I NOSTRI
GIOVANI
GIORNATA
MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
(9-26 luglio
2008)
«Avrete forza
dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni fino agli
estremi confini della Terra» (Atti 1,8). Questa frase, tratta dagli Atti degli
Apostoli, è stato il perno centrale dell’ultima Giornata Mondiale della
Gioventù che si è svolta a Sydney e alla quale hanno partecipato quattro
ragazzi di Bardonecchia: Stefano, Giacomo, Irene e Andrea.
«Noi ci siamo
aggiunti ad altri nove partecipanti della nostra Diocesi e sotto la guida di
don Antonello Taccori, nostro viceparroco, ci siamo immersi in questa
grandissima esperienza e in questo lungo viaggio di pellegrinaggio fino agli estremi
confini della Terra!
Un viaggio che
ha visto una grande e difficoltosa organizzazione viste proprio le distanze e
la lingua differente, e che ha portato don Antonello, coadiuvato da don Sergio
Blandino, a prendere in mano le redini di organizzatore sia prima della partenza che du- rante tutta la durata
dell’intero pellegrinaggio! Infatti alcuni mesi prima di partire, insieme ad altri
gruppi legati alla Diocesi di Torino ci siamo preparati attraverso incontri
organizzati dalla Pastorale Giovanile per approfondire il tema proposto dal
Papa per questa Giornata mondiale e inoltre, visto il costo delle iscrizioni, abbiamo
instaurato varie iniziative tra cui offerta di castagne o di oggetti natalizi
fatti con le nostre mani all’uscita dalle Sante
Messe! A questo proposito
cogliamo l’occasione per ringraziare le persone che hanno contribuito con
offerte a queste iniziative permettendoci di alleggerire sostanzialmente la
spesa!
(foto)Il gruppo della Diocesi di Susa alla G.M.G. di Sydney.
72
La partenza è
avvenuta da Milano il 9 luglio, con arrivo e sosta per quattro giorni in
Melbourne ospitati in famiglie, alle quali va il nostro più caloroso affetto per
l’ospitalità e generosità avute in quei giorni. Successivamente siamo stati
trasferiti presso la Scuola Holy Spirit in Sydney. Il nostro equipaggiamento
per tutti questi giorni è stato semplicemente un zaino da trekking con
indumenti personali, un sacco a pelo e un materassino! Niente a che vedere con
un albergo a cinque stelle, ma chi partecipa a una Giornata Mondiale della
Gioventù sa che ciò che si prova durante e che ci si porta a casa da questa
esperienza è molto più appagante e riempitivo di qualsiasi possibile agio! Un
senso di tranquillità, di serenità e gioia capace di riempirti il cuore! È
stata un ’esperienza vissuta con grandissimo entusiasmo e questo è lam-pante in
alcune delle nostre testimonianze. Giacomo: “È stata la mia prima Giornata
Mondiale della Gioventù e la gioia e la spontaneità che si sono respirate sono
state davvero coinvolgenti; un linguaggio universale capace di abbattere qualsiasi
barriera di lingua e cultura!”. Stefano: “Sono rimasto colpito
dall’accoglienza, dalla gentilezza e dall’ospitalità del popolo australiano.
L’emozione più grande l’ho provata durante la veglia, il silenzio di migliaia
di persone, che nonostante la temperatura fosse di pochi gradi sopra lo zero,
erano attenti e rivolti ad ascoltare le parole del Santo Padre, avvolti dentro
i loro sacchi a pelo! Condividere Dio e la Sua Parola con altre genti di tutto
il mondo amplifica ancor di più la Sua Grandezza!”.
...E ora
aspettiamo la prossima GMG che si terrà a Madrid nel 2011!».
Don Antonello,
Stefano, Giacomo, Irene e Andrea
CAMPO ESTIVO
DEI GIOVANI
Anche
quest’anno le parrocchie di Bardonecchia e Sestriere hanno organizzato il campo
estivo, cambiando meta: siamo andati a Marina di Bibbona, in Toscana, durante
la prima settimana di settembre. La vacanza è stata gestita da don Giorgio
Nervo, Parroco di Sestriere, don Antonello Taccori, ormai viceparroco di
Sant’Ambrogio, e molti giovani pieni di iniziativa dell’alta valle.
