18/08/14

Gruppi & Associazioni (2013)


GRUPPO CARITAS
«L’amore del prossimo radicato nell’amore di Dio è anzitutto un compito per ogni singolo fedele, ma è anche un compito per l’intera comunità ecclesiale, e questo a tutti i suoi livelli: dalla comunità locale alla Chiesa particolare fino alla Chiesa universale nella sua globalità» (cfr. DCE, 20).
La Caritas parrocchiale è l’organismo pastorale istituito per animare la parrocchia con l’obiettivo di aiutare tutti a vivere la testimonianza, non solo come fatto privato, ma come esperienza comunitaria, costitutiva della Chiesa. L’idea stessa di Caritas parrocchiale esige, pertanto, una Parrocchia “comunità di fede, preghiera e amore”. Questo non significa che non può esserci Caritas dove non c’è “comunità”, ma si tratta piuttosto di investire, le poche o tante energie della Caritas parrocchiale nella costituzione della “comunità di fede, preghiera e amore”. Come se la testimonianza comunitaria della carità fosse insieme la meta da raggiungere e il mezzo (o almeno uno dei mezzi) per costruire la comunione. Un esercizio da praticare costantemente.

Cosa ci si aspetta dalla Caritas parrocchiale?
Ogni Parrocchia, che è volto della Chiesa, concretizza la propria missione attorno all’annuncio della Parola, alla testimonianza dell’Amore, all’aiuto materiale e umano alle persone che ne facciano richiesta. È esperienza comune che ci siano, in Parrocchia, una o più persone che affiancano il Parroco nella cura e nella realizzazione di queste tre dimensioni. Sono gli “operatori” pastorali, coloro che “fanno” (operano) concretamente qualcosa.
Dopo il Vaticano II, la pastorale si arricchisce di una nuova figura: “colui che fa perché altri facciano”, a meglio, “fa, per mettere altri nelle condizioni di fare”. È l’animatore pastorale. La Caritas parrocchiale, presieduta dal Parroco, è costituita da figure di questo tipo: un gruppo di persone che aiutano il Parroco sul piano dell’animazione alla testimonianza della carità più che su quello operativo di servizio ai poveri. L’obiettivo principale è partire da fatti concreti – bisogni, risorse, emergenze – e realizzare percorsi educativi finalizzati al cambiamento concreto negli stili di vita ordinari dei singoli e delle comunità o gruppi, in ambito ecclesiale e civile (animazione).
Bardonecchia, rispetto alle altre località della Valsusa si differenzia per alcuni aspetti: la crisi economica in atto non ha colpito ancora così duramente le famiglie locali. Al momento le famiglie assistite con i viveri e con l’abbigliamento sono circa 25, un numero basso rispetto alla media della Valle. La vocazione turistica del nostro territorio probabilmente offre ancora posti di lavoro, anche se stagionali, cosicché la disoccupazione non raggiunge i livelli che si evidenziano in media e bassa Valle.
Attualmente la nostra Caritas si occupa di vari aspetti: distribuzione di viveri alle famiglie suddette e poveri di passaggio, distribuzione di abiti usati, vendita presso il “negozietto” di Via Grandis di articoli artigianali, raccolta e donazione di mobili e suppellettili, allestimento mercatini estivi, raccolta di indumenti nel mese di ottobre, i cui proventi sono destinati alla Caritas diocesana per opere umanitarie.
Questo fine anno 2013 ha visto un rinvigorimento del nostro Gruppo, in cui sono entrati nuovi volontari, carichi di entusiasmo e di idee. Grazie.
Un altro grazie è destinato al sig. Aldo Comotti, che realizza e offre innumerevoli oggetti in legno, tanto apprezzati soprattutto dai turisti.
Purtroppo dobbiamo registrare la perdita della carissima Maria Vallory che per noi ha creato tantissimi centrini a uncinetto molto richiesti durante i mercatini. Grazie, Maria!
Nadia Tria

G.I.S. - GRUPPO di INTERVENTO SOCIALE

Un’immagine dei “mercoledì insieme”.
Con l’approvazione del bilancio consuntivo 2012, nell’Assemblea ordinaria del febbraio 2013, il nostro Presidente Claudio Bugatti ha preannunciato a tutti i Soci la sua concreta volontà di lasciare questo incarico – premurosamente svolto per oltre vent’anni– inderogabilmente entro il 2014. Decisione presa con grande senso di responsabilità, tanto da voler trasferire le sue competenze gradatamente durante l’anno e continuando ad affiancare e sostenere chi dovrà e vorrà rimpiazzarlo. Di tutto ciò sicuramente ne hanno già preso atto coloro che usufruiscono dei nostri servizi, infatti telefonando per prenotare un pulmino, a rispondere non è più la sua voce ma, a partire dal mese di maggio, a coordinare i pulmini, gli autisti e i fruitori dei servizi, vi è il socio Ernesto Capra che, con grande entusiasmo, ha accettato questo preziosissimo incarico.
Da evidenziare nell’anno 2013 sono sicuramente i lavori eseguiti all’interno dei garage in Regione Courbe presi in affitto già dalla fine dell’anno 2012. Infatti, alcuni nostri volontari, con molto impegno e dedizione, hanno voluto rendere i locali più confortevoli, sia per l’ottima sistemazione dell’attrezzatura (sedie a rotelle, letti per disabili, ecc.) sia per l’eccellente collocazione dei tre pulmini. Hanno provveduto, avvalendosi della preziosa collaborazione di alcune Ditte specializzate del paese, alla risistemazione del portone d’ingresso, all’imbiancatura totale delle pareti, ad un’adeguata contro-soffittatura con telo ignifugo e ad altri lavori di manutenzione.
Come anticipato, si è provveduto a sostituire il Ducato “222”, con ormai più di 170.000 km., con un nuovo pulmino Ducato d’occasione, andando così a garantire un trasporto più sicuro e agevole.
Anche quest’anno abbiamo registrato: 535 trasporti percorrendo oltre 55.000 km.; circa 650 presenze ai “mercoledì insieme”; oltre 100 persone presenti alla “serata pizza”; più di 300 volontari impegnati in visite per semplice compagnia e per accompagnamento passeggiate. Sono stati elargiti 12.000 Euro a sostegno di famiglie bisognose, dando un concreto aiuto nel pagamento di utenze  domestiche,  affitti,  assicurazioni auto, rate del mutuo, acquisto di beni di prima necessità, come a noi segnalati dall’assistente sociale e dal servizio socio-sanitario comunale.
È quindi nostro dovere ringraziare quanti nel silenzio hanno aiutato la nostra Associazione e continuano a farlo donando gratuitamente del loro tempo e collaborando con delle donazioni volontarie di denaro, affinché si possa proseguire a sostenere coloro che vivono in un periodo di disagio sia fisico che economico.
La segreteria


CANTORIA di SANT’IPPOLITO
Il mio cammino in Cantoria ha avuto inizio lo scorso 26 febbraio 2013. Da alcuni mesi desideravo farlo e, in qualche modo, prendere il posto del mio caro nonno Gino, che con la sua morte ha lasciato in me un grande vuoto. Non riuscivo ad immaginarlo dietro a una fredda lapide di marmo. Desideravo trovarlo presente in altri luoghi, nelle cose di cui era appassionato, in particolare nel canto. Con il passare del tempo ho compreso che quel seme che lui aveva gettato tanti anni fa stava per produrre frutto anche in me. Già mi aveva introdotta, parecchi anni fa, a cantare con lui, nella Corale Ensamble d’Harmonies, che poi avevo lasciato.

Fabrizio, Cristina e Stefania.

Ora un nuovo entusiasmo è entrato in me e la “sua” Cantoria di S. Ippolito è diventata per me, ogni volta che salgo accanto all’organo, come “un momento di Paradiso”. Là il sorriso non mi manca mai e, ogni volta, sento la sua invisibile presenza e assaporo un’atmosfera di amicizia.
Con gli altri membri del Coro, con i quali mi sono subito affiatata, condivido l’obiettivo di offrire il nostro canto al Signore, imparando ogni volta qualche brano nuovo e integrando a casa, con un po’ di esercizio, per cercare di stare al passo con gli altri cantori più esperti di me.

I cantori di Sant’Ippolito.



Desidero da queste righe ringraziare Fabrizio, il Maestro del Coro che, con pazienza, mi ha già insegnato parecchi canti, e Stefania, che ci accompagna all’organo durante le celebrazioni, e tutti i cantori che mi hanno accolta con simpatia e affetto.
Non tutte le parrocchie hanno la fortuna d’avere una Cantoria che invece è un bene prezioso. Dove c’è, come a Bardonecchia, va portata avanti, inserendo voci nuove, in modo che il lavoro svolto dai nostri nonni non vada smarrito.
Cristina Mainardi

Virgilio Soldi.
Sarebbe bello, anche se impegnativo, poter santificare anche con la presenza della Cantoria tutte le domeniche dell’anno, ma la nostra Corale si accontenta di partecipare ai momenti più importanti della Liturgia: Pasqua, Natale, Ognissanti, la Commemorazione dei Defunti al Cimitero e alcune feste dedicate alla Madonna. Poi ci sono le feste dei Santi: Sant’Ippolito il patrono, San Rocco per la Commemorazione votiva di metà Quaresima e Santa Cecilia, Patrona della musica sacra.
Siamo poi calorosamente accolti da don Paolo per le feste patronali delle Frazioni: Sant’Antonio Abate, San Pietro e San Lorenzo, quando è possibile diretti da Fabrizio e Stefania, altrimenti ricorrendo alla disponibilità di Francesco Avato e a qualche organista “di fortuna”, come don Paolo e Gianni Becchis.
Ahimé, quest’anno la festa di San Francesco non si è fatta: il Convento è chiuso, padre Mauro è stato trasferito e ci resta nel cuore il Cantico delle Creature, con le soavi note del “Dolce Sentire”, proprio quest’anno che avremmo potuto dedicarlo a Papa Francesco, che del Santo di Assisi ne porta il nome.
Lo scorso anno, per San Francesco, al Convento c’era ancora Virgilio Soldi, come sempre lieto di unirsi alla Cantoria che per tanti anni aveva frequentato e, a volte, anche “diretto”, con passione e spirito di servizio: te ne sei andato portando con te il bel sorriso, ma lasciando la tua amicizia. Grazie, Virgilio. Per te abbiamo intonato “Signore delle cime”, perché il Signore ti accolga tra i cantori del Paradiso.
Giorgio Malavasi

CORETTO SANT’AGNESE
Nell’anno 2012 il Coretto Sant’Agnese celebrava il suo ventesimo anno di attività con una bella festa culminata alla “Genzianella”.
Il Coretto al pranzo di S. Cecilia. [foto G. Bompard]
Da quell’avvenimento un altro anno è passato e il Coretto prosegue a guidare i fedeli nell’esecuzione dei canti durante le celebrazioni liturgiche alla Messa prefestiva e in tutte le principali solennità dell’anno.
Il mio vuole essere un ringraziamento a tutti coloro che in questi anni hanno fatto sì che il Coretto restasse compatto per continuare a tenere vivo l’entusiasmo che lo ha caratterizzato fin dalla sua nascita.
Innanzitutto grazie al Parroco don Franco che stimolò la fondazione del nostro gruppo, che ha avuto fiducia in noi e ci ha sempre sostenuti e incoraggiati.
Grazie ad Antonello, Claudia, Cristina, Giuliana, Stefano e Tanja: fin dall’inizio insieme, abbiamo creduto nel Coretto e non ci siamo mai scoraggiati neanche nei momenti più difficoltosi.
Grazie a coloro che nel corso degli anni si sono uniti e danno il prezioso contributo: Beatrice, Camilla, Chiara, Eralda, Sandra e la famiglia Bompard al completo con Andrea, Chiara, Marco e Simonetta.
Grazie ai nostri “piccoli” aiutanti: Beatrice, Daniele, Federico, Giorgia, Giorgio, Marianna e Martina.
Nel ricordo di quella ormai lontana domenica di vent’anni fa, il Coretto continua la sua attività e attende nuovi arrivi che siano disposti a dare il loro contributo nell’esecuzione dei canti, tenendo conto che: «I fedeli che si radunano nell’attesa della venuta del loro Signore, sono esortati dall’apostolo a cantare insieme salmi, inni e cantici spirituali (Col. 3,16). Infatti il canto è segno della gioia del cuore (At. 2,46). Perciò dice molto bene Sant’Agostino: “Il cantare è proprio di chi ama”, e già nell’antichità si formò il detto “Chi canta bene, prega due volte”» (da: Ordinamento Generale del M.R., n. 39).
Lisa Procopio

SCUOLA MATERNA
Alunni, insegnanti e personale della Scuola Materna
in visita alla chiesa parrocchiale.
L’offerta formativa elaborata dalla scuola per l’anno scolastico si completa attraverso la proposta di uscite didattiche ed attività diverse.
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Per festeggiare l’autunno, i bambini della Scuola dell’Infanzia “Bellando”, hanno intrapreso, con le loro maestre, due piccoli viaggi, uno a fine ottobre tra i reperti romani di Susa e l’altro nel mondo della fantasia sul palco del Palazzo delle Feste mercoledì 13 novembre. Per alcuni bimbi è stata, nel primo caso, la prima vera gita senza la guida dei nonni e dei genitori e, quindi, il primo passo verso la consapevolezza del mondo al di fuori delle mura familiari; nel contesto dello spettacolo i più piccoli, alcuni dei quali hanno compiuto da poco 3 anni, hanno conosciuto il mondo dell’interazione tra coetanei in un’atmosfera surreale, quella del palco e dell’interpretazione, vestiti da foglie, cantando canzoni.
Le maestre e i genitori ringraziano le bravissime cuoche Vickj e Sara che, a conclusione dello spettacolo autunnale, hanno concesso a grandi e piccini un buonissimo sfogo culinario!  [MTV]

Un anno con I NOSTRI GIOVANI
In occasione della Domenica delle Palme, Papa Francesco ha rivolto ai giovani un grido molto forte: «Giovani, non lasciatevi rubare la speranza». Questa frase è rimasta impressa in molti ma, a guardar bene, questa speranza ha un nome e un volto che è quello di Gesù Cristo. È lui che, se accolto nella nostra vita, la riempie di ogni significato e dona la vera felicità perché rende la vita pienamente realizzata. Trasmettere questa verità alle giovani generazioni non è sempre facile, infatti il contesto in cui viviamo ci porta lungo strade opposte e i modelli propinati dalla stampa e dai mass media propongono stili di vita diametralmente opposti a quelli del cristiano. Oggi è più facile non essere cristiani che, invece, esserlo fino in fondo. Ma, anche se queste sono le premesse, non ci stanchiamo di proporre ai nostri giovani quella speranza che è Gesù Cristo, perché sia il solido punto di riferimento per la loro vita.
Da alcuni anni mi dedico a questa pastorale e ho potuto notare che è importante, anzi fondamentale, che le famiglie incoraggino i loro figli a fare delle esperienze che vadano oltre il catechismo, perché possano sperimentare che la fede non si limita a qualcosa di cerebrale, di cognitivo, ma è un'esperienza ricca di gioia, perché è stare con Dio e con i fratelli attraverso uno stile di vita.
Per questo motivo ormai da vario tempo si propone un’esperienza estiva che quest’anno è stata realizzata a Pinarella di Cervia. Si tratta di due settimane in cui, attraverso la vita comunitaria, è stato possibile gustare come la vita cristiana sia ricca di gioia e, attraverso il contributo di tutti, bella e affascinante. Inoltre i momenti di preghiera e di dialogo permettono di crescere e di intessere amicizie che portano in sé la volontà di continuare questo percorso anche durante l’anno pastorale.
A partire da questa iniziativa, che nel 2013 è arrivata alla decima edizione, si sono ulteriormente rafforzate le attività per i ragazzi delle scuole superiori.
Ad oggi ci sono due diverse esperienze per loro: la prima riguarda i ragazzi del biennio, tenute a Bardonecchia e Sauze d'Oulx, con cadenza quindicinale, riflettendo su come sia possibile essere protagonisti della propria crescita, cercando di conoscere se stessi in profondità e nel proprio carattere: «Io posso rispondere in modo consapevole alle suggestioni positive o negative che mi succedono oppure posso fuggire attraverso quelle strade che mettono a repentaglio la vita fino a sprecarla completamente, come il fumo, le droghe, l'alcool, l'abuso di social network, la pornografia dilagante ed altro». Sono previsti anche momenti di festa, altri di preghiera, come la preparazione e la partecipazione alla Via Crucis diocesana. Un solo problema voglio rendere presente: purtroppo i gruppi sono numericamente piccoli, in quanto parecchi cresimati di questi ultimi anni hanno declinato l'invito, forse pensando che, ormai, ricevuta la Cresima, il cammino a proposito della vita di fede sia da considerarsi terminato. Ma, se questo fosse il ragionamento, non sarebbe forse andare contro il senso del Sacramento che, invece, invita ad essere testimoni di Cristo e membri attivi della Chiesa?
L'altra esperienza è riservata per i giovani del triennio delle scuole superiori. Questi, che superano la quindicina, si ritrovano presso la parrocchia di Savoulx per confrontarsi sul tema dell'Uomo. Si tratta di un percorso che partendo dalle idee dominanti nella nostra società del Ventunesimo Secolo, passando attraverso la filosofia e le altre religioni, arriva a confrontarsi sulle caratteristiche della visione cristiana dell'uomo. Si tratta di una bella realtà che potrebbe coinvolgere altri giovani nel cammino di approfondimento del tema molto dibattuto anche fuori dai nostri ambienti.
Inoltre continua per gli universitari la lettura e il commento del catechismo dei giovani, a cadenza mensile. Il tema trattato quest'anno è quello dei Sacramenti.
Da questa sommaria presentazione si può constatare che le proposte ci sono ma fanno fatica ad essere accolte. A questo riguardo vengono in aiuto le parole evangeliche nelle quali Gesù invita a seminare senza attendere frutti e anche ad andare sempre in cerca della pecora smarrita. In altre parole noi ci siamo e speriamo – ne siamo certi – che il Signore susciti la nostalgia della sua Casa.
Don Giorgio Nervo

GRUPPO SCOUT

Noi LUPETTI di tutti i paesi della Valle di Susa ogni anno celebriamo il “San Francesco” e facciamo un sacco di giochi. A maggio siamo andati a Bussoleno, in un prato grandissimo. Quando sono arrivati tutti gli altri Lupetti abbiamo affrontato tante prove, come ad esempio riconoscere degli oggetti dalla loro forma, perché erano dentro un sacchetto, e molte altre cose. Dopo aver mangiato e dopo altri giochi, Baloo ha celebrato la Messa e poi abbiamo salutato tutti e siamo tornati verso Oulx e Bardonecchia.  [Giulia Saitta]

I Lupetti e “le spade nella roccia”.

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Le Vacanze di Branco vengono fatte d’estate e durano 6-7 giorni. In quelle di luglio 2013 ci siamo ispirati alla storia della “Spada nella Roccia”. Abbiamo soggiornato ad Almese dopo un viaggio in treno e un bel po’ di ore di cammino! [Nota dei Capi: i nostri lupetti camminano con vera grinta ed ogni anno raggiungiamo a piedi il luogo del campo].

I Lupetti e il bagno nelle pozze del Rio Messa.

Durante le giornate di solito giocavamo a giochi vari, anche con la palla, o andavamo a fare il bagno nel fiume lì vicino, dove c’erano pozze d’acqua bellissime.
Alle VdB non si portano telefoni, Nintendo e giochi vari, perché i giochi li costruiamo noi! Quest’anno abbiamo costruito strumenti musicali, spade di legno, dipinto medaglioni e fatto la carta marmorizzata.
All’interno della casa c’erano due camere (Lupetti e Lupette), una cucina collegata alla camera dei vecchi Lupi ed al grande giardino, i bagni, una sala ed una cappelletta.
Una sera ci ha raggiunti Baloo ed un’altra sera Fratel Bigio. Baloo ha celebrato la Santa Messa per tutti noi che l’abbiamo animata cantando e suonando. Fratel Bigio invece ci ha raccontato una storia che parlava di San Martino. È stata una storia della buona notte, perché quando Fratel Bigio la raccontava eravamo già tutti a letto ed è stata seguita dal canto dell’Ula Ula.
Il penultimo giorno siamo saliti a piedi alla Sacra di San Michele che abbiamo visitato con la guida. Lì abbiamo giocato, mangiato la pasta al forno cucinata da Kaa e dormito nei sacchi a pelo nella foresteria.
L’ultimo giorno sono venuti i genitori ed abbiamo giocato e mangiato tutti insieme nel giardino. Nel pomeriggio siamo tornati a casa felici di questa bellissima esperienza.
[Andrea De Marchi]

Come ogni anno il REPARTO “Barba di Fuoco” parte in estate per il campo estivo! Quest’anno il campo si è tenuto a Rhuilles in Val Thuras, un paesino accerchiato da montagne e silenzio. Nel cammino per arrivare al luogo del campo abbiamo incontrato tanti personaggi: dei pirati e una donzella avevano perso una mappa che abbiamo aiutato a ritrovare e sulla quale abbiamo scritto le nostre qualità, ovvero cosa portavamo noi sulla nave pronta a prendere il largo!
Tutti pronti a salpare allora! Il veliero c’è, il capitano è presente e anche la truppa con tutti i mozzi. Tra sfide per trovare gli oggetti persi durante il viaggio, feste e giochi si scopre che qualcuno tenta di sabotare la nave! Nessuno se lo aspettava ... ma alla fine si scopre chi è: l’aiutante del capitano. Tutti insieme uniti lo si sconfigge e finalmente la nave riprende il largo alla ricerca del tesoro. Il tesoro finalmente si trova, lo si apre e dentro c’era quella mappa dove avevamo scritto le nostre qualità! Eccolo lì il nostro tesoro ... Le nostre qualità da conservare bene perché sono una cosa unica.

Il Reparto al campo.

Giochi, attività, riflessioni, canti, allegria, suonate con la chitarra e risate di noi ragazzi che semplicemente siamo quel che siamo, senza maschere che ci fanno apparire diversi, senza travestimenti e senza trucco. Non abbiamo bisogno di nulla per essere quel che siamo in un gruppo dove non ci sono segreti, dove si cerca di aiutarsi a vicenda, di farsi forza per evitare quella nostalgia che ogni tanto sale e viene su, qualche lacrimuccia scende dal nostro viso ma sappiamo che abbiamo dei capi e soprattutto dei compagni pronti a tutto pur di farci venire un sorriso!
Come in un lampo è già ora di ritornare e di smontare tutto, le tende, gli angoli e il veliero piano piano spariscono, i mozzi non ci sono più e uno a uno vedi che vanno via con le macchine con gli zaini dentro. Con noi resta soltanto il ricordo di un campo spettacolare con persone uniche!  [Matilde Dominici]

I ragazzi più grandi dei Gruppi Scout di Bardonecchia e Susa da un paio di anni svolgono le loro attività insieme: servizio, dibattiti su diversi temi, autofinanziamenti, uscite e giochi.
Il servizio è molto importante nella vita di CLAN, e consiste nell'aiutare il prossimo. C’è dunque chi aiuta i capi più anziani durante l’anno, e chi invece svolge altre mansioni, come per esempio il tutoraggio di alcuni ragazzini con difficoltà a scuola, o l’aiuto più “manuale” a chi non ha tempo o possibilità di fare alcuni lavori. Fanno parte della vita di Clan anche i dibattiti. Questi possono riguardare diversi temi: dall'attualità (ad esempio la liberalizzazione delle armi negli U.S.A.) alla fede, ponendosi domande del tipo “a cosa serve pregare?”, e molto altro. L’autofinanziamento è invece un’attività che ha lo scopo di raccogliere fondi da utilizzare durante le attività, le uscite o la Route.

Il Clan di Bardonecchia gemellato con il Clan di Susa.

La Route è il momento culminante dell’anno, e consiste in un campo mobile durante il quale di giorno si cammina, e la sera ci si accampa con le proprie tende e ci si sofferma su alcuni temi scelti appositamente per il momento. L’anno passato il Clan ha fatto due Route: una più breve durante il ponte delle vacanze di Natale, e la seconda d'estate, partendo da Condove e terminando sei giorni dopo a Ferrera Cenisio. È stata un'esperienza faticosa, ma allo stesso tempo ricca di gioia e spensieratezza.
Per la prossima estate è in programma un grande evento atteso da tutti gli Scout italiani: la Route nazionale. Decine di migliaia di Scout provenienti da tutta l’Italia si incontreranno in una riserva in Toscana per passare quattro giorni di campo fisso, dopo aver trascorso i precedenti sei in cammino.
È un evento che permetterà a tutti di mettersi in gioco, a partire dall’impegno necessario per accumulare il denaro necessario a partire, fino ad arrivare a conoscere nuovi amici Scout da tutta Italia. [Simone Calvisio]

Convegno Nazionale M.A.S.C.I.
“Oltre il ponte... in cammino con la storia”
Dal 18 al 20 ottobre Bardonecchia è stata la sede della XXVI Assemblea Nazionale del MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani).
Il MASCI è un Movimento di Scout adulti uniti dall’idea che lo scoutismo sia una strada di libertà per tutte le stagioni della vita e che la felicità sia servire gli altri a partire dai più piccoli, deboli ed indifesi. La proposta del Movimento è valida per ogni persona che non consideri l’età adulta un punto di arrivo, ma voglia continuare a crescere per dare senso alla vita ed operare per un mondo di pace, più libero e più giusto.

Oltre 800 adulti scout – provenienti da tutta Italia e ospitati presso il Villaggio Olimpico –  si sono ritrovati per dar vita all’evento nazionale sotto il titolo “Oltre il ponte ... in cammino con la storia”, organizzato dalle Comunità MASCI del Piemonte. Il nutrito gruppo di volontari-organizzatori piemontesi ha trovato ospitalità presso la Colonia Astigiana “Porta Paradisi” e presso la struttura del Convento Francescano.
Le tre intense giornate hanno preso il via con l’intronizzazione della Parola di Dio guidata dal Vescovo di Susa Mons. Alfonso Badini Confalonieri, e sono proseguite con incontri, dibattiti e con l’elezione del nuovo Presidente e del Segretario nazionale, oltre ai membri del Consiglio. Ricco di significato, coinvolgente ed emozionante è stato l’incontro del venerdì pomeriggio presso l’accogliente Palazzo delle Feste, che ha visto gli interventi del Ministro per l’integrazione Cécile Kyenge, del fondatore del SerMiG Ernesto Olivero e del magistrato Camillo Losana.
Particolarmente toccante la serata di sabato, quando gli adulti scout hanno “invaso” le strade di Bardonecchia in processione con canti e preghiere, con tappe al Villaggio Olimpico e nel piazzale antistante il Palazzo delle Feste, dove è stato alimentato un suggestivo focolare. La serata di preghiera si è conclusa nella chiesa di Sant’Ippolito stracolma, con la celebrazione della Santa Messa officiata, tra gli altri, dall’Assistente ecclesiastico nazionale del MASCI padre Francesco Compagnoni e coordinata dal Parroco di Bardonecchia don Franco Tonda.
Marco Mellano


 ASS. NAZIONALE CARABINIERI - SEZIONE “ALTA VALSUSA”

Attività svolta nel 2013
L’annuale celebrazione della “Festa Sociale” ha rappresentato, per l’anno 2013, il momento più importante e di aggregazione per i soci della Sezione “Alta Valsusa”.
In concomitanza con la celebrazione del 199º di fondazione dell’Arma, la Sezione, unitamente alla consorella di Susa e all’Arma in servizio, si sono date appuntamento per festeggiare, tutti insieme, l’importante ricorrenza. Questa si è svolta appunto a Susa, anche per volontà del comandante della locale compagnia, Capitano Stefano Mazzanti, il quale, dopo sei anni di servizio in Valle Susa, talvolta “particolarmente impegnativo” per la situazione dell’ordine pubblico, aveva meritatamente ottenuto il trasferimento al comando della Compagnia di Treviso.
Nel corso delle festa sono stati consegnati riconoscimenti ai soci anziani ed a quelli che hanno superato il 20º anno di iscrizione all’Associazione.
•           Il 20 ottobre si è svolta l’ormai irrinunciabile gita sociale. Meta della medesima la “Fiera del tartufo” di Moncalvo, nell’Astigiano. Sebbene le condizioni atmosferiche non fossero ottimali – a tratti cadeva infatti una lieve pioggerellina – l’esito è comunque stato per tutti i partecipanti di piena soddisfazione.
•           Domenica 24 novembre l’Arma ha celebrato la sua Patrona, la “Virgo Fidelis”. Nella Cattedrale di Susa, con il rito religioso officiato da S.E. il Vescovo Mons. Alfonso Badini Confalonieri, si sono trovati uniti i militari in servizio ed in congedo ed una folta rappresentanza di Sindaci dei Comuni della Valle. Il nuovo comandante della compagnia, Tenente Flavio Pieroni, ha ricordato un fatto d’armi avvenuto in Africa il 21 novembre del 1943. La deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti ha chiuso la solenne celebrazione.
M.S.

ASS. NAZIONALE POLIZIA DI STATO - GRUPPO DI BARDONECCHIA
Al 17º Raduno – tenuto venerdì 24 maggio 2013 – si è registrata la presenza del Dirigente del Commissariato di P.S. di Bardonecchia il dr. Francesco Destro, dell’Isp. Capo Michele Perera dell’Associazione Anps di Domodossola, del Presidente dell’Avis di Bardonecchia Fabrizio Bortolotti, del Maresciallo della Guardia di Finanza Francesco Bocco del Commissariato Binazionale di Modane, nonché di colleghi in servizio e pensionati giunti da altre località, tra cui Como, Sangano (TO), Sanremo (IM), Guarene d’Alba (CN) e Masera (VB). Un plauso particolare è rivolto a coloro che sono giunti da lontano e non hanno voluto mancare all’appuntamento.
Il Maresciallo Giovanni Tacchino (al centro) festeggiato dai colleghi dell’Anps.   Primo a destra  il dr. Mario Sica, dirigente emerito del Commissariato di Bardonecchia. [foto collez. E. Burigo]

La giornata è iniziata con la celebrazione della S. Messa in suffragio dei tanti colleghi defunti e il momento più commovente è proprio la lettura dei loro nomi. In 24 sono sepolti a Bardonecchia, altri 24 in altri cimiteri. Tutti avevano prestato servizio nel locale Commissariato. Un particolare ricordo è per l’Appuntato dei CC Mario Simeone, mancato in questo ultimo anno. Nel corso della celebrazione il Parroco ha voluto ricordare anche i colleghi anziani che, per motivi di salute e di anzianità, non hanno potuto essere presenti fisicamente ma, certamente, con il loro cuore. Hanno fatto seguito le foto ricordo e la deposizione dei fiori al Cimitero. Il ritrovo è poi proseguito presso l’Hotel Ristorante “La Quiete”, in un’atmosfera di grande amicizia e con il proposito di ritrovarsi l’anno prossimo, se possibile, ancora più numerosi.
Enzo Burigo, Responsabile del Gruppo
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Premiato il Maresciallo Giovanni Tacchino
In concomitanza con il “Giorno della Memoria”, il Maresciallo Giovanni Tacchino, al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, ha presentato il libro “Il silenzio degli eroi”.
Poliziotti, Carabinieri e loro familiari presenti al 17º Rendez-vous. [foto DGWeb]
Il Maresciallo Giovanni Tacchino (al centro) festeggiato dai colleghi dell’Anps.   Primo a destra  il dr. Mario Sica, dirigente emerito del Commissariato di Bardonecchia. [foto collez. E. Burigo
 L’opera, scorrevole e intensa, priva di avversione e risentimento, ripercorre il periodo dal 1943 al 1945 quando, poco più che diciottenne, fu internato nel Lager Stammlager XB 953 di Sandbostel nel nord della Germania.
Al termine della guerra, reduce dai campi nazisti, si arruolò in Polizia, prestando servizio per oltre quarant’anni, principalmente presso il settore Polizia di Frontiera di Bardonecchia, fino all’anno 1986, meritandosi la stima e l’apprezzamento dei superiori, colleghi e della cittadinanza. Attualmente è uno dei soci Anps più anziani della Sezione di Susa.
Presente all’evento, in veste di moderatore, il Vicesindaco dott. Salvatore Carollo.
Alla domanda su cosa l’avesse indotto a rendere pubblica dopo settant’anni questa sua esperienza, l’autore risponde: «Pensando ai giovani e alle future generazioni affinché ricordino che la conquista della libertà e della democrazia è stata ottenuta con il sacrificio ed il prezzo di tanto sangue e dolore delle genti italiane, ma in particolar modo di tanti giovani. Ed anche per rinnovare la Memoria di tutti coloro che sono stati dimenticati dai libri della storia, dal pensiero comune, i tanti che hanno vissuto l’orrore della fame, della sete, della sporcizia, dell’alienazione e molti, troppi, della morte nei famigerati lager di sterminio. ... Credo che la Memoria non vada accantonata bensì trasmessa».,
Particolare affetto al Maresciallo Tacchino è stato espresso dalla Presidenza Nazionale dell'Anps con il conferimento di un attestato di Benemerenza e stima, consegnato dal Vicepresidente Nazionale Anps cav. uff. Antonio Guerrini e dal Questore dr. Mario Sica, Dirigente emerito del Settore Polizia di Frontiera, negli anni in cui il M.llo Tacchino vi prestava servizio. L’attestato va ad affiancare la Medaglia d’Onore consegnatagli il 27 gennaio 2009 dal Presidente della Repubblica, in riconoscenza degli anni di prigionia.
Alla manifestazione erano presenti anche il V.Q.A. dr. Francesco Destro, attuale dirigente del Commissariato di Bardonecchia, il Presidente Sez. Anps di Susa cav. Angelo Pietracatella, il Vicepresidente Carmine Fusco, il Consigliere Renato Brunelli, il Capogruppo Anps di Bardonecchia Enzo Burigo, il Presidente dell’Ass. Naz. Carabinieri Sez. Alta Valsusa cav. Silvio Medail, e tanti Poliziotti, Carabinieri e Finanzieri provenienti anche da L’Aquila, Sanremo e Torino.
Al termine l’Anps Sezione di Susa ha fatto dono all'Amministrazione Comunale di un gagliardetto del Gruppo di Bardonecchia in segno di riconoscenza ed amicizia.
Enzo Burigo

 CROCE ROSSA ITALIANA - COMITATO DI BARDONECCHIA

Ci ritroviamo, come di consuetudine dopo un anno, per comunicare a tutta la popolazione il consuntivo della nostra attività di volontariato su tutto il territorio della Comunità Montana Alta Valle Susa.
Come si può constatare dal grafico allegato gli interventi effettuati dalle nostre ambulanze sono stati 938, di cui 382 su Bardonecchia, e credo che non sia superfluo dire che siamo stati d’aiuto.
Il 2013 è stato l’anno in cui ci siamo veramente prodigati per acquistare una nuova ambulanza in considerazione che il parco macchine stava diventando vetusto.
I canali da noi percorsi sono stati molteplici: abbiamo attivato una sottoscrizione, abbiamo partecipato al concorso della Fondazione CRT, il quale ci ha fruttato un cospicuo contributo di 50.000 Euro, inoltre il Comune di Bardonecchia ci ha donato 20.000 Euro, la Sitaf 5.000, e 103 famiglie di Bardonecchia 8.900 Euro. La somma prefissata è stata quindi raggiunta, così si è potuto dar seguito all’ordine del mezzo che ci verrà consegnato nei mesi marzo-aprile 2014.
Spero di poter invitare tutta la cittadinanza all’inaugurazione del nuovo mezzo, che potrà prendere regolarmente servizio.

Base 530 Bardonecchia: 363 interventi. Tango 013 postazione di Oulx: 575 interventi.
Bardonecchia: percorsi 24.727 km.
Oulx: percorsi 25.240 km.

Un grazie anticipato alla Fondazione CRT, al Comune di Bardonecchia, alla Sitaf e a tutti i cittadini che hanno contribuito e hanno creduto nella nostra iniziativa.
Mi dispiace di non aver potuto mantenere fede al programma dei festeggiamenti per il ventennale di fondazione del nostro Comitato, ma mi è sembrato più razionale e giusto, in questo momento di grande crisi, destinare la somma per l'acquisto di un defibrillatore, utile per salvare vite umane.
Un grazie di cuore a tutti i Volontari che, sottraendo del tempo prezioso alle proprie famiglie, si prodigano con serietà e professionalità per mantenere sempre attivo, funzionale e, sono sempre più convinto, essenziale questo servizio alla Comunità.
Il Presidente: Carlo Florindi


 DONATORI DI SANGUE A.V.I.S. - SEZIONE DI BARDONECCHIA
I Presidenti Fabrizio Bortolotti e Maurice Giraud 
nell’omaggio floreale al monumento del donatore
Festa del Donatore
Domenica 1º dicembre i membri e simpatizzanti della Sezione AVIS Comunale di Bardonecchia si sono ritrovati per celebrare la Festa del Donatore. La giornata, caratterizzata da uno splendido sole in una cornice di neve fresca, è iniziata con la posa di omaggi floreali al monumento del donatore e al locale cimitero. È proseguita, presso la chiesa di Sant’Ippolito, con la partecipazione alla Santa Messa celebrata in suffragio dei defunti avisini da don Franco Tonda.Durante l’omelia il Parroco ha ricordato il profondo senso cristiano del dono del sangue, ha inoltre ricordato i nostri defunti donatori ed in particolare si è soffermato sulla figura di Teresio Ugetti che ci ha lasciati tre mesi fa: «Lui non era un donatore, ma ha fatto tanto per essi non facendo loro mai mancare le sue brioches da gustare dopo ogni donazione». La   suggestiva   manifestazione   è stata qualificata dalla presenza delle numerose autorità locali quali il Comune  di  Bardonecchia  rappresentato dall’assessore ing. Cicconi, le Forze di Polizia rappresentate dai rispettivi Dirigenti e Comandanti, la Croce Rossa Italiana, l’Associazione Nazionale Alpini, il G.I.S., nonché i Parroci don Franco e don Paolo; dalla vicina Modane, in rappresentanza della gemellata consorella, è intervenuto il Presidente Giraud Maurice unitamente alla consorte.
La giornata è proseguita presso il rinomato Ristorante “Faggio Rosso”, ove sono stati ospitati i 150, tra donatori e simpatizzanti, che hanno deciso di continuare i festeggiamenti. Nel corso del pranzo è stata consegnata l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica conferita dal Presidente della Repubblica Napolitano al presidente uscente Giovanni Inverso; sono stati inoltre ricordati con la consegna di una targa ricordo per il grande impegno sempre dimostrato e per la promozione del dono del sangue il Cavaliere Ufficiale Silvio Medail e la sig.ra Carla Tignone, componenti del precedente Direttivo. Sono stati simpaticamente ricordati per la loro costante partecipazione alle operazioni di ristoro durante le sedute di prelievo le signore Maria Erta, Maria Lopez e Paola Inverso e il sig. Roberto Glarey.
La festa si è conclusa con la magnifica e squisita torta preparata da Marina e Franco Ugetti.
*   *   *
Il Presidente Maurice Giraud e il Vicepresidente
Francesco Bocco nell’omaggio floreale al cimitero.
L’attività del Direttivo al fine di rendere più dinamica l’organizzazione della Sezione si è sostanziata, tra l’altro, nell’informatizzazione dell’archivio dei soci. Nel costituendo archivio sono confluiti i donatori che dal 4 luglio 1965 (giorno della fondazione della Sezione) al 1º dicembre  2013  hanno  donato il sangue almeno una  volta. È risultato che in questi 48 anni la Sezione ha all’attivo oltre 15.658 donazioni, suddivise su 464 donne e 768 uomini. In quest’ultimo anno si annoverano 17 nuovi donatori e c’è stato un leggero incremento nelle donazioni, da 391 a 411. Il costituendo database è stato implementato con gli indirizzi e-mail e il numero di cellulare di ciascun donatore.
Il risultato che si è imposto il Direttivo è di raggiungere il donatore con un mezzo più veloce, efficace ed economico quale l’e-mail o l’SMS.

Nel corso del pranzo sono state consegnate le seguenti benemerenze:
–          Diploma (3 anni iscrizione Avis e 6 donazioni, o 8 donazioni): Accordino Fabio, Di Sanzo Vincenzo, Gerard Livia Maria, Gonella Patrizia, Miccichè Giuseppe, Nicotera Sina, Nocera Antonio, Parasole Cinzia Rosaria, Raiteri Laura, Ravera Paolo, Ricca Ivana, Spada Doris, Ugetti Irene, Vachet Maurizio, Vallory Jessica, Villani Mattia, Zurru Vincenzo, Veltri Bice.
–          Distintivo d’argento (5 anni iscrizione Avis e 12 donazioni, o 16 donazioni): Abbà Luca, Ainardi Chiara, Arlaud Sylva, Bompard Marina, Caccia Antonella, Cavagnero Silvio, Claretto Giovanni, Dominici Gabriele, Ercolino Antonella, Fasano Piero, Ferrari Stefano, Gambino Rosalia, Gonella Maurizio, Guiffre Maurizia, Lecis Maximiliano, Masset Roberto, Morabito Domenico, Ozella Andrea, Parducci Silvio, Peloso Loredana, Rochas Rita, Rusich Lucilla, Sarboraria Laura, Savastano Giacomo, Vachet Emiliano, Vallory Davide, Vallory Paola, Veltri Massimo, Zedda Alessandro, Mainardi Enrico.
–          Distintivo d’argento dorato (10 anni iscrizione Avis e 24 donazioni, o 36 donazioni): Allemand Elena, Ariusso Oscar, Bava Beatrice, Bertessa Daniele, Bertessa Michele, Bortolotti Emanuela, Burigo Francesca, Canagallo Laura, Caprioli Luigi, Cardinali Luciano, Cerrato Roberta, Chiamberlando Daniele, Cinato Fabrizio, Colomb Lucia Stefanella, Franzini Federico, Gautier Marco, Lantelme Roberto, Micai Elisa, Michelone Teresita, Perini Roberto, Rango Fabrizio, Rossa Odilia, Roude Andrea, Scardanzan Enrico, Teglia Andrea.
–          Distintivo d’oro (20 anni iscrizione Avis e 40 donazioni, o 50 donazioni): Bava Antonello, Blanc Andrea, Bompard Stefano, Caccia Alessandra, Cerrato Cristina, Chareun Daniele, Chiaffrino Franco, Costantino Luigina, Durand Rosa Iolanda, Perosino Alberto Luciano, Tignone Carla Liliana, Vallory Danilo.
–          Distintivo d’oro con rubino (30 anni iscrizione Avis e 60 donazioni, o 75 donazioni): Bellet Giorgio, Bellone Antonio, Cibonfa Roberto, Conti Pierluigi, Conversazioni Stefano, Guiffre Carlo, Milic Antonella, Regazzoni Cesare, Vachet Marco, Inverso Giovanni.
–          Distintivo d’oro con smeraldo (40 anni iscrizione Avis e 80 donazioni, o 100 donazioni): Bocco Francesco, Pacchiodo Marcello.
Fabrizio Bortolotti

GRUPPO O.F.T.A.L.
Lourdes, 1-7 settembre 2013: Gruppo Valsusa [foto Viron]

Proponiamo alcune testimonianze avute da Dame e Barellieri circa le loro impressioni su Lourdes
Partenza in pullman dal paesello, con tante facce conosciute, poi il ritrovo in stazione. Anche se manca poco più di un’ora alla partenza prevista (che diventeranno oltre due per problemi al locomotore) la banchina è già piena di gente con il sorriso in volto. Strette di mano veloci e subito dentro l’ambulanza: saluti e battute con i fratelli e le sorelle dell’UNITALSI, con cui condividiamo il viaggio (è il secondo anno insieme) e cominciamo ad ospitare, al meglio possibile, chi deve viaggiare sdraiato per le oltre 22 ore che ci attendono. Siamo in coda al convoglio sino a Tolosa e le scosse violente in tutte le direzioni ce lo ricorderanno costantemente. Ma si accetta il tutto perché la Lourdite (così l’ha chiamato un barelliere riferendosi alla voglia pazza di tornarci) è forte dentro di noi.
Quest’anno il tema pastorale è: Lourdes, una porta della fede. Cioè, si affrettano a dirti, non è che qui sia l’unico posto dove sia possibile oltrepassare la soglia ed avanzare nel tuo percorso... Sono certo che è così ma, forse solo per il fatto di trovarti fuori dal tuo quotidiano, qui è comunque più semplice trovare i tempi, sia durante le funzioni, piene di input su cui riflettere, che nei momenti notturni, magari passati davanti a Lei, per guardarti dentro e cercare di fare qualche passo in più. È comunque, come sempre, una settimana intensa... e si rincontrano amici con cui ci si trova anche durante l’anno, si rivedono persone care da cui hai appreso tanto, pensi spesso anche a chi, per i motivi più diversi, quest’anno non è con noi (e ti manca), si trovano anche volti nuovi e, in cuor tuo, speri che la nuova esperienza gli piaccia talmente da aver voglia di ripeterla, nonostante il giungere sino qui (poi tornare a casa), sia diventato, anno dopo anno, sempre più difficile e faticoso. Ma la Lourdite è forte dentro di noi... e qualcuno ha già cominciato il conto alla rovescia per il prossimo anno.
Grazie per l’amicizia, la condivisione, la fratellanza che ci lega. ... [Beppe]
«A Lourdes non si sceglie di andare, ma si è chiamati... come è successo a me».
[foto collez. M. Gonella]
*   *   *
... Lourdes è sempre un dono di Maria in ogni istante, in ogni mansione, in ogni persona conosciuta e sconosciuta. Lourdes è anche nei cuori dei suoi visitatori che la ripongono nel segreto della loro anima e la portano a casa sotto forma di acqua, di immaginette, di corona del Rosario.
Da Lourdes nessuno è partito. Siamo ancora tutti là che ci stiamo aspettando per rivederci tra un anno, però nel gioco della vita, da Lourdes non si torna più a casa. [Giuseppina]
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... Lourdes è ancora lì, più di 150 anni dopo, ad attenderci a braccia aperte. Chi ci arriva per la prima volta è meravigliato da ciò che lo circonda, chi ci torna dopo uno o trent’anni fa ugualmente scorta di fotografie mentali, da riguardarsi e condividere una volta rientrati in Italia.
Il pellegrinaggio è simile a molti altri, ma a suo modo unico. Sempre nuove sono le emozioni che sa trasmettere, perché chi lo vive all’interno della grande famiglia O.F.T.A.L. cresce e matura a poco a poco.
Purtroppo, come sempre, passa tutto troppo in fretta, ed è già ora di tornare. I sorrisi e i pianti di tutti noi però non sbiadiscono, e resteranno per sempre protetti sotto al mantello della Bella Signora. Un altro pellegrinaggio è passato e tante nuove sfide ci attendono. Gli anni corrono, si alternano veloci sui calendari, ma la grande famiglia O.F.T.A.L. resta. Grazie a Dio. [Giancarlo]
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Arrivederci al prossimo anno, sempre uniti nella preghiera.
Dame e Barellieri

Sensazioni Lourdiane
Sono passati pochi giorni dal rientro dal pellegrinaggio e ancora non so “quantificare” le emozioni provate.
«Quest’anno devi venire con noi a Lourdes», mi avevano chiesto, ed io ho detto sì senza pensare a quello che avrei vissuto.
«È un’esperienza che devi vivere per te stesso, è tua, potrebbe anche non dirti niente...»: non è andata così! È stato un crescendo di emozioni, sensazioni, esperienze, condivisioni, da inglobare come combustibile nel mio cuore.
Sin dalle prime ore vissute da volontario, il tempo non bastava mai, tanto da non voler andare a dormire per non sprecare anche solo un’ora.
Ho conosciuto il senso vero dell’amicizia, della spontaneità, del dialogo, il calore degli abbracci, il significato del “ti voglio bene” detto con il cuore.
Ho scoperto e condiviso: la capacità repressa di aprirsi e raccontare la propria vita a persone che non conosci, ma che senti solidali; l’energia che ti dà essere utile a qualcuno, che ricambia con un bacio o una poesia; la sensibilità delle persone che hai accanto, e di cui non ti sei mai reso conto, anche se abitano nel tuo stesso paese; le ore vissute, nel senso vero del tempo, che durano sempre sessanta minuti, ma sono attimi intensi e gioiosi, anche nella sofferenza della malattia; l’intensità emotiva di una Via Crucis, vissuta nel raccoglimento più profondo, in unione con il raccoglimento altrui, in un silenzio edificante, dove le parole, come una radiografia, scoprono la tua vita e sembrano essere dette per te e solo per te; e poi... l’intimità e l’introspezione davanti alla Grotta, luogo magico, dove i pensieri si cancellano e lasciano spazio alla serenità che ti pervade.
«Ricordatevi che a Lourdes non si sceglie di andare, ma si è chiamati a recarsi», così ci è stato detto all’inizio del pellegrinaggio.
Voglio umilmente pensare che sia così e l’augurio che faccio a tutti è di essere chiamati ad andare, com’è successo a me, il resto verrà da sé...
Maurizio Gonella

L’ANGOLO FILATELICO 2013
In altra parte del Bollettino potete leggere la cronaca di quella stupenda giornata che è stata il 18 maggio, con l’arrivo di tappa del Giro d’Italia allo Jafferau. Qui invece solo una segnalazione sul risvolto filatelico che quel momento ha generato. L’annullo speciale, che per l’occasione avrebbe  ben meritato, non c’è stato per le oramai note vicende legate all’utilizzo “postale” dei loghi di proprietà di terzi, in altre parole: se lo vuoi paghi ed anche profumatamente. Si è provveduto comunque ad allestire una cartolina ricordo che ha ripreso nell’illustrazione il bel manifesto d’antan preparato dal Comune di Bardonecchia. Affrancata con il francobollo emesso da Poste Italiane per il Giro d’Italia, ha ricevuto l’annullo ordinario dell’Ufficio postale di Bardonecchia. Disponibile per tutta la giornata presso gli uffici turistici di piazza De Gasperi 1/a, essa ha ricevuto il gradimento da parte di numerosi appassionati filatelisti e fan del Giro.
 
Cartolina del Giro d’Italia con annullo speciale della tappa Cervère-Bardonecchia del 18-5-2013.

Cartolina realizzata con gli elaborati di Arianna Gasperin e Marta Sgrò per il “3º Centenario del Trattato di Utrecht 1713” con annullo speciale a Bardonecchia, 19 dicembre 2013.

Concorso di disegno sul 3º Centenario del Trattato di Utrecht
In collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Luigi Des Ambrois” di Oulx e su proposta dell’Associazione dei Circoli e sezioni filateliche di Torino e provincia, in autunno si è tenuto un concorso di disegno sul tema del tricentenario del Trattato di Utrecht che ha visto coinvolte gli allievi delle Scuole medie con le classi 2ª C di Sestriere, 2ª C di Oulx, 2ª A e 2ª B di Bardonecchia. Lo scopo del concorso è stato quello di individuare i migliori elaborati per ricavarne la cartolina e l’annullo postale celebrativo.
I lavori dei ragazzi sono stati eseguiti sotto la guida delle professoresse di Arte e Immagine Sandra Pizzuti di Oulx e Sestriere, di Storia Cristina Ricagni, Fiammetta Colli di Bardonecchia, Rita Mira e Concettina Tarantino di Sestriere, docente referente la professoressa Annetta Fazio.
I lavori, eseguiti durante le ore di tecnologia, sono stati esaminati e i disegni prescelti sono stati quelli di Arianna Gasperin (2ª C di Sestriere) e di Marta Sgrò (2ª C di Oulx); di quest’ultima è stato utilizzato il disegno anche per illustrare l’annullo speciale impiegato il 19 dicembre in occasione della Giornata della Filatelia.
Al Palazzo delle Feste sono stati esposti i diciotto elaborati presentati dai ragazzi partecipanti e visionati dalle classi che hanno partecipato alla Festa che ha preceduto l’inizio delle vacanze natalizie.
Alle classi e alle insegnanti sono stati consegnati cartoline e omaggi messi a disposizione dalla Federazione fra le Società Filateliche Italiane e da Poste italiane.
  Per motivi di spazio non è possibile pubblicare l’interessante articolo Storico a firma di Massimo Mancini: «Utrecht, 1713. Il Trattato che coinvolse anche Bardonecchia». Si può trovare sul blog della Parrocchia: www.bardonecchiasantippolito.blogspot.com

Ippolito, soldato della legione Tebea
Attorno alla figura di S. Ippolito, soldato romano della Legione Tebea, nei secoli è fiorita, secondo l’agiografia cristiana, una storia difficilmente dimostrabile con appropriata documentazione. Secondo il Vescovo di Lione Eucherio, questa Legione era composta interamente da cristiani provenienti dall’Egitto. Dislocata nel 300 ai confini centrali dell’Impero romano (Colonia e al di là delle Alpi) la Legione Tebea supportava l’imperatore Massimiano nel suo sforzo di difendere la Gallia dalle incursioni delle tribù germaniche del Reno. Quando però l’imperatore ordinò alla Legione, comandata da Maurizio, di perseguitare ed uccidere le popolazioni del Vallese convertitesi al Cristianesimo, questa si rifiutò di obbedire e per questo ad Agaunum (oggi Saint Maurice nel Vallese) subì il martirio.
L’annullo speciale utilizzato da Poste Italiane il 13 agosto, festa patronale di Bardonecchia, in un ufficio allestito sotto un gazebo a Borgovecchio, vuole ricordare anche i 150 anni dell’organo della Parrocchia.

Festa patronale di S. Ippolito,  13 agosto 2013.
Cartolina e annullo speciale per il 150º anniversario dell’organo  parrocchiale.

Decisa nel 1861 la costruzione di un organo, lo strumento venne realizzato, grazie anche ad un contributo di Casa Savoia, nel 1863 ad opera della famiglia organara dei Collino di Pinerolo, residenti a Torino: Alessandro (Pinerolo 1815 Torino 1880 ca.), Giuseppe Antonio (Pinerolo 1836 Torino post 1894) e Cesare (Pinerolo 1844 Torino post 1894). Nella composizione fonica erano previsti anche i registri di Cornetto 3 file soprani, Violoncello bassi, Campanelli soprani, Rollante, più i registri percussivi della banda turca formata da Gran Cassa, Sistro e Tamburo, poi eliminati negli interventi successivi. Lo strumento venne restaurato e modificato più volte negli anni ’50, ’60, ’70 ed anche in tempi recenti. Nell’intervento del 1975 da parte di Giovanni Bai di Centallo venne ripristinato l’Ottavino nei bassi e nei soprani, ma non il Cornetto soprani e il Violoncello bassi, ed al loro posto venne collocato il registro violeggiante Viola Gamba bassi e soprani. Manutenzioni limitate da parte dell’organaro Gustavo Anselmi di Torino. Tastiere: 1 di 58 tasti, ambito Do 1 La 5, con prima ottava cromatica distesa. Pedaliera: diritta, non originale, di 25 pedali, ambito Do 1 Do 3. Sul listello frontale della tastiera l’iscrizione: «N. 196/Collino padre e figli/ 1863». La Cassa è priva del soffitto dell’organo perché asportato in uno degli interventi del secondo dopoguerra; di gusto eclettico, ha lesene con capitelli ionici ed intagli a conchiglia, conformi a quelli dell’architrave. il Prospetto è ad una campata con canne disposte a 3 cuspidi in n. di 9-11-9 canne. La Cantoria è stata trasformata nel secondo dopoguerra e munita di nuove gradinate, che hanno comportato un innalzamento dello strumento.
– Nota: le informazioni relative all’organo parrocchiale sono tratte da «Organalia: 60 organi della Provincia di Torino 1998 2004», volume edito dalla Provincia di Torino e curato da Elena Ragusa, Direttore Ufficio Catalogo della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico del Piemonte.

L’Assemblea Adulti Scout a Bardonecchia
Cartolina realizzata in occasione del Raduno MASCI a Bardonecchia.  Sul retro l’annullo speciale del 19 ottobre 2013.

Il Movimento Adulti Scout Italiani (MASCI) ha scelto la conca della Perla delle Alpi per tenere la propria Assemblea nazionale tra il 18 e il 20 ottobre. L’incontro, ventiseiesimo della serie e per la prima volta a Bardonecchia, ha avuto il ricordo marcofilo grazie all’iniziativa presa dai dirigenti piemontesi. Un ufficio postale temporaneo, dotato di annullo speciale concesso da Poste Italiane, è rimasto operativo al Villaggio Olimpico per tutto il pomeriggio di sabato. Tutti i partecipanti all’Assemblea hanno ricevuto una cartolina celebrativa già affrancata che ha ricevuto l’annullo speciale in tema.
È la seconda volta che un avvenimento scoutistico a Bardonecchia viene ricordato con l’impiego di un annullo speciale, la prima fu nel 2009 quando si celebrarono i primi cinquanta anni della costituzione del Gruppo Scout Bardonecchia 1 (vedi Bollettino 2010).
(a cura di Massimo Mancini)