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IL GRUPPO SCOUT di Bardonecchia
nel Blog
(a partire dal 2005)
http://bardonecchiasantippolito.blogspot.it/search/label/Gruppo%20Scout
nei Bollettini Parrocchiali (dal 1959):
Bollettino 1997 093-95
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(a partire dal 2005)
http://bardonecchiasantippolito.blogspot.it/search/label/Gruppo%20Scout
nei Bollettini Parrocchiali (dal 1959):
Pagine dai Bollettini (pdf) |
I testi trascritti dalle pagine dei bollettini:
GLI
SCOUT DI BARDONECCHIA
Dalle
origini al 2003
Notizie raccolte sfogliando i Vecchi bollettini Parrocchiali.
Questa raccolta riporta la trascrizione dei testi e può contenere
errori, dovuti al trattamento automatico, nonostante le revisioni effettuate.
Le fotografie sono state omesse, perché presenti nelle pagine riprodotte
graficamente.
In testa ad ogni articolo è riportato l’Anno seguito dai numeri
pagina.
Bollettino 1966 pag.036
Attività Scout
Una parte dei Lupetti
di Bardonecchia ha effettuato le vacanze di branco a Rochemolles, nei locali
della scuola e della casa parrocchiale. gentilmente messa a disposizione dal
Parroco.
Malgrado il tempo
avverso. l'iniziativa si può considerare riuscita, grazie anche alia
collaborazione dei genitori.
Gli Esploratori
hanno felicemente concluso il loro campo estivo a Ventimiglia, protrattosi per
15 giorni. Assieme al nostro Gruppo, vi erano alcuni Scouts di Alpignano.
Come notizia di
curiosità, diamo la seguente statistica sul numero dei telefoni in
Bardonecchia: hanno raggiunto il numero di 827, con un aumento di circa 1oo dal
1965.
Bollettino 1969 pag.43 – “DECENNALE”
ATTIVITA' DEL
GRUPPO SCAUT(*)
II Gruppo Scaut «Bardonecchia 1°» ha celebrato quest'anno il suo decennio
di vita. E’ nato infatti il 4 gennaio 1959. Dire in breve delle attività svolte
in questo decennio e compito arduo: ricorderemo solamente i campi estivi a
Varazze, Verbania, Ventimiglia, Follonica; la partecipazione a tutte le
attività tenutesi in campo diocesano; varie iniziative locali tra cui il
Concorso «Presepi in vetrina». II decennio del Gruppo e stato celebrato con un
«Numero unico» che riportava, tra le altre, l'adesione ed il compiacimento del
Vescovo.
Nell’anno del decennio si sta allestendo la nuova
sede, nel Palazzo delle Feste, nei locali concessi dall'Amministrazione
Comunale.
Le attività in programma per il prossimo anno sono le seguenti:
Novembre
- Lancio della 2° edizione del Concorso «Presepi in Vetrina».
Dicembre - «Buona Azione» di Natale a Rochemolles.
Gennaio - Giornata dello Scautismo Diocesano a
Bardonecchia.
Aprile - Inaugurazione ed
apertura ufficiale della «Casa Alpina» degli Scaut a Rochemolles.
Maggio - Visita ad una unità navale americana.
Luglio - Vacanze di branco al mare.
Agosto - Campo estivo scaut al mare.
Vi e inoltre l’attività ordinaria, delle riunioni settimanali, delle
adunanze religioso-formative... ed altro ancora.
In
questo decennio abbiamo avuto la certezza di aver sempre fatto del «nostro
meglio», anche se i risultati tante volte sono stati inferiori alle
aspettative.
Rag.
Gigi Bacchella
(*) Scritto
“Scaut” nel testo originale
Bollettino 1976 079-80
Attività del gruppo Scout di Bardonecchia
II gruppo Scaut dl Bardonecchia, formato da
circa 80 ragazzi dai 7 al 16 anni, anche quest'anno ha concluso l'attività con
i campeggi estivi. Per i più piccoli (coccinelle e lupetti) 12 giorni alia Casa
Alpina di Bessen Haut (Sestriere), mentre Eploratori e Guide hanno trascorso II
loro campo (sotto tenda) nei pressi della Hortera.
Per entrambi sono state giornate interamente
vissute. in cui I’impegno di ognuno ha
contribuito alla crescita di tutti.
Cosi - caricati - riapriamo
ora il nuovo anno sociale: apriamoci agli altri, in questo
modo le nostre più importanti attività seguiranno questa linea.
Cocci, lupi, esploratori e guide si
impegneranno chiaramente, a diversi livelli, a concretizzare queste parole,
tramite giochi, spettacoli, feste sempre aperte agli altri, e sempre nello
spirito Scout.
Bollettino 1977 050
Iniziativa Scout
II gruppo Scout di
Bardonecchia ha organizzato presso la Casa Francescana di viale Vittoria, una
serie di incontri per i giovani. Iltitolo
della iniziativa è «Proposta all'uomo d'oggi». Obiettivo «uomo»: una sfida. Gli
incontri sono iniziali venerdì 11 marzo.
Bollettino 1982 077
Rappresentazione gruppi giovanili
Per iniziativa del sig. Luciano Ferraris, dell'Azienda di Soggiorno, si
è svolta una rappresentazione dei gruppi giovanili di Bardonecchia. la sera di
sabato 29 maggio.
Oltre al Gruppo Scout, a quello dell'Azione Cattolica, al Gruppo
Folkloristico, al Gruppo delle scuole, vi hanno partecipato la Corale del Liceo
di Oulx e altre rappresentanze. II pubblico numeroso ha gradito motto questa
iniziativa destinala ad una maggiore conoscenza dei giovani e a una maggiore
fraternita.
Bollettino
1985 093-94
Attività scout
L'anno passato e stato, ripensandoci, un periodo
veramente intenso per gli scouts dl Bardonecchia. Li abbiamo visti, validi
collaborator! e animatori, nella giornata di carnevale dedicata a! bambini; Il
nostro gruppo, inoltre, ha partecipato con altri duecento scouts della Valle ad
un incontro con esploratori francesi a Chambery in occasione delta giornata
dedicata alla fratellanza ed allo scoutismo Internazionale. Un'altra esperienza
molto bella per i più grandi del gruppo e stata l’interpretazione del musical
“Il gabbiano Jonathan" dove ci siamo improvvisati cantanti. attori. ballerini
insieme a ragazzi/e di Bardonecchia appartenenti ad associazioni il GAC e il
gruppo folcloristico e altri amici.