Uno degli
obbiettivi degli organizzatori era di trasmettere uno stile di vita vissuto
attraverso la preghiera, unito al gioco e al divertimento.
A noi ragazzi
“animati” il campo è piaciuto moltissimo perché i giochi sono stati organizzati
da animatori, poco più grandi di noi, che hanno sempre saputo trovare il modo
per farci divertire; la prima sorpresa l’abbiam o avut a prima di partire,
quando a ognuno di noi è stato chiesto di portare un costume, chi da
cavaliere,chi da contessa, come se fossimo i componenti di una corte medievale.
73
(FOTO)
Sopra: «Ad ognuno è stato chiesto di portare
un costume come se fossimo i componenti di una corte medievale».
Sotto: il gruppo a Marina di Bibbona. (collezione G. Nervo)
Hanno anche
organizzato due giochi notturni, un torneo di calcio e una caccia al tesoro per
il piccolo paese.
La mattina
siamo sempre andati in spiaggia esclusi due giorni in cui siamo andati rispettivamente
a Bolgheri ed a Cecina.
Il pomeriggio
era diviso in due parti: subito dopo pranzo ci siamo impegnati nella
realizzazione di un fotoromanzo, interamente creato da noi utilizzando i costumi
di cui disponevamo, che modestia a parte è venuto molto bene! Successivamente
partecipav amo alle varie attività proposte.
Non sono
mancati spiacevoli inconvenienti come meduse e incidenti capitati ad alcuni di
noi, ma niente di grave. Per consolazione ci hanno portati a mangiare un gelato
e una delle ultime sere siamo andati sulla spiaggia dove
abbiamo imparato a riconoscere alcune stelle grazie alle conoscenze di un
animatore.
Grazie
all’esperienza e all’impegno degli animatori la settimana è passata velocemente,
e al momento dei saluti eravamo tutti dispiaciuti, ma già proiettati verso
l’estate prossima.
DAL GRUPPO
SCOUT
LE ATTIVITÀ
ESTIVE del Gruppo Scout sono state moltissime, coinvolgenti ed entusiasmanti,
come testimoniano gli articoli che seguono, relativi ai campi del “Branco delle
nevi”, del Reparto “Barba di fuoco” e del Clan “Destino”.
u u u
Lupi! Jao!
Tutti pronti?
Sì, finalmente è arrivato il momento delle Vacanze di Branco, momento atteso e
preparato tutto l’anno con l’attività in tana (la sede dei frati francescani) e
le cacce per prati, pascoli e paesi della valle.
Si parte...
con il treno raggiungiamo Condove, e poi, zaino in spalla, percorriamo sentieri
e mulattiere, saliamo al castello del Conte Verde e poi nel bosco passando per
la Torre del Colle, fontane e lavatoi rinfrescano il cammino sotto il sole,
così un po’ stanchi ma pieni di allegria arriviamo a destinazione: la “Casa dell’amicizia”
di Almese. Ad attenderci con la sua caratteristica cordialità c’è don Luigi
Chiampo. Invadiamo letteralmente il cortile, ci sentiamo a “casa”, pronti per
iniziare la nostra avventura.
Ben presto
entriamo nel mondo fantastico che accompagnerà tutte le nostre attività: “Re
Artù e i cavalieri della tavola rotonda”: l’invito rivolto a tutti i lupi è quello
di diventare essi stessi cavalieri, farsi coraggiosi, leali, generosi. Non c’è tempo
da perdere! Così i nostri aspiranti cavalieri si danno un gran da fare per preparare
tuniche, mantelli, stendardi e spade.
Quando tutto è
pronto si sale per l’investitura alla Sacra di San Michele, naturalmente a
piedi. La salita mette a dura prova i nostri coraggiosi lupetti, ma all’arrivo
la bellezza e l’imponenza della Sacra fanno dimenticare la salita. Giusto il tempo
di posare gli zaini in foresteria... lampi e tuoni, pioggia a catinelle, lo
spettacolo è garantito. Riprendiamo le forze con un’abbondante cena e poi,
cessato il temporale, usciamo per la cerimonia dell’investitura. Quello che
vediamo resterà impresso per lungo tempo nei nostri cuori: il cielo terso, una
miriade di stelle, in lontananza le luci del temporale, la magia della Sacra, e
ai nostri piedi la Valle di Susa. Lo stupore ha il sopravvento, per una sera ci
sentiamo immersi in un mondo magico. Diventati cavalieri ci aspetta un meritato
riposo e, come tutti i cavalieri che si rispettano, dormiamo su semplici stuoie
e coperte, l’uno accanto all’altro. Il mattino seguente, dopo aver visitato la
Sacra, scendiamo per l’antica mulattiera fino a Sant’Ambrogio.
Nei giorni
successivi ci attendono ancora tante avventure, giochi, attività e anche tante
nuotate! Eh, sì, perché vicino alla Casa dell’amicizia ci sono delle pozze
bellissime sul torrente Messa dove andiamo a rinfrescarci e dove miglioriamo le
nostre tecniche natatorie: i cavalieri devono sapersela cavare anche
nell’acqua!
75
(foto)Lupetti e Vecchi Lupi alla Casa
dell’Amicizia.
Seguendo le
gesta dei cavalieri anche i lupetti fanno “del loro meglio” per migliorare se
stessi e seguire la pista che ognuno percorre durante il tempo di permanenza
in banco. Alcuni dei nostri lupi anche quest’anno saliranno in Reparto, sono i
“lupi anziani” e li attende una nuova avventura.
Anche le
vacanze di Branco volgono al termine e con un po’ di nostalgia lasciamo la Casa
dell’amicizia per rientrare a Bardonecchia, certi che questa esperienza ci
abbia fatti diventare tutti un po’ più forti, leali e generosi, proprio come Artù
ed i suoi cavalieri.
Buona pista a
tutti lupi del Branco delle nevi!!
Akela,
Bagheera, Baloo, Fratel Bigio, Rama, Ferao, Chikai, Jacala
uuu
Nel 2008 il
Reparto di Bardonecchia ha svolto numerose attività, organizzate e realizzate
da capi e ragazzi. Nel corso dell’anno si sono svolte alcune uscite in occasione
di alcuni momenti “forti”, quali i “passaggi” di inizio anno, quando i lupetti
più grandi hanno lasciato il Branco per entrare in Reparto, l’uscita delle promesse,
occasione per i più piccoli di pronunciare la propria promessa di fronte all’intero
Reparto, diventando così scout a tutti gli effetti.
Per i ragazzi
più grandi vi è poi stata, nel mese di febbraio, un’uscita insieme ai coetanei
degli altri gruppi della Valle, durante la quale hanno avuto modo di riflettere
e confrontarsi su temi legati alla loro crescita, il tutto attraverso attività pratiche
e giochi, all’insegna dell’ “imparare facendo”, tipico del metodo scout.
76
(Foto)
Nell’angolo di Squadriglia.
La Squadriglia Canguro in cucina.
Si è poi
svolto a Bussoleno il “S. Giorgio”, uscita che deve il suo nome al patrono
degli scout, a cui partecipano ogni anno tutti i gruppi della Valle.
Il momento più
atteso ed importante dell’anno è stato, come sempre, il campo estivo, tenutosi
a Pierremenaud (Oulx) ad inizio agosto insieme al Reparto di Ferriera. Durante
il campo i due reparti hanno vissuto alcune esperienze nuove, frutto del
reciproco scambio di tradizioni ed abitudini, riuscendo in breve a creare un
reparto unico e coeso. Sono state svolte numerose attività, a cominciare dalla
costruzione del campo, attività di espressione, di orientamento,
naturalistiche, che caratterizzano il metodo e lo stile degli esploratori e
delle guide.
Michele
Potenza
77
(Foto) Si fa pausa per cercare la strada.
uuu
Ogni estate il
Clan “Destino” comincia un nuovo viaggio: la Route.
