30/07/12

Confraternita di Nostra Signora del Suffragio

Confraternita di
Nostra Signora del Suffragio
(Trascrizione e traduzione a cura di Ambrois Guido)


Della confraternita di Nostra Signora del Suffragio di Bardonecchia poco si conosce in quanto negli archivi parrocchiali esistono solo tre documenti. Si tratta di atti notarili e giudiziari, redatti in francese, negli anni 1767, 1780 e 1785.
Da questi non si può risalire alla data di fondazione della Confraternita che è evidentemente attiva prima del 1767. Nei documenti compaiono come Rettori della Confraternita i parroci Antonio Agnés, di Bardonecchia, e Pietro Suspise fu Giovanni Battista, nativo di Costans di Beaulard. Sono citati anche il Priore Giovanni Ponchier fu Giuseppe ed i procuratori Francesco Denevache fu Giovanni e del suo successore nella carica Matteo Blanchard fu Antonio, di Bardonecchia. Tutti agiscono legalmente in nome e per conto della Confraternita.
Gli atti ci raccontano le vicende intercorse, a partire dal 1767, con Giuseppe Garcin fu Francesco, nato e residente a Rochemolles. Alla presenza del notaio Matteo Agnès e dei testimoni Francesco Masset e Giuseppe Ives, la confraternita nel 1767 dà al Garcin “come vero, reale ed amabile prestito” quattrocento lire “in denari, monete d’oro ed argento, e monete in corso”. (1)
Si pattuisce un interesse del quattro percento da pagare annualmente il 21 aprile, data della stipulazione dell’atto debitorio. E’ facoltà del Garcin rimborsare, a suo piacimento, il prestito in due frazioni da duecento lire senza che la Confraternita lo possa esigere salvo il caso d’insolvenza, per più di due anni, nel pagamento degli interessi.
E’ quanto accade il 15 marzo 1780 quando Matteo Blanchard ricorre al giudice Chalier che, tramite il “sergente” (equivalente all’odierno messo comunale) Michele Francou, cita il Garcin a comparire in tribunale alle sette del mattino. (2)
Dopo un’attesa di un’ora, alle otto “suonate e ribattute” il Garcin è dichiarato contumace e condannato al pagamento del prestito e degli interessi scaduti. Il documento è firmato oltre che dal giudice anche dal notaio Giorgio Agnés. La sentenza è resa nota all’interessato dal Francou che non si limita a consegnargli il documento ma, per “per ribadirgli tutti i suoi capi e contenuti”, lo legge in presenza di due testimoni: Giovanbattista Guillaume e Giovanni Souberan.
La vicenda non termina qui. Evidentemente la sentenza rimane lettera morta in quanto cinque anni dopo, il 25 aprile 1785, ritroviamo le parti interessate nell’appartamento del “Nobile Des Geneys Barone di Mattie” che, alla presenza come testimoni di Sebastiano Rochas e di Pietro Guiffre, entrambi di Millaures, stipulano un ulteriore accordo rogato dal notaio Giuseppe Francesco Peytavin d’Oulx.
La confraternita, oltre al capitale iniziale, vanta un credito di centosei lire ed otto soldi per interessi non pagati. Il Garcin, a sua volta, invece di far fronte ai suoi debiti aveva prestato denaro ad altri per cui vanta dei crediti nei confronti di due compaesani: Francesco Garcin fu Antonio e Giuseppe Allain, in virtù di atti notarili stipulati dal notaio Giorgio Agnés rispettivamente il 20 giugno 1782 ed il 20 gennaio 1783. Il primo gli deve cento lire più quattro lire per gli interessi di una annualità, il secondo centosettantaquattro lire più otto lire e nove soldi per gli interessi di quindici mesi.
Giuseppe Garcin cede i suoi crediti alla Confraternita e versa al procuratore della Confraternita, Blanchard, nove lire e diciannove soldi in denaro contante. Metà del debito verso la Confraternita viene così rimborsato. Nulla si sa del rimanente debito di duecento lire e dei relativi interessi.
Si ignora anche quando la confraternita cessa di esistere; probabilmente è stata sciolta, come per altre congregazioni, nell’ottocento ed i beni incorporati.
Nella trascrizione si è adottato un carattere tipografico il più possibile simile ai manoscritti originali. La calligrafia usata nella scrittura dei documenti è comunque visibile dalle foto di parte degli atti. E’ stata inoltre mantenuta, ed evidenziata a lato, la suddivisione delle pagine.
__________________
Note:
(1) E’ difficile confrontare l’entità della cifra in paragone con la moneta attuale in quanto non si dispone di dati precisi relativi al periodo in questione. Per avere comunque un’idea approssimata è necessario ricorrere a quanto ci riferiscono i diari dell’epoca. Il dato cronologicamente più vicino ci è fornito dal compenso giornaliero di una lira e dieci soldi pagato nel 1793 ad operai del Melezet che lavoravano alla costruzione di un baraccone per la truppa.
Nell’ottocento, quindi quasi un secolo dopo le vicende in esame, durante i lavori del traforo la carne di manzo era venduta a una lira e trenta soldi mentre per cenare (pane, minestra di trippe, bicchiere di vino) e pernottare in una locanda si spendeva una lira e cinquanta soldi. Nello stesso periodo lo stipendio annuo di un maestro elementare era di 370 lire. 
(2) Il tribunale aveva sede nella casa, situata di fronte al vecchio campanile della chiesa parrocchiale, compresa tra le attuali vie delle torri e Grattoni. Nel manoscritto “Memorie della famiglia Gilibert” è riportata una iscrizione in latino che si trovava sulla porta dell’edificio e che si riporta fedelmente: “jure et vi causa ruguntur haec dalphinatur sedes bardonechiensis ubi refulget vis justiciae depertun anno virginis partus 1530”.
Alcune fonti riferiscono che nell’interno dell’edificio, forse nell’aula dove si amministrava la giustizia, si trovavano affrescati stemmi di “potestat” e di giudici.
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Trascrizione 

