01/09/16

Gruppi e Associazioni (2015)


GRUPPO CARITAS
L’attività del Gruppo che, almeno in parte, è espressione delle sette opere di misericordia corporale, prosegue il suo cammino silenzioso, dalla poca visibilità, ma costante, direi quotidiana, ad opera di   alcune persone volontarie e motivate.
Le richieste di interventi caritativi giungono da più parti e, oltre agli aiuti alimentari, alla distribuzione di indumenti e, per quanto possibile, di piccoli contributi economici, la tipicità del Gruppo è diretta anche nei confronti dei migranti e di quei poveri senza una abitazione, che vagano alla ricerca di qualche aiuto immediato. Chi, sotto questo punto di vista, è lontano dalla vita della Parrocchia, non può lontanamente rendersi conto di quanta gente, al giorno d’oggi, sia in cerca di aiuti, anche minimi, per la sopravvivenza. La bacchetta magica per risolvere questi enormi problemi nessuno la possiede. Si fa quanto è possibile fare, sapendo di tamponare e non di risolvere.
Nel fare del bene è necessario stare attenti ai truffatori, ai falsi poveri. Il caso più eclatante, ma non l’unico, si è verificato in autunno, con il passaggio di un giornalista camuffato da “profugo iracheno”, richiedente ospitalità per sé e la sua famiglia. Una vera sceneggiata intrapresa per mettere alla prova la carità della Chiesa. L’intento, nel clima anti-cristiano e anti-clericale che stiamo vivendo, era quello di trovare appiglio per “dare contro ai preti” e di poterli mettere in cattiva luce davanti all’opinione pubblica. Cosa che è avvenuta, in malafede, non essendoci stata la possibilità di soddisfare la richiesta. Si trattava di un “falso profugo”, venuto per imbrogliare, che – smascherato, non preso seriamente – è stato invitato a non insistere nella sua richiesta e congedato. Da questo fatto è scaturito un articolo scandalistico pubblicato su di un noto settimanale, non propriamente benevolo nei confronti della Chiesa.
Con i profughi autentici, questo Gruppo ha collaborato e continua a farlo, con la Cooperativa Liberi Tutti, nei riguardi dei giovani nigeriani e non solo, seguiti e aiutati a inserirsi, in linea con le direttive della autorità pubbliche.
Per l’autofinanziamento del Gruppo, finalizzato agli interventi caritativi, i volontari organizzano molteplici iniziative, dalle varie bancarelle artigianali, con gli oggetti elaborati e donati da Aldo Comotti, alla cessione di abiti usati e di ogni genere di mobilia e oggettistica, con offerta libera.
Un particolare ringraziamento è diretto a coloro che spontaneamente fanno avere generi alimentari a lunga conservazione da destinare alla distribuzione periodica degli alimenti.
Anche il Comune di Bardonecchia, con la sensibilità dell’Ufficio per le politiche sociali, contribuisce a questa opera elargendo un contributo annuo di € 2.000. La riconoscenza è sincera e profonda.
Lodevole la collaborazione con la Caritas di Modane in uno scambio di esperienze e di attività comuni.
Il Gruppo è aperto a tutti coloro che vogliono dare una mano.

LA CATECHESI DEI RAGAZZI
Con la S. Messa di domenica 18 ottobre, nella chiesa parrocchiale, ha preso l’avvio il nuovo anno catechistico, con la presenza dei vari gruppi delle Scuole Elementari e Medie accolti dal Parroco, dai catechisti e accompagnati dalle famiglie.
Parte dei bambini del catechismo delle Elementari con le catechiste. (foto Archivio)
La scelta dei genitori di iscrivere i propri figli al catechismo è la conferma di un impegno iniziato con la richiesta per loro del Battesimo e rappresenta la prosecuzione di un cammino cristiano nella Chiesa, fatto di condivisione della responsabilità educativa, dove il ruolo del catechista è quello di accompagnare i bambini all’incontro con Gesù. Al fine di sostenere questo compito, la Diocesi organizza periodicamente corsi di formazione che mirano all’arricchimento contenutistico e metodologico dei catechisti incaricati, delle varie parrocchie.
Vivere “sul campo” l’esperienza catechistica nelle diverse fasce d’età, comporta innanzi tutto la considerazione dei singoli nella loro globalità e, allo stesso tempo, nella molteplicità dei loro vissuti, secondo le tappe della loro crescita individuale, adeguando il proprio intervento alle diverse situazioni che si vengono a creare.
Partendo da tale presupposto, “l’ora di catechismo”, specie a livello elementare, si sviluppa in diversi momenti che vanno a toccare, oltre al linguaggio verbale ed iconico, anche l’espressività, la sperimentazione e tutte quelle attività di supporto che consentono di ottenere attenzione, coinvolgimento emotivo e partecipazione durante le lezioni, per trasmettere contenuti biblici, liturgici e morali; il compito peraltro non è sempre privo di difficoltà. In tutto ciò risulta preziosa la collaborazione, nella nostra parrocchia, degli aiuto-catechisti: alcuni genitori e studenti delle Scuole Superiori, attivi e creativi, offrono del tempo a sostegno delle attività stesse che proseguono talora con iniziative di animazione nei locali dell’Oratorio o durante le visite alle Cappelle di montagna, come avvenuto nel corso dell’estate appena trascorsa.
Il catechismo dunque diventa non una consuetudine, ma un passaggio fondamentale nella crescita cristiana personale, dove i genitori sono chiamati ad essere i primi formatori dei loro figli, mentre catechisti e comunità parrocchiale offrono il loro impegno perseguendo con essi un unico obiettivo: far riconoscere, accogliere ed amare Gesù Cristo per motivare i ragazzi all’adesione ad una vita di fede, vissuta come testimonianza, alla luce del messaggio evangelico.
Solo nel tempo si potrà valutare quanto, degli insegnamenti ricevuti, avrà positivamente orientato le scelte di vita di ciascuno di loro.
Una catechista

SCUOLA MATERNA
La Scuola dell’Infanzia “Mons. Bellando” di Bardonecchia per l’anno scolastico 2015/16 ha come progetto educativo il tema “Su e giù per l’Italia”.
Il progetto, elaborato dal Collegio docenti, vuole far conoscere e promuovere la cultura, gli usi e i costumi, l’artigianato e i sapori tradizionali delle Regioni italiane ai bambini.
Durante l’anno verranno svolti diversi laboratori: psicomotricità; musica, dove conosceranno il mondo dei suoni; religione, dove ascolteranno alcune parabole e conosceranno il significato delle feste; creatività, dove realizzeranno con materiali di recupero i monumenti delle città italiane. Anche quest’anno ci sarà il laboratorio di francese dove, con parole e filastrocche, si avvicineranno alla lingua più vicina a loro.
A partire dal mese di gennaio i bambini dell’ultimo anno saranno impegnati con i laboratori di logico-parole e logico-matematico, inoltre verrà proposto, sempre ai bambini più grandi, un nuovo laboratorio: “Grolandia”. In corso d’anno verranno proposte uscite didattiche e tante altre attività. Inoltre per l’anno scolastico 2015/16 la Scuola dell’Infanzia ha aperto una nuova “sezione primavera” che accoglie i bambini tra i 24 e i 30 mesi, guidati dalle insegnanti Nicoletta e Lina.
Il 12 novembre, presso il cortile della scuola, i bambini e le maestre hanno inaugurato l’autunno con un breve momento di festa, con canti e danze in piemontese, legati alla nostra Regione, e racconti inerenti l’autunno, per poi salutare le famiglie con una buona merenda preparata dalle nostre cuoche.
All’inizio dell’anno scolastico il Consiglio di Amministrazione e la segretaria hanno lasciato i loro ruoli. Il personale docente e non ringrazia per il tempo dedicato e la preziosa collaborazione: Erika Solero, Roberta Leonardoni,Alessandro Clozza, ElisabettaMarra,Antonella Solinas e Elena Durand.
Un augurio di buon lavoro al nuovo Consiglio e alla nuova segretaria Elena Perron.
Le insegnanti

I NOSTRI RAGAZZI
VACANZE A PINARELLA
Anche quest’anno le Parrocchie dell’alta valle hanno proposto e organizzato per i ragazzi dagli 8 ai 16 anni l’esperienza del campo estivo al mare. Il 2015 è stata la decima edizione di campi al mare, dopo i due vissuti in valle nel lontano 2004 e 2005. Quest’anno un centinaio i ragazzi, accompagnati da una quindicina di animatori (ragazzi dai 17 anni in su che hanno vissuto le edizioni precedenti dei campi e che da alcuni anni camminano nei nostri gruppi del dopo Cresima e che ora si mettono a servizio dei più piccoli), hanno vissuto in due turni quest’esperienza che lascia sempre un bel segno in chi la vive.
La nostra casa ormai da qualche anno è in Romagna, in provincia di Ravenna, e precisamente a Pinarella di Cervia, in una struttura immersa nel verde – con un bel giardino privato con tanto di campetto di pallone e a poca distanza dal mare Adriatico, con tanto di spiaggia privata con tutte le comodità per la balneazione – che ci permette di vivere un’avventura nella semplicità, nella gioia, nell’aiuto reciproco.
Il campo può diventare un bel momento per avvicinare i ragazzi alla vita della Chiesa e soprattutto all’insegnamento di Gesù Cristo. Sembra di toccare con mano la famosa espressione
di San Domenico Savio quando affermò che la santità consiste nell’essere molto allegri. I due turni sono stati composti di una cinquantina di ragazzi ciascuno: il primo per i ragazzi dagli 8 ai 12 anni, il secondo per i ragazzi dai 13 ai 16 anni.
La prima settimana, dal 30 giugno al 7 luglio, è stato un immergersi nella storia del “Mago di Oz” dove – accompagnati da amici trovati lungo la strada: uno spaventapasseri, un leone e un boscaiolo di latta – i ragazzi si sono messi alla ricerca della strada che porta a casa. Si è così imparato che tante qualità le abbiamo dentro di noi, ma occorre crederci ed usare questi doni per sconfiggere il male che ci tiene legati e che rende tutti schiavi. In questa settimana non è mancata la gita che ci ha portati all’“Italia in miniatura”, dove sotto un sole cocente abbiamo passato il pomeriggio presso il castello a giocare con i getti d’acqua.
La seconda settimana, dal 7 al 14 luglio, è stato un immergersi nel mondo di “Asterix e Obelix” alla ricerca della pozione per sconfiggere i romani. Non sono mancati in questa settimana i vari giochi soprattutto la  caccia al tesoro, i giochi notturni e le varie attività di costruzione dei plastici dei vari popoli in cui erano divisi i ragazzi. Anche qui non sono mancate nella settimana le occasioni di riflessione come il tema del rapporto genitori e figli e le generalizzazioni sul rapporto maschio e femmina. Culmine della settimana la gita aMirabilandia: una giornata di giostre e divertimenti che ha degnamente concluso il nostro soggiorno.
Al ritorno, sabato 14 luglio, la festa presso l’oratorio di Oulx ci ha permesso di trasmettere la nostra gioia ai genitori e a chi è venuto a trovarci. Appena arrivati abbiamo celebrato la S. Messa di ringraziamento a cui è seguita la cena di condivisione, il grande cerchio nel cortile ed infine la proiezione delle foto delle due settimane.
Un grazie va soprattutto adAngela, Franca, Graziella, Idanna, Ivana, Lia e Pina che ci hanno preparato piatti prelibati lavorando tanto per noi, e a tutti coloro che hanno collaborato.
Don Giorgio Nervo

INVITI DISATTESI
Anche nel corso dell’anno 2015 le proposte per i ragazzi sono state fatte. Sempre la Chiesa nutre grande attenzione alle giovani generazioni affinché crescano con principi, valori, punti di riferimento e soprattutto vivano da protagonisti la loro vita e non si lascino prendere dalle molteplici suggestioni e falsi ideali che, purtroppo, invadono sempre le strade degli uomini e sembrano proporre realizzazioni che sono semplicemente dei miraggi. Succede molto spesso che le proposte fatte si pongono accanto ad altre molto più allettanti, magari le nostre costano un po’ di fatica e di sacrificio, mettendoci in discussione, riprendendo lo stile della nostra vita, non sempre in sintonia con lo stile evangelico e magari facendoci intravvedere che la strada che stiamo percorrendo non è così virtuosa e piena di buoni frutti. A questo punto è più facile declinare l’invito e adagiarci sul più facile, sul così fanno tutti, e così le iniziative non decollano e non si riesce a proporre qualcosa di significativo.
Questo è ciò che è successo per i ragazzi del dopo Cresima. Nell’autunno si era fatta la proposta di costituire un gruppo dei primi tre anni delle superiori ma la risposta è stata quasi nulla.
Su una cinquantina di inviti solo due hanno aderito. A questo punto la domanda si fa molto pressante: abbiamo sbagliato qualcosa? Come potremmo intercettare questi ragazzi affinché lo stile di Gesù Cristo sia accolto e li faccia diventare sale e luce per questo mondo?
Se qualcuno avesse qualche suggerimento è bene accetto per rimettere in discussione l’operato e vedere come invertire questa tendenza poco salutare.
Don Giorgio Nervo

SCOUT: quei ragazzi con i pantaloncini corti...
Il gruppo scout di Bardonecchia, raccoglie oggi più di 50 bambini, ragazzi e giovani che tutte le settimane giocano, cantano, costruiscono... crescono presso i locali delle vecchie scuole di Borgo Vecchio ed il prato dell’oratorio parrocchiale.
Quando si parla di attività scout spesso si parla di personaggi strani, clima di avventura e parole un po’ misteriose. Ma quali messaggi importanti ci sono dietro a queste attività dall’apparenza così scherzosa e un po’ lontana dalla realtà?
Le attività dei Lupetti danno moltissima importanza alla fantasia e al gioco come possibilità di esprimersi, e il Branco è detto “famiglia felice” perché è nella comunità con gli altri bambini che si respirano valori come l’attenzione agli altri e la ricchezza del gruppo. Ma è anche molto importante la centralità del bambino, il suo senso di responsabilità, la sua voglia di crescere, quindi i piccoli grandi impegni personali che i bambini assumono si esprimono in attività manuali, specialità, ecc.
Le attività del Reparto danno la possibilità ai ragazzi attraverso l’avventura di vivere le loro scelte in prima persona e di confrontarsi con valori importanti, un aspetto importantissimo della loro crescita.
E nella vita del Clan ci sono le scelte da grandi, soprattutto quella del servizio. Ecco cosa c’è dietro ai racconti che seguono delle attività concrete dei nostri ragazzi:

