01/11/12

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO (2011)


Le Montagne di Bardonecchia (secondo me)
Signore delle Cime
La Guida
Bardonecchia, le sue montagne e i miei novant'anni
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LE MONTAGNE DI BARDONECCHIA (SECONDO ME) di Piero Scarsi

Con il Colomion qui intorno,
puoi tornare a mezzogiorno,
ma se vuoi restare in vetta,
sali ancor alla Selletta.
Per tornare verso sera,
c’è Charrà e Mulattiera,
nei dintorni trovi lì,
anche punta Mezzodì.
Per ridarti un’altra mossa,
trovi anche Guglia Rossa,
pure il Thures è lì vicino,
vi puoi fare un riposino.
Con il Tabor sui tremila,
certi dì si fa la fila,
se non sei ancora stanc...
puoi discendere al Cheval Blanc.
Digerendo “Bagna cauda”,
c’è Gran Somma e la Bernauda,
sono vette molto arcigne,
forse è meglio andar per pigne. ...
Quando arrivi a Rocce Verdi,
con a posto ancora i nervi,
puoi salire alla Gran Bagna,
ed è lì che poi “se magna”. ...
Dal Picreau alla San Michele,
al Pisepas si può anche bere,
è di creste la più bella,
l’amo ancor come sorella.
Risalendo il Gros Peiron,
porto un fiasco di vin bon,
lì ci sono gran roccioni,
che rovinan gli scarponi.
Al Sommeiller, oltre i tremila,
un po’ più dolce è la fatiga,
il ghiacciaio è tutto nero,
si è ridotto quasi a zero. ...

Eccola accontentata!
SIGNORE DELLE CIME
Dio del Cielo, Signore delle cime,
un nostro Amico hai chiesto alla Montagna;
ma ti preghiamo, ma ti preghiamo,
su nel Paradiso, su nel Paradiso
lascialo andare per le tue Montagne.
Santa Maria, Signora della neve,
copri col bianco soffice mantello
il nostro Amico, il nostro Fratello,
su nel Paradiso, su nel Paradiso
lascialo andare per le tue Montagne.
Dio del Cielo l’Alpino che è caduto
ora riposa nel cuor della Montagna;
noi ti preghiamo, noi ti preghiamo,
una stella alpina, una stella alpina
lascia cadere dalle tue Montagne.

LA GUIDA
Quela vecchietta ceca, che incontrai
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: “Se la strada nu’ la sai,
te ciaccompagno io, che la conosco”.
“Se ciai la forza de venirme appresso,
de tanto in tanto te darò una voce
fin là in fonno, dove c’è un cipresso,
fino là in cima, dove c’è la croce».
Io risposi: “Sarà..., ma trovo strano
che mi possa guidà chi nun ce vede...”.
La ceca, allora, me pijò la mano
e sospirò: “Cammina!!!”.
Era la Fede.

Bardonecchia, le sue montagne e i miei novant’anni
Bardonecchia ci ha ospitato in estate per moltissimi anni: io, mio marito e le amiche più care. Formavamo
un gruppetto che pian piano si ingrandiva. Il nostro repertorio di canti era alla portata di chiunque.
Le gite con il nostro Parroco nelle frazioni e più lontano ci procuravano giornate allegre, gioiose, mentre
godevamo l’aria pura e fresca, e scoprivamo sempre qualcosa di bello da ricordare. La Messa era il ringraziamento a Dio della magica giornata trascorsa. Albe, tramonti cieli azzurri, luna, stelle illuminavano gli alti picchi dominatori con la loro storia e la loro maestosa bellezza. Il nostro sguardo si fermava ad ammirare scenari naturali indimenticabili: fresche valli dalle cime nevose, il sole mattutino che risplendeva su gran parte dell’orizzonte, i ghiacciai che brillavano come cristalli: la montagna esprimeva tutta la sua dolcezza commovente e affascinante. Un dono di Dio!
Bardonecchia, il vecchio borgo nella conca, il vallone della Rhô, Rochemolles, Campo Smith, Melezet,
Les Arnauds, il Rifugio Valle Stretta, Porta Paradisi, Via Medail ... poi le nostre chiese, frequentate da
molti fedeli: la parrocchia di S. Ippolito, la chiesa di Maria Ausiliatrice, il convento S. Francesco, i piloni
votivi... I rintocchi delle campane, trasportati dall’eco, invitavano al ringraziamento serale...
Il tempo è passato velocemente, rimane la nostalgia dei prati verdi, nella lontananza mi pare di sentire
il profumo dei f iori di campo. I miei occhi brillano mentre dedico a voi, Bardonecchia e le “mie” montagne,
il primo saluto di questa giornata, il mio pensiero, il mio sorriso!

Novant’anni son passati,
non par vero son volati:
Dono grande del Signore
del suo immenso Amore.
Ed è giusto ricordare,
i benef ici elargiti:
che davvero sono inf initi.
Il mio grazie voglio elevare,
a voi tutte persone care,
la generosità del vostro cuore,
donata con ardore!
Nel sentiero del destino,
speranza sia vicino,
rafforzando il nostro cammino.
Rispecchiando il mondo,
con il suo girotondo:
riprenda la vita intorno,
nell’emozione di ogni giorno!
Oh! Vergine Maria
illumina l’anima mia!
(Sandra Sabotero)