Dal 24 al 29
agosto 2008 i rover e le scolte sono partiti, meta il Monastero di Sant’Antimo
in Toscana. La loro avventura inizia alla stazione di Siena. In un batter
d’occhio gli zaini sono in spalla e il piccolo gruppo di otto componenti, sorridenti
e trepidanti, attraversa il borgo toscano, non senza una breve sosta in Campo
del Duomo. Passo dopo passo i campanili e i tetti rimpiccioliscono e cominciano
le colline. Il tramonto li coglie e li infuoca di rosso, piantano le tende e
tirano fuori i fornellini per la cena.
La sveglia è
all’alba e la partenza veloce: la strada è lunga e il sole caldo.
Percorreranno
l’antica via Francigena per circa 70 chilometri. I colli li accolgono e si
susseguono: qualche casupola, piccoli paesini arroccati, boschetti e piante di more
di cui rimpinzarsi.
Lungo la
strada si parla volentieri, scherzi e risate, ma al tempo stesso si apprezza il
silenzio e la quiete del paesaggio. Dalla fatica della giornata nasce sempre un
sorriso di gioia.
Dopo giorni di
marcia, di cui due divisi in coppie, in “hike”, ecco spuntare dietro le viti il
sognato traguardo. L’accoglienza avviene presso la base scout del monastero. Si
respira un buon clima; c’è tempo per riflettere e pensare e insieme per
conoscere e imparare dagli altri. L’abate, padre Stefano, è energico e vivace.
Infine hora et labora (prega e lavora).
Chiuso
l’ultimo cerchio si riparte verso casa, più ricchi e luminosi, forse con qualche
ammaccatura in più, ma sempre sorridenti.
Cecilia Mainardi
uuu
Inoltre l’anno
scout 2008-2009 ha visto il gruppo particolarmente coinvolto da un aumento dei
ragazzi, anche provenienti da paesi diversi dell’alta valle, e dalla serie di
attività ed imprese legate ai festeggiamenti dei 50 anni del gruppo, nato
ufficialmente nell’estate del 1959 con le promesse dei primi ragazzi che
formarono allora la Squadriglia libera Aquila.
78
FESTA PER I 100 ANNI DELLA SCUOLA
MATERNA
LA SCUOLA DELL’INFANZIA,
intitolata fin dall’anno 2000 a Mons. Francesco Bellando, nei giorni 10 e 11
maggio ha festeggiato i suoi primi cento anni di vita, con varie e apprezzate
iniziative.
L’Asilo ha una
storia un po’ particolare: diretto dalle Suore Terziarie di S. Francesco fino
al 1991, oggi è condotto da una associazione di genitori.
Prima della
sua costituzione, era presente a Bardonecchia, dal 21 novembre 1901, un gruppo
di Suore composto da sr. Maria Carmela Giuliani, sr. Michelina, sr. Federica,
sr. Serafina e sr. Eldrada, ospitate dalla Maestra Matilde Chareun. Avevano il
compito di assistere i malati nelle loro case e gestivano, allo stesso tempo, un
laboratorio per le ragazze.
La scuola per
l’infanzia nacque più tardi, nel 1908, con altre Suore. I bambini erano
ospitati nella “Casa Bianca”, in due camere messe a disposizione dalle Ferrovie
dello Stato, in attesa di una struttura più idonea. Per i primi otto anni
l’Asilo fu amministrato da privati, per poi passare nel 1916
all’Amministrazione comunale, che già allora provvedeva all’erogazione di un sussidio
di duemila lire annue.
Negli anni
cambiò numerose volte la propria sede: prima della guerra fu spostato in Casa
Mallen di via Montello, poi in Casa Agnes sulla piazza della chiesa, poi nelle “Case del Littorio” in via Medail, in pieno periodo bellico, fino ad essere
collocato presso l’attuale Soggiorno Militare in viale Bramafam, assieme agli
uffici comunali e alla scuola elementare. È soltanto dal 1968 che ottiene la
sua sede attuale. Dal 1974 è entrata a fare parte delle scuole Fism, cioè della
Federazione Italiana Scuole Materne.
