALLA SEZIONE NELL’ANNO 2011
DAL bilancio dell’attività svolta nell’arco dell’anno, la Sezione AVIS
Comunale di Bardonecchia, deve ancora constatare che il numero totale delle
donazioni di sangue intero, plasmaferesi, piastrine, emocomponenti, ecc., ha
subito una ulteriore contrazione rispetto all’anno precedente. Nel 2010,
infatti, erano stati effettuati globalmente 407 prelievi mentre nel 2011 sono
stati 395. Tale tendenza al ribasso si era già manifestata a partire dal 2006
in poi. Il 2005 aveva fatto registrare il record delle donazioni
mai raggiunto dalla Sezione dalla sua fondazione, con ben 469 prelievi. Il
confronto con il 2011 è di 74 donazioni in meno. Tale calo, in parte dovuto al venir
meno di donazioni da parte di quegli avisini che pur potendo, talvolta si
astengono completamente dal farlo per tutto l’arco dell’anno, in parte è dovuto
anche al calo del numero totale dei donatori. Questo, rispetto al 2005, è di
ben 56 unità in meno. Nel 2005 i soci erano 275 mentre oggi sono 219.
A che cosa è
dovuto quindi questo calo – che peraltro si manifesta anche presso le altre
sezioni della provincia – di donatori, e conseguentemente delle donazioni? In
primo luogo la mancanza di “vocazioni”. Sono pochi, infatti, i giovani che decidono
di diventare soci Avis e quindi donatori “periodici”, mentre età, malattie e
trasferimenti in altre sedi fanno sì che il numero di quelli già in attività
vada via via assottigliandosi sempre più. Se poi consideriamo che “i nuovi
arrivati” talvolta effettuano una prima donazione e poi non si ripresentano per
dare seguito a questo importante impegno, appare evidente che il calo delle
donazioni ha intrapreso una china difficilmente modificabile. A questo punto occorre ricordare
anche che la Regione Piemonte, che è autosufficiente
per quanto
concerne la disponibilità di sangue e suoi derivati, ognimese “deve” rifornire
– come da protocollo d’intesa fra le Regioni – quantitativi di sangue a talune Regioni
del meridione. Un caldo invito dunque a tutti coloro che, avendone la
possibilità, non facciano mancare il loro prezioso apporto in questo
particolare ed importante settore della sanità.
Per ragioni
economiche la Sezione non ha potuto programmare nel 2011 l’abituale gita “fuori
porta”. La stessa verrà recuperata nel 2012. I donatori ne saranno tempestivamente
informati. In conseguenza di questo spostamento, la premiazione dei donatori
che doveva avvenire nel 2012 è stata spostata, come da delibera del Direttivo,
nel 2013.
Il Direttivo
Almeno sei volte durante gli
ultimi anni mi sono trovato nella situazione
di convertirmi senza esitazioni
al cattolicesimo, se non mi avesse trattenuto
dal compiere il gesto azzardato
l’averlo già fatto.
G.
K. Chesterton
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CROCE ROSSA BARDONECCHIA
L’ATTIVITÀ della Croce Rossa di Bardonecchia è al suo 18º compleanno.
Tanti interventi sono stati effettuati da quando un allegro gruppetto di
giovani, con mezzi di fortuna, ha voluto iniziare un percorso per costituire in
Alta Valle un comitato CRI e offrire, prima di tutto, un servizio fondamentale
per Bardonecchia e, in seguito, anche per gli altri Comuni limitrofi. Anche
quest’anno, grazie alla disponibilità dei volontari e alla presenza nei periodi
di maggiore afflusso turistico anche di un dipendente, è stata garantita la copertura,
almeno nelle ore notturne (dalle 18 alle 6 di mattina), del servizio di
assistenza e di trasporto infermi con un’ambulanza nella postazione di
Bardonecchia.
Gli
interventi eseguiti sono stati 234 che, nell’80% dei casi, si sono conclusi con
il trasporto in ospedale.
L’attività
durante le ore diurne ha invece impegnato i volontari in altri 125 servizi. Oltre
all’attività di emergenza i volontari hanno effettuato 56 trasporti privati e
servizi di assistenza a manifestazioni e gare tra le quali quella dei tuffi
dalle grandi altezze che da qualche anno si svolge alla diga di Rochemolles.
I volontari
hanno anche prestato servizio presso la postazione di Oulx dove garantiscono “h
24” la presenza di un’ambulanza, pronta ad intervenire, quasi sempre, con il
medico a bordo.
Nel mese di
dicembre si è svolta la cena sociale e, nell’occasione dello scambio degli
auguri, il Commissario Carlo Florindi ha voluto salutare il volontario Luigi Gallizio
che, per raggiunti limiti di età, non potrà più effettuare interventi in
ambulanza. Grazie, Luigi, che per anni hai prestato il tuo servizio, sia come
volontario, sia come monitore nei corsi istituzionali per nuovi soccorritori e nei
corsi organizzati in collaborazione con le Scuole Medie di Bardonecchia e Oulx,
diffondendo il senso del volontariato e le prime nozioni necessarie per il
pronto soccorso con zelo e professionalità.
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Rivolgo
inoltre un ringraziamento sentito a tutti i volontari che continuano a credere in
questa iniziativa, ma soprattutto spero che altre persone vogliano unirsi a noi
frequentando i dovuti corsi presso la nostra sede, e tra queste persone sono
convinto che ci siano ancora tanti tanti bravi giovani con la voglia di aiutare
chi soffre, chi ha bisogno anche solo di un piccolo, ma vitale aiuto.
Il Commissario Locale
Carlo Florindi
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CARABINIERI
ATTIVITÀ SVOLTE DALLA SEZIONE
NELL’ANNO 2011
IL 150º Anniversario dell’Unità d’Italia ha consentito agli aderenti
all’Associazione
Nazionale
Carabinieri di partecipare numerosi, con entusiasmo e compattezza al XXI Raduno
straordinario di Torino. È stato un tributo di riconoscenza che i centomila radunisti,
provenienti da tutta Italia e dalle Sezioni A.N.C. all’estero, hanno voluto offrire
ai torinesi. Anche la Sezione “Alta Valsusa” ha preso parte al raduno con un
bel gruppo con alla testa la sua bandiera seguita dai gonfaloni dei Comuni di
Bardonecchia, Oulx, Sauze di Cesana, Sestriere ed Exilles (aggregatosi in
quanto appartenente al settore “Alta Valsusa”) e dai rispettivi Sindaci o loro
rappresentanti.
Torino è la
città che ha dato i natali all’Arma dei Carabinieri nel 1814, con il primo nucleo
del Corpo dei Carabinieri Reali, con sede in Piazza Carlina, e con la nascita,
nel 1861, della prima struttura a tutti nota come la “Caserma Cernaia”,
primigenia dell’attività addestrativa dell’Arma. Tali credenziali hanno fatto
sì che a Torino siano confluiti, oltre a quei militari che vi hanno iniziato la
loro carriera, anche i loro familiari. A tale riguardo, si ritiene opportuno
precisare che in occasione dei raduni, a differenza di quanto
avviene per le altre Armi o Corpi, a sfilare oltre ai militari in congedo vi
siano anche i loro familiari. Perché questa particolarità? Occorre sapere che
spesso Inizio della sfilata in corso Re
Umberto. [foto: collezione S.Medail]
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presso i
reparti dell’Arma, in particolare presso le Stazioni, talvolta avviene che a rispondere
al telefono oppure ad aprire la porta d’ingresso della caserma sia un familiare
dei militari il quale sostituisce occasionalmente ed eccezionalmente il
personale di servizio, in quanto impegnato in situazioni di grave ed imprevista
emergenza. Ecco dunque il motivo per il quale i familiari partecipano alla
sfilata. Attualmente l’Associazione è impegnata nella realizzazione dei Nuclei
di volontariato che, in caso
di necessità, sono inseriti, con uomini e mezzi, nella “colonna mobile” della
Protezione Civile, già costituita. Per il territorio della Sezione “Alta
Valsusa” il Nucleo di volontariato di riferimento ha sede a Susa.
