Ricordando Riccardo Chicco
(1910-1973) villeggiante a Bardonecchia
Maria Luisa Tibone
Per alcuni anni,
tra i Sessanta e i Settanta del secolo scorso il pittore Riccardo Chicco soggiornò a Bardonecchia. Nel suo ricordo presentiamo due mostre recenti che indagano il suo vivace sguardo sul mondo.
Nel 2011 a Palazzo Lascaris: pittore e testimone
della città
Conobbi Chicco come eccezionale
guida di Roma, di Napoli
e di Pompei in un viaggio scolastico di tanti anni fa. Con destrezza e raffinato sapere e con una capacità di immagine che trasmetteva d'acchito, fece
conoscere ad una banda di liceali
entusiaste gli aspetti più diversi ed inconsueti
di quegli spazi d'arte.
Ne ebbi al ritorno una forte amicizia ed un modo nuovo
di vedere Torino, rivelata nelle sue luci e nelle sue ombre, proprio come emerge dalla
mostra che per un mese,
nella galleria del Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte che l'ha
promossa, ha presentato
come il pittore racconta la sua città. Fu da lui che imparai a guardare gli spazi urbani con
occhi nuovi, rivalutandone angoli e personaggi negletti, senza retorica ma con attenzione
visiva costante. In Torino
vie e piazze, palazzi e conventi, angoli silenziosi o pittoreschi l'attraevano e si
facevano in breve realizzazioni
pittoriche indimenticabili come i ricchi atri dei palazzi che andava decorando, sottolineati da
mosaici e ceramiche che oggi
costituiscono un percorso privilegiato, da
riscoprire perché raccontano la joie de vivre
che Chicco sapeva trasmettere.
Guardare le opere in mostra, è rivedere un segnale
profondo che Chicco ci ha lasciato per una Torino forte e nuova che oggi gli fa onore.