II culmine si e avuto con le attività estive che si
sono aperte a fine giugno con le vacanze di branco.
I sacerdoti del Santuario
di Vicoforte dl Mondovì hanno accolto 18 lupetti/e con i loro capi.
L'ambientazione del campo era quella di un borgo medioevale, diviso in tre
contrade secondo le corporazioni: gli orafi, i pellai ed i tessitori hanno così
dimostrato la loro abilita nel confezionare braccialetti di perline e di cuoio,
collane, portamonete, pupazzi di lana.
Al termine del campo, come
ormai tradizione, una festosa cena ha riunito lupetti, genitori e capi nella
sede del Convento francescano.
II campo degli esploratori
e guide si e svolto a fine luglio in Toscana a Comano, in provincia di Massa,
ed ha visto riuniti una trentina di ragazzi dei due reparti di Bardonecchia ed
Oulx. Il programma comprendeva, tra l'altro, la costruzione di mongolfiere di
carta, un'uscita di due giorni a Parma, ma la cosa più gradita da tutti 6 stato
il gioco del base-ball che ci ha visti nuovamente riuniti a ferragosto per una
terribile sfida.
Infine viene la
"route" alla quale hanno partecipato i ragazzi più grandi, facenti
parte del clan. Essa deve il suo nome proprio al suo significato di
"strada", poiché si tratta di un campo in continuo cammino. E di
cammino ce n’è stato tanto lungo i sentieri della Corsica che hanno portato i
rovers e le scolte dall'aspro paesaggio del Colle di Vizzanona attraverso splendide
vallate ricche di laghetti, fino a Porto, sulla costa occidentale dell'isola.
Nove giorni intensi, alia fine dei quali alcuni dei ragazzi hanno scelto di
firmare la "carta dell'Impegno" che riassume i valori fondamentali in
cui il Clan crede.
Bollettino 1989 pag.098-99
Il primo Gruppo Scout
“ ... durante l’estate del 1958, alcuni chierichetti
della nostra piccolo chiesetta francescana, si fecero attorno chiedendomi:
"Mettiamo su gli Scouts". Risposi: "Datemi tempo per
pensarci". Anch'io avevo nel cuore quei ragazzi con il cappellone, con il
foulard attorno al collo. Che vivevano all'aperto, nel sole e sui monti o in
mezzo ai boschi, allegri, generosi, sempre pronti a servire.
Ma come fare? Eravamo cosi pochi!
E poi pensavo: sarà un fuoco di paglia il fervore di questi ragazzi? Ma alle
successive insistenze dei chierichetti.
Mi decisi per il si; andavamo verso il Natale del 1958.
Intanto presi contatto con Torino
e mi venne in aiuto un validissimo scout, il perito tessile Gian Luigi Griffa
del Torino 40, un capo entusiasta dello scoutismo. Così il 4 gennaio 1959
nasceva timidamente e solo nominalmente, non ancora ufficialmente, la
squadriglia libera "AQUILA". Ci radunammo prima nel refettorio dei
frati e poi in una stanzetta sotto la guida di Gian Luigi Griffa e cominciammo
a parlare di Adunanza e di Consigli, di nodi, di prove e di uscite, di
preghiere scout e di abilità a sapersela cavare in ogni circostanza, di lealtà
e di spirito di sacrificio e di servizio; cominciammo a cantare e ad entusiasmarci.
E finalmente il 9 agosto 1959 potemmo appendere ad una colonnina del recinto del Convento il fiocco
azzurro con la scritta che dava l'annuncio della nostra nascita ufficiale.
Nella piccola cappella di allora vi furono le prime
cinque Promesse; io
celebrai la Santa Messa e benedissi quel primi ragazzi scout. Portammo per il
momento la qualifica di TO 50, che era quelle delle Squadriglie libere del
Piemonte: più tardi passeremo Squadriglia libera del TO 26 e poi TO 15. Ci fu dato all'inizio il foulard marrone, che allora
era il distintivo delle Squadriglie libere e che ora e del Bardonecchia I.
Finalmente eravamo una Squadriglia. solo una Squadriglia libera, ma una
vera Squadriglia con tutti i crismi e i carismi di una vera Squadriglia. E,
naturalmente vivendo accanto alte vette, eravamo AOUILE, Squadriglia AOUILA...
-.
Quelle Aquile hanno dato vita a nuovi aquilotti, che
sento ora vociare animatamente nella pineta, sotto la guida dei loro capi;
mentre la campanella del Convento scandisce, nel dolce vespro, i suoi invitanti
rintocchi, sempre uguali, ma sempre giovani.
P. Angelico
Bollettino 1990 088
Assemblea zonale Scout A.G.E.S.C.I.
Se qualcuno passando per
Bardonecchia. domenica 20 maggio, ha notato del fumo salire dalle sponde del
torrente ed incuriosito si e avvicinato, avrà visto un gruppo di boy-scout che,
come pionieri del vecchio West, si cucinavano il pranzo alla brace. Erano i
Capi dei nove gruppi della Valle che, lasciati a casa per una volta i ragazzi,
si sono riuniti nell'Assemblea di Zona per
confrontarsi, discutere, pregare e crescere un po' insieme.
La giornata, trascorsa
all'insegna dell'allegria, ha visto tutti impegnati, oltre che a giocare, a
riflettere insieme nel tentativo di rendere più snelle e funzionali le
strutture della nostra Associazione, strumento necessario per qualificare
sempre di più il nostro servizio educativo.
Bollettino 1992 041-42
GRUPPO SCOUT
Il gruppo scout Bardonecchia I° è costituito da circa 60 ragazzi compresi tra gli 8 e
i 21 anni. che svolgono attività settimanali suddivisi in tre branche: il
branco, il reparto ed il clan, Tutte le attività sono guidate e seguite da
adulti scout che svolgono il ruolo di educatori.
Il melodo scout e basato sugli insegnamenti e sulle
intuizioni di Baden Powell, essi costituiscono il fondamento per aiutare i
ragazzi a "lasciare il mondo un po' migliore di come lo abbiamo
trovato". Attraverso la vita all'aria aperta. il gioco, la preghiera, l'attività manuale etc.. si realizza il cammino educativo dello
scautismo.