In relazione
all’attività di volontariato, il Presidente della Repubblica, nel suo
telegramma inviato all’Associazione in occasione del Raduno, così si è
espresso: «L’opera meritoria compiuta dal sodalizio
a sostegno della comunità civile, dagli interventi di soccorso durante le
pubbliche calamità all’assistenza alle persone indigenti, costituisce prezioso
contributo al benessere della collettività ed esempio di cittadinanza attiva e responsabile».
Il Presidente S.M.
LA CANTORIA PARROCCHIALE
ALLA SACRA DI SAN MICHELE
IL 12 giugno, giorno di Pentecoste, il nostro Coro è stato invitato a
cantare durante la Messa delle ore 12 alla Sacra. Entusiasta e felice di questa
opportunità, la nostra Corale si è preparata in modo adeguato a questo nuovo “appuntamento”.
La Sacra,
famosissimo complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano all’imbocco
della Val di Susa, è il monumento-simbolo della Regione Piemonte ed ha quindi
un’importanza anzitutto religiosa, ma da alcuni anni è diventata anche
attrazione turistica di livello internazionale. I Padri Rosminiani, rettori dell’Abbazia,
ci hanno invitati ad accompagnare la Messa con il nostro canto, ma anche a un
delizioso pranzo! Il gruppo dei cantori si è dato appuntamento nel parcheggio sottostante
la chiesa e seguendo il percorso in salita con passo silenzioso e veloce siamo
giunti all’ingresso dell’Abbazia.
Ci stava
aspettando una simpatica e preparata guida turistica che ci ha illustrato, passo
dopo passo, le
La Cantoria di Sant’Ippolito. Foto
ricordo sui gradini
della Sacra di San Michele. [foto: D. Pagnotto]
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caratteristiche
tecniche e storiche dell’Abbazia. Abbiamo appreso che questa imponente struttura
risale alla fine del X secolo, sotto il Pontificato di Papa Silvestro II. Nei
secoli successivi essa fu affidata ai Benedettini, che ne fecero anche un asilo
per i numerosi pellegrini che percorrevano la via Francigena. La nuova chiesa,
quella attuale, dove vengono celebrate leMesse e dove abbiamo avuto l’onore di
cantare, è stata eretta su strutture possenti e sovrasta le più antiche
costruzioni che sono state così inglobate. Il tutto conferisce a questa Abbazia
un tono solenne, misterioso, ma anche raccolto.
Il nostro
Coro si è fermato per una mezz’oretta nella Foresteria per fare gli ultimi vocalizzi
e le ultimissime prove ... poi alle 12 la Messa. È stata una funzione solenne, le
persone presenti erano per lo più turisti di passaggio, il celebrante ci ha
presentato a tutti come “il coro” di una famosa cittadina della Alta Val Susa,
poiché sul momento non ricordava il nome Bardonecchia.
Nadia Tria
CORETTO S. AGNESE
ORMAI, da circa due decenni dal suo esordio, tutti conoscono il gruppo
di voci che si ritrova ogni sabato sera per la Messa prefestiva delle ore 18,
nella nostra Parrocchia di Sant’Ippolito. Il “Coretto Sant’Agnese”,
accompagnato dal suono dell’organo antico della nostra chiesa, ha come fine
quello di guidare i fedeli nel canto dell’assemblea non solo il sabato serama
in tutte le celebrazioni che caratterizzano la vita cristiana.
Sant’Agostino
insegnava che «il cantare è proprio di chi ama. Chi canta prega due volte». Noi
non abbiamo alcuna ambizione in merito di sicuro, però, cantiamo con entusiasmo
e impegno e cerchiamo di migliorarci per rendere più belli i brani che si trovano
nella raccolta “La Famiglia cristiana nella Casa del Padre”. Non abbiamo
pretese di perfezione e siamo sempre contenti di dare il benvenuto a chi
desidera offrire il proprio sostegno al Coretto. La scuola, le attività
sportive e gli impegni in genere sono tanti
per tutti,ma siamo sicuri che un’oretta alla settimana si può trovare anche per
questa
attività
parrocchiale. Il Coretto è prossimo a festeggiare i vent’anni dalla sua
nascita, e nelle ultime settimane ha visto l’ingresso anche di Alessandra e
delle nuove leve... Beatrice, Cecilia, Nathascia e Desiree. Un piccolo gruppo
con tanta voglia di fare!