Urca urca tirulero, oggi splende il sol. Eh sì, un sole splendente nel cielo ci ha accompagnato per gran parte delle V.d.B, il campo estivo che abbiamo trascorso a Sherwood, foresta incantata che si trova vicino alla piccola borgata Riclaretto Perrero, in Val Chisone.
Qui siamo stati chiamati ad aiutare il coraggioso Robin di Loxley, il suo fidato amico Little John e tutta la compagnia, a liberare gli abitanti dell’Inghilterra dall’oppressione del Principe Giovanni. Costui, infatti, assieme al malvagio Sceriffo di Nottingham, si divertiva a maltrattare e derubare i più deboli.
Una piramide di Lupetti.
Allora noi ci siamo dati da fare, saccheggiando i carichi di cibo del principe per restituire ai poveri ed infine, armati di arco e protetti da tuniche da battaglia che noi stessi abbiamo costruito, abbiamo assaltato il palazzo, portando di nuovo il buon Re Riccardo sul trono d’Inghilterra.
Ma non è tutto qua: durante il resto dell’anno abbiamo vissuto le avventure di Mowgli, un bambino che è stato allevato nella giungla indiana da una famiglia di lupi. Con lui abbiamo combattuto contro Shere Khan, cercato il fiore rosso, portato i bufali al pascolo e sventato l’invasione dei cani rossi. Abbiamo giocato, cantato, costruito, gareggiato con i bob e con le racchette da neve. Il tutto secondo lo stile che ci contraddistingue, lo stile scout, che ci ha portato a far sempre del nostro meglio. [Bagheera]




Quest’anno a luglio ho trascorso una decina di giorni alle Combe, sopra Bussoleno, dove con gli amici del Reparto di Bardonecchia abbiamo montato il Campo Scout. Per me è stata un’esperienza nuova e mi è piaciuto stare insieme agli altri imparando a cucinare, ad accendere il fuoco e a costruire delle strutture senza l’utilizzo dei chiodi. Il momento che più mi è piaciuto è stato l’uscita di squadriglia, quando per un giorno ci siamo allontanati dal campo e abbiamo dovuto trovarci una sistemazione per dormire. Alla fine di questa esperienza ero molto stanco ma allo stesso tempo felice di avere terminato il mio primo campo. [Marco Franzini]

Il Reparto 2015.
Un altro anno è passato e come da consuetudine il Clan del gruppo Bardonecchia 1, ormai attivo da quasi 60 anni, ha continuato a svolgere le sue attività insieme al gruppo di Susa. È stato un anno intenso, ricco di proposte, dibattiti e iniziative a partire proprio dal “capitolo”, vale a dire l’argomento scelto da noi ragazzi che viene discusso ad ogni riunione. Questa volta la scelta è caduta sul tema della legalità, una questione non facile da affrontare, talvolta spinosa ma che abbiamo voluto analizzare dal nostro punto di vista, nella dimensione della quotidianità.
Il Clan in Route al Lago d’Orta.
Dunque, oltre a discutere di esempi della vita di tutti i giorni, leggere testimonianze di pentiti della mafia e guardare film sul tema, abbiamo anche incontrato Francesco Avato, già Sindaco di Bardonecchia, che ci ha raccontato della sua esperienza come amministratore e con il quale ci siamo confrontati su svariati temi.
Ma non ci siamo voluti fermare qui e dalla riflessione siamo passati all’azione, cercando di fare qualcosa di concreto per il nostro Comune: abbiamo fatto il possibile per aiutare nei lavori di ristrutturazione e di rimessa in sesto della casa confiscata alla criminalità organizzata di via Medail, ora nota come “L’Alveare”, ed ormai pronta alla riapertura come casa per accogliere gruppi di giovani.
Un altro cammino importante percorso durante l’anno è stato quello della fede e, sempre attraverso una scelta condivisa, abbiamo cercato di analizzare e comprendere appieno la funzione e il significato della Messa oggi, i suoi vari momenti e come viverla; tutte domande che soprattutto al giorno d’oggi e soprattutto tra i giovani sono in pochi a porsi. Per quanto riguarda invece l’aspetto individuale, ogni membro del Clan ha compiuto un servizio per la comunità: c’è chi ha animato i bambini dell’oratorio di Oulx, chi ha dato qualche ora del suo tempo ogni settimana al progetto “Tavola Amica” di Susa e chi infine ha passato qualche sabato a preparare le attività degli scout più piccoli del nostro gruppo (Lupetti e Reparto).
L’anno si è infine concluso con una magnifica Route (l’uscita di fine anno) di cammino al Lago d’Orta in cui abbiamo fatto, tassativamente a piedi, l’intero giro del lago in una settimana ed in cui abbiamo visitato la bellissima isola di San Giulio.
Per questo 2016 da poco iniziato i nostri obiettivi rimangono ambiziosi, ma la morale di fondo, il motivo per cui agiamo rimane sempre lo stesso: lasciare questo mondo un po’ migliore di come lo si è trovato. [Stefan Marculet]


CANTORIA PARROCCHIALE
“GIORNATA DI FESTA”
Drubiaglio - Parrocchia S. Anna, 27 settembre 2015:
le due Cantorie a fine Messa
L’incontro fra le Cantorie di Drubiaglio di Avigliana e la nostra a Bardonecchia per la Pentecoste 2014 è stato così piacevole, che abbiamo voluto ripeterci nel 2015. Così, il 27 settembre 2015, la Cantoria di Sant’Ippolito è scesa in Bassa Valle per cantare la Messa insieme ai “colleghi” di Drubiaglio nella Parrocchia di Sant’Anna, sotto la direzione del nostro Maestro Fabrizio Blandino. All’organo si sono avvicendate Stefania Balsamo e, per il canto d’inizio, Federica, organista di Drubiaglio.
Notevole la soddisfazione dei fedeli: ricordiamo con allegria il piacevole stupire di don Ugo Bellucci, Parroco delle tre Parrocchie di Avigliana, quando è entrato nella chiesa di Sant’Anna durante le prove d’assieme prima della celebrazione. Il pensiero dei drubiagliesi più maturi è tornato con nostalgia agli anni d’oro in cui la piccola frazione di 300 abitanti poteva contare su una propria numerosa Cantoria in grado di sostenere canti a 4 voci di una certa difficoltà.
A fine Messa un aperitivo in piazza, fotografie e poi tutti a tavola nell’adiacente Oratorio. Il ricco pranzo condiviso ha goduto di una bella compagnia e momenti di canto, con una quarantina di commensali tra cantori e familiari. Nel pomeriggio la compagnia si è spostata in macchina fino al Lago Grande di  Avigliana: nonostante la giornata grigia la comitiva ha potuto approfittare della particolare passeggiata pedonale mista tra sentiero e pontili galleggianti lungo il lago, per una bella camminata e qualche foto.
Drubiaglio è la frazione agricola di Avigliana, situata al centro delle porte della Valle di Susa, tra il torrente Messa e la Dora Riparia. Anticamente il territorio apparteneva direttamente alla Parrocchia di Santa Maria Vecchia di Avigliana, distante 4 chilometri e separata dal grande letto della Dora, attraversabile, nel punto più vicino, da un precario ponte di fascine. Fu così che, per motivi di distanza e difficoltà dovute alla natura del territorio unite a volontà di indipendenza (per diversità di carattere rispetto agli aviglianesi), i drubiagliesi, capeggiati dal loro Parroco, nel 1859 ottennero speciali privilegi di indipendenza. Poi il 1º dicembre 1882 l’Arcivescovo di Torino, Mons. Gastaldi, emanò il decreto per l’istituzione della Parrocchia dei Santi Marco e Anna di Drubiaglio. A seguito di questo evento nel 1901 si decise l’ampliamento della preesistente Cappella di Sant’Anna, delle dimensioni poco adeguate di 12 metri di lunghezza per 5 di larghezza. I lavori si rivelarono presto un disastro: la nuova volta, costruita sopra la vecchia che sarebbe poi stata abbattuta, cedette improvvisamente una domenica, trascinando al suolo metà dell’edificio, appena conclusa la Messa festiva. Miracolosamente non ci furono vittime.
Nel 1926 fu del tutto abbattuta la vecchia chiesa mantenendone solo il campanile, che a tutt’oggi rimane staccato dal nuovo edificio. La nuova chiesa venne fortemente voluta da don Umberto Campagna, figura di rilievo della frazione, e benedetta il 23 ottobre 1927. Al posto dell’antica Cappella, a ridosso del campanile fu eretta la casa parrocchiale e in seguito i locali per il catechismo e l’oratorio. Gli affreschi della chiesa nuova si conclusero nel 1964, mentre nel 1970 fu acquistato il piccolo organo a canne. I lavori di miglioramento e decorazione si protrassero a fasi fino al 1995.
Una curiosità: Drubiaglio all’inizio del secolo scorso era un borgo agricolo popolato da gente semplice, di buona volontà, molto legata alle sue radici e alla vita cristiana; oltre alle raccolte in denaro e offerte personali del Parroco e dei fedeli, i parrocchiani parteciparono attivamente alla costruzione del nuovo luogo di culto, offrendo manodopera e servigi. In particolare le donne del paese, accompagnate dai loro figli, si occuparono della raccolta e del trasporto delle pietre dalla Dora fino al sito della nuova chiesa. Le grandi famiglie contadine drubiagliesi hanno quindi materialmente costruito la loro chiesa di pietre veramente “vive”. E noi, gente del 2000, sapremmo fare altrettanto?
Stefania e Fabrizio

