20/06/20

IL VOTO DI SAN ROCCO - Lettera del Parroco

Carissimi,

come precedentemente annunciato, questa domenica 21 giugno, trasferendolo dal 19 marzo scorso, giovedì di metà Quaresima, quando, a motivo della pandemia erano sospese le celebrazioni pubbliche in chiesa, ottemperiamo al Voto Comunale di San Rocco

In un passaggio del lungo testo si legge; "I Consoli (sindaci) attuali Gabriel Agnes e Antoine Gag, gli incaricati Francois Beraud notaio e vice castellano, Louis Ambrois e me notaio sottoscritto, coadiuvati da Martine Orcel e Guillaume Jordan Marchand, preso atto della enorme disgrazia causata dal male contagioso, considerando il grande numero di persone già morte e di quelle contagiate e non guarite, per la tutela della salute pubblica e per le necessità di coloro che sono ancora sane, preso atto che nessun -rimedio è venuto dai medici, chirurghi, farmacisti e altre persone contattate, hanno deciso di ricorrere alla misericordia e alle grazie di Nostro Signore Gesù Cristo, per ottenere, se lui lo vorrà, i rimedi contro questo male, facendo un Voto (...). Promettiamo di ricorrere a Dio per l'intercessione della gloriosa Vergine Maria e dei nostri Patroni Sant' Ippolito e San Giorgio e di tutti i Santi, specialmente dei Santi Sebastiano e Rocco. Facciamo Voto e promettiamo che in perpetuo le loro feste siano celebrate e solennizzate da tutti gli abitanti (...). Sarà pertanto costruita una Cappella in onore di San Rocco con, ogni anno, una celebrazione penitenziale da tenere nel giovedì di metà Quaresima (…); Al termine si è andati in processione, con gli incaricati che portavano una grande croce di legno. Questa è stata fissata nel luogo detto Serre Gauthier, accanto al sentiero che conduce al Castello, per servire da indicazione del luogo dove si costruirà la Cappella di San Rocco"; si tratta, in buona sostanza, della decisione di fare pieno ritorno a Dio attraverso una profonda conversione di vita.

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Da questi frangenti sono trascorsi circa quattro secoli e qualche cosa di simile l'abbiamo vissuto anche noi. Stiamo uscendo da vari mesi di pandemia, nella fiducia. che non si riacutizzi in futuro. La sensibilità religiosa nel corso del tempo si è trasformata e, senza compiere dei Voti pubblici, abbiamo, tuttavia, pregato privatamente e in famiglia, affinché il Signore intervenisse in nostro soccorso. Nella Messa parrocchiale di questa domenica ricorderemo entrambi questi avvenimenti del 163O e del 2020;

Fin dai primi momenti di questo covid—19, in qualche modo, sono stati i bambini della scuola elementare a rinnovare l'antico Voto,, per ottenere da Dio, anche per noi, la liberazione dall'attuale contagio; Nelle loro case, stimolati dalle insegnanti di religione e dalle catechiste, avevano sinceramente pregato e preparato dei disegni in onore di San Rocco, portati privatamente in chiesa. Oggi, nel corso della Messa, li consegneranno pubblicamente.

Questi bambini con il loro gesto semplice e spontaneo hanno manifestato quella fede che, talvolta, gli adulti, condizionati dal giudizio della gente, preferiscono tenere celata. A loro vorrei applicare le parole del Vangelo odierno. "… chi mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli" (Mt. 10,32). Si tratta di parole assai profonde sulle quali soffermarci a meditare, in quanto potrebbero farci del bene;

Un caro e cordiale saluto.
don Franco Tonda, parroco

Bardonecchia, 21 giugno 2020
XXII domenica del tempo ordinario


I disegni dei Bambini preparati per la messa votiva di metà quaresima