Lisa
Una parte del Coretto radunato per
la festa di Santa Cecilia.
[foto: L. Procopio]
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LA SCUOLA MATERNA È IMPORTANTE PERCHÉ...
TUTTI i bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia hanno bisogno
di trovare nel nuovo ambiente un clima sereno, ben organizzato, che dia loro calore
e sicurezza per inserirsi positivamente e poter accogliere nel modo giusto
tutte le esperienze di crescita offerte dalla scuola. È a partire da questa priorità
che noi insegnanti orientiamo la programmazione ed il progetto educativo
annuale. Sin dai primi
giorni, già dall’accoglienza, l’obiettivo educativo principale è quello di
creare un percorso “sumisura” in grado di valorizzare e di stimolare ogni
singolo bambino coinvolgendolo attivamente nelle diverse attività proposte.
La Scuola è,
inoltre, un importante luogo d’incontro per tutte le famiglie: partecipando agli
incontri culturali tenuti dalle insegnanti e da esperti esterni alla scuola, in
cui si trattano argomenti di pedagogia, psicologia, pediatria; vivendo momenti
di festa, in cui i bambini si cimentano in brevi drammatizzazioni, canti e
filastrocche; dialogando con tutto il personale della scuola, grazie ad uno
scambio di informazioni ed un confronto costruttivo rispetto alle attività
didattiche svolte e all’organizzazione scolastica. Si predispongono occasioni
di apprendimento attraverso il gioco, i laboratori, le uscite didattiche, la
lettura di una favola, il racconto di un’esperienza vissuta.
Tutto
questo, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino di
approfondire ed interiorizzare informazioni indispensabili al percorso di
crescita. I bambini passano a scuola molte ore ed hanno bisogno di trovare un
luogo tranquillo, allegro e familiare. Pensiamo al momento del pranzo, esso
assume molte valenze educative e psicologiche, e pertanto dev’essere un momento
piacevole sia per i bambini e sia per i genitori. La Scuola è anche un luogo per
riposare, un ambiente dove i bambini possono rilassarsi e distendersi. La
Scuola Materna è un buon investimento per il futuro di ogni singolo bimbo ed è
un’occasione di relazione importante per tutti, grandi e piccoli.
Chiara Prato
In Oratorio per la festa delle
Scuole Cattoliche.
[foto: collezione C. Prato]
Festa dei Nonni. [foto: collezione C. Prato]
INIZIATIVE GIOVANILI IN PARROCCHIA
QUELLO che andremo a descrivere in questo resoconto parte da lontano ed
è bene sottolinearlo. Sono passati otto anni da quando con un gruppo di ragazzi
che avevano appena ricevuto la Cresima abbiamo dato inizio ad un’esperienza
estiva. Sembrava una follia, un qualcosa di poco sensato, ma anno dopo anno
l’esperienza si è sempre più radicata e pian piano, anche attraverso continui arrangiamenti, finalmente ha dato alcuni
piccoli frutti. L’anno pastorale che stiamo vivendo ne è una riprovamolto
significativa. Non andiamo alla ricerca di folle, di grandi numeri,ma con costanza
cerchiamo di annunciare la buona notizia di Cristo a chi ha ormai finito il percorso
di catechismo per i Sacramenti in modo da portarli a vivere quotidianamente la
fede che in occasione della Confermazione hanno apertamente professato. Di che
si tratta, potrebbe chiedersi il lettore che si è imbattuto in questo scritto. Da
ottobre/novembre presso i locali della parrocchia di Bardonecchia si trovano
tre gruppi di
giovani e di adolescenti non solo del territorio di Bardonecchia ma anche di Oulx
e di Salbertrand che a seconda delle età provano a fermarsi e porsi alcune domande
cercando di trovare una risposta nella vita di Cristo. La caratteristica di
questi gruppi è che sono nati quasi tutti attorno all’esperienza del campo
estivo che ormai da quattro anni si tiene presso il Forte di Bibbona.