L’anno associativo si conclude con i campi estivi che sono l’occasione
privilegiata per vivere l’avventura scout. Ed ecco che quest'anno il Bianco delle nevi di
Bardonecchia ha vissuto un'altra esperienza entusiasmante per rallegrare le umide giornate del primo frammento di
estate, a Laitisetto. Un’ oasi di giungla nelle Valli di Lanzo. E’ stata l'ora di Tashi, il piccolo bambino che voleva
porre soluzione all'eccessivo sfruttamento del mondo da parte dell'uomo.
invitando al rispetto della natura. I lupetti hanno dunque invitato il nostro Tashi
nell'ardua impresa; durante questa settimana hanno vissuto tale avventura con
giochi, attività, manuali, canti etc. Tashi e riuscito nel suo intento.
sensibilizzando gli animi degli abitanti del mondo di fronte a questo problema.
Così come Tashi. ognuno di noi dovrebbe riuscire a comprendere che un minimo
sforzo da parte di tutti comporta un notevole passo avanti per la salvezza del
mondo.
****
Nell' ormai lontano '92, il nostro reparto "Barba di fuoco" ha
vissuto un entusiasmante e indimenticabile esperienza.
Si e trattato del "campo", una manciata di giorni intensamente
vissuti e immersi nella natura, giocando e imparando nuove e interessanti cose.
Quest'ultimo campo si e svolto nei dintorni di Meana di Susa. insieme al
reparto di Condove; e stato ambientato nella favolosa foresta di Sherwood, in
compagnia di Robin Hood e della sua banda. I ragazzi hanno scoperto la Storia
di Robin attraverso le sue stesse parole e quelle dei suoi compagni di
avventura; parole che hanno fatto da filo conduttore per tutta una serie di
nuove esperienze incentrate sulla natura.
Ma cosa ci può insegnare la vita al campo?
Innanzitutto una settimana di vila in comune con amici vecchi e nuovi seguendo
la Parola di Dio e poi la conoscenza di tecniche nuove, come la topografia, che
ci insegnano a rapportarci in modo diverso nei confronti del mondo. Dopo una
settimana di brutto tempo tutta l'avventura si è conclusa con una splendida
giornata di sole vissuta insieme ai genitori.
Il Clan del gruppo scout Bardonecchia-Oulx si e
recalo in Croazia a seguito dell'operazione denominata "Gabbiano
azzurro" organizzata dall'AGESCI della regione Veneta.
L'operazione ha coinvolto circa 300 scout provenienti da tutta Italia, che si sono susseguiti in turni
settimanali dal 26 luglio al 6 settembre. Zona dell'operazione e stato un campeggio situato nella zona
di Salvore, in Croazia, dove erano presenti circa 200 profughi provenienti dalle zone di guerra della
Bosnia-Erzegovina, i cosiddetti Musulmani.
II compilo degli scout e stato quello di occuparsi dei circa 200 bambini
presenti nella tendopoli, portano loro un messaggio di pace. L'animazione è
avvenuta tramite le tipiche tecniche scout: canti, danze, lavori manuali.
giochi etc.. la risposta dei bambini, dopo i primi naturali momenti di diffidenza, e stata entusiastica e
coinvolgente. Il vedersi letteralmente assediali da questi bambini alla ricerca
non solo di gioco, ma soprattutto di affetto, ha lascialo nell'intimo di tutti
noi un segno profondo, un ricordo che va al di là della significativa
esperienza vissuta, un ricordo che vuole esserci di sprono per continuare a
crescere nel nostro cammino di uomini e donne che credono in un domani di pace.
Ed un'ultima cosa, abbiamo scoperto di aver ricevuto da loro moto di più di
quello che abbiamo saputo dare.
Bollettino 1994 86-90
FESTA PER il 35° anniversario del
gruppo scout
Per
festeggiare con gli altri fratelli scout della Val di Susa il 35 anniversario
del nostro gruppo abbiamo organizzato domenica 19 giugno una grande festa che
ha coinvolto tutti noi nell’organizzazione e nella preparazione. Ci siamo
ritrovati a campo Smith, quasi 300 persone, una vera esplosione di camice
azzurre e fazzolettoni colorati, per iniziare questa giornata di giochi a
contatto con la natura. Il lancio della caccia al tesoro che
avrebbe condotto le varie squadre per le vie di Bardonecchia veniva fatto da
uno dei capi che molto abilmente si era travestito da B.P. (Lord Baden Powell
fondatore del movimento scout). Tutti in giro per scoprire le viuzze e le
piazze del nostro paese.
I
più grandi (gli esploratori, le guide, i rover e le scolte più i capi degli
altri gruppi) sono stati impegnati con le prove tipiche della tradizione scout:
orientamento con la bussola, segnalazione, un percorso lichen, cioè un percorso
di abilita fisica, montaggio/smontaggio tende, animazione e pronto soccorso; i
più piccoli, cioè i lupetti, hanno affrontato invece una caccia al tesoro l'olografica aiutati dai loro coetanei
locali. Al termine del gioco tutti al Bramafam per il meritato pranzo seguito
da un momento di cerchio e di festa tutti insieme.
Era il solito "Baden
Powell" che premiava le squadre vincenti e che donava a tutti i partecipanti
una spilla per ricordare la giornata.
Don Sergio, sempre disponibile per i momenti di
festa, concludeva con la S.Messa celebrata all'aperto: quattro zaini per fare
l'altare, una CROCE di legno appena costruita ma soprattutto tanti amici ci
sono sembrati il modo più bello per ringraziare il Signore di tutti questi anni
di Scoutismo a Bardonecchia.
Naturalmente una Comunità Capi
così piccola come la nostra (eravamo solo in otto allora) non avrebbe potuto
fare molto senza l'aiuto degli cx-capi che ci hanno dato una mano per il
pranzo, e del Gruppo Attività
Culturali. Nel ripercorrere. in poche righe. l'origine e la storia di 35 anni
di Scoutismo a Bardonecchia ci pare
significativo presentarvi, da un lato, un ritratto di come siamo nati. per
cogliere il clima e lo spirito di un momento e dall'altro raccontare alcuni
momenti di democrazia al servizio delta comunità, di partecipazione e aperture
verso gli altri. Così veniva narrato l’evento della nascita del gruppo da P. Giovanni Einaudi:
"Durante restate
del 1958 alcuni chierichetti
della nostra piccola chiesetta francescana di allora mi si fecero attorno
chiedendomi - Mettiamo su gli scout! - Risposi - Datemi tempo per pensarci! -
Anch'io avevo nel cuore quei ragazzi con il cappellone, con il foulard attorno
al collo, che vivevano all'aperto, nel sole e sui monti e in mezzo ai boschi,
allegri, generosi, premurosi, sempre pronti a servire, con la vita e la voglia
di vivere che sprizzavano dai loro occhi limpidi e puri e da tutti i pori.