CORETTO “S. AGNESE”
Il Coretto di S. Agnese quasi al completo. (foto: coll. L. Procopio)
L’anno 2015 è stato un anno che potremmo definire “ordinario” per quanto riguarda le attività del “Coretto Sant’Agnese”: le Messe prefestive del sabato sera, le celebrazioni della Settimana Santa e di Pasqua, le Prime Comunioni e le Cresime, l’inaugurazione dell’anno catechistico, la meditazione musicale della notte di Natale e le celebrazioni natalizie.

Le giovani speranze del Coretto... per adesso promettono bene
 
(foto: coll. L. Procopio)
Ma due eventi in particolare hanno caratterizzato le attività del Coretto. Il primo si è svolto nella soleggiata domenica 10 maggio, in occasione del 50º anniversario della fondazione dell’AVIS Bardonecchia. L’Associazione ha voluto iniziare i festeggiamenti con la partecipazione alla Messa della domenica, i cui canti sono stati eseguiti dal Coretto. Durante la celebrazione è inoltre intervenuta una piccola delegazione della Banda Musicale che ha eseguito un brano all’Offertorio (che ha commosso tutti!) e uno alla Comunione. La giornata è poi proseguita al Palazzo delle Feste dove, durante il pranzo, sono state consegnate le benemerenze ai donatori: quest’anno, una bella medaglia è stata consegnata anche al Coretto, nella persona di Antonello Bava, il nostro organista, come ringraziamento per la nostra partecipazione all’evento.
Un’altra importante circostanza si è svolta domenica 9 agosto: il Vescovo Ausiliare di Torino e Parroco della Crocetta, Mons. Guido Fiandino, ha celebrato la Messa parrocchiale delle ore 11, durante la quale il Coretto ha eseguito i canti della liturgia ...speriamo graditi a Monsignor Fiandino!
E l’anno 2015 si è concluso, oltre che con le celebrazioni di Natale, anche con il pranzo di domenica 22 dicembre presso la Genzianella, per festeggiare Santa Cecilia.
Queste, in breve, le attività del Coretto Sant’Agnese, che è poi quello che facciamo con entusiasmo da oltre vent’anni e che speriamo possa ancora continuare a lungo, vista la partecipazione di nuovi giovani cantori, che anno dopo anno si aggiungono alle fila del Coretto e che noi accogliamo a braccia aperte, per continuare con impegno la nostra attività!
Lisa Procopio

O.F.T.A.L. Opera Federativa Trasporto Ammalati Lourdes
GRUPPO DI BARDONECCHIA
Nel 2015 a Lourdes ci sono state modifiche e novità. La prima novità è stata quella di variare lo spazio davanti alla Grotta rendendolo più accogliente e riservato alla preghiera. Si è smantellata tutta la pavimentazione al fine di posizionare tubazioni e basi per le strutture ora in forma semicircolare; sono state sistemate delle staccionate in legno per dividere la zona passaggio dalla zona panche destinata alla preghiera più raccolta davanti alla Grotta. Si sta lavorando per il ponte mobile (verrà sollevato solo in caso di piena del fiume) che collegherà la prateria alle piscine. Verranno trasferite le candele e le fontanelle in prateria di fronte alla Grotta, sempre per lo stesso motivo.
Tutte queste modifiche per favorire il silenzio e la preghiera nella zona di fronte alla Grotta. La dedicazione dei Santuari di Lourdes per il 2015 è stata “la gioia della missione”. Proprio per il tema della “gioia della missione” si può pensare che tra gli altri motivi vi sia quello che attraverso la Madonna, Lei ci porta a Gesù. Se riusciamo ad arrivare a questo possiamo essere certi che il venire a Lourdes ci ha aiutati a rinnovare la nostra fede ad aiutarci, al nostro ritorno, a proseguire meglio la nostra vita.
* * *
Foto di gruppo al termine della Messa. (foto C. Mainardi)
È il terzo anno consecutivo che a Bardonecchia si respira aria di Lourdes. Dame, Barellieri e un gruppo di ammalati provenienti da varie zone del Piemonte si sono ritrovati sabato 6 e domenica 7 giugno per un fine settimana di amicizia e nel ricordo dei pellegrinaggi vissuti assieme nella città di Maria. Gli ammalati sono arrivati già il venerdì sera, sabato hanno venerato la Sindone esposta nel Duomo di Torino e la domenica, graziati anche da un bel clima, si è vissuta la giornata conclusiva: al mattino la Messa in S. Ippolito e, a seguire, il pranzo al ristorante Pian del Sole e, infine, la tappa alla Pasticceria Ugetti per il gelato. Gli ammalati sono arrivati da Pavia, Intralago, Courmayeur, Alessandria, Settimo Torinese, Torino, dalla Valsusa e naturalmente da Bardonecchia. È Teresa Garcin, a nome di tutto il Gruppo, che ringrazia il Parroco per la bella Messa; il Gruppo storico; la Colomion per la sensibilità dimostrata; i coniugi Rolfo per l’ottimo pranzo servito ai 55 commensali al Pian del Sole; la famiglia Valentini; l’Assessore Piera Cicconi; Rita Martini; Adriana Cimino; la Pasticceria Ugetti che ha offerto i kraphen e gelato ai partecipanti; il GIS per il trasporto; Luca Nervo per l’ospitalità per il pernottamento; le Dame e i Barellieri giunti anche da fuori Bardonecchia.
La tavolata al Pian del Sole da Dario e Graziella Rolfo.
(foto C. Mainardi)
Come tutti gli anni si sono svolti i pellegrinaggi dei vari periodi ai quali sono stati presenti malati, disabili, pellegrini e naturalmente il personale.
Dal 5 al 13 ottobre si è svolto un pellegrinaggio in Terra Santa e Petra, a cui hanno partecipato gruppi di Bardonecchia, Giaveno e Torino. Il pellegrinaggio si è svolto bene anche se con qualche diversivo per le solite scaramucce tra israeliani e palestinesi; ne è previsto un altro nella primavera del 2017.
Tornati a casa più ricchi spiritualmente – L’annuale pellegrinaggio interdiocesano a Lourdes si è tenuto dal 18 al 23 ottobre. All’iniziativa è stato presente un nutrito gruppo di ventitré persone di Bardonecchia, tra ammalati, Dame e Barellieri. Il soggiorno si è svolto in un clima gioioso, con numerosi momenti di preghiera davanti alla Grotta e nelle Basiliche. «Siamo tornati a casa arricchiti spiritualmente. A Lourdes la Madonna ha affidato a ciascuno di noi una missione di bene da vivere quotidianamente», ha raccontato uno dei pellegrini. A Lourdes si respira un senso di fraternità che difficilmente. si può trovare altrove.
L’8 dicembre – per quest’anno il 13 – si è svolta la giornata a conclusione dell’anno delle attività del gruppo Susa/Bardonecchia.
Arrivederci al prossimo anno.

«Il tempo del riposo, soprattutto quello domenicale, è destinato a noi perché possiamo godere di ciò che non si produce e non si consuma, non si compra e non si vende. Il tempo della festa è sacro perché Dio lo abita in un modo speciale. L’Eucaristia domenicale porta alla festa tutta la grazia di Gesù Cristo: la sua presenza, il suo amore, il suo sacrificio, il suo farci comunità, il suo stare con noi... E così ogni realtà riceve il suo senso pieno: il lavoro, la famiglia, le gioie e le fatiche di ogni giorno, anche la sofferenza e la morte; tutto viene trasfigurato dalla grazia di Cristo. La festa è un prezioso regalo di  Dio; un prezioso regalo che Dio ha fatto alla famiglia umana: non roviniamolo!».
(PAPA FRANCESCO, Udienza generale del 12 agosto 2015)

Ass. Nazionale CARABINIERI Sezione Alta Valsusa
Il 2015 è stato per la Sezione un anno di transizione. Dalle cerimonie per il 200º di fondazione dell’Arma si è ora proiettati verso il 2016 che vedrà la Sezione festeggiare il 20º di fondazione. Sono dunque trascorsi 20 anni da quando – su input dell’allora Presidente Nazionale dell’Associazione, gen. c.a. Giuseppe Richero – è stata costituita in Bardonecchia la Sezione “Alta Valsusa” che estende il proprio territorio di competenza sugli otto Comuni dell’Alta Valle.
I 48 soci che risiedevano in questi Comuni ed erano già iscritti alla Sezione di Susa hanno costituito la base di partenza per la Sezione che, alla data odierna, conta 107 soci tra effettivi, ossia coloro che hanno prestato servizio nell’Arma, soci familiari e soci simpatizzanti. Fra questi ultimi anche appartenenti ad altre Armi o Corpi di Polizia. Tutti, comunque, uniti sotto lo stesso vessillo rappresentato dalla bandiera nazionale, per condividere ideali, scopi e cerimonie varie. Fra queste ultime i raduni nazionali, ma in particolare le gite sociali che annualmente la Sezione programma per visitare località del nostro Piemonte in occasione di feste, fiere o perché di particolare interesse turistico, storico e culinario.
Per il 2015 la gita sociale ha avuto come mèta la località di Moncalvo, in provincia di Asti, in occasione della “Fiera del tartufo”. Circostanza questa molto apprezzata da tutti i partecipanti. Come ormai è consuetudine, nel 2015 la “Festa sociale” si è svolta in uno dei Comuni che costituiscono il territorio della Sezione. Vale a dire Oulx. In particolare nella frazione di Beaulard. Nella bella ed accogliente chiesetta di quel piccolo centro abitato si sono dati appuntamento numerosi soci con loro familiari.
Durante il rito religioso, officiato da mons. Luciano Vindrola, le note del silenzio, suonato dal trombettiere, hanno ricordato i nostri caduti ed i soci che ci hanno lasciato nel corso dell’anno. E sono ben sei. Tre effettivi: l’app.to Antonio Zannier di Bardonecchia, che con i suoi 97 anni era il decano della Sezione, seguito immediatamente a ruota dall’app.to Carlo Baudino di 96 anni, di Bardonecchia, e il c.re aus. Federico Trombetta di Grangesises che di anni ne aveva appena 42. Tre i soci simpatizzanti: il sig. Marco Mucchetti di Cuneo, ma per lunghi periodi anche a Bardonecchia, il sig. Giuliano Valsania Aleyson, di Lanzo Torinese ed il sig. Giuseppe Fammartino di Bardonecchia, già socio della Sezione di Susa, prima della nascita della Sezione “Alta Valsusa”.
A tutti i loro familiari rinnoviamo le nostre più sincere ed affettuose condoglianze.
M.S.

Ass. Nazionale POLIZIA DI STATO
Dopo tanti anni, con rammarico, nel corso dell’anno 2015 non si è potuto tenere il tradizionale Raduno di Polizia e Carabinieri che speriamo di poter riprendete al più presto. Il Gruppo ANPS di Bardonecchia, che fa parte del Gruppo ANPS di Susa, nel corso dell’anno ha partecipato, dal 12 al 26 maggio, a un periodo di vacanza alle Terme nei pressi di Ischia, e dal 26 settembre al 4 ottobre a un viaggio in Andalusia.
Enzo Burigo
(Responsabile Gruppo ANPS)
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DONATORI DI SANGUE A.V.I.S.
I CINQUANT’ANNI DELLA SEZIONE DI BARDONECCHIA
Domenica 10 maggio 2015 la Sezione AVIS Comunale di Bardonecchia ha celebrato la “Festa del 50º della fondazione” alla quale sono stati invitati tutti i soci donatori e loro familiari, simpatizzanti, le Autorità locali, le Sezioni consorelle della provincia di Torino nonché i rappresentanti dell’AVIS Provinciale e Intercomunale di Torino, le altre Associazioni di volontariato locale e la “gemellata” Sezione donatori di sangue di Modane.
La manifestazione ha avuto inizio con il ritrovo dei partecipanti nella piazza antistante la chiesa di Sant’Ippolito ai quali è stato offerto un rinfresco di benvenuto presso l’albergo “La Genzianella”.
Successivamente nella chiesa di Sant’Ippolito don Franco Tonda ha celebrato la S. Messa in suffragio dei donatori defunti. La toccante cerimonia è stata accompagnata dai canti del Coretto Sant’Agnese e dalla “Banda Musicale Alta Valle Susa”.
Al termine della funzione religiosa si è svolto il corteo che si è snodato per le vie cittadine sino al Palazzo delle Feste. Il corteo, capeggiato dalla “Banda Musicale”, seguita dallo stendardo del Comune di Bardonecchia, dai numerosi labari AVIS, dai labari ANA, OFTAL, ANC, AIDO e GIS, dalle Autorità locali e da una cospicua folla, si è soffermato al monumento ai caduti e al monumento del donatore ove sono state deposte composizioni floreali commemorative.
La manifestazione è proseguita presso la Sala Viglione del Palazzo delle Feste (patrocinata dal Comune di Bardonecchia) con il pranzo a base di “gran fritto alla piemontese”, cucinato dal servizio di catering “La Cucina Piemontese” di Vigone, nel corso del quale sono stati premiati gli avisini benemeriti della Sezione (elenco in fondo all’articolo).

Il Sindaco Roberto Borgis con il Presidente Fabrizio Bortolotti rendono omaggio al monumento AVIS sulla passeggiata del donatore (a sin.) e al monumento ai Caduti.