Quattro anni
fa nell’esperienza estiva si era deciso di dedicarci tre momenti per una
formazione quali animatori. L’inizio non fu così entusiasmante. Al campo
quest’esperienza andò decisamente male ma fece sorgere la volontà di ritrovarci
nell’anno per affrontare diverse tematiche. Ora questo primo gruppetto è
composto da giovani che ormai frequentano l’Università e regolarmente si trova
una volta al mese. Quest’anno ci si confronta sui vari temi della fede ed in
particolare sui 10 Comandamenti
quale
risposta dei fedeli al Vangelo. Ci si serve per questa riflessione di uno strumento
molto interessante che il Santo Padre ha consegnato ai giovani in occasione della
Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid: il Catechismo della Chiesa Cattolica
per i giovani (comunemente conosciuto come Youcat). È una
bella occasione di confronto e di crescita nella fede affinché il Vangelo
informi la vita dei fedeli.
Accanto a
questo primo gruppo si è costituito un secondo gruppo di più giovani che
frequentano il triennio delle superiori. Era già dallo scorso anno che
quest’iniziativa avrebbe potuto partirema per una serie di indecisioni solo
quest’anno si è potuto concretizzare. Una volta al mese alcuni ragazzi di
Bardonecchia, di Oulx e di Salbertrand si incontrano per un confronto sulla
visione dell’uomo a partire dalle vedute della società che ci circonda per
passare attraverso alcuni esponenti del mondo del
pensiero e
delle varie religioni per poi fermarci a considerare quale sia la peculiarità della
visione cristiana. Quest’ulteriore esperienza ci permette di crescere e di confrontarci
con quella persona che rende l’uomo veramente libero Gesù Cristo.
Infine,
sollecitati da una buona partecipazione all’esperienza estiva, quest’anno si è
dato inizio ad un gruppo di ragazzi di prima e seconda superiore che
incontrandosi ogni quindici giorni cerca di confrontarsi e riflettere, ma anche
stare insieme sull’esempio di Cristo. Si tratta di una quindicina di ragazzi di
Bardonecchia e di Oulx aiutati da alcuni adulti che si interrogano se veramente
hanno il coraggio di essere se stessi sempre e non adeguarsi al tutti fanno
così e quindi essere un po’ più protagonisti della propria vita.
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Al termine
di questa breve descrizione delle attività non ci resta che sottolineare che
tutte queste iniziative sono aperte a tutti i giovani e ragazzi che hanno
voglia di mettere nella loro vita Cristo.
don Giorgio Nervo
GRUPPO SCOUT BARDONECCHIA
ANCHE quest’anno per il gruppo Scout di Bardonecchia è stato pieno di
attività e giochi. Da quando abbiamo iniziato riunioni, uscite e giornate all’aria
aperta sono passate in fretta, ma si sa, quando ci si diverte il tempo vola!
Una novità
importante è stata il cambiamento della sede dove svolgiamo le nostre attività,
che da gennaio 2011 non è più presso il convento francescanoma è stata spostata
sopra alla farmacia comunale, vicino alla Parrocchia. Certo, il trasloco è
stato duro e anche un po’ triste, ripensando a tutti gli anni trascorsi a fare
attività in viale della Vittoria, ma ha avuto anche i suoi lati positivi: poter
giocare per le vie del Borgo Vecchio piene di vita e poterci scatenare nel
prato dell’Oratorio, messoci a disposizione da don Franco.
E così è
arrivato il momento del campo estivo: i lupetti del “Branco delle Nevi”
hanno passato le vacanze di branco nella valle di Pinerolo, a Riclaretto.
O meglio, sull’Isola Che Non C’è, visto che il tema del campo era Peter Pan.
L’ambientazione ci ha portati a capire l’importanza di essere bambini, ma allo
stesso tempo di essere pronti a crescere e mettersi in gioco quando sarà il
momento. Tra corsari e bimbi sperduti, i
nostri coraggiosi lupi hanno salvato principesse, sconfitto pirati e
festeggiato con capi indiani, e,
come i veri bimbi sperduti, hanno assaggiato una cena di tutti i colori
dell’arcobaleno.
Il reparto
“Barba di Fuoco” è stato invece a Campo Rossetto, località sopra
Condove, proprio insieme al reparto di
Condove.
Il “Branco delle Nevi”.
Il Clan in cammino.
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Proprio da
lì è cominciata l’avventura: un viaggio alla scoperta del Far West. Superata la
timidezza verso i
ragazzi di un altro gruppo, si è subito creata una bella atmosfera ricca di
allegria e divertimento. Tra veglia alle stelle, bivacchi, camminate nella
natura e giochi, i dieci giorni sono passati in un baleno!
Il 24 luglio
2011 il clan Destino ha intrapreso un cammino (la Route) di
riflessione e comunità attraverso alcune valli nei dintorni di Bardonecchia. Il
tema scelto e sviluppato durante il cammino è stata la capacità di scegliere.
Partendo al mattino dal rifugio ReMagi in Valle Stretta, ci siamo inizialmente diretti
al Colle del Vallone (2.642 m.), vicino a cui abbiamo pernottato la prima
notte. Il secondo giorno il gruppo ha percorso in discesa il versante opposto,
fino a raggiungere il paesino di Nevache. Qui abbiamo pernottato nuovamente in
tenda, ed il giorno dopo abbiamo deciso di percorrere un tragitto un po’ più
breve, fino a Plampinet, per poterci riposare e prepararci alla
continuazione della route. Questa giornata è stata caratterizzata
principalmente da una serie di riflessioni e condivisioni sui cambiamenti
riguardanti il singolo o il gruppo. La route è proseguita risalendo la valle
percorsa dal Torrent Des Acles fino al Passo di Desertes (2.568 m.). Sul
versante italiano, presso la croce di San Giuseppe, ha avuto luogo l’ultima
notte sotto le stelle, ed il giorno successivo, dopo aver percorso un ripido
sentiero fino a Chateau Beaulard, è stata raggiunta la destinazione di
Bardonecchia. Questa esperienza ha reso possibile un rafforzamento dei legami
di amicizia e
di scoperta degli altri compagni di sentiero, ed una più profonda conoscenza del
territorio.
La Comunità Capi
I Reparti di Bardonecchia e
Condove.
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O.F.T.A.L. - OPERA FEDERATIVA TRASPORTO AMMALATI LOURDES
SEZIONE DI TORINO - GRUPPO DI BARDONECCHIA
ISantuari di Lourdes hanno proclamato il 2011 “Anno dedicato al Padre
Nostro”, come il 2010 era stato dedicato al “Segno di Croce”. Riflettere sulla
preghiera del Padre Nostro è stato assai impegnativo per via delle sue tante
sfaccettature come, per esempio, l’espressione «Sia fatta la tua volontà come
in Cielo, così in terra». Quando recitiamo il Padre Nostro molte volte lo
facciamo in fretta, senza pensare a ciò che stiamo pronunciando, ma, se
facessimo caso al significato delle parole, ci renderemmo conto
che, quel
«Sia fatta la tua volontà», non è sempre così facile da mettere in pratica. Abbiamo
vissuto, anche quest’anno, molte emozioni che è difficile esprimere in forma
scritta. Spesse volte preghiamo la Madonna dimenticando che è a Gesù che dobbiamo
rivolgerci. Il silenzio è utile per restare in ascolto di quanto Gesù ci vuole dire,
ma non sempre troviamo il necessario raccoglimento; davanti alla Grotta,
purtroppo, il silenzio non sempre è rispettato. L’unico luogo veramente
raccolto è la Cappella
dell’Adorazione,
che rimane sempre aperta, e dove è esposto il Santissimo.
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La Via
Crucis è sicuramente uno degli appuntamenti più toccanti. Per gli ammalati e
per coloro che fanno fatica a camminare è stato predisposto un percorso nella
Prateria, con i riferimenti per ogni Stazione. Ad ogni tappa un ammalato, a
turno, legge la prima parte della riflessione e la seconda è letta da una dama
o barelliere, mentre la conclusione è riservata al sacerdote. Per i pellegrini
che lo desiderano si svolge sul monte ed
è commentata da un sacerdote, rimanendo in silenzio tra una Stazione e l’altra,
per dare modo di meditare sul contenuto di ciò che è stato appena ascoltato.