Documento 1

[pagina 1]

Obligation

 

L an mil Sept cents Soixante Sept

Et le vingt unieme Iour du mois d’Avril
avant midy a Bardonneche, Par devant
Le notaire Royal Soussigné et presens Les
temoins aubas nommés, S’est en personne
Constitué Ioseph Garcin feu françois natif
et habitant du Lieu du Rochemoles, Lequel,
degré et volonté, a dit et reconnou devoir
et etre tenu de payer Legitimemment a
La Venerable Confrerie notre Dame Des
Suffrages Erigée en ce lieu, a La Stipulation
de Monsieur Antoine Agnés Curé de
Cette parroisse Recteur né de la d.e Confrerie
Iean Ponchier feu Ioseph prieur d scelle
et de S.r françois Denevache feu Iean
procureur deputè par acte de procuration
reçu par moy Sous Sa datte tous
rois X Cy presens Stipulans au nom de la d.e
Confrerie, La somme de Quatrecents Livres
piemont, pour cause de vray, reel et
amiable prêt de meme somme qui Lui en
[pagina 2]
a Eté presentement fait par La d.e confrerie
en deniers et Especies d’or, argent et monnoye
de cours delivrée et comptée par Le d Sr
Denevache procureur au nom qu il agit
Vués verificé retirées et emboursées par Le d
Ioseph Garcin au veu de nous notaire et temoins
dont il en quitte. En consideration duquel prêt
Le d garcin debiteur a vendu et vend a La  d.e
Confrerie une pension annuel et perpetuelle
Sur le pied de quatre Livres pour chaque cent
dont le premier payement commencera dans
une année dez Ce Iour et continuera d’annee
en année a pareil Iour que ce Iour d’hui
Iusques au remboursement du principal
Lequel il Sera en faculté de faire quand il Luy
plaira en deux payement  Egaux Le chacun
de Deux cents Livres san y pouvoir etre
Contraint Sauf au cas qu il Laisse arrierer
Le payement de la d.e pension durant deux
 année de Suite auquel cas il Sera libre a La d.e
 Confrerie de Le poursuivre et contraindre au
 payement du dict capital, des pensions
 arrierée et tous Legitimes accessoires. Pour
[pagina 3]
 L’observation du contenu au present Les parties
 ont ausseui Leux biens et specialement Le d
 Ioseph Garcin Les siens propres presens et
 avenir et avec Les Soumissions, renonciasions
 et clauses de Droit requises, fait Leu et publiè
 en L’Etude de moy notaire en presence de
 françois masset feu pierre du d Rochemolles
 et de Ioseph ives fils d’hipolitte de ce d Lieu
 temoins requis et signes avec les parties.
 Le Droit d’Insinuation est d’une Livre quinze
 Sols, a agnés curé Iean ponchier prieur
 f Denevache procureur Ioseph Garcin debiteur
 françois masset temoin Ioseph ives temoin
 La presente minute est comprise en deux
 pages sur le present feuillet m agnès notaire
 X de ce lieu   
             ____________             ____________
  Le present acte a ete Insinieè a Oulx par le
  Sr Rousset insinuateur au premier volume
  courant feiullet 349 pour droits payè une
  livre quinze sols le 31 may 1767 signe rousset
                           Pour expedition a la Confrerie
                                du suffrage le 5 8bre 1767
                                 m Agnès  no.re
[retro del documento]