Si è voluto riconoscere l’opera meritoria prestata dal fondatore, e Presidente onorario della Sezione AVIS Comunale, dott. Pier Giorgio Bava, con la consegna di una targa ritirata dal figlio dott. Antonello.
Il 4 luglio 1965, per sua iniziativa, 9 donne e 29 uomini effettuavano per la prima volta una donazione collettiva di sangue. Questo avveniva nei pressi della stazione ferroviaria a bordo di un’autoemoteca giunta da Torino.
Studio medico dott. Bava, prima sede AVIS in Via Medail.
(foto archivio dott. Bava)
Da evidenziare il contesto storico in cui nasceva questa iniziativa dove le infrastrutture erano carenti, le vie di comunicazione e i mezzi di trasporto sicuramente non erano confortevoli come gli attuali.
Negli anni successivi l’associazione, guidata dal dott. Bava, primo Presidente, si è organizzata e i prelievi venivano effettuati in via Medail presso il suo studio medico.
Successivamente la Sezione ha avuto un primo trasferimento presso la Biblioteca comunale, poi presso la Casa medica nei pressi della Colonia Medail, attuale Villaggio Olimpico, di seguito presso le Scuole Elementari ed infine presso la struttura denominata Poliambulatorio medico situata all’ingresso di Bardonecchia. Nel corso degli anni la Sezione è stata retta dai Presidenti: dott. Piergiorgio Bava (dal 1965 al 1980, poi Presidente Onorario e responsabile sanitario della Sezione); Giovanni Bertetto (dal 1980 al 1995); Aldo Davi (dal 1995 al 2001 poi Presidente Onorario); Giovanni Inverso (dal 2002 al 2012) e dal 2013 da Fabrizio Bortolotti.
È stato inoltre ricordato il costante impegno di Maria, Paola e Roberto sempre presenti a coadiuvare i donatori nelle operazioni di ristoro post-donazione.
Da luglio la signora Carla Raiteri si è unita al suddetto gruppo di accoglienza, dando continuità al servizio compiuto per tanti anni dalla compianta Pilar Maria Sussetto.
Con una “targa ricordo” sono state riconosciute “BenemeritiAvisini” le attività: Panetteria Minniti - Opplà la pizza di Conversazioni - Pasticceria Ugetti - La bottega del pane di Avantaggiato e Trombetta, in quanto, nei giorni dedicati ai prelievi, ci sostengono donando i loro pregiati e graditissimi prodotti da offrire ai nostri donatori per il ristoro post-donazione.



9 luglio 1967, celebrazione della “giornata del donatore” con inaugurazione del labaro sociale con simbolo dell’associazione e stemma del Comune. Presenti tutte le Autorità cittadine, e varie consorelle dei Comuni limitrofi e della Provincia. Dopo la lettura del Vangelo il Parroco, prendendo spunto dalla Liturgia del giorno, ha rimarcato il significato della cerimonia e la missione altamente umanitaria del dono del sangue. Di seguito la Benedizione del labaro sorretto dalla madrina signora Bianca Cassolini (moglie del Sindaco). A seguire sfilata per le vie cittadine e pranzo sociale presso l’hotel Tabor. (foto archivio dott. Bava)

La cerimonia si è conclusa con la torta dell’Anniversario della pasticceria Ugetti.
In base ai dati in nostro possesso, dal 4 luglio 1965 a ottobre 2015 questa Sezione ha raccolto 17.108 donazioni, che corrispondono ad una media annuale di 342 donazioni.
Al fine di dare un servizio migliore al donatore, da luglio scorso questa Sezione effettua le convocazioni su appuntamento. Tale procedura, più onerosa in termini di lavoro per il Direttivo, porta ad una conseguente migliore organizzazione dei prelievi con benefici per il donatore, che non viene più sottoposto a stressanti tempi di attesa, così pure per l’équipe medica che, a sua detta, si trova ad operare in un ambiente meglio organizzato e più rilassato. Adottando tale procedura ci si è accorti che le attuali sei poltrone per i prelievi non sono più sufficienti a fronteggiare le richieste dei donatori, pertanto è stato deciso l’acquisto di una ulteriore poltrona. Questa nuova procedura di convocazione è stata oggetto di dibattito nell’ambito della riunione dei Presidenti di Sezione delle Province di Torino e Cuneo svoltasi a Pianezza nel novembre scorso nel corso della quale il dirigente sanitario dell’Intercomunale ha elogiato la nostra iniziativa sollecitando le altre Sezioni ad uniformarsi. In aggiunta alla possibilità di consultare con il proprio pc gli esami clinici a seguito della donazione, ora i donatori in possesso di smartphone possono consultare direttamente gli esami sul proprio cellulare scaricando l’app. AVISNet (Caleidoscopio).
Album foto
Nel corso del pranzo sono state consegnate le seguenti benemerenze:
– Distintivo rame (3 anni iscrizione AVIS e 6 oppure 8 donazioni)
-Allizond Alessandra, Bocco Sebastiano, Bonino Rachele, Bortoli Daniele Andrea Maria, Bortolotti Ilaria, Campo Bagattin Simone, Caruso Erminia, Durand Andrea, Fammartino Massimo, Ferrari Federica, Galliano Silvia, Guiffre Patrick, Guiffre Roberto Augusto, Guiguet Maria Elena, Guiguet Simone, La Salandra Leonardo, Minasso Valentina, Montanaro Sara Francesca, Ozella Ilaria, Parducci Davide, Pont Mattia, Porcu Pierantonio, Sibille Silvia.
– Distintivo argento (5 anni iscrizione AVIS e 12 opp. 16 donazioni) - Cerruti Tanja, Bisi Marina, Di Sanzo Vincenzo, Fulvi Luigi, Gaglioti Maria, Gonella Patrizia, Miccichè Giuseppe, Nicotera Sina, Ricca Ivana, Riccio Paola, Sità Federica, Vachet Maurizio, Vallory Jessica, Villani Mattia, Zurru Vincenzo.
– Distintivo argento dorato (10 anni iscrizione AVIS e 24 opp. 36 donazioni) - Arlaud Sylva, Curcio Nicola, Denicola Pier Luigi, Esposito Francesco, Fava Alessia, Iaccarino Giuseppe, Marello Umberto, Pacchiodo Roberto, Perron Cabus Valentina, Pezzetti Gotta Rossano, Torregitar Tania, Torregitar Fernandez Ana, Vigna Teresa.
– Distintivo oro (20 anni iscrizione AVIS e 40 opp. 50 donazioni) - Aru Peppino, Bortolotti Fabrizio, Bussi Claudia, Francou Danilo, Griot Anna Maria, Petruzzi Bruno, Simiand Cristina.
– Distintivo oro con rubino (30 anni iscrizione AVIS e 60 opp. 75 donazioni) - Guiffre Guido, Xausa Pierina.
– Distintivo oro con smeraldo (40 anni iscrizione AVIS e 80 opp. 100 donazioni) - Anelli Francesco, Balsamo Angelo.
Fabrizio Bortolotti

CROCE ROSSA ITALIANA Comitato locale di Bardonecchia

RELAZIONE ANNO 2015
Alla fine del 2015, per il Comitato della Croce Rossa, mi sono reso conto di come sia stato un anno veramente difficile a causa del passaggio da ente pubblico a ente privato APS e anche per esserci iscritti nel registro regionale delle ONLUS. Passaggi che hanno comportato dispendio di tempo e difficoltà nelle transizioni delle contabilità, problematiche relative alla gestione, decisioni importanti sul personale dipendente che, in parte, è stato stabilizzato dall’ente pubblico e, in parte, assunto dal comitato privato. Atutto questo si sono accompagnate problematiche finanziarie legate a particolari esborsi dovuti alle sfortunate circostanze della fusione del motore di due ambulanze e all’incidente con un cervo che, nel mese di agosto, alle 3,20 del mattino in località Melezet, durante lo svolgimento di un servizio in emergenza, ha danneggiato un’altra ambulanza provocando altri 6.000 Euro di danni.
I Volontari e i dipendenti, che formano il nostro gruppo, nonostante le difficoltà hanno continuato a svolgere un onorevole servizio, sia in convenzione con il 118, sia per il trasporto infermi, sia per l’assistenza alle manifestazioni organizzate in Alta Valle. Sicuramente è stato un sacrificio per tutti quanti, e soprattutto per le persone già impegnate nelle proprie attività.
Ringrazio, come sempre, tutti pubblicamente.
Superato questo anno difficile, non posso che augurare a tutti che il prossimo 2016 ci porti un po’ di serenità sotto tutti i punti di vista e che la passione, che ci ha spinti ad entrare a far parte della Croce Rossa e che ci ha animati in tutti questi anni, continui ad ardere vivacemente consentendoci di continuare nell’importante attività di soccorso che svolgiamo giornalmente, soprattutto per aiutare chi ha veramente bisogno, senza dover attendere che il soccorso arrivi da troppo lontano dilatando i tempi d’intervento, in alcuni casi troppo preziosi.
Il Presidente: Carlo Florindi

La nostra UNITRE
Ottobre 2001 - La neo fondata UNI3 Alta Valle di Susa
L’Unitre in Alta Valle di Susa è nata quale Sezione dell’Unitre delle Valli di Susa con sede a Bussoleno, sotto la presidenza del prof. Tullio Telmon, per iniziativa del geometra Ettore Patria, archivista ed appassionato cultore di storia locale e nostro primo direttore dei corsi.
Era l’autunno del 1986 quando fummo coinvolti in un’attività nuova per la nostra comunità, La prof.ssa Evelina Bertero, insegnante di disegno ed educazione artistica nella ScuolaMedia di Oulx, dal 1987 insegnò disegno e pittura e in seguito assunse anche l’incarico di direttrice e coordinatrice dei corsi. Il sottoscritto Paolo Massara si occupò del corso di medicina, che da allora è proseguito con successo, coinvolgendo diversi colleghi della Valle e dell’ospedale di Susa e che, con le lingue – francese e inglese –, storia locale e letteratura ha costituito la base della nostra attività con il corollario di brevi corsi o conferenze di cultura generale, natura e ambiente, storia delle religioni, popoli e paesi. In quegli anni viaggi di più giorni, organizzati dalla sede di Bussoleno e delle Valli di Susa, in Italia e all’estero, hanno avuto una buona partecipazione di nostri soci.
Quando la professoressa Bertero è stata eletta Sindaco di Oulx ed in seguito anche Presidente della Comunità Montana Alta Valle, cessando la sua attività all’Unitre, ma continuando a sostenerci dalla sua nuova posizione – e di ciò gliene siamo sempre grati – mi sono trovato a dover fare il coordinatore-direttore dei corsi e docente con l’aiuto negli anni di qualche volontario segretario.
La nostra posizione geografica con meno di 10.000 abitanti, sparsi in otto Comuni di montagna con strade spesso innevate, ci ha limitati nelle dimensioni – siamo sempre intorno ai cento iscritti – e la lontananza dalla città ci pone degli ostacoli nella disponibilità di un pool di potenziali docenti. Nonostante questi handicap, nel 2001 ci siamo sentiti maturi per diventare sede autonoma della quale da allora sono Presidente.
La nostra sede legale è stata dapprima presso la Comunità Montana, in seguito, con la soppressione di questa, presso il Comune di Oulx. Entrambi gli Enti ci hanno supportato ed ospitato per anni in locali vari per le nostre lezioni, ma finalmente da alcuni anni disponiamo di una sede fissa in Oulx in un prefabbricato – già occupato dal Liceo – di proprietà del Comune che ci fornisce pure luce e riscaldamento.
Ottobre 2015 - Il Presidente dott. Paolo Massara
premia i veterani di 10 anni
Fortunatamente lo staff dei miei collaboratori si è potenziato con l’ingresso di ex docenti del Liceo Des Ambrois e di cittadini neo pensionati che hanno scelto di vivere in montagna.
Attualmente abbiamo apportato alcune modifiche ai corsi iniziali: la storia da locale è diventa più aperta al mondo; le lingue hanno tralasciato la grammatica – che comunque salta fuori ugualmente – approfondendo la conoscenza di usi e costumi ed i fatti di attualità su giornali e magazines, confrontandoci con l’odierno linguaggio giornalistico, ben diverso da quello studiato tanti anni fa sui banchi di scuola! Il corso di fisica all’inizio poco seguito per supposta difficoltà, dandogli un taglio più divulgativo orientato alla conoscenza dell’evoluzione del pensiero scientifico, ha un successo crescente. L’educazione musicale ci prepara a qualche discesa a teatro in Torino. Abbiamo ancora brevi corsi (3-5 lezioni) di astronomia, antropologia, geologia, filosofia, diritto, economia e storia dell’arte valsusina. Su argomenti di particolare interesse, con l’intervento di illustri docenti, saliti da Torino (sono venuti i professori Paolo Cavallo Perin, Alessandro Barbero, Francesco Remotti, Mario Gallina e altri) organizziamo lezioni aperte alla cittadinanza nell’aula consiliare messa gentilmente a disposizione dal Comune.
Quasi una volta al mese facciamo gite di una giornata – siamo troppo piccoli per organizzare viaggi più lunghi – molto apprezzate.
Il laboratorio di computer, tenuto dal Vicepresidente Giorgio Malavasi, è l’unico che si svolge a Bardonecchia, nella biblioteca comunale, per la disponibilità di collegamento internet. Gli altri laboratori sono la maglia e il pizzo al tombolo. I laboratori (2-3 incontri) di cucina e pasticceria terminano con la degustazione. Il mercoledì ginnastica dolce, frequentata dalle signore.
Un incontro conviviale a fine anno accademico conclude le nostre attività.
Il Presidente

