23/05/20

Ascensione del Signore - Lettera del Parroco


   
   Carissimi parrocchiani residenti e villeggianti,
anche oggi, come d’abitudine, desidero farvi pervenire questa “lettera domenicale”. Un appuntamento che era nato all’inizio dello scorso mese di marzo, quando, a motivo del contagio del coronavirus, ci siamo trovati a vivere in un lungo e insidioso periodo di quarantena, chiusi nelle nostre case ed anche impossibilitati a recarsi in chiesa per la Messa. È stato questo un modo per farvi sentire la mia vicinanza e per cercare di infondervi coraggio e speranza. Ritengo che d’ora in poi non sia più necessario proseguire, in quanto, da lunedì scorso 18 maggio, quando sono riprese le celebrazioni delle sante Messe con la presenza dei fedeli, siamo entrati in una “quasi normalità”. Dico “quasi” perché ognuno di noi, pur tornando a circolare liberamente, è tenuto ad osservare delle regole che sono importanti. Ovunque andiamo ci è chiesto di indossare la mascherina e di osservare la distanza interpersonale. Così anche in chiesa. Entrando, ognuno è tenuto ad avere la mascherina, a tenere la distanza tra le persone di almeno un metro, ad igienizzare le mani con il gel e di occupare il posto come assegnato nei banchi. Troverete anche ad ogni Messa alcuni volontari, riconoscibili da una pettorina di colore blu con l’iscrizione “Parrocchia di Sant’Ippolito”, con il compito di aiutare i presenti a osservare le norme stabilite dal Protocollo d’intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana ( C. E. I.)  ed il Governo Italiano.
   Fin dalla prima Messa, lunedì scorso, la Cappella invernale, con mia gradita sorpresa, si è riempita di fedeli, in ogni posto disponibile, a testimonianza di un desiderio di normalità e di intima gioia per la ripresa della vita spirituale, che ha nell’Eucarestia la sua sorgente primaria.
   Anche nelle sere passate, come nei due mesi precedenti, in forma privata, è proseguita la recita della preghiera “Chiedete e vi sarà dato”, che l’Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia aveva composto per invocare la liberazione dalla pandemia e la guarigione degli ammalati. Da ieri, questa preghiera viene lasciata alla devozione privata dei singoli fedeli, non più recitata pubblicamente in chiesa, avendo intonato, al termine della Messa prefestiva, il solenne Te Deum di ringraziamento per l’avvenuto contenimento della pandemia, per l’avvenuta guarigione dei nostri concittadini che erano stati colpiti dal virus e per il tanto atteso ripristino delle Celebrazioni Sacre con la presenza dei fedeli. Nonostante questo dobbiamo ricordarci che non siamo ancora fuori del tutto … anzi! Il virus è subdolo e può risorgere con facilità se dovessimo allentare l’attenzione nei confronti delle regole che ci sono state date. Negli ultimi giorni, in Piemonte, i casi di contagio, sono leggermente ripresi a motivo di troppa faciloneria registratasi in certi ambienti di pubblico ritrovo, soprattutto da parte della gioventù.
   Ripensando ai mesi passati, pur non avendo potuto partecipare alle Funzioni liturgiche in chiesa, le campane hanno continuato a ritmare la vita del paese, il suono dell’Angelus (Regina Coeli, nel tempo pasquale) tre volte al giorno; i tristi rintocchi delle campane a lutto per annunciare le sepolture; la campana per la Messa ogni pomeriggio alle 17,30. Alla domenica alle 8,15 annunciava la prima ed unica celebrazione dell’Eucarestia della giornata, tacendo invece per le altre due Messe che non avevano ragione d’essere celebrate. Da questa domenica, 24 maggio solennità dell’Ascensione di nostro Signor Gesù Cristo tornano anch’esse a farsi sentire, ritmando la domenica e sottolineando che è il giorno di festa … la piccola Pasqua della settimana.
   Purtroppo, per il momento, dobbiamo tenere sospesi alcuni appuntamenti che ci sono cari, come, ad esempio, l’imminente festa della Madonna delle Grazie in via Cavour; la fiaccolata serale della vigilia non potrà avere luogo, in quanto formerebbe “assembramento”, ed anche la Messa celebrata in Cappella, per quest’anno, non avrà luogo perché è piccolina e verrebbe a mancare il distanziamento fra le persone. Tuttavia la Messa in Onore della Madonna delle Grazie verrà celebrata in chiesa parrocchiale venerdì 29 maggio alle ore 18.
   Anche la liturgia Eucaristica del primo lunedì di ogni mese al Cimitero, in suffragio dei nostri defunti resta, per il momento, sospesa per i motivi che riguardano le norme del distanziamento, la disinfezione dei luoghi, il gel per l’igienizzazione delle mani e il pericolo degli assembramenti. Vedremo più avanti come poterci comportare. Anche la processione di Corpus Domini non avrà luogo.
   Accennavo all’inizio di questa lettera alle campane a lutto. Dall’inizio di marzo ad oggi ci sono state otto sepolture celebrate direttamente al Camposanto alla presenza dei soli familiari stretti. Il Rito è avvenuto all’esterno, di fronte alla Cappella del Cimitero, con le porte spalancate, con le luci e le candele dell’altare accese e la maestosa statua della Madonna ben visibile. Attraverso il suo sguardo, allo stesso tempo dolce ed austero, ha trasmesso ai presenti conforto e speranza in quei momenti, umanamente, sempre assai tristi. A tutte le famiglie avevo promesso che, appena fosse stato possibile, avrei voluto celebrare per i loro defunti una Messa esequiale. Il mistero e la sacralità della morte non può essere liquidata con fare veloce. Il nostro animo esige per i Cari defunti, rispetto, onore, suffragio e ricordo. Le promesse vanno mantenute, ed allora domenica 7 giugno alle ore 11 è prevista la solenne Messa di suffragio per Maurizio FRANCESCHINI (anni 63, mancato l’11 marzo), Pietro SIMIAND (anni 87, mancato il 12 marzo), dott. Piergiorgio BAVA (anni 84, mancato il 17 marzo), Pietro Paolo  MARINO (anni 81, mancato il 3 aprile), Giorgio MONTRUCCHIO (anni 59, mancato il 19 aprile), Margherita ORCEL POSSATI (anni 86, mancata il 12 aprile), Roberto MENEGHELLI (anni 72 mancato il 21 aprile), Domenico BONANNI (anni 77, mancato il 29 aprile) e Lucia URSI vedova LIONETTI (anni 72, mancata e sepolta a Valsinni il 12 aprile).
   Vorrei che questa iniziativa si trasformasse in un “appuntamento di paese”. Cosa intendo dire? In considerazione dei posti contingentati della chiesa, a questa Santa Messa “SPECIALE” credo sia opportuno che a partecipare, oltre ai familiari e ai parenti, possano esserci gli amici e i conoscenti, pertanto domando cortesemente a quei fedeli che fossero estranei a questa “circostanza” di programmare la loro presenza alla Messa domenicale in altro orario, scegliendo tra la prefestiva oppure le festive delle ore 8,30 e 18, pur tenendo conto che i posti totali, approvati dal Comando di Polizia Locale sono 217.
   Ricordo anche che lunedì 25 maggio riprende la celebrazione quotidiana della Santa Messa feriale alla Chiesa di Maria Ausiliatrice ogni pomeriggio alle ore 17 presieduta da sua Eccellenza Monsignor Alfonso BADINI CONFALONIERI Vescovo Emerito di Susa. Sarà lui stesso, domenica prossima: 31 maggio, a celebrare in Parrocchia la Santa Eucarestia delle ore 11 nella solennità di Pentecoste.
   Pur nella considerazione di quanto detto sopra , e dei problemi di tipo economico che sono sorti con il coronavirus, vorrei terminare questa lettera, che chiude il prolungato periodo di incertezze, di sofferenze e timori che abbiamo provato, ringraziamo Dio che non abbandona i suoi figli: “La tua misericordia, o Dio, non conosce limiti e infinito è il tesoro della tua bontà: tu che esaudisci sempre le preghiere degli umili, non abbandoni mai e guidaci al possesso dei beni futuri. Amen”.
   Un caro e cordiale saluto a tutti.
Don Franco Tonda – parroco
Bardonecchia, 24 maggio 2020
ASCENSIONE di nostro SIGNORE GESÚ CRISTO