Ma come fare? Eravamo cosi pochi! e poi, pensavo, sarà un fuoco di paglia il fervore
di questi ragazzi? E ancora, io ero a digiuno di scoutismo, non conoscevo il
metodo, anche se apprezzavo tanto quei ragazzi. Ma alle successive insistenze
dei chierichetti mi decisi per il sì; andavamo verso il Natale del 1958.
Intanto presi contatto con Torino, e mi venne in aiuto un validissimo scout,
Gianluigi Griffa del Torino 40. Cost il 4 gennaio del 1959 nasceva timidamente
e solo nominalmente, non ancora ufficialmente, la squadriglia libera AQUILA. Ci
radunammo prima nel refettorio dei frati e poi in una stanzetta e cominciammo a
parlare di Adunanza e di Consigli, di nodi, di prove e di uscite, di preghiere
scout e di abilita a sapersela cavare in ogni circostanza, di carità e di spirito di sacrificio e di servizio. di pronto soccorso.
di amicizia e di fraternita ma eravamo solo 4 o 5, più il sottoscritto.
Gianluigi veniva ogni 15 giorni, impostava il programma di attività della
quindicina, mi lasciava a fare da assistente. da capo e da ... novizio scout.
Poi tornando verificava, interrogava faceva eseguire delle prove; piano piano
si comincia anche a mettere su una tenda, fatta di teli militari usati,
comperati a poco prezzo, tenuta su da alpenstock. Intanto con il passare dei
mesi i ragazzi ed io ci facevamo le ossa. E finalmente il 9 agosto 1959 potemmo
appendere ad una colonnina del recinto del convento il fiocco azzurro con la
scritta che dava l’annuncio della nostra nascita ufficiale.
Nella piccola cappella di allora
vi furono le prime 5 promesse; io celebrai la Santa Messa e benedissi quei
primi ragazzi scout.
Portammo per il momento la qualifica di TO 50, che era quelle delle
squadriglie libere del Piemonte; più lardi passeremo squadriglia libera del TO
26 e poi TO IS. Ci fu dato il foulard marrone. quello che allora era il
distintivo delle squadriglie libere e che ora e del Bardonecchia 1°. Finalmente
eravamo una squadriglia, solo una squadriglia libera, ma una vera squadriglia
con tutti i crismi e i carismi di una vera squadriglia. E, naturalmente,
vivendo accanto alle vette, eravamo Aquile, squadriglia Aquila. Poi con i nuovi
arrivati ci dividemmo in due squadriglie sempre….di
montagna. Aquila e Camoscio."
Dieci
anni dopo un Capo scriveva così:
"Quando
si dice -Scoutismo per ragazzi”!
E’ proprio il caso di Bardonecchia. dove a dispetto della distanza
da Torino, del capo gruppo – animatore, a dispetto della mobilita delle
famiglie che non si fermano a lungo in questa cittadina di frontiera a dispetto
di ogni difficolta, la fiamma e rimasta accesa viva e vitale riuscendo anche ad
espandersi.
Scoutismo
per ragazzi quindi, voluto e vissuto dai ragazzi. A scorrere la cronaca della
vita del gruppo in 10 anni quello che balza agli occhi sono il crescendo degli
impegni e manifestazioni a cui il gruppo partecipava.
Lo scoutismo è vitale quando entra nel tessuto della città, del
paese in cui vive fino ad esserne parte viva, fino - ecco l'optimum - a servire la propria città. gli altri. I
nostri sono ragazzi e non potranno fare cose importanti ma l’importante è
invece che prendano coscienza di far parte di una comunità alla quale e
necessario rendersi utili. Basta questo per ora: sono messe le basi per il
servizio vero: quello che renderanno fatti adulti.
Se guardiamo i censimenti del Bardonecchia I° alcuni nomi
ritornano metodicamente. ieri lupetto e scout, oggi aiuti capi e capi. Un
ottimo risultato che testimonia l’impegno messo nella vita del gruppo da parte
di tutti: capi educatori e ragazzi.
Un grazie
quindi all’infaticabile famiglia Bacchella, un grazie all'assistente
ecclesiastico, ai giovani, ai ragazzi e soprattutto alle famiglie che con la
loro collaborazione hanno permesso il compiersi dei 10 anni di vita del gruppo.
Il merito e anche loro. Buona strada a voi tutti fratellini e fratelli del
Bardonecchia I°
Ed un consiglio, se mai fosse necessario: "fate ora un altro
passo e se avete tempo affacciatevi alla vicina Francia per dare una mano ai
fratelli Scout de France che certo sono più vicini a voi di noi Torinesi. Sara
la pietra alla realizzazione dell'Europa dei giovani"
ALCUNI MOMENTI IMPORTANTI DEL GRUPPO
SCOUT
8/8/1959 Prime promesse
1962 Nascita del Branco delle Nevi
1974 Nascita del Cerchio
1976 Nascita del Noviziato misto
1977 Nascita del Clan
1982/83/84/85 Partecipazione ai Cori Scout (cioè
spettacoli di
espressione
con tecniche tipiche scout e non)
1982/1983 Partecipazione della comunità capi e
del clan ad un
Campo
di servizio a Lourdes
1983 Route Interregionale in Toscana
1983 Collaborazione con il G.A.C. e il
gruppo folkloristico
e
nascita del gruppo teatrale chiamato
“Compagnia
dei Tre”
1986 Partecipazione alla Route Nazionale ai
Piani di Pezza
1987/88 Incisione delle audio cassette
relative al libro di
Luciano
Ferraris “Tutti in cerchio
1992 Il Clan va in Croazia ad animare i
bambini di
un
campo profughi
1994 Il reparto partecipa ad uno dei campi
nazionali
“Tre
Foglie
Pino Di Martino e Franco Ugetti
Bollettino 1995
056-57
Dal Gruppo Scout
"Va più in su più in
là controvento, e lotta dura ma tendi lo spago e se sta a cuore a noi non e
vana speranza, cambierà.."
Sulle
note di questa canzone abbiamo camminato con gioia per tutto l’anno.