Ass. Nazionale ALPINI Gruppo di Bardonecchia
L’ESTATE 2015 DEL GRUPPO A.N.A.
L’estate appena terminata ha visto gli Alpini del Gruppo di Bardonecchia impegnati in diverse attività e manifestazioni. Come sempre siamo presenti alla Via Crucis del Venerdì Santo dove gruppi di quattro Alpini si alternano nel portare la statua del Cristo morto dalla Parrocchia alla chiesetta di Maria Ausiliatrice, mentre altri illuminano il cammino con le loro torce.
La stagione estiva inizia con la tradizionale Commemorazione alle Grange Picreaux. Quest’anno, a causa della concomitanza con altri eventi organizzati nel Comune, si è deciso di posticipare al 26 luglio il ricordo degli Alpini in esercitazione travolti da valanga nel gennaio 1931, portandolo dalla consueta terza, alla quarta domenica di luglio. Variazione che non ha comunque fatto mancare il nostro gagliardetto in vetta al Rocciamelone ad opera del consigliere sezionale Garnier, per l’ascensione programmata nella stessa data! A differenza dello scorso anno, il clima estivo ha fatto il suo dovere regalandoci una bella giornata di sole fino a pomeriggio inoltrato che ha permesso di svolgere tutto secondo i piani e soprattutto ha invogliato un discreto numero di persone a presenziare. Alle ore 11 è stata celebrata da don Paolo Di Pascale la S. Messa presso l’altare posto a ricordo dei Caduti, il “nuovo acquisto” del Gruppo, tenente colonnello Saverio Piccoli, ha recitato la preghiera dell’Alpino, il capogruppo Renato Nervo ha dato lettura della nota di agenzia dell’epoca in cui si comunicavano i nomi degli Alpini deceduti nella disgrazia. Dopo la S. Messa, la polentata ha fatto trascorrere ai partecipanti alcune ore in compagnia.
2 agosto: Alpini e volontari prestano servizio ai tavoli per gli atleti delle tre ruote
Il Gruppo ringrazia le molte autorità e amici che hanno partecipato, dal Sindaco Borgis di scorta al gonfalone del Comune, ai rappresentanti di Polizia e Carabinieri, alla rappresentanza dell’Associazione Paracadutisti Folgore, non ultimo a don Paolo sempre disponibile. Un grazie agli amici Alpini che hanno partecipato: il Vessillo Sezionale scortato dal Vice Presidente Balbo ed i gagliardetti: di Cumiana, immancabile come ogni anno a ricordo della provenienza di tre Alpini deceduti nella valanga del 1931, di Bussoleno, Susa, Cesana, Oulx e tutti quelli che posso involontariamente non aver nominato. Il secondo impegno per le Penne Nere di Bardonecchia si è presentato il 2 agosto quando l’Amministrazione Comunale ha deciso, per il secondo anno consecutivo, di affidare al Gruppo Alpini il compito di fornire il pranzo in occasione della 5ª tappa del Giro d’Italia Hand Bike. Dunque, sfoderata la cucina da campo con tecnica ormai collaudata, atleti ed accompagnatori provenienti da tutta Italia hanno trovato ristoro in un pasto caldo esprimendo soddisfazione, che per l’orgoglio alpino non fa mai male!
Terzo impegno, istituzionale più che faticoso, è stato il 5 agosto quando un gruppo di Alpini ha presenziato con gagliardetto all’inaugurazione della Mostra per il centenario della Grande Guerra tenutasi al Palazzo delle Feste dal 5 al 24 agosto.
Sant’Ippolito 2015: l’Alpino Roberto Glarey,
Vice Priore di S. Ippolito, presso la cucina da campo
Ultima e più impegnativa attività della stagione, è stata la preparazione della cena per la Festa Patronale di Bardonecchia il 13 agosto, giorno di S. Ippolito. Da anni viene affidato agli Alpini il compito di preparare la polentata per amici e turisti giunti per assistere ai festeggiamenti, che si aprono con la S. Messa solenne del mattino e terminano alla sera con il ballo in piazza e i fuochi artificiali. Nonostante le bizze del tempo, anche questa festa è andata a buon fine, concludendo la stagione per la cucina ed i pentoloni che possono godersi tutti un meritato riposo aspettando il prossimo anno.

LUTTI
Il 18 aprile scorso è venuto a mancare Carlo Barneaud. Classe 1947, da sempre iscritto e partecipe nel gruppo Alpini, caro amico e collega di molti. Ai suoi congiunti giungano le più sentite condoglianze da parte di tutti i soci.
Il 28 agosto è venuta a mancare Angelina Faure, nonna del consigliere sezionale Alain Garnier e mamma dei soci Severino ed Andrea. A loro, unitamente ad Angelo ed Almo ed alle famiglie Faure-Garnier tutte, giungano le più sentite condoglianze dal gruppo ANA di Bardonecchia.

NASCITE
Nella notte del 30 agosto è venuto alla luce Mirko, primogenito del nostro socio alpino Mauro Allizond. Felicitazioni a lui, a mamma Tiziana ed a tutta la famiglia, un abbraccio alpino ed auguri per una vita radiosa al piccolo arrivato.
Sant’Ippolito 2015: l’Alpino Roberto Glarey, Vice Priore di S. Ippolito, presso la cucina da campo.
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G.I.S. Gruppo di Intervento Sociale
Quest’anno vorrei iniziare questo piccolo resoconto sul nostro operato sottolineando il grande lavoro svolto dai nostri autisti volontari che hanno percorso nel 2015 più di 86.500 chilometri per circa 700 viaggi in ospedali, case di cura, visite mediche, ecc. Questo ha portato il Consiglio Direttivo a deliberare la sostituzione di un pulmino, che aveva raggiunto ormai il limite massimo di duecentomila chilometri, per garantire la massima sicurezza dei trasportati.
Raduno Regionale Anziani del Piemonte, tenuto il 28 maggio 2015 a S. Damiano d’Asti. (foto: coll. F. Allizond)
Grande lavoro è anche quello svolto dalle nostre volontarie che, per ben nove mesi all’anno tutti i mercoledì si ritrovano, ormai da 24 anni, insieme a tutte quelle persone che hanno voglia di trascorrere un pomeriggio in famiglia giocando a carte, ridendo, scherzando e qualche volta litigando, finendo con una sana merenda e soprattutto con la consueta “Pizza in amicizia” che quest’anno ha avuto un successo eccezionale registrando la presenza di 120 persone. Un particolare ringraziamento va al Comune di Bardonecchia per la sempre fattiva collaborazione e per il contributo economico che annualmente ci elargisce, che sommato a quello della Città Metropolitana, e soprattutto al vostro contributo tramite il 5 per mille e le vostre offerte, consente al nostro Gruppo di continuare ad assicurare un grande sostegno economico alle persone in difficoltà, tramite le segnalazioni dell’Assistente Sociale.
Da segnalare inoltre che il 28 maggio una nostra piccola rappresentanza ha voluto essere presente al Raduno regionale “Giovani-Anziani” del Piemonte organizzato quest’anno nella città di San Damiano d’Asti dal C.I.P. Centri Incontri Piemonte. Giornata trascorsa in amicizia con persone nuove e di varie località ma condividendo lo stesso obiettivo: aiutare il prossimo.
Una volontaria

ASSOCIAZIONE PER IL GEMELLAGGIO
BARDONECCHIA-MODANE
La Marcia Alpina, La camminata al Chiaro di luna, l’Autunno italiano, gli scambi culturali e sportivi fra le scolaresche, le giornate a teatro e le mostre, un Blog sempre aggiornato, ...
Questi sono gli impegni principali dell’Associazione per il Gemellaggio di Bardonecchia con Modane e Fourneaux, che ogni anno sono resi possibili dai volontari che la animano e che ne rappresentano la vera forza. Ma qual è il senso più profondo che ci spinge a cercare di consolidare costantemente i rapporti con i nostri vicini di casa francesi?
La risposta più convincente può forse arrivare guardando alla cronaca dei nostri giorni.
I terribili eventi di queste settimane, infatti, ci insegnano che non si possono mai dare per scontati i risultati di civiltà raggiunti. La conquista della libera circolazione (pur, nel nostro caso, con le note difficoltà legate da una parte ai costi per l’attraversamento del tunnel autostradale e dall’altra alla difficoltà nei trasferimenti su rotaia) viene oggi messa in discussione. I nostri comportamenti devono cambiare a causa di eventi che scompaginano il mondo e di conseguenza il ritmo della nostra esistenza libera e democratica.
Dovremmo rinchiuderci? Limitare le nostre attività? Dare per ricostruita una barriera che disegni più nettamente il confine fra Bardonecchia e Modane, la Maurienne e la Valsusa. l’Italia e la Francia?
La nostra Associazione risponde di no, ed anzi cercherà di continuare a proporre momenti di incontro e scambio nonostante le difficoltà che si sono presentate e grazie al sostegno di quanti – Comuni, volontari e cittadinanza – credono nel buon vicinato e nell’amicizia fra le persone e fra i popoli.
Questo è il compito che un patto fraterno fra i Comuni – con i Sindaci Gibello, Geneletti e Gauthier – sancì nel 1980 e che i vari Presidenti – Maurizio Avato, Massara, Abbà – hanno osservato per 35 anni ininterrottamente!
Grazie a loro le nostre Comunità Gemellate hanno di fatto anticipato i temi della fraternità europea ed oggi mantengono vivi sentimenti di grande amicizia.
Francesco Avato
Il blog del Gemellaggio: