04/04/20

Domenica delle Palme - Miei carissimi parrocchiani


Miei carissimi parrocchiani,

anche oggi desidero essere fedele a questo appuntamento che mi lega a voi, non potendovi incontrare personalmente, a motivo di ciò che ben sappiamo.
   Siamo giunti alla Domenica delle Palme che, solitamente, ogni volta, viviamo con animo festoso. Nei giorni precedenti, per interessamento del “Tempietto”, arrivava dalla riviera una grande quantità di olivo, che alcune volontarie disponevano nelle ceste, dopo averlo selezionato ed opportunamente tagliato. Anche la chiesa appariva ornata con olivo e rami di palma. Alla celebrazione della Messa parrocchiale, poi, un nutrito gruppo di chierichetti, con il Parroco, al suono festoso delle campane, compiva una processione all’interno della chiesa, per significare l’arrivo di GESÚ a Gerusalemme, mentre il Coretto S. Agnese eseguiva i canti liturgici previsti per la solennità. Al termine della Celebrazione ognuno portava in famiglia un rametto di olivo per porlo accanto al crocefisso sulla parete. Anche di tutto questo, oggi, siamo privati.
Dobbiamo rinunciare alla partecipazione della Santa Messa e ci si deve accontentare di seguirla per televisione o per radio. Vorremmo, come per incanto, che questa interminabile agonia, che noi tutti stiamo vivendo, abbia termine per poter riprendere, sicuramente trasformati e, penso, anche con una fede rinnovata, la nostra vita normale. Quando questo avverrà  …. Perché prima o poi dovrà avvenire …. Ci sembrerà di aver fatto un brutto sogno, di quelli che mettono paura e forse procurano anche gli incubi; riprenderemo fiducia, perché tutto sarà finito e saremo migliori di prima, perché saremo purificati nei nostri atteggiamenti, nei nostri stili di vita, nei rapporti umani ed anche nei valori di fede, in quanto avremo compreso di essere fragili e bisognosi di affidarci a Colui che salva il mondo. Filtrati da questa “prova” comprenderemo meglio il valore della preghiera, della riflessione, della vita cristiana, perché tutti saremo maturati e, con più umiltà, magari liberi dai pregiudizi, dalle false certezze di prima e con il cuore più docile, potremo riconoscere in GESÚ il sicuro punto di riferimento sul quale edificare la vita.
   Desidero intanto rallegrarmi per le notizie positive che giungono a riguardo dei nostri concittadini ricoverati a causa del virus, di chi è stato dimesso e prosegue le cure a casa, ed anche per chi è sottoposto alla quarantena. Li accompagniamo con la forza della preghiera e l’augurio che viene dall’amicizia.
   Penso anche all’immediato futuro e ai problemi economici che porta con sé. Chi di voi fosse a conoscenza di famiglie in difficoltà lo segnali, con discrezione e riservatezza, alla Caritas che, soprattutto per quanto riguarda gli alimenti, è a disposizione di tutti coloro che ne avessero bisogno e, quindi, qualcuno che lo segnali per poter tempestivamente intervenire.
   Questa mattina alle ore 9 celebrerò la Santa Messa della Domenica delle Palme – a porte chiuse – senza olivo e senza palme. Userò tuttavia la palma “intrecciata” dello scorso anno, oramai secca e ingiallita. Nel pomeriggio non potrà avere luogo la tradizionale Benedizione dei bambini. Anche questo appuntamento mancherà molto. È un momento atteso, con la presenza di tanti bambini di ogni età; chi già grandicello e chi, più piccolo, in braccio ai giovani genitori, oppure nella carrozzina. È, ogni volta, una bella occasione in cui le famiglie pongono il “tesoro” più prezioso nelle mani di Colui che ebbe a dire: “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite”. Però, voi sapete, che anche i genitori (oppure i nonni) possono benedire i loro bambini. Non potendo venire in chiesa vi invito a farlo a casa dopo avere recitato assieme il Padre Nostro tracciate un segno di croce sulla fronte e recitate questa preghiera tratta dal Benedizionale: “SIGNORE GESÚ ESAUDISCI LA NOSTRA PREGHIERA PER IL NOSTRO BAMBINO (nome); TU CHE LO HAI FATTO RINASCERE NEL BATTESIMO, ESAUDISCILO E PROTEGGILO SEMPRE, PERCHÉ NEL PROGREDIRE DEGLI ANNI  RENDA LIBERA TESTIMONIANZA DELLA SUA FEDE E FORTE DELLA TUA AMICIZIA PERSEVERI CON LA GRAZIA DELLO SPIRITO NELLA SPERANZA DEI BENI FUTURI. TU CHE VIVI E REGNI NEI SECOLI DEI SECOLI. AMEN”.

   Più avanti nella Settimana Santa anche i Riti previsti avranno luogo a porte chiuse, senza la presenza dei fedeli e senza la presenza dei bambini di tutti i Gruppi di catechismo solitamente impegnati ad animare le Funzioni.

·           Il Giovedì Santo – 9 aprile celebrerò la Santa Messa “In coena Domini” alle 18 e voi, in casa, sentirete al momento della recita del “Gloria a Dio ….” Il suono delle campane a distesa, per poi tacere fino alla Veglia pasquale. Unitevi spiritualmente con un momento di raccoglimento, un pensiero, una preghiera.

·        Nella mattinata del Venerdì Santo – 10 aprile - , quando andrete a fare la spesa, vi invito a passare un attimo in Chiesa, per una preghiera all’Altare della Reposizione (il Sepolcro). Sarà semplicissimo, con pochi ornamenti. Non è possibile neppure abbellirlo con dei fiori. Si potrà pregare: “Perché il Signore abbia misericordia dell’intera umanità e la liberi dai pericoli che sta vivendo. Con l’azione del suo Santo Spirito sostenga gli operatori sanitari, i volontari e coloro che lavorano perché non manchino cibo e medicine; conforti gli ammalati e accolga le anime di coloro che sono morti”. Al pomeriggio, alle ore 15 celebrerò la FUNZIONE della PASSIONE e morte del SIGNORE GESÚ ed alle 18 la VIA CRUCIS – tutto rigorosamente a porte chiuse come stabilito dalle normative anti contagio.

·        Sabato Santo – 11 aprile – come per il venerdì, uscendo di casa per le commissioni, potrete soffermarvi brevemente in Chiesa a pregare accanto al Crocefisso, riconoscendo nel Volto di Gesù, il volto sofferente di coloro che lottano nei letti degli ospedali, diventati insufficienti per poter ospitare tutti coloro che ne avrebbero bisogno. 
N.B. Come andare in chiesa senza violare la legge. LIBERTÀ RELIGIOSA – 27/3/2020 Nella versione finale del D.L. n. 19 del 25 marzo  resta una generica “limitazione dell’ingresso nei luoghi destinati al culto”.

·        La Veglia pasquale la celebrerò a partire dalle ore 20. Sarà molto scarna, senza fuoco sulla Piazza, senza canti, soprattutto senza di voi. Alla recita del Gloria a Dio ….” Suoneranno le campane a festa. Sarà, nelle vostre case, l’annuncio che è PASQUA: Dio ha vinto la morte e ha ridato a noi la vita. Ci sarà di aiuto questa Veglia per comprendere che, dopo il Venerdì Santo di passione e morte, giunge l’alba della risurrezione. Una Veglia di fiduciosa attesa e sicura speranza che, anche per noi e per il mondo intero, giungerà l’annuncio tanto atteso che saremo in una fase di ripresa. Dal buio alla luce. Dal dolore alla gioia; sarà una completa, totale Pasqua di Risurrezione. Vi invito a seguire questi riti attraverso la televisione: RAI 1 e TV 2000.

   Qualcuno mi ha fatto notare che in alcuni luoghi sono posti degli striscioni con l’immagine dell’arcobaleno e la scritta: “Andrà tutto bene”, e mi ha detto: Non sarebbe meglio se venisse scritto:  “Con l’aiuto di Dio andrà tutto bene?” Penso che quella persona abbia ragione; ed allora pongo nel vostro animo questa certezza: “Con l’aiuto di Dio andrà tutto bene!”.

Ci sentiremo domenica prossima per gli auguri di Pasqua.
Don Franco Tonda – parroco –
Bardonecchia, 5 aprile 2020 - Domenica delle Palme