02/11/12

GRUPPI E ASSOCIAZIONI (2011)


(le foto sono omesse)
GRUPPI E ASSOCIAZIONI
CARITAS - G.I.S. - A.V.I.S. - CROCE ROSSA - ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI
LCANTORIA PARROCCHIALE  - CORETTO S. AGNESE  - LA SCUOLA MATERNA - INIZIATIVE GIOVANILI - GRUPPO SCOUT - O.F.T.A.L.

DAL GRUPPO CARITAS
DURANTE la riunione consuntiva della Caritas diocesana di fine anno, tenutasi presso il Seminario di Susa il 12 novembre 2011, il Vescovo ha dato il benvenuto a tutti i rappresentanti delle Caritas parrocchiali. Egli ha ribadito che la Caritas è la base della Chiesa e che deve entrare attivamente in tutti i campi materiali e spirituali delle varie realtà territoriali. Alla base della carità c’è sempre e comunque la figura di Cristo: lo spirito di carità fa vincere il nostro egoismo. Lo spirito di carità deve essere lievito nei gruppi e nella nostra parrocchia, per fare insieme progetti di bene.
La Caritas si deve occupare di tutte le situazioni del mondo e l’attenzione deve essere continuativa nel tempo. Il Vescovo precisa però che ogni Caritas locale si deve occupare solo della gente del proprio paese, poiché molti disadattati e poveri hanno la tendenza a rivolgersi a più Caritas della Valle, creando confusione e disagi tra i veri bisognosi di ogni singolo paese.
Il Vescovo consiglia inoltre di avere un centro di ascolto, in cui una persona competente si occupi delle necessità delle singole persone, in modo privato e riservato. A Susa è avviato un progetto che prevede di costituire a Cascina Parisio un centro di aiuto per gente vagabonda e che necessita di asilo.
La Caritas di Bardonecchia, come già è stato evidenziato in altre riunioni, non si occupa di tantissimi assistiti, come avviene in Media e Bassa Valsusa, dove la crisi economica è risentita in modo senza dubbio più drammatico ed evidente.
La nostra Caritas organizza la distribuzione mensile, alle famiglie che ne facciano richiesta, di beni alimentari. Inoltre presso il campanile della chiesa di S. Ippolito è presente un deposito di indumenti usati, di cui tutti i bisognosi – in orari concordati – possono usufruire gratuitamente. Il negozietto di Via Grandis vende invece, in genere ai turisti, indumenti nuovi, oggetti d’artigianato locale, suppellettili di vario tipo, oggetti di uso comune, libri, ecc., a prezzi veramente convenienti. E ancora, i mercatini del legno, organizzati nel mese di luglio e agosto, riscuotono solitamente grande successo grazie al lavoro continuativo del sig. Aldo Comotti che esegue e dona tanti oggetti artigianali.
L’opera della Caritas è molto importante per venire incontro alle piccole necessità delle famiglie del nostro paese, grazie al lavoro assiduo e silenzioso delle volontarie.
«L’amore del prossimo radicato nell’amore di Dio è anzitutto un compito per ogni singolo fedele, ma è anche un compito per l’intera comunità ecclesiale, e questo a tutti i suoi livelli: dalla comunità locale alla Chiesa particolare fino alla Chiesa universale nella sua globalità» (cfr. DCE, 20).
Nadia Tria
56

IL G.I.S. HA COMPIUTO VENTANNI!!!
CON il 2011 il G.I.S. (Gruppo Intervento Sociale) ha raggiunto un ragguardevole traguardo di attività: vent’anni! L’anniversario è stato festeggiato il 22 ottobre con la classica “serata in amicizia”, rallegrata da uno spettacolo comico, in dialetto piemontese, interpretato dalla Compagnia “La Tor” di Oulx, dal titolo “Ilario Cantore, calzolaio a tutte le ore”. È stata anche l’occasione per raccogliere come sempre dei fondi utili a sostenere l’attività del GIS che nonostante aiuti finanziari che giungono da più parti, ha sempre bisogno di un sostegno per affrontare una buona gestione. Seicentoquarantadue trasporti per visite mediche e terapie varie, 280 visite agli anziani, 120 mila chilometri percorsi su tre mezzi ad uso disabili ed anziani, sono le cifre più significative registrate per il 2011. Ogni giorno dell’anno, a volte anche festivo, il GIS svolge servizi sociali a favore della comunità bardonecchiese e non solo. È un’attività sempre più in crescita, che impegna ben sessanta volontari, di cui venti autisti. 
trasporti verso strutturemediche lontane dalla residenza e non agevoli da raggiungere per un anziano o un disabile, rappresentano la cifra più consistente, e sono in aumento se si pensa che nel 2010 sono stati 510. A questi interventi seguono le visite solo per semplice compagnia, comprese quelle effettuate a Casa Nazareth di Oulx, l’organizzazione e la gestione dei mercoledì insieme, degli incontri musicoterapici, di una serata di pizza e di ballo e di una gita di tre giorni, ormai diventata d’abitudine.
Il 31 luglio il GIS si è aggiudicