02/02/19

L'ITALIA CHE RESISTE a Bardonecchia

Nel WEB




il "Perchè siamo qui" di Adriana



Abbiate il coraggio di restare soli

Francesco legge il discorso di Mimmo Lucano
È inutile dirvi che avrei voluto essere presente in mezzo a voi non solo per i saluti formali ma per qualcosa di più, per parlare senza necessità e obblighi di dover scrivere, per avvertire quella sensazione di spontaneità, per sentire l’emozione che le parole producono dall’anima, infine per ringraziarvi uno a uno, a tutti, per un abbraccio collettivo forte, con tutto l’affetto di cui gli esseri umani sono capaci.
A voi tutti che siete un popolo in viaggio verso un sogno di umanità, verso un immaginario luogo di giustizia, mettendo da parte ognuno i propri impegni quotidiani e sfidare anche l’inclemenza del tempo. Vi dico grazie.
Il cielo attraversato da tante nuvole scure, gli stessi colori, la stessa onda nera che attraversa i cieli d’Europa, che non fanno più intravedere gli orizzonti indescrivibili di vette e di abissi, di terre, di dolori e di croci, di crudeltà di nuove barbarie fasciste.
Qui, in quell’orizzonte, i popoli ci sono. E con le loro sofferenze, lotte e conquiste. Tra le piccole grandi cose del quotidiano, i fatti si intersecano con gli avvenimenti politici, i cruciali problemi di sempre alle rinnovate minacce di espulsione, agli attentati, alla morte e alla repressione.
Oggi, in questo luogo di frontiera, in questo piccolo paese del Sud italiano, terra di sofferenza, speranza e resistenza, vivremo un giorno che sarà destinato a passare alla storia.
La storia siamo noi. Con le nostre scelte, le nostre convinzioni, i nostri errori, i nostri ideali, le nostre speranze di giustizia che nessuno potrà mai sopprimere.
Verrà un giorno in cui ci sarà più rispetto dei diritti umani, più pace che guerre, più uguaglianza, più libertà che barbarie. Dove non ci saranno più persone che viaggiano in business class ed altre ammassate come merci umane provenienti da porti coloniali con le mani aggrappate alle onde nei mari dell’odio. [...]
Vi auguro di avere il coraggio di restare soli e l’ardimento di restare insieme, sotto gli stessi ideali.
Di poter essere disubbidienti ogni qual volta si ricevono ordini che umiliano la nostra coscienza.
Di meritare che ci chiamino ribelli, come quelli che si rifiutano di dimenticare nei tempi delle amnesie obbligatorie.
Di essere così ostinati da continuare a credere, anche contro ogni evidenza, che vale la pena di essere uomini e donne.
Di continuare a camminare nonostante le cadute, i tradimenti e le sconfitte, perché la storia continua, anche dopo di noi, e quando lei dice addio, sta dicendo un arrivederci.
Ci dobbiamo augurare di mantenere viva la certezza che è possibile essere contemporanei di tutti coloro che vivono animati dalla volontà di giustizia e di bellezza, ovunque siamo e ovunque viviamo, perché le cartine dell’anima e del tempo non hanno frontiere.
Hasta siempre. 

                       Domenico Lucano (sindaco di Riace), discorso in piazza, 6.10.18

Alfredo Castano-Fuentes - anni 24 e Hamza Ben Hammadi - anni 21
Nel Nastro Rosso, indossato da ogni partecipante, il nome di una delle vittime del Mare Nostrum nel 2018 

Oggi abbiamo letto alcuni nomi delle vittime tratte dal rapporto di United che aggiorna il numero di morti accertati nel viaggio verso l'Europa. L'elenco, pubblicato l'anno scorso da Internazionale, contava fino al maggio 2018 34.361 vittime, la grande maggioranza dei quali di età giovanissima.


Bardonecchia è stato il punto di raccolta dell'alta valle perché i volontari dell'alta valle lavorano insieme sul territorio. Ieri sera eravamo a Oulx a vedere il film "Dove bisogna stare" di Gaglianone che racconta quattro storie di donne, tra cui Elena di Oulx, che accolgono in modo personale e spontaneo migranti.

Grazie a chi é venuto!
Silvia Massara