21 avril 1767

Obligation pour
La Confrerie Notre
Dame du Suffrage de
Bardoneche contre
Ioseph Garcin feu
françois
de rochemolles     £ 400
               N 15

     

Documento 2

 

                                                                                                                                             [pagina 1]

 Entre mathieu blanchard agent des
 affaires et biens de la confrerie de notre    
 dame du Suffrage erigée en ce lieu, avec
 L’assistance de monsieur Suspise tres
 digne pretre curé de cette paroisse
 demandeurs
Et joseph garcin feu francois de rochemolles
deffendeur et deffaillant
Oui Le Sergent michel francou disand avoir
cité en personne le dit garcin à parvitre
ce jourd’huy devant nous à sept hours de
la matinée deffaillant apres les huit sonnées
et rebattues Nous avons pour le profit du
deffaut requis que nous declarons bien et
duemiuè obtenu condamnè et condamnons
le dit garcin à payer a la d.e confrerie
la somme de quatre cents Livres de capital
contenu en l’acte obligatoire du 21° avril
1767 Recù le S.r agnès no.re cy produit
passè par le dit garcin au profit de la d.e
confrerie ensemble les pensions arrierés
relatif en force au dit capital ainsy quelle
[pagina 2]
Seront liquideè Sous la deduction des payemens
 faits par le dit garcin, payables les dittes Somme
 dans le delay de cinquante jours après
 L’intimation de la presente Sous peine
 d’executure en conseguence des instances
 des S.rs agents de la d.e confrerie et des
 arrerages des dittes pensions au de la de
deux anneès, et plus Nous avons declaré
 la constitution de rente etabliè par Le dit
 acte dette a jour et tombee en commis
 et les pensions a courir des ce jourdhuy a
Reduite au trois et demy pour cent
 bardonneche le tribunal ordinaire ce
                       15 mars 1780  

Sor ord.e 1£ 10 c 
pap.             2    
copie avec         
papier          5    
celadu         15   
encout    2£ 12 c 
  
charlier juge
george agnès no.re sur requis
L’an milleseptcenthuittantes et le
Seize du mois de mars apres midy a Bardonneche
Je Michel Francou sergent ordinnaire du d. lieu
dis et raporte qu’a la requette de Sr Mathieu
Blanchard faisant les fonctions de procureur de
notre dame de suffrage avoir intimè. Et significe
a Ioseph Garcin feu françois de Rochemolles
copie de l’ordonnance d’autre part En datte
[pagina 3]
du 15 mars 1780 la quelle je lui ay
remis en personne qu’il a retirè. Et pour lui
confirmer en tout son chef et contenu Ee le
ay fait parlant au d. Garcin en personne
en presence de Iean Baptiste Guillaume et
Iean Souberan pris par moy temoins
Requis recu pour mon droits compris
Raport transport expres une livre et ay
Signè quoyque d’autre main fait Ecritte
                            Michel francou sergent

Documento 3


[pagina 1]

Cession de Creances à la Confrerie de notre Dame
des Suffrages, erigeé a Bardonneche, par joseph
Garcin de Rochemolles arrivant en total à la
Somme de ……………………………..286 ‘’ 9 ,,
L’an millesept Cent quatreVingt Cinq, et le
Vingt Six du mois D’avril, à deux heures de
L’après midi, a Bardonneche, dans l’appartement
de Noble Des Geneys Baron de Mathies, devant
joseph françois peytavin notaire royal D’oulx et
au conspect des temoins a la fin nommés; fut
présent en personne joseph Garcin feu francois
natif et habitant de rochemolles, lequel etant
Debiteur envers la Confrerie de Notre Dame des
Suffrages, Erigée en cette paroisse, de la somme
Capitale de quatre Cents livres piemont en
vertu d’acte du 21° avril 1767 recu Sr Mathieu
agnés notaire, et de cent Six livres huit sols pour
reste de pensions ou rentes de le principal arrierés
et liquidés jusqu’à Ce Jour Deduction faite de tous
les differents payements reçus a sa part jusqu’à
present, par Sr Mathieu Blanchard feu Antoine
Natif et residant En Ce Bourg procureur actuel de
la d. Confrerie, et par Sr francois Denevache Son
predecesseur à cette Charge, en conformité du
Compte auquel il a eté actuellement procedé,
Lesquelles deux Sommes Composent la total de
     joseph françois Peytavin no.re

[pagina 2]

