24/11/13

UTRECHT 1713. IL TRATTATO CHE COINVOLSE ANCHE BARDONECCHIA



Le dispute ancora oggi accese tra Regno Unito e Spagna a proposito della sovranità sulla Rocca di Gibilterra? (fig.1). Il trattato di Utrecht del 1713 che assegnò definitivamente Gibilterra alla Gran Bretagna. Le mai sopite spinte   separatiste del Québec   francofono dal   Commonwealth canadese?

Fig.1  francobollo emesso da Gibilterra per
commemorare il Trattato di Utrecht(1)
Sempre riconducibili  ad Utrecht, ove la Francia poneva termine definitivamente alle ambizioni di supremazia nel continente nordamericano e, rinunciando al sogno di congiungere la Luisiana ai possedimenti canadesi, ripiegava attorno alle fortificazioni di Louisbourg nell’isola di Cape Breton (Nova Scotia)(fig.2). E che dire poi dell’effimero e velleitario G.A.D. (Group Anciens Dauphinois) che nel 1946 ai “fratelli” separati dell’antico Grande Escarton (fig.3) prometteva una  riduzione delle tasse ed una restituzione parziale dei danni di guerra in cambio della annessione alla Francia? Sempre Utrecht che aveva “spezzato” l’unita politico-economica e la contiguità territoriale della cosiddetta Repubblica degli Escarton  assegnandone tre ai Savoia e due alla Francia.

Fig.2  francobollo emesso da St. Pierre & Miquelon per commemorare il Trattato di Utrecht2 

Il Trattato o meglio i trattati di Utrecht (1713) e Rastadt (1714) ponevano fine ad una guerra durata un quindicennio, la prima grande guerra combattuta sul suolo europeo e non solo  per la  spartizione dei vasti possedimenti spagnoli. Durante il regno di Luigi XIV    (incominciato nel 1643 e conclusosi il primo settembre 1715 con la sua morte) il più lungo della storia di Francia, il Re Sole fa del suo regno la principale potenza europea, caratterizzato da molteplici guerre. Le ostilità, meglio conosciute come guerra di Successione Spagnola, scoppiarono nel 1701 e perdurarono fino al 1713-14 e con un’appendice fino al 1720. Vide schierati, da una parte e in una prima fase la Francia, la Spagna, il ducato di Savoia, il principe elettore di Baviera Massimiliano II Emanuele e l’arcivescovato di Colonia. Dall’altra  l’Inghilterra, i Paesi Bassi e l’Austria e gli altri stati tedeschi del Sacro Romano Impero, uniti nella Grande Alleanza dell’Aja (7 settembre 1701).

23/11/13

VITA di BARDONECCHIA (2012)

Il nuovo Pilone in onore della Madonna, in cima allo Jafferau. [foto L. Francou]



CRONACA - INIZIATIVE - SPORT
a cura di Ernestina Allemand Ruscica
(da “La Valsusa” - articoli di Maria Teresa Vivino)

PREMIO DI POESIA. Maria Teresa Vivino ha conquistato il 2º posto al Concorso Letterario dei Lions Club di Torino: “Lettere d’amore 2012”, nella categoria poesia singola. La premiazione è avvenuta il 16 febbraio al Grand Hotel Sitea, in centro città. Ha vinto con una poesia dal respiro religioso, dedicata alla “Madonnina della Beaume”.

TROFEO DINO PEYROT. Un bel successo per lo sci club Nordovest. A Prali si è svolto il Trofeo Dino Peyrot, gara valida come prova unica del 1º Campionato Provinciale, con 260 partecipanti.
Andrea Bompard e le due sorelle Francesca e Alessandra Cantonati hanno conquistato il titolo provinciale.
Vice-campioni: Olivia Di Pascale e Alessandro Perron. Terzo posto: Pietro Pereno e Chiara Bompard.

Ricordando un amico: MARIO ROSSETTI (2012)


Il geom. Mario Rossetti, tra le grange innevate
della Rhô, in una bella giornata di sole.
[foto coll. M. Rossetti]
Caro Mario, ci eravamo lasciati con l’impegno di rivederci la settimana seguente la domenica della Madonna del Rosario, in quanto, il 7 ottobre, sarebbe stata la festa patronale del mio paese. Mai mi sarei aspettato, in quella serata di festa, di ricevere la telefonata di Rosanna che mi comunicava, con voce tristissima, che avevi deciso di disdire l’appuntamento che avevamo preso.
Nella notte, piuttosto agitata, mi sono passati in mente tanti momenti della nostra quasi quarantennale amicizia. Ci eravamo incontrati la prima volta nel tuo ufficio del Comune (1): quel grande stanzone, con te alla scrivania e Francesco al tecnigrafo.
Ero venuto a parlarti della costruzione della strada dei camini del Fréjus. Non ti nascondo che, di primo acchito, sono rimasto un po’ intimidito dal tuo aspetto così “severamente” professionale; forse, an che tu cercavi di capire chi fosse il tuo interlocutore, visto che Bardonecchia era, da poco, reduce da tante cronache della stampa nazionale. Poi, poco per volta, la nostra frequentazione si è fatta più intensa, soprattutto al di fuori dell’ambito lavorativo.
Così sono iniziate le nostre passeggiate serali per le strade deserte del paese scambiandoci le reciproche opinioni su tutto, dal lavoro ai crucci personali.
Ricordo il tuo cruccio principale che mi confidasti: quello che qualche persona scambiasse per intransigenza il tuo operare in ufficio, mentre, al contrario, cercavi di risolvere al meglio le questioni, cercando di barcamenarti tra leggi, decreti, regolamenti e norme non sempre di facile interpretazione.
Una cosa è certa: la tua principale preoccupazione era quella di individuare ciò che era il vero bene per Bardonecchia (2).

GRUPPI & ASSOCIAZIONI (2012)

(argomenti)
A.V.I.S. COMUNALE DI BARDONECCHIA GITA SOCIALE
GRUPPO CARITAS
G.I.S. - GRUPPO di INTERVENTO SOCIALE
CROCE ROSSA ITALIANA - BARDONECCHIA 1993-2013: VENT’ANNI DI CROCE ROSSA
CANTORIA di SANT’IPPOLITO
ARRIVEDERCI AL NOSTRO AMICO GINO FERRERO
I vent’anni del CORETTO SANT’AGNESE
SCUOLA MATERNA I MESTIERI DEI GRANDI
Un anno con I NOSTRI GIOVANI
GRUPPO SCOUT
O.F.T.A.L.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI - Alta Valsusa
ASSOCIAZIONE NAZIONALE POLIZIA DI STATO
MUSEO CIVICO
ANGOLO FILATELICO

A.V.I.S. COMUNALE DI BARDONECCHIA GITA SOCIALE
Gita sociale dell’AVIS a Villa Taranto.
[foto S. Medail]
Domenica 20 maggio gli Avisini della Sezione di Bardonecchia, con due pullman messi a disposizione dalla Sezione, sono partiti di buon mattino per raggiungere Verbania, Baveno e Stresa, le tre splendide località situate sulla sponda occidentale piemontese del Lago Maggiore. Scopo della gita quello di trascorrere in allegria una giornata “fuori porta”.
Primo obiettivo è stata la visita alla celebre “Villa Taranto” di Verbania-Pallanza, che con la sua variopinta fioritura e le sue piante esotiche ed ornamentali ha catalizzato l’attenzione e l’interesse di tutti. Purtroppo i violenti temporali di agosto ne hanno compromesso la loro bellezza per molti anni! Al termine della “passeggiata botanica”, però, “Giove pluvio” ci ha fatto la poco gradita doccia, anche se ampiamente prevista viste le previsioni meteorologiche della vigilia. Poiché era comunque giunta l’ora di raggiungere il ristorante, la presenza di un fumante piatto di pasta al forno alla bolognese, preceduto e seguito da altre gustose portate servite presso il “Lido Hotel Palace”, ci hanno fatto scordare la doccia fuori programma!

MELEZET - PARROCCHIA S. ANTONIO ABATE (2012)

TROMBA D’ARIA SU MELEZET
La prima settimana dell’anno per la conca di Bardonecchia non è iniziata sotto buoni auspici.
Sin dai primi giorni del 2012 è stata flagellata da gelide raffiche di vento, culminate il 5 gennaio in una eccezionale tromba d’aria che ha sconvolto in parte la frazione di Melezet.
Verso le 19, infatti, la inaudita furia del vento ha provocato numerosi danni. Tetti scoperchiati e sfondati, abeti spezzati e sradicati, tegole volate nel le strade, finestre distrutte.
Fortunatamente non si sono regi strati danni alle persone.
«Si è sentito un boato fortissimo, poi la furia del vento. Tutto che volava, veramente impressionante ».
«Da parecchi anni vivo a Melezet ma non avevo mai assistito ad un fenomeno del genere – ha commentato Roberto Clozza –. Sul mio garage si è abbattuto un palo, tutta la strada era piena di tegole e lamiere». «Tanti anni di sacrifici e di lavoro, poi in un attimo tutto scompare – ha amaramente constatato la proprietaria di una casa col tetto scoperchiato –. Ieri sera ho avuto tanta paura, mai così in vita mia».

Le pagine delle Frazioni (2012)

MELEZET
LES ARNAUDS
MILLAURES
ROCHEMOLLES
PARROCO: DON GIAN PAOLO DI PASCALE
Via Melezet, 111 - 10052 Bardonecchia
Tel. 0122 96629 - 335 5919251
E-mail: gianpaolo.dipascale@alice.it


LETTERA del PARROCO
Il tema di questa lettera mi sembra obbligato: “l’Anno della Fede” che il Santo Padre ha indetto e che stiamo celebrando. Naturalmente mi devo limitare ad alcuni pensieri, essendo un tema che richiederebbe un approfondito svolgimento. Prendo perciò alcune frasi significative dell’omelia di Benedetto XVI dell’11 ottobre 2012. Il Santo Padre dice: «L’Anno della Fede che oggi inauguriamo è legato a tutto il cammino della Chiesa negli ultimi 50 anni: dal Concilio al grande Giubileo del 2000 con il quale il Beato Giovanni Paolo II ha riproposto all’intera umanità Gesù Cristo quale unico Salvatore, ieri, oggi e sempre...». In un altro passo dell’omelia il Papa dice: «Durante il Concilio vi era una tensione commovente nei confronti del comune compito di far risplendere la verità e la bellezza della fede nell’oggi del nostro tempo, senza sacrificarla alle esigenze del presente né tenerla legata al passato: nella fede risuona l’eterno presente di Dio che trascende il tempo e tuttavia può essere accolto da noi solamente nel nostro irripetibile oggi. Perciò ritengo che la cosa più importante sia ravvivare in tutta la Chiesa quella positiva tensione, quell’anelito a riannunciare Cristo all’uomo contemporaneo».

LES ARNAUDS - PARROCCHIA S. LORENZO MARTIRE (2012)


LE CELEBRAZIONI ALLE CAPPELLE

SANT’UBALDO. Il 16 maggio celebriamo la festa titolare della piccola Cappella posta all’inizio del nostro  paese. Un discreto numero di fedeli partecipa alla S. Messa, giungendo anche da Melezet.

MARIA AUSILIATRICE. La celebriamo il 24 maggio nella Cappella posta accanto al torrente Melezet. Il sig. Carlo Lantelme, solerte custode di questa Cappella, ogni anno la prepara adeguatamente per la celebrazione sempre ben partecipata. Al termine i presenti si radunano dinanzi alla Cappella per un momento di festa, a cui contribuiscono persone generose con dolci e prelibatezze, per dare così un tocco di fraternità alla giornata.

LA VISITAZIONE al COIGNET.



I bimbi alla Cappella del Coignet.










Viene celebrata il 31 maggio e un buon numero di persone salgono alla bellissima Cappella, famosa per i  suoi affreschi del sec. XV. Quest’anno i bimbi del catechismo concludono in questo giorno la loro attività annuale, partecipando alla S. Messa, animandola con i loro freschi canti e al termine, festeggiando con i dolci generosamente offerti da gentili persone.
Di questo evento si parla pure in altro articolo del Bollettino.


Prime Comunioni e Cresime (2012)


Prime Comunioni 2012 con le catechiste Rita Ainardi e Paola Guy. [foto A. Bava]

PRIME COMUNIONI (13 maggio 2012): BARBATANO Lorenzo - BAVA Daniele - BRUZZI Gaia - COZZA Desiré, Maria Pia - FERRISI Alessio - FIORI Giorgia - FRANZINI Marco - FREZET Angelo - GIBELLO Alessandro - GRIMALDI Edoardo - LECIS Valentina - PANETTA Maria - PELLE Rachele - RADAELLI Isotta - ROMANO Matteo - VACHET Alessandro - VACHET Denise - VALENTINI Benedetta - BRIZZOLARA Gemma e Diana (15 luglio 2012).

Cresime 2012 con il Vescovo Mons. Alfonso Badini Confalonieri. [foto coll. C. Rossetti]

CRESIMATI (13 maggio 2012): ALBANESE Giuseppe - ATZORI Giulia - BOMPARD Anna - BORGIS Rebecca - CALZATI Andrea - CURCIO Lorenzo - DE CRIGNIS Matteo - GERARD GAIA - GUASTI Isabella - LAMBERT Alessia - LAMBERT Giorgia - LIONETTI Arturo - MOCCI Filippo - MORETTI Caterina - OPEZZI Margherita - PANETTA Samuele - SCANSETTI Giorgio - SIMIAND Sara - TESTA Alessia.

"MELEZET E MILLAURES" - Cinque Secoli di Storia (2012)

Bardonecchia: “Melezet e Millaures, cinque secoli di storia”

Per gli appassionati è l'occasione di conoscere cinque secoli di storia racchiusi nel libro dedicato alle parrocchie di Melezet e Millaures. E' frutto di un'approfondita ricerca storica realizzata a tre mani, Valerio Coletto, Marziano Di Maio e Daniela Garibaldo. Ognuno di questi esperti si è attivato per dar vita alle tre parti, in cui è stato diviso il libro, a cui hanno collaborato indirettamente il parroco Don Paolo Di Pascale e Valeria Bonaiti, prodighi di notizie e di ragguagli, Daniela Ferrero per la disponibilità nel mostrare i tesori custoditi nel Museo di Arte Sacra di Melezet. 
Valerio Coletto ha rintracciato presso archivi storici documenti che attestano le edificazioni delle due parrocchie partendo dal lontano 1400. Marziano Di Maio e Daniela Garibaldo hanno redatto una cronistoria rispettivamente di quella Melezet e di Millaures. Prima di tale secolo, che ha visto un fervore nell'erigere luoghi di culto, i documenti citano molte chiese dell'Alta Valle, come quella di Bardonecchia, datata XI secolo, e di Rochemolles (1296), ma per scoprire la nascita delle parrocchie di Melezet e Millaures occorre attendere la metà del '400. 
Melezet 1487 e Millaures 1477. Da queste date gli autori si sono impegnati nel descrivere in maniera minuziosa le varie vicende che hanno interessato le due chiese fino ai giorni nostri. E siccome sia la chiesa di Millaures che di Melezet sono ricche di opere firmate da abili scultori della scuola d'intaglio di Melezet, il libro contiene anche un capitolo, scritto da Walter Re, sull'antica scuola, nata nel 1500.
Il libro, incluso nella collana dei “Quaderni di Bardonecchia”, è costellato da numerose immagini a colori scattate da Daniela Garibaldo ed è stato stampato da Alzani Editore di Pinerolo.

Luisa Maletto

La nonna che montava le cuffie (2012)

Settembre 2012. In questa estate, quasi al termine, in cui mia figlia Irene ha indossato il costume tipico del paese, in occasione delle festa dello Scapulaire e di San Lorenzo, mia mamma mi ha raccontato la storia di sua nonna: Maria Virginia Orcellet. Il racconto mi ha dato lo spunto per scrivere qualcosina per il nostro Bollettino e rendere partecipe, a chi può interessare, di un po’ di storia del nostro paese.
Nonna Virginia era nata a Melezet il 9 agosto del 1859 ed era una mia bis nonna materna. Se lascio volare la fantasia, la immagino come una di quelle donne anziane con abito nero e capelli bianchi, tirati sulla nuca. Non so come fosse fisicamente, perché ovviamente al tempo le fotografie erano una rarità, ma so cosa ha fatto per gran parte della sua vita: lavorato tanto, preparato e montato le cuffie bianche del costume tipico.
Ma andiamo per ordine!
Nonna Ginie (questo era il suo nome in “patois”) si era sposata relativamente giovane e, dopo aver avuto quattro figli, era rimasta vedova del marito: Lorenzo Lantelme.

Notizie dal MUSEO di MELEZET (2012)

La locandina della mostra 
(opera di Andrej Bosc)
In occasione della festa dello Scapulaire, sabato 21 luglio, è stata inaugurata l’esposizione “I Santi si raccontano”, frutto di una ricerca riguardante le Sante ed i Santi rappresentati, sotto varie forme, nella conca di Bardonecchia.
Già il Concilio di Trento, in un decreto del 1563, aveva esortato i Vescovi cattolici ad istruire i fedeli sul modo legittimo di invocare l’intercessione dei Santi, di onorare le loro reliquie e di leggere le loro immagini.
Si è cercato inizialmente di elencare i personaggi sacri che furono e sono venerati a Bardonecchia, o nelle sue frazioni e borgate e, con stupore, si è constatato che sono molti, quasi una sessantina; le loro immagini si presentano ai nostri occhi sia sotto forma di affresco, di statua, di stampa, o sono dipinte su tela.
Tra i più rappresentati citiamo San Rocco, vissuto nel XIV sec. in Francia e in Italia, protettore dei pellegrini e degli invalidi, invocato contro la peste; porta un cappello, impugna un bordone ed è quasi sempre accompagnato dal fedele cane con un pane in bocca. A lui si è rivolta la popolazione di Bardonecchia e di Les Arnauds con due voti documentati nel 1630, in seguito ad un’epidemia di peste e, a distanza di quasi un secolo, con un terzo voto espresso dalla comunità di Millaures, colpita da “febbri maligne” nel 1712.

I componenti la CONFRATERNITA dello SCAPOLARE - Melezet, dal 1651 (2012)


Inizio del manoscritto sulla Confraternita.

È pervenuto al Parroco di Melezet ed al Museo un ponderoso lavoro che riguarda la Confraternita melezetina del Santo Scapolare. Ne è autore Cyrille Rochas di La Combe de Lancey, valente quanto riservato ricercatore, originario (come il suo cognome lascia trasparire) di Millaures, ma anche di Bardonecchia dato che un suo avo abitava a Borgovecchio nel rione di Tieclë. Da molti anni egli coltiva l’hobby delle ricerche storiche e genealogiche della sua terra d’origine, validamente coadiuvato dal padre, dal figlio e dalla madre: tutta una famiglia animata da questa passione e sostenuta da un bagaglio di capacità non indifferenti, perché sappiamo quanto sia difficile leggere vecchi documenti sovente in latino e interpretarli. Documenti consultati in tutti i possibili archivi italiani e francesi.
Sinora i frutti delle ricerche che oltre alla nostra conca riguardano pure altri luoghi dell’Alta Dora, sono stati divulgati su un sito web – escarton-oulx.eu – curato da Cyrille insieme a Daniela Garibaldo. Sarebbe troppo lungo elencare tutte le informazioni lì caricate, ma tanto per citare alcune primizie, vi troviamo: una lista del 1333 di tutti gli operai che hanno lavorato alla costruzione del Castello dei de Bardonnèche al Bramafam, con le rispettive paghe, il testo integrale della Grande Carte del 1343, l’elenco dei fuochi di Bardonecchia del 1383, la lista dei membri della Confraternita di Sant’Ippolito, fondata a metà ’400, tutti i bandi campestri, l’elenco delle vittime e dei sopravvissuti bardonecchiesi della peste del 1630, i proprietari risultanti sul catasto di Millaures del 1713, ...

22/11/13

ROCHEMOLLES - PARROCCHIA S. PIETRO APOSTOLO (2012)

SAN PIETRO 2012
L’abbiamo celebrato il 1º luglio, la domenica più vicina alla festa del 29 giugno. La giornata si è animata di una buona partecipazione di gente venuta da Bardonecchia: dopo il lungo silenzio invernale, è la vita che riprende a Rochemolles!
Le campane danno il segnale della S. Messa solenne, centro e cuore della giornata: la chiesa è gremita, la Cantoria di Bardonecchia esegue i canti, le autorità sono in un banco apposito. Anche quest’anno c’è un gruppo numeroso di donne e giovani nel costume tradizionale, con gli scialli rossi, e tra esse primeggiano le Priore della festa: Erta Maria e Grimaldi Maria. La processione sale fino in punta al paese, e fa piacere vedere porte e finestre addobbate con fiori e immagini sacre.
Al termine della parte religiosa, il capace tendone allestito nel prato davanti alla chiesa accoglie tutti per un ricco rinfresco, organizzato e offerto dall’Asso-Agri, con la nuova Presidente Monica Chareun.
La giornata trascorre poi con un bel programma di gare a bocce e di giochi, per concludersi a tarda notte con le danze, sempre nel tendone.

MILLAURES - PARROCCHIA S. ANDREA APOSTOLO (2012)

I FALEGNAMI DELLA VALSUSA
I falegnami della Valsusa hanno celebrato la festa del loro patrono, San Giuseppe, partecipando alla S. Messa la domenica 25 marzo 2012 nella chiesa di Melezet. Aveva organizzato la celebrazione il nostro concittadino sig. Claudio Guiffre che era pure Priore dell’anno.
Il Parroco li ha salutati pubblicamente, ricordando il lavoro svolto da San Giuseppe nell’umile bottega di Nazareth. Dopo la celebrazione religiosa si sono ritrovati in ristorante per un pranzo, in una atmosfera di sentita cordialità.
La croce in legno riproduce quella tradizionale del costume. È nella Cappella di San Claudio. Dono di Odilia in memoria della mamma.






05/11/13

ANGOLO della CULTURA (2012)

argomenti
I 300 anni di Utrecht
Ignis Sacer
NOSTRA SIGNORA DELLE GRAZIE - Il registro del tesoriere 
Quel grandioso CONGRESSO EUCARISTICO A BARDONECCHIA
Ricordando RICCARDO CHICCO
LA BARCA D’ORO DEI RE
IL PELLEGRINAGGIO NELLA SACRA SCRITTURA

 * * * 
I 300 ANNI DI UTRECHT
La regione delle Alpi occidentali pur essendo, dal punto di vista geografico, un territorio piuttosto  omogeneo, da una prospettiva politico e militare invece è stata un’area attraversata da una generale insicurezza dovuta alla litigiosità dell’aristocrazia locale ed europea che fra i secoli XVII e XVIII ha «discusso militarmente» le proprie questioni dinastiche disputandosi i displuviali alpini, rafforzato le difese naturali offerte dalle aspre giogaie delle valli alpine oppure costruito fortezze ciclopiche come Exilles o Fenestrelle.
Stemma delfinale, forte di Exilles.
In questo contesto il Trattato di Utrecht, del 1713, fu la fine di molte di quelle dispute permettendo allo spregiudicato Stato Sabaudo di inglobare le fortezze di Exilles e Fenestrelle «le due chiavi dell’Europa», come le definì nel 1708 l’inviato olandese a Torino, portando i propri confini sul displuviale delle valli di Susa e Chisone e permettendo ai Savoia di conquistare un ruolo determinante sullo scacchiere strategico europeo.
Ma andiamo con ordine.
Il 31 ottobre del 1700 Carlo II di Spagna “el hechizado”, lo stregato, moriva in un’atmosfera allucinante fatta di esorcismi e riti di ogni genere sul corpo del re morente nella convinzione che le infermità del sovrano e le sciagure del Paese dipendessero dalla malìa che aveva colpito il povero Carlo II. La vera sorpresa sarà però il testamento del re spagnolo, che indicando come suo legittimo successore Filippo d’Angiò , il futuro Filippo V, e nipote del re di Francia Luigi XIV, innescherà una polveriera destinata a far saltare l’Europa. Il pericolo che la Francia, attraverso il docile Filippo V, potesse mettere le mani sui ricchi domini coloniali spagnoli compromettendo lo sviluppo del commercio inglese, pertanto il moneyed interest spinse Londra a mettersi a capo di una coalizione antifrancese.

04/11/13

ATTUALITA' (2012)

Argomenti:
San Giacomo alle Grange Fréjus (25 luglio 2012)
Cappella del Monserrat
San Bartolomeo alle Grange Vernet (24 agosto 2012)
L’Anno della Fede
Il Concilio Vaticano II in breve
“I Tabachin”
La quiete della gran tempesta
La regina delle Alpi piemontesi in estate e d’inverno

San Giacomo alle Grange Fréjus (25 luglio 2012)
La borgata di montagna delle Grange Fréjus si erge lungo la strada che da Bardonecchia sale verso il colle del Fréjus ed è tradizione che ogni estate, come per le altre borgate della conca, in occasione della ricorrenza del suo Santo Patrono, venga raggiunta da una processione per la celebrazione della Santa Messa. Dalla chiesa parrocchiale il pellegrinaggio percorre il sentiero che si snoda da Borgo Vecchio e che, costeggiando l’antica Tur d’Amun, sale verso le Grange Fréjus: da una decina d’anni circa tale sentiero è stato arricchito da belle tavole in legno scolpito raffiguranti le stazioni del Santo Rosario, realizzate dal maestro scultore Angelo Vachet e da Piergiorgio Conti, con la collaborazione di Sergio Ambrois, Umberto e Mario Ambrois e della famiglia che, nella bella stagione, risiede alla borgata per la gestione degli alpeggi Fréjus e Pian delle Stelle. Le tappe di preghiera scandiscono la risalita fino a giungere alla Cappella, dedicata al culto di San Giacomo, nel cui prato antistante viene celebrata la S. Messa con la distribuzione del pane benedetto, seguita da una gradita colazione, offerta dalle famiglie delle Grange.
L’Atto di Benedizione della Cappella, quale fonte storica giunta fino a noi e presente negli archivi parrocchiali, narra di una rifondazione avvenuta nell’anno 1685: «Il 25 del mese di luglio 1685, alle ore 9 del mattino, in seguito al permesso del Signor Jean de Pourroy, Abate e Prevosto di Oulx, la Cappella eretta con il titolo del grande santo Giacomo, detto il Maggiore, nella frazione della montagna delle Granges ricostruita in altro luogo, completamente rifatta, è stata benedetta da me Jerome Andrè, Parroco di Bardonecchia, sottoscritto, assistito dal Sig. Claude Poncet, prete e teologo, di Melezet e Jean de Nevache, prete.

San Giacomo alle Grange Fréjus,
benedetta dal Parroco Jerome Andrè
il 25 luglio 1685. [foto C. Marino]

La suddetta Cappella dovrà servire secondo l’antica destinazione, come succursale della parrocchia per i villaggi di montagna, da quello di Serre, Merdovine, Chalances, Grauvières e di ogni luogo nelle dipendenze. In seguito a questo, la Messa parrocchiale della festa di San Giacomo, è stata solennemente cantata, con la predica tenuta dal Sig. Antoine Joseph Charbonnel, dottore in teologia, Parroco di Nevache, in presenza dei signori soprannominati e di numerosi fedeli. Atto sottoscritto da Jerome Andrè, Parroco di Bardonecchia, e da Claude Poncet, prete, Jean de Nevache, prete, Charbonnel, Parroco di Nevache, con le firme di Agnès, Tournoud, Denevache, Allizond, Barbier».