Una rara e
preziosa foto degli inizi, datata
1908. (foto Archivio)
La Scuola
Materna e le suore in una foto del
1940. (foto Archivio)
Per oltre
novant’anni è stato diretto dalle Suore, la cui presenza è rimasta viva nel
cuore di tante mamme che, serenamente, lasciavano i loro piccoli in custodia per
tutto l’arco della giornata e, spesso, ben oltre
l’orario scolastico.
Per la prima m
aestra laica bisogna attendere il 1989, quando, a seguito del trasferimento di
sr. Candida, venne assunta Tiziana Sereno. Quando nel 1991 le Suore lasciarono
Bardonecchia le sorti dell’Asilo parvero in certe. Grazie all’interessamento
dell’allora Sindaco dott. Gibello, la struttura non fu statalizzata ma venne
creata una associazione di genitori che si occupa
tuttora della sua gestione. L’attuale Consiglio è formato da Francesca Chareun
presidente, Fabio Muro vicepresidente, Chiara Prunotto segretaria, Cristina Cavallaro
e Diego Sasso consiglieri.
I bambini, per
quanto riguarda l’anno scolastico 2007-2008 sono seguiti dalle insegnanti
Chiara Prato, Tiziana Ierace, Lina Martello, Siria Guerresi, Alessia Fava, Cristiana
Capello, coadiuvate da Adriana Ugetti, Maria Nocco e Augusta Gleise.
Sabato 10
maggio, al Palazzo delle Feste, una proiezione di immagini storiche ha permesso
ai presenti di ripercorrere virtualmente la storia dell’Asilo e per alcuni di
riconoscersi nelle fotografie.
La presidente
Francesca Chareun ha introdotto la manifestazione, tra l’altro, ringraziando
suor Barbara Aloi che, da Roma dove lavora attualmente, non ha voluto mancare a
questo appuntamento di festa, rappresentando anche le altre suore assenti
perché impossibilitate a partecipare; poi hanno parlato l’assessore Maurizio
Franceschini, il Parroco don Franco Tonda e la Dirigente Fism Patrizia Dosio.
Parole di ringraziamento sono anche andate alla segretaria Daniela Biscotti Falcone
“motore della scuola”, a Vickj Dujmic e Sara Gautier per l’ottimo lavoro che
compiono tra i fornelli della cucina e Cinzia De Caro per quanto riguarda la
pulizia dei locali.
80
2008: foto di
gruppo per i bambini e le maestre della Scuola dell’infanzia Mons. Bellando, a
Bardonecchia.
La Scuola Materna con i membri del Consiglio
dei genitori, insegnanti, personale. È presente suor Barbara Aloi giunta da
Roma e, accanto, l’assessore Maurizio Franceschini.
Dopo i saluti
e i ringraziamenti, sul palco è salita la dott.ssa Luisa Maletto, autrice del
riuscitissimo e apprezzato Numero Unico “100 anni dell’Asilo”. Ha detto
l’autrice: «Si è trattato di un grande lavoro di ricerca, avrei voluto essere più esaustiva soprattutto nel- la parte storica,
ma, sia per i pochi documenti ritrovati nell’archivio comunale e in quello
parrocchiale, e per le pochissime testimonianze vive, non mi è stato possibile.
Ho comunque
riportato le testimonianze di chi ha dato molto all’Asilo, tra queste la figura
di suor Severina, rimasta a Bardonecchia per dodici anni». Per una conoscenza
approfondita circa i cento anni di vita dell’Asilo, si rimanda al libro della
dott.ssa Maletto, da richiedere alla segreteria della Scuola Materna.
Nel finale i
bambini sono anch’essi saliti sul palco per spegnere le candeline della torta
centenaria e per cantare alcune canzoncine. Il pomeriggio si è concluso con lo
spettacolo teatrale dei Taka Banda.
Domenica 11
maggio, bambini, genitori e insegnanti si sono ritrovati in chiesa parrocchiale
per la Messa delle ore 11, animata nei canti, nelle preghiere e nell’offertorio
dai bambini stessi. Per tutti il Parroco ha avuto parole di lode e di
incoraggiamento. Al termine, sulla piazza della chiesa, ancora un momento di
festa, con la partecipazione della Banda musicale Alta Valle Susa, nel corso
del quale i piccoli alunni hanno liberato centinaia di colorati palloncini, che
si sono alzati in cielo, forieri di pace e di quella semplicità che solo i
bambini sanno emanare.
d.F.