Cinq cent Six livres huit Sols, Cede, remette Et transporte
en vertu de cette contract, En extinction pour autant de
Cette dette, a la d. Confrerie pour et au nom de la quelle
Stipulent ici Monsieurs pierre suspise feu Sr jean
Baptiste natif des Constans de Beolard Curè de
Cette paroisse, Sa Demeure et le d. Sr mathieu
Blanchard, l’un et l’autre cy present en personne
amputant en premier lieu la creance  de cent livres
en Capital qui lui est due par Francois Garcin feu
antoine du dit Rochemolles en vertù d’acte du 20°
juin 1782 devant Sr George agnès notaire, en Second
lieu la Somme de quatre livres pour d’une seule
annualitè de rente de cette meme créance, Pereservant
le reste, En Troisieme lieu, l’autre creance de cent
Septante quatre livres meme monoye qui lui est due
par Joseph Allain du dit Rochemolles, Sur acte du
20 janvier 1783, recu par le meme notaire, en quatriéme
lieu, la somme de houit livres Neuf Sols pour une année
et Trois mois de pension, ou interets de ce dernier
Capital, Et il Confére à la meme confrerie, Soit il
à Le Directeurs ou procureurs, le pouvoir D’Exiger du
Les d. françois Garcin, et joseph allain les
predites Sommes, ainsi qu’il pourroit faire luy
meme, les subrogeant à les droits, lieu, et place,
priviléges, antérioritè, et hypoteques Naissants
des memes actes, avec ample manutention et Garantie
de fait Et de Droit, et promesse de Nantir les d. Sr
Directeurs des Copies authentiques des Sausd. deux
actes, à Ses propres frais; et d’autant que les
predites Sommes, composent celle de deux quatre
vingt Six livres Neuf sols, le d. Joseph Garcin
j a ajutè dix neuf livres dix Neuf Sols par
[pagina 3]
Lui deboursé en Deniers Comptants, et retirè en
Cet instant au ou de Nous notaire et temoines par
le d. Sr Blanchard procureur; et deduisant suolon
Ces articles, en premier lieu, les susd. Pensions
jncourues jusqu'à Ce Jour, en second lieu Deux Cents
livres pour la predite Somme Capitale, il s’ensuit
qu’il ne reste du a la d. Confrerie que la somme
Capitale d’autres deux cents livres piemont pour
laquelle le d. Ioseph Garcin Continue d’etre obligé
à constitution de rente, aux memes clauses, charges,
et Conditions detaillée au susd. acte du 21 avril
1767 devant Sr Mathieu Agnès, Notaire, à
l’anteriorité, et priviléges, du quel il n’est pouit
Derogè par le present, avec la seule difference que
les pensions des d. Deux Cents livres au quatre
 pour cent ne commenceront a courir depuis
 aujourd’huy, et en conséguence de tout que dessus, et
 moyennant l’Effectif payement des Susd. deux
 Creances Cedées. les d. Sr Curé et procureur quitterit
 au nom de la d. Confrerie des Suffrages, le d. joseph
 Garcin des predites deux Cents livres deja pajées
 en capital, et de toutes pensions Echués jusqu’à
 Ce your, aux meilleures formes du droit; ainsi a Etè
 Stipulè, Cedè, payè, quittè, convenu Et promis
 par chaque partie en Cequi la concerne, observer
 inviolablement le contenu du present, a peine
 de tous Depens, Dommages, et Interets, Sous
 obligation et hypoteque de la Généralité de
 leurs Biens respectifs presents, et futurs, avec
 la clause de constitut Diceux, aux formes
 fiscales, et Camerales, Soumissions, renonciations
[pagina 4]
Et autres clauses requises et utiles au présent
passè, reçu, lu, et publié, En présence de
sebastien Rochas fils a françois, et de
pierre Guiffre feu Michel tous d’eux
natifs et residants à Millaures, temoins
requis, et signés avec les parties. Le
droit D’insinuation est de trentecinq sols
a la charge du dict Garcin, dememe que tous
les autres droits du présent, Et d’une
expedition d’icelui a la d.e confrerie de
Suffrages signés à la minute joseph Garcin, ‘’,,
M Blanchard procureur, sebastien Rochas,
temoin, Pierre Guiffre temoin le present est
Contenu sur quatre pages et Cette Demi
De trois feuillets et avec Paraffe Ioseph
françois Peytavin N. re
‘’,, P. Suspise Curé
Insinué en ce lieu le vingt six may 1785 au f. 177 du
second volume, et payé pour droit trente cinq
sols, suivant la quittance du Sr marc antoine
Bermond insinuateur.
L’Expedition à la d. confrerie reconnue
conforme à son original d’apres la
collation que nous eu avons fait, approuvant
l’Ecriture du Sr jean andré Long de ce lieu
notre praticien. à Oulx le 21 juin 1786
Joseph françois Peytavin n.re   
              

Traduzione

Documento 1

                                                  
[retro del documento]
21 aprile 1767 Obbligazione per la Confraternita Nostra Signora del Suffragio di Bardonecchia contro Giuseppe Garcin fu Francesco di Rochemolles £ 400
N° 15
[pagina 1]

Obbligazione

L’anno millesettecentosessantasette il 21 aprile prima di mezzogiorno a Bardonecchia, davanti al notaio reale sottoscritto e presenti i testimoni nominati in basso, si è personalmente costituito Giuseppe Garcin fu Francesco, nativo ed abitante a Rochemolles, che, di buon grado e volontariamente, ha detto e riconosciuto dovere ed essere legittimamente tenuto a pagare alla Venerabile Confraternita di Nostra Signora del Suffragio eretta in questo luogo, alla stipulazione di Monsignor Antonio Agnes curato di questa parrocchia rettore della Confraternita, Giovanni Ponchier fu Giuseppe priore di essa e del Signor Francesco Denevache fu Giovanni procuratore delegato con atto di procura da me ricevuto in questa data tutti tre (**) qui presenti stipulanti in nome della Confraternita, la somma di quattrocento lire di Piemonte, a causa di vero, reale ed amabile prestito della stessa somma che gli  