Ma due
sono stati gli eventi più importanti: l’incontro durante l’inverno con un
gruppo di scout scozzesi, l’udienza particolare che il Santo Padre Giovanni
Paolo II ha dedicalo ai lupetti d'Italia in giugno. A fine gennaio abbiamo
avuto la fortuna di incontrare e conoscere un gruppo di scout provenienti da
Aberdeen che si sono fermati a Sauze d'Oulx per circa una settimana in
occasione del loro campo invernale; senz'altro un'esperienza diversa che ci ha
permesso di capire che veramente lo scoutismo unisce ed accomuna i fratelli
scout anche se di nazionalità, esperienze e lingue diverse. Durante le serate
passale insieme abbiamo avuto l’occasione di giocare ad hockey ma soprattutto
di provare le famose danze scozzesi in cambio di un'abbondante spaghettata
nostrana. Dimenticavo .... da veri scozzesi sia i capi sia i ragazzi
indossavano i classici kilt: non molto raccomandabili con i nostri 10 sotto
zero di gennaio. In giugno più di 25.000 lupetti, cioè i bambini dagli 8 agli
11 anni, e tra questi naturalmente anche quelli di Bardonecchia, si sono
radunati in Piazza San Pietro a Roma per una grande Festa insieme al Papa.
Questa idea era stata lanciata alla fine dell'inverno in lutta Italia con il
nome: "Diamo una mano al Papa" ed aveva l’intenzione di portare idee,
domande e pensieri scritti dai bambini su mani di carta: la 'missione" e
stata portata a termine con circa 30.000 lettere recapitate al pontefice
contenenti idee su vari temi come la vita, la famiglia, l’amore e la pace nel
mondo ed insieme a queste anche 25 milioni (1000 lire mese da parte da ognuno) per la costruzione di un pronto soccorso in Cameroun. Tra fazzolettoni multicolori e camice
azzurre, tra "manone" di polistirolo e manine di lupetto che si
agitavano, molto toccante e stato il momento del Padre Nostro che ha unito
tutti quanti (era presente anche il sindaco di Roma Francesco Rutelli) in
un'unica catena. Solo un'imponente organizzazione ha permesso tutto ciò ma
nonostante treni speciali, una notte in cuccetta, sveglie all’alba e corse per
le strade di Roma tutti si sono sacrificati pur di arrivare in tempo al grande
appuntamento con un amico che ha festeggiato a modo nostro: canti, danze e
bans... e vi assicuro che in 25.000 in Piazza San Pietro non e facile!
Pino Di Martino
Bollettino 1996 063-64
Dal Gruppo Scout
Strada, comunità e servizio
II 1996 è senz'altro un anno di transito per i
ragazzi che dal reparto sono passati al noviziato. Un anno di tempo per
iniziare a capire quelli che sono i temi e le scelte della branca
Rover/Scolte (cioè i ragazzi dai 17 ai 20 anni) vale a dire "Strada,
Comunita e Servizio".
Proprio la conoscenza di se stessi e dei valori in
cui ciascuno crede e stato il primo che ci ha fatto mettere in discussione.
Troppo spesso, infatti, ci si dimentica di ascoltare quella che e la percezione
della vita e del mondo che ci circonda da parte di ragazzi che, bene o male,
anche se solo di 17 anni, sono il futuro di questa società, accorgendoci, così,
di una sensibilità nei confronti del mondo e di una profondità a cui, forse non
siamo abituati.
Molti gli incontri e i contatti con persone o luoghi
particolari che rappresentano modi di vivere "diversi": il Punto
Familia di Suor Germana (che purtroppo quel giorno non era presente per impegni
imprevisti), Ottavio Losana, ex capo scout d'ltalia e consulente per la
famiglia e sessuologo, Ernesto Olivero al Sermig, Mauro Ferraris ( figlio
dell'indimenticabile Luciano) che ci ha fatto conoscere la vita con i cavalli
portandoci in giro attomo alia Sacra, ed infine la spirituality che si
percepisce all'Abbazia di Tamié dove gli scout (soprattutto quelli che si
rimboccano le maniche) sono sempre bene accolti. Alla fine dell'estate la
Route, cioè il campo mobile, spostandoci di giomo in giorno da un luogo ad un
altro: la nostra meta è stata la zona delle Cinque Terre, abbiamo camminato,
infatti, da Bonassola a Porto Venere con momenti di grande fatica, dato il peso
degli zaini, ma anche di gioia. Di quesri momenti di conoscenza abbiamo fatto
senz'altro tesoro, sta a noi, capi, ma soprattutto ragazzi, fare in modo che
ora diventino momento di confronto e di crescita. (Pino)
Guidare
la canoa da protagonisti
"Assurdo e per l’uomo essere parte d'un gregge
e aver bisogno d'altri che lo spinga; se ha la necessaria fermezza fare da se
la sua parte e da solo spingere la sua canoa”.
Questo e lo spirito che accompagna lo scoutismo ed e
lo spirito che ha guidato il nostro reparto (ragazzi di eta compresa tra i 12 e
i 16 anni) per tutto l'anno. Prendere coscienza dei propri limiti e delle
proprie qualità e stato un punto fondamentale per tutti noi. Durante l'anno si
sono aggiunti alcuni scout provenienti da Oulx, con i quali abbiamo trovato il
giusto affiatamento per arrivare a vivere, con spirito d'avventura e di
scoperta il Campo. Questo e il momento più importante per capi e ragazzi, e ci
ha visto trascorrere una settimana in tenda, mettere a frutto tutto quello che
avevamo imparato durante le riunioni, tomare a casa più maturi, consapevoli di
poter guidare la nostra canoa da protagonisti. (Marisol)
Partiamo col Branco
in caccia. Buona caccia fratellini ... Con le note di questa canzone il Branco
delle Nevi e partito l’8 luglio per le vacanze di Branco. Lupetti e Capi hanno
trascorso insieme una settimana a Celle di Rubiana nella casa gestita dal
M.A.S.C.I. (Movimenti adulti scout cattolici italiani) vivendo le avventure del
Visconte dimezzato. II Conte Medardo infatti, in seguito ad un incidente
avvenuto in battaglia, si e diviso in due parti: una buona e una cattiva. I
Lupetti hanno avuto modo di ascoltare le vicende di questo personaggio e di
esserne allo stesso tempo protagonisti vedendo di ogni cosa l'aspetto positivo
e quello negativo. Un esempio e stata la televisione. Durante la settimana,
giochi, canti e lavori manuali hanno impegnato le bellissime giornate illuminate
e scaldate dal sole. Per conoscere meglio il territorio, abbiamo lasciato per
un giorno la nostra casetta e siamo andati a Rocca Sella, un cocuzzolo roccioso
dal quale è possibile ammirare il panorama di tutta la bassa Valle di Susa, compresa
la Sacra di S. Michele, questa volta la vista dall’alto. Per concludere il
Campo al meglio, i nostri genitori ci hanno raggiunto la domenica, e dopo il
pranzo abbiamo trascorso un pomeriggio in allegria, immersi nel clima di
"famiglia felice" con canti, giochi e danze, dandoci appuntamento al
prossimo anno.