DAL 1908 AL
1991 la scuola, meglio conosciuta come Asilo, fu condotta dalle Suore Terziarie
di San Francesco, provenienti da Susa, già presenti in Bardonecchia dal 1901
per desiderio del Vescovo di Susa, allora Mons. Rosaz (...).
Le numerose
Suore che si avvicendarono in questo lodevole compito, furono considerate da tutta
la comunità bardonecchiese più che semplici insegnanti. La maggior parte di
loro rimase nel cuore di tante mamme che serenamente
lasciavano i loro piccoli in custodia per tutto il giorno e a volte anche
oltre l’orario scolastico.
Nel 1991, con
sommo dispiacere dell’allora Parroco don Francesco Bellando, vennero richiamate
dalla loro Casa Madre.
Quell’anno
l’Asilo ebbe una svolta epocale. Grazie all’interessamento del Parroco,
dell’allora Sindaco Alessandro Gibello e di tante altre volonterose persone,
l’Asilo continuò a sopravvivere attraverso la costituzione di un’associazione di
genitori, i genitori dei bimbi frequentanti. A tutt’oggi è un’istituzione
paritaria, legata alla Federazione Italiana Scuole Materne, autogestita, con
contributi pubblici, per la maggior parte comunali. «E a distanza di ben
diciassette anni tutta la comunità bardonecchiese conferma la buona scelta»,
sottolinea l’attuale assessore all’istruzione Maurizio Franceschini, che dal
’91 segue da vicino la vita della scuola. «È pur vero che non è tutto oro quel
che luccica. Abbiamo vissuto momenti difficili. Per ben due volte siamo stati
sul punto di gettare la spugna. Forti sono sempre state le propensioni da parte
di qualche settore della comunità verso la statalizzazione. Per ben due volte è
stato convocato il Consiglio d’amministrazione in seduta straordinaria per
decidere sulla richiesta di statalizzazione.
Ma, sempre
dopo aver valutato i pro e i contro, il Consiglio dei genitori decideva di
continuare nella gestione. Un papà durante un’assemblea dei soci di fronte al solito
dubbio si è espresso così: nella statale
il genitore è spettatore, in questa scuola è protagonista ».
Attualmente i
bimbi sono ottanta. Sono seguiti da sei giovani maestre che attraverso una
programmazione annuale sempre più all’avanguardia si prodigano ogni giorno ad
insegnare l’ “abc” di una vita di relazione, valorizzando il gioco, l’esplorazione,
la ricerca, il confronto con il gruppo dei pari. Di fronte all’accentuarsi
delle situazioni di natura multiculturale e plurietnica, i loro obiettivi mirano
a favorire un clima di apertura, accettazione, rispetto e comprensione verso le
persone di cultura diversa attraverso esperienze educativo-didattiche mirate
all’integrazione (...).
Luisa Maletto
82
– Il 21
novembre 1901 partiva per Bardonecchia la Superiora Generale Suor Carmela Giuliani
con le Sorelle scelte per la nuova fondazione: Suor M. Michelina Garrone -
Superiora; Suor M. Federica Zighetti - Maestra di laboratorio; Suor M. Serafina
Ghignoli – Aiutante; Suor M. Eldrada Ceron - Coadiutrice e cuoca.
– Elenco cronologico delle Suore Superiori
succedute nei vari anni:
1904 - Suor M.
Federica Zighetti; 1906 - Suor M. Concetto Raggi; 1913 - Suor M. Rosa Maritano;
1916 - Suor M. Domenica Martina; 1918 - Suor M. Anastasia Ostorero (con il
titolo di Direttrice); 1919 - Suor M. Marcellina Orlandi; 1929 - Suor M.