 [pagina 2]
è stato ora fatto dalla Confraternita in denari e pezzi d’oro, argento e moneta in corso rilasciate e contate dal Signor Denevache in nome di chi agisce, viste, verificate ed intascate da Giuseppe Garcin a vista di noi notaio e testimoni, di cui si dà ricevuta. In considerazione del qual prestito il Garcin, debitore, ha venduto e vende alla confraternita un interesse annuale e perpetuo sulla base di quattro lire ogni cento il cui primo pagamento comincerà tra un anno da oggi e continuerà di anno in anno nella stessa data sino al rimborso del principale, ciò che sarà in facoltà di fare quando gli parrà in due pagamenti uguali, ciascuno di duecento lire, senza che possa essere obbligato salvo il caso che ritardi per due anni il pagamento degli interessi in seguito al qual caso la Confraternita sarà libera di perseguirlo ed obbligarlo al pagamento del capitale, degli interessi arretrati e di tutti i legittimi accessori. Per                           
 [pagina 3]
l’osservanza del presente contenuto le parti hanno anche letto bene e specialmente Giuseppe Garcin le sue proprie, presenti e future e con le sottomissioni, rinunce e clausole richieste di diritto. Fatto, letto e pubblicato nello studio di me notaio in presenza di Francesco Masset fu Pietro di Rochemolles e di Giuseppe Ives figlio d’Ippolito di questo luogo testimoni richiesti e firmanti con le parti. Il diritto di registrazione è di una lira e quindici soldi.
A. Agnés curato, Giovanni Ponchier priore, F. Denevache procuratore, Giuseppe Garcin debitore, Francesco Masset testimone, Giuseppe Ives testimone.
La presente minuta è compresa in due pagine sul presente foglietto. M. Agnés notaio
(**) di questo luogo
______      ______
Il presente atto è stato insinuato (registrato) ad Oulx dal Sig. Rousset insinuatore (cancelliere) al primo volume corrente foglietto 349 per diritti pagato una lira e quindici soldi. Il 31 maggio 1767 firmato Rousset
                  Per invio alla Confraternita del Suffragio
                  il 5 ottobre 1767
                            M. Agnés notaio  
                                                                            

