La prestigiosissima collaborazione con il Festival delle Migrazioni - Siediti vicino a Me, che arriverà a Oulx sabato 1° dicembre, porta con sé l’occasione per dibattere insieme sui temi legati all’accoglienza, su cui il comune di Oulx, ma più in generale, tutto il territorio della Valle di Susa, sono fortemente coinvolti.
Progetti di micro accoglienza, inclusione, gestione delle emergenze, tanti aspetti di un lavoro ormai quotidiano, portato avanti dalle amministrazioni in collaborazione con la Prefettura, con le associazioni e il CONISA.
Sabato 1° dicembre, come detto, gli amministratori e le associazioni si incontreranno, alle 14.30 presso l’Auditorium dell’IISS Des Ambrois per dibattere e illustrare al pubblico il lavoro fatto sul territorio in questi mesi. Interverranno Alberto Milesi (Direttore Borgate dal vivo -Moderatore); Monica Cerutti (Assessora regionale, Diritti e Immigrazione); Paolo De Marchis (Sindaco di Oulx); Francesco Avato (Sindaco di Bardonecchia); Paolo Narcisi (Rainbow for Africa); Don Luigi Chiampo (Talità Kum).
Accoglienza e tutela dei diritti umani sono due concetti che non possono restare separati. L’incontro Valle di Susa: i nostri modelli di accoglienza, sarà anche l’occasione per illustrare e approfondire le diverse iniziative proposte in occasione del 70° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, lunedì 10 dicembre 2018, sempre a Oulx .
Giornata nella quale racconteranno la loro esperienza ospiti di Valentina Pazè, docente Dipartimento di Culture, Politiche e Società Università di Torino; Carlotta Sami, portavoce UNHCR per il Sud Europa; Eugenio Alfano, responsabile coordinamento migranti e rifugiati di Amnesty International; Abdullahi Ahmed, rifugiato testimone del tempo.
L’invito del primo cittadino di Oulx e Presidente CONISA, Paolo De Marchis: “Inverno e primavera 2018! Avete raccontato alcune nostre storie con i migranti, avete calpestato sentieri innevati alla ricerca di " narrazioni della speranza", microfoni e taccuini spiegati a caccia di notizie sui nostri valichi di frontiera, incontri con sindaci, mediatori, associazioni del terzo settore, gente comune. Riflettori accesi su un fenomeno che ha lunghe radici storiche, attenzioni veicolate a tratti su falsi problemi quali i numeri, litigi e atti irresponsabili di personale addetto alle frontiere. Vogliamo raccontarvi un anno di storie in Alta Valle di Susa, complessità delle nostre vite quotidiane. Vogliamo provare a spiegare come un territorio risponde al bisogno umanitario”.