Buona Caccia. (Elena)
GRUPPO SCOUT
La vita
e il più grande di tutti i giochi e per questo bisogna imparare a giocare bene.
Nei
lupetti (bambini di 7-11 anni) il gioco e il primo grande educatore, tutto
avviene nel gioco, col gioco ma niente e fatto per gioco.
Durante
l’anno scout, quasi tutti i nostri obiettivi "passano" attraverso il
gioco. GIOCO visto come rispetto delle regole, rispetto per gli altri
giocatori, accettazione dei propri limiti, tentativo di migliorarsi, fare
sempre del proprio meglio. capire l’importanza del gioco di squadra.
II
momento migliore per verificare tutto questo si presenta durante le vacanze di
Branco. Per una settimana ogni lupetto e chiamato a mettere in pratica, per se
e per gli altri, tutto quello che ha imparato.
La Natura, il tema che e stato scelto per le
V.d.B., ci ha dato la possibilità di "giocare" con lo slogan
"Porcellino o Lupetto?". Ogni giorno si affrontava un argomento
(acqua. aria flora, fauna, rifiuti, riciclaggio ecc.) e durante tutta la
giornata i lupetti erano impegnali a vivere nel rispetto dell'ambiente grazie
ai giochi, alle attività manuali e ai lavori che venivano assegnati a turno per
la pulizia delta casa e dei dintorni. Alla sera, in base al comportamento
avuto, si verificava quanti erano stati Lupetti e quanti Porcellini.
Dopo
tanta fatica, il bilancio delle V.d.B. era positivo: avevamo un Branco di
Lupetti.
Marisol
Un anno, un anno scout è
passato e ci ritroviamo a tirare le fila di un cammino ricco di discussioni,
pensieri, lavori, avventure, gioie e dolori.
E’
stato un anno ricco di emozioni che ha contribuito ad accrescere i nostri
legami ma anche le nostre esperienze e i nostri bagagli personali. Inizialmente
abbiamo fatto un elenco degli argomenti di cui avremmo voluto parlare, poi
abbiamo deciso una sequenza in modo da poterli collegare uno con l’altro e cosi
ogni settimana abbiamo inizialo a parlare, a porci delle domande anche senza
giungere ad una risposta obbligatoria. Abbiamo parlalo di temi che toccassero
le problematiche della società nella quale viviamo quali l’aborto, il razzismo,
la pena di morte, la famiglia ed i problemi
inerenti
ad essa. Abbiamo trattalo questi temi anche parlandone con i frati francescani,
guardando filmali o incontrando persone competenti in materia.
Abbiamo poi concluso le
attività scout dell'anno con la route, il campo mobile estivo.
L'anno
scorso il cammino deciso e stato lungo la Toscana, siamo partiti il 25 ago-sto
con il treno che ci ha portato fino ad Arezzo, poi abbiamo preso l'autobus fino
a Pieve Santo Stefano da dove avevamo deciso di partire. Cosi, zaini in spalla
con il necessario per una settimana circa di marcia, siamo partiti e ci siamo
incamminati verso Caprese Michelangelo, luogo della nostra prima lappa
notturna.
La
settimana e proseguita toccando paesini e cittadelle del bellissimo paesaggio
toscano come Rimbocchi, Camaldoli, Fragaiolo e Bibbiena.
Ci
siamo soffermati anche all'Eremo della Casella, al Santuario della Verna e al
Sacro Eremo del Monastero di Camaldoli.
La nostra strada non e
stata sempre facilmente rintracciabile, avevamo deciso, infatti, di seguire il
percorso GEA, Grande Escursione Appenninica, i cui segnali restavano spesso nascosti e difficilmente decifrabili; sovente, cosi,
abbiamo sbagliato strada, ripercorrendo tratti già fatti, allungando la strada, perdendo tempo
prezioso.
Nonostante ciò gli
ultimi due giorni siamo arrivati a Firenze prendendo un autobus da Camaldoli,
abbiamo pernottato al Progetto Arcobaleno, un'associazione di accoglienza per
extracomunitari e di recupero per tossicodipendenti.
Così abbiamo anche
potuto godere delle bellezze artistiche di Firenze.
Siamo rientrati a
Bardonecchia il 31 agosto.
E cosi passalo un anno, un anno di esperienze, un anno di crescita e un
anno di vila scout.
Ilaria
Scalet
* * * * *
Era il mattino del 3 settembre 1997 quando ci trovammo lutti insieme
nella nostra sede, vicino al convento francescano, luogo di ritrovo per la
partenza del campo scout.
Eravamo in nove: Gabriella, il nostro caporeparlo, Federico, un rover in
servizio di Collegno. poi c'era la squadriglia dei Delfini composta da Chiara,
Luana e Valentina e la squadriglia delle Aquile formata da Andrea, Marco,
Valerio ed Enrico.
Ci recammo in macchina fino a Mouchequite, piccola borgata sopra
Rochemolles. Da qui iniziammo la nostra lunga e faticosa camminata per
raggiungere, infine, la nostra destinazione: Val Fredda.
Arrivati finalmente
alla meta montammo le tende per dormire, la cambusa, la latrina e costruimmo,
con l’aiuto dei capi, tavoli e panche. Questa fu la prima giornata che
trascorremmo insieme.
Solitamente ci
svegliavamo verso le nove e dopo canti e preghiere iniziavamo la nostra
attività, di cui una molto interessante fu quella di orientamento.
Prima di pranzo andavamo a raccogliere la legna dopodiché si mangiava di
squadriglia nel proprio angolo di cucina.
Nel pomeriggio giocavamo e cantavamo tutti insieme mentre dopo cena ci
trovavamo attomo al fuoco a parlare o a guardare le stelle.