Documento 2

[pagina 1]
           Tra Matteo Blanchard, agente degli affari e beni della     
           Confraternita di Nostra Signora del Suffragio eretta in
           questo luogo, con l’assistenza di monsignor Suspise  
           degnissimo prete curato di questa parrocchia,
           richiedenti
e Giuseppe Garcin fu Francesco di Rochemolles difensore e contumace
Udito il sergente Michele Francou che dice aver citato personalmente il Garcin a comparire davanti a noi oggi alle sette del mattino, contumace dopo le otto suonate e ribattute, a causa della contumacia richiesta che dichiariamo bene e debitamente     ottenuta, abbiamo condannato e condanniamo il Garcin a pagare alla Confraternita la somma di quattrocento lire di capitale, contenuto nell’atto di obbligazione del 21 aprile 1767 ricevuto dal notaio sig. Agnès, qui prodotto, stipulato dal Garcin a profitto della Confraternita, assieme agli interessi arretrati relativi al detto capitale che così
[pagina 2]
saranno liquidati deducendo i pagamenti fatti dal Garcin, somme pagabili nel termine di cinquanta giorni dall’ingiunzione della presente a pena di esecuzione in conseguenza dell’istanza dei signori agenti della Confraternita e degli arretrati dei detti interessi oltre ai due anni, inoltre abbiamo dichiarato la costituzione di rendita stabilita dal detto atto, debito aggiornato e caduto in giudicato e gli interessi a partire da oggi sono ridotti al tre e mezzo per cento. 
Bardonecchia, tribunale ordinario, 14 marzo 1780.
                             Charlier giudice
                         Giorgio Agnés notaio - su richiesta
L’anno millesettecentoottanta il sedici marzo dopo mezzogiorno a Bardonecchia, io Michele Francou sergente ordinario del luogo dico e riporto quanto al ricorso del sig. Matteo Blanchard, facente funzione di procuratore di Nostra Signora del Suffragio, è stato convenuto. E significo altrove a Giuseppe Garcin fu Francesco di Rochemolles copia dell’ordinanza in data
[pagina 3]
del 15 marzo 1780 che ho rimesso personalmente e che ha ritirato. E per confermarlo in  tutti i suoi capi e contenuti l’ho fatto parlando al Garcin in persona in presenza di Giovanbattista Guillaume e Giovanni Souberan testimoni presi da me. Richiesta e ricevuta per i miei diritti, compreso rapporto, trasporto espresso, una lira ed ho firmato lo scritto, quantunque fatto da altra mano.
                 Michele Francou sergente
Nota: a margine della seconda pagina sono annotate le tasse 
       pagate per l’emissione del giudizio: 
tassa ordinaria         1 £  10 c
carta                         2
copie con carta        5
dovuto                    15     
costo               2 £  12 c

                           

Documento 3

 [pagina 1]

Cessione di crediti alla Confraternita di Nostra Signora dei Suffragi, eretta a Bardonecchia, da Giuseppe Garcin di Rochemolles ammontante alla somma di …………… 286 £ 9 c

L’anno millesettecentoottantacinque, il ventisei di aprile, alle due del pomeriggio, a Bardonecchia, nell’appartamento del nobile Des Geneys barone di Mattie, davanti a Giuseppe Francesco Peytavin notaio reale d’Oulx ed al cospetto dei testimoni nominati alla fine, è presente in persona Giuseppe Garcin fu Francesco nativo ed abitante a Rochemolles, il quale essendo debitore verso la Confraternita di Nostra Signora dei Suffragi, eretta in questa parrocchia, della somma capitale di quattrocento lire di Piemonte in virtù d’atto del 21 aprile 1767 ricevuto dal Sig. Matteo Agnés, notaio, e di centosei lire e otto soldi, rimanenza degli interessi o rendite del principale, arretrati e liquidati fino a questo giorno dedotti tutti i differenti pagamenti ricevuti sino al presente da parte del Sig. Matteo Blanchard fu Antonio, nativo e residente in questo borgo attuale procuratore della Confraternita, e del Sig. Francesco Denevache suo predecessore a questa carica, in conformità del conto a cui attualmente si è proceduto, le quali due somme compongono il totale di 

      Giuseppe Antonio Peytavin notaio

[pagina 2]

cinquecentosei lire ed otto soldi,cede, rimette e trasferisce in virtù di questo contratto, in estinzione perciò di questo debito, alla detta Confraternita per ed a nome della quale stipulano qui Monsignor Pietro Suspise fu Sig. Giovanbattista, nativo di Costans di Beaulard, curato di questa parrocchia, sua dimora, ed il Sig. Matteo Blanchard, l’uno e l’altro qui presenti personalmente, amputando in primo luogo il credito di cento lire in capitale che gli è dovuto da Francesco Garcin fu Antonio in virtù d’atto del 20 giugno 1782 davanti al Sig. Giorgio Agnés notaio, in secondo luogo la somma di quattro lire per una sola annualità di rendita di questo stesso credito, preservando il resto, in terzo luogo, l’altro credito di centosettantaquattro lire sempre in moneta che gli è dovuto da Giuseppe Allain di Rochemolles, su atto del 20 gennaio 1783, ricevuto dallo stesso notaio, in quarto luogo, la somma di otto lire nove soldi per un anno e tre mesi di retta, o interesse di quest’ultimo capitale, e conferisce alla stessa Confraternita, od ai direttori o procuratori, il potere d’esigere ai detti Francesco Garcin e Giuseppe Allain le predette somme, nello stesso modo che potrebbe fare lui stesso, surrogandoli ai diritti, luogo, posto, privilegi, anteriorità ed ipoteche nascenti dagli stessi atti, con ampia salvaguardia e garanzia di fatto e di diritto, e promessa di provvedere, a sue proprie spese, ai Sig. direttori delle copie autentiche dei suddetti due atti; ed oltre le predette somme, che compongono quella di due(cento)ottantasei lire nove centesimi, Giuseppe Garcin ha aggiunto nove lire e diciannove soldi da                          

 [pagina 3]

lui sborsate in denaro contante e ritirate in questo istante, a vista di noi notaio e dei testimoni, dal Sig. Blanchard procuratore; e deducendo secondo questi articoli, in primo luogo i suddetti interessi incorsi sino ad oggi, in secondo luogo duecento lire per la predetta somma capitale, ne consegue che non rimane dovuta alla confraternita che la somma capitale d’altre duecento lire di Piemonte per la quale Giuseppe Garcin continua ad essere obbligato alla costituzione di una rendita alle stesse clausole, carichi e condizioni dettagliate nell’atto del 21 aprile 1767 davanti al Sig, Matteo Agnés, notaio, con l’anteriorità e privilegi ai quali non si è potuto derogare con la presente, con la sola differenza che gli interessi delle duecento lire al quattro per cento cominceranno a decorrere da oggi, in conseguenza di tutto quanto sopra, e mediante l’effettivo pagamento dei due crediti ceduti il Sig. Curato e procuratore libereranno, a nome della Confraternita dei Suffragi, Giuseppe Garcin delle duecento lire già pagate in capitale e di tutti gli interessi scaduti sino ad oggi secondo le migliori forme del diritto; inoltre è stato stipulato, ceduto, pagato, liberato, convenuto e promesso da ciascuna parte, in ciò che la concerne, d’osservare il contenuto della presente in modo inviolabile a pena di (pagare) tutte le spese, danni ed interessi sotto obbligazione ed ipoteca della totalità dei loro rispettivi beni, presenti e futuri, con la clausola di costituirli secondo le forme fiscali e camerali, sottomissioni, rinunce

 [pagina 4]

ed altre clausole richieste ed utili al presente; passato, ricevuto, letto e pubblicato in presenza di Sebastiano Rochas figlio di Francesco, e di Pietro Guiffre fu Michele entrambi nativi e residenti a Millaures, testimoni richiesti, e firmato con le parti. Il diritto d’insinuazione (registrazione) è di trentacinque soldi a carico del Garcin, come tutti gli altri diritti del presente e di un invio di questo alla Confraternita dei Suffragi.

Firmato nella minuta Giuseppe Garcin,(‘’,,) M. Blachard procuratore, Sebastiano Rochas testimone, Pietro Guiffre testimonio. Il presente è contenuto in quattro pagine, e questa metà, di tre foglietti, e con sigla Giuseppe Francesco Peytavin notaio.

(‘’,,)P. Suspize curato

Insinuato (registrato) in questo luogo il ventisei maggio 1785 al foglio 177 del secondo volume, e pagato per diritti trentacinque soldi secondo la ricevuta del Sig. Marco Antonio Bermond insinuatore.

             L’invio  alla  Confraternita  riconosciuto   conforme 

             all’originale  dopo la  collazione che abbiamo fatta,

             approvando la scrittura del Sig. Giovanni Andrea Long

             di questo luogo, praticante. Oulx, il 21 giugno 1786.

                    Giuseppe Francesco Peytavin notaio