Rosalia Magnini; 1931 - Suor M. Modesta Durandetto (dopo un anno trasferita a
Castiglione); 1932 - Suor M. Damiana Delfino; 1936 - Suor M. Marcellina
Orlandi; 1937 - Suor M. Annetta Ambrogio; 1942 - Suor M. Luigina Cotto; 1945 -
Suor M. Bernardetta Cannella; 1951 - Suor M. Leonilde Cantamessa; 1957 - Suor
M. Eligia Tonda; 1961 - Suor M. Michelina Ferraris; 1962 - Suor M. Giustina
Maioli; 1963 - Suor M. Elisa Arbrun; 1964 - Suor M. Ignazia Montabone; 1970 -
Suor M. Assunta Fanari; 1976 - Suor M. Floriana Lattanzio; 1982 - Suor M.
Candida Pistis; 1989 - Suor M. Barbara Aloi.
– Elenco di alcune Consorelle che hanno
lavorato nella casa di Bardonecchia:
Suor M. Ambrosina
Zanoni, Suor M. Agostina Marino, Suor M. Serafina Ghignoli, Suor M. Rita Armuschio,
Suor M. Matilde Cattaneo, Suor M. Egidia Bugnane, Suor M. Ferdinanda Mercandalli,
Suor M. Luisa Bassi, Suor M. Massimina Borgesa, Suor M. Maggiorina Cadeddu,
Suor M. Anselmina Gasparin, Suor M. Esterina Rossato, Suor M. Agata Sanna, Suor
M. Crescenzia Zanolini, Suor M. Carmine Dessi, Suor M. Riccarda Negro, Suor M.
Severina Margarina, Suor M. Barbara Aloi, Suor M. Ernesta Querio, Suor M. Graziella
Carcangiu, Suor M. Gregoria Cumino, Suor M. Candida Pistis, Suor M. Rita Battista.
– Elenco
Presidenti:
Mons.
Francesco Bellando; Dario Dominici; Adriana Ugetti; Clara Bessone; Chiara
Rossetti; Roberto Borgis; Elena Allemand; Francesca Chareun.
BENVENUTI ALLA
NOSTRA SCUOLA
CARI
GENITORI...
Con
l’entusiasmo di chi inizia una nuova avventura ci rivolgiamo a voi che avete deciso
di affidare una parte della crescita dei vostri figli alla Scuola dell’Infanz
ia.
Vogliamo
sottolineare l’importanza di questa scelta. La Scuola dell’Infanzia offre al
bambino il processo
importante di
prima socializzazione: la possibilità per i piccoli di confrontarsi con figure
diverse da quelle familiari, rapportandosi con noi insegnanti e con tutti gli adulti
della Scuola, e poi lo scambio con i compagni, figure simili a loro in un
continuo dare e ricevere soprattutto grazie alla strutturazione eterogenea
delle classi, dove i grandi aiutano i piccoli e i piccoli imparano dai
grandi...
83
La Scuola è un
luogo dove si cresce scoprendo il significato dell’uguaglianza, dell’imparzialità,
dell’accoglienza e della collaborazione, insomma dell’amicizia.
Poiché
riteniamo che abbiate un ruolo ed una responsabilità insostituibile in quanto
educatori dei vostri figli, crediamo sia importante creare un ponte tra la
Scuola e voi genitori per un dialogo aperto, un confronto sincero
nell’interesse totale per una crescita serena ed armonica dei vostri e,
permetteteci, nostri bambini.
La
programmazione educativo-didattica di quest’anno tratterà l’ALIMENTAZIONE. Il
progetto “IN VIAGGIO CON IL CIBO” nasce dal desiderio di noi insegnanti di
avvicinare i bambini alle tematiche relative al cibo, approfondendo la provenienza
e le trasformazioni di alcuni alimenti come: il sale, il grano, il latte.
Attraverso le
uscite didattiche in Bardonecchia, ma anche fuori paese, in realtà diverse
rispetto alle nostre, e grazie ai laboratori, da quello musicale, psicomotorio,
creativo e... di cucina..., i bambini impareranno a diventare bravi cuochi,
”grandi mangioni”, ma, soprattutto, impareranno a RICONOSCERE gli alimenti più
nutrienti e sani per la loro crescita.
CARI
GENITORI...
Sicure di
costruire un rapporto di collaborazione costruttivo, porgiamo a tutti
voi un
cordiale BENVENUTO ALLA NOSTRA SCUOLA!!!
Le insegnanti