II penultimo giorno i capi decisero di mandarci in uscita di squadriglia.
Salimmo fino alla punta Jafferau e poi ridiscendemmo fino ad arrivare agli
impianti dove piantammo le tende e dormimmo con le vacche per tutta la notte.
II mattino percorremmo la Decauville che ci condusse, infine, al luogo
di partenza.
Questo e il breve
resoconto del nostro campo scout in Val Fredda che fu per tutti noi una
bellissima esperienza.
Durante l'anno,
invece, noi del Reparto, ci troviamo un giorno la settimana nella nostra sede
per fare attività di gruppo: giochi, momenti di preghiera e ogni tanto qualche
uscita di due giorni per le nostre montagne.
Chiara Mainardi
Bollettino 1999 pg.105-106
GRUPPO SCOUT BRANCA L/C 1999
"Passò un'altra stagione sulla giungla e
Mowgli crebbe insieme coi cuccioli..." e cosi e stato per noi lupetti del Branco
delle Nevi.
Quest'anno oltre alle attività tradizionali
ci siamo lanciati in due progetti particolari che ci hanno impegnati per
diverse settimane.
Il primo è
stato la realizzazione del Presepe nella chiesa di S. Francesco. Nelle riunioni
durante il periodo di Avvento abbiamo scoperto le qualità che ci occorrono per
essere pronti ad accogliere Gesù e cosi oltre ai personaggi tradizionali del
presepe, abbiamo voluto esserci anche noi (statuette di polistirolo con le
nostre fotografie) in cammino verso Betlemme come i pastori.
Il secondo è un lavoro che ci ha permesso di arricchire il
nostro vocabolario con nuovi termini quali sviluppo sostenibile, compostaggio,
gnomoni e così via.
Tutti i bambini delle scuole hanno lavorato su questi argomenti durante
le lezioni e i lupetti hanno voluto raccogliere le loro impressioni su quello
che hanno appreso e raccontarlo a modo loro, recitando, suonando e cantando
nello spettacolo che si e tenuto al Palazzo delle Feste insieme alle scuole dell'Alta Valle.
E poi, finalmente a
settembre, le tanto sospirate Vacanze di Branco! Tutti i lupetti, durante
questi otto giorni, sono stati chiamati a lavorare in base alle proprie
capacita espressive (registi, scrittori, fotografi, scenografi ecc.) per
realizzare una storia in cui la vita di un branco di lupi (eseguita con la
tecnica delle ombre giavanesi) veniva rappresentata in parallelo alla vita di
un branco di lupetti durante le vacanze di branco (realizzata con film e
diapositive).
Lavorare insieme in questi mesi ci ha
permesso di crescere, di conoscerci meglio, di vivere quello che i saggi della
giungla ben sanno: "La forza del branco è nel lupo, la forza del lupo e nel
Branco".
Marisol Sussetto
L’inizio del nuovo
anno di attività ha visto grandi novità: i capi che in questi anni hanno con
tanto entusiasmo guidato le branche passano il testimone a capi nuovi. Ma non si tratta certo
di un addio: Pino, Marisol e tutti gli altri amici sono comunque intorno al
gruppo che continua la sua strada, pronti a date una mano se serve. A loro va
il nostro grazie per tutto quello che ci hanno dato.
LA GUIDA E LO SCOUT SONO LABORIOSI
Durante l’anno ‘98-‘99 il reparto "Barba di
fuoco" di Bardonecchia ha portato a termine molte imprese tra cui vendere
materiale per i più bisognosi (caldarroste per i terremotati in Italia; bonsai per
i malati di AIDS).
Lo scoutismo insegna a vivere a contatto con gli
altri e con la natura.
Le riunioni sono basate sui divertimenti e sulle
preghiere e le riflessioni, che sono fondamentali per la crescita di ogni
ragazzo. Inoltre, durante Testate si svolge un'uscita di 7 - 8 giorni che aiuta
a mettere in pratica le cose apprese durante l’anno: si cucina sul fuoco, si
dorme in tende... II reparto di cui stiamo parlando, quest'estate ha passato
"il campo" con il reparto di Sant'Antonino, con il quale ha vissuto
momenti indimenticabili. Con questo dimostriamo che e possibile svolgere campi
con due reparti.
Fanno anche parte dello scautismo le "specialità". Durante
l’anno si può puntare sull'obiettivo che mette in risalto le proprie qualità.
Per esempio, alcune ragazze hanno scelto il giornalismo, essendo loquaci e
molto aperte; altri, invece, divertendosi parecchio a cucinare, hanno deciso di
fare la specialità di cuoco.
Per questo vi invitiamo a frequentare gli scaut.
Lucia Mainardi
Carlotta Montanaro
Dal Bollettino 2001 pag. 122-1231
Dal Gruppo Scout
La vita di branco e fatta di tanti momenti gloriosi in cui
ogni lupetto percorre la sua pista con gli altri.
Ecco, dalle parole dei nostri piccoli amici. il breve racconto di alcune cose
fatte in questi mesi:
"Noi
siamo i lupetti del Branco delle Nevi di Bardonecchia. Ogni sabato. Se non c'è una caccia, cioè un'uscita via da Bardonecchia. ci troviamo alle 14,30
in tana, in divisa perfetta. Ogni volta i vecchi lupi ci raccontano una parte
delta storia di Mowgli, giochiamo e lacciamo attività. Tutti gli scout
possiedono un fazzolettone di colon diversi tra loro, noi abbiamo il
fazzolettone di color marrone, il fazzolettone ci viene consegnato quando
facciamo la promessa a Gesù di fare del nostro meglio."
Eugene e Mania
"I
lupetti sono molto belli. I nostri genitori ci hanno mandati per giocare,
imparare e divertirci
insieme agli altri lupetti."
Stefan, Irene e Francesca
'Noi,
del Branco delle Nevi, il giorno che il carro dell'Antimafia era venuto a
Bardonecchia, abbiamo preparato dei fiori di carta da regalare. In una riunione
degli scout abbiamo imparato a fare i fiori e poi abbiamo insegnalo alla genie
che veniva alia nostra bancarella. Vicino alia nostra bancarella c’era quella
del reparto che vendeva un po' di tutto dei prodotti del commercio equo e
solidale."
Andrea,
Nicolò e Alberto
"Nelle
vacanze di Branco con i lupetti viviamo una settimana insieme durante la quale
abbiamo un tema. L’estate scorsa siamo stati a Celle e in quel periodo abbiamo
fatto le diapositive di Momo. E la storia di una bambina orfana che ha fatto
capire alle persone che il tempo e un regalo prezioso."