Anche per il personale si svolge allo stesso modo, ma alla sera alle ore 21,
per offrire la possibilità a tutti di partecipare. Chi fa servizio in “accueil”
è dispensato. Altro momento importante è la celebrazione della S. Messa
Internazionale nella Basilica di San Pio X che si svolge ogni mercoledì e
domenica, per dare modo ai partecipanti dei
vari pellegrinaggi di poter essere presenti a questa bella funzione sempremolto
partecipata. La processione del pomeriggio e quella delle fiaccole della sera sono,
anch’esse, celebrazioni assai toccanti e vengono tenute ogni giorno.
L’appuntamento
forse più atteso dagli ammalati è la S.Messa alla Grotta, in quanto possono
restare più vicini alla statua della Madonna per un tempo prolungato. Da alcuni
anni i Santuari di Lourdes hanno la possibilità di collegarsi tutti i giorni alle
ore 18 (in differita alle ore 20) con TV 2000, per permettere, dall’Italia, di
seguire la recita del Rosario davanti alla Grotta. Purtroppo a Bardonecchia la
ricezione è difficoltosa e può avvenire solo con l’installazione della
parabola.
Abbiamo
tenuto dei pellegrinaggi a Lourdes nei mesi di febbraio, maggio, settembre, e
concluso con l’interdiocesano di ottobre e, come sempre, la partecipazione si è
rivelata numerosa. Come “gruppo di Bardonecchia” ci ritroviamo alcune volte nel
corso dell’anno con il gruppo di Torino e gli amici della Bassa Valle, in
compagnia degli ammalati e dei pellegrini incontrati a Lourdes, per rinnovare
la conoscenza. Dal
22 al 28 ottobre 2011, con la sezione Oftal di Torino, siamo intervenuti, con
ben 11 partecipanti,
al pellegrinaggio organizzato in Terra Santa. Per molti era la prima volta ed è
stato particolarmente importante e suggestivo visitare i luoghi dove è nato,
vissuto, morto e risorto Gesù: giunti
all’aeroporto di Tel Aviv il pellegrinaggio è iniziato con la celebrazione della
S. Messa in uno dei tre luoghi “ritenuti” l’Emmaus del Vangelo, in quanto il
proposito era quello di iniziare la nostra esperienza come i due Discepoli che
hanno incontrato Gesù sulla via che da Gerusalemme conduce a Damasco. Il
viaggio è poi proseguito verso Gerusalemme, dove ci siamo fermati quattro
giorni, arrivando opportunamente il giovedì sera per essere presenti alla Via
Crucis del venerdì.
Gruppo di Bardonecchia al Monte
Tabor, in Terra Santa.
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La
conclusione della Via Crucis è avvenuta all’interno della Basilica del Santo
Sepolcro dove siamo passati davanti alla “pietra” sulla quale, secondo la
tradizione, era stato deposto il corpo di Gesù. Il viaggio è continuato, poi, a
Betlemme, Nazareth, Monte Tabor, Cesarea, concludendo ad Haifa al Carmelo. Si è
rivelata un’esperienza “forte” perché ora, leggendo il Vangelo, possiamo
rivedere i luoghi e apprezzare di più quanto è descritto. Un momento importante
è stata la S. Messa celebrata alla “Grotta dei Pastori”, in quanto siamo stati
particolarmente fortunati ad averne la disponibilità.
Come pure,
un altro momento intenso, è stata la meditazione alla grotta del Tradimento, accanto
alla tomba della Vergine. Sicuramente, ritornando una seconda volta, si
potranno approfondire meglio i luoghi più significativi. Grazie al Signore per questa
opportunità!
Per concludere
l’anno ci ritroviamo sempre a Villa San Pietro di Susa l’8 dicembre per lo
scambio degli auguri di Natale e l’arrivederci al prossimo anno.
Dame e Barellieri