Luca, Francesco e Robi
"Lo
spettacolo di Natale e stato fatto il 13 dicembre. Abbiamo fatto uno Spettacolo
di ombre con le forme con le mani, con il cartone e le ombre del nostro corpo.
Abbiamo fatto 3 storie e i nostri genitori sono stati contenti e ci hanno fatto
tanti applausi."
Jessica, Gabriela, Valentina e Francesca
E poi?
Chi più ne ha più ne metta: I’incontro di S. Francesco con tutti gli altri
lupetti della valle, le uscite di due giorni con il sacco a pelo, le bobbate in
Valle Stretta, i tanti canti ed i tanti giochi. Invitiamo tutti i bambini die
vogliono giocare con noi a venirci a conoscere dal mese di ottobre nella nostra
tana presso il Convento di S.Francesco.
Buona caccia e che il favore della giungla vi
accompagni
I
Vecchi Lupi
Akela, Bagheera. Ikki e Kaa
Dal Bollettino 2003 pag. 69-71
Dal Gruppo Scout
Quando
arriva l’estate...
...lupetti,
reparto e clan, preparati zaini e borse, vanno al campo estivo. certo e molto
bello trovarsi ogni settimana per fare riunione, ma il campo estivo e il
momento più bello di tutto l’anno.
nel 2001
la nostra meta per il campo di gruppo era ceriana, in provincia di imperia
(uao, il mare), un posto tutto ulivi e piante aromatiche; l'oasi raggio di sole
costruita dalla sig.ra rina e da suo marito, dei contadini del luogo che hanno
un figlio frate cappuccino, e stata resa un'oasi di spiritualità, adatta ad
ospitare gruppi scout. vi sono luoghi e percorsi di riflessione nella natura,
come una "via della pace", decorata da cartelli con su scritta la
parola pace in tutte le lingue; oppure una chiesa all'aperto, con panche,
altare e leggio costruiti con tronchi e corteccia. ii tema delle vacanze di
branco e stato il tempo dei cavalieri: quindi
abbiamo costruito tuniche, spade scudi, i capi ci hanno fatto visitare le
botteghe artigiane, c'è stata una festa al castello. E poi abbiamo scoperto la
storia del nostro amico San Francesco e l’abbiamo recitata con canti e
travestimenti in uno spettacolo per i genitori preso dal musical "Forza
venite gente".
Il reparto invece ha fatto un viaggio con la macchina del tempo
attraverso molte epoche con i loro travestimenti. Abbiamo anche dormito una
notte all'addiaccio, cioè all'aperto con solo i sacchi a pelo, vicino alia
chiesetta di S. Giovanni, situata su di una montagnola nei dintorni.
Il clan ha fatto una parte di campo con noi ed una sera abbiamo fatto
insieme un bellissimo gioco sulle streghe nel bosco. Poi loro sono partiti per
due giorni di cammino e sono stati ospitati da una famiglia che aveva adottato
diversi bambini. Un giorno siamo scesi a San Remo e abbiamo passato la
mattinata in spiaggia. Prima di questa calda estate, però, abbiamo trascorso
l’anno nella "gelida" Bardonecchia...
Un carnevale a Sherwood e altre attività
Ogni carnevale il gruppo scout di
Bardonecchia partecipa con entusiasmo, organizzando giochi e divertimenti per i
bambini delle scuole elementari e medie. Nel 2001 il tema era la storia di
Robin Hood e per questo il reparto era mascherato da rinoceronti e condor,
ossia le guardie del Principe Giovanni. I giochi, ovviamente
"medievali" erano: il tiro con l’arco, "sparviero" tra
guardie e bambini, uno scivolo per i più piccoli, il combattimento con spade e
scudi e il furto delle monete del Principe.
E per concludere in bellezza, cioccolata calda per tutti! Quest'anno,
invece, il tema e stato Shrek, la storia di un orribile orco che pero e
gentile e simpatico.
Per combattere l’AIDS il nostro reparto ha partecipato alla raccolta di
offerte in cambio di bonsai di diverse grandezze, ed il ricavato e andato
all'associazione per la lotta contro questa terribile malattia. Abbiamo
allestito una bancarella in via Medail e siamo anche andati a portarli nei
negozi.
Per la giornata di fine attività abbiamo inviato tutti i genitori del
gruppo a vedere uno spettacolo di burattini dei lupetti, a giocare e cantare
insieme ed a mangiare i goffree preparati da alcuni genitori.
Giacomo,
Vincenzo
Il Reparto Barba di
Fuoco di Bardonecchia è reduce da un'avventura unica: il Campo Nazionale tenuto
contemporaneamente in quattro regioni italiane, Piemonte, Umbria, Campania e
Sardegna.
II Bardonecchia ha
partecipato al Campo di Monteleone di Spoleto, in Umbria, dal 2 luglio al 7 agosto,
dove, a contatto con altri gruppi provenienti da tutte le regioni, abbiamo vissuto 10
giorni unici, dalla serata inaugurale che ha visto riuniti gli 8000 presenti al campo, alla Messa
di domenica 4 agosto presieduta dal Nunzio Apostolico che ci ha portato un
messaggio del Papa, fino alla serata conclusiva del 6 agosto, che ha voluto
al tempo stesso riassumere e ricordare tutte le attività svolte, le persone
incontrate e i luoghi visti nei giorni precedenti. Siamo tornati dal campo
stanchi per il caldo e la fatica, ma con la consapevolezza di aver partecipalo
ad un evento imperdibile.
In occasione dello scorso Natale il reparto ha
organizzato, col resto del gruppo e con altre associazioni di Bardonecchia, uno
spettacolo per la raccolta di fondi da devolvere ad una associazione che
assiste i bambini ricoverali all’ Ospedale Regina Margherita; e stata una bella
occasione per conoscere le altre realtà associative del territorio e per
trasmettere un messaggio di solidarietà concreta, attraverso una serata allegra
e divertente.
Ultimamente abbiamo incontrato alcuni
volontari del Sermig, che, in vista di una nostra visita alla loro sede presso
l’Arsenale della Pace di Torino, ci hanno invitati ad aderire alle loro iniziative
di solidarietà, raccogliendo cancelleria e prodotti per l’igiene.
(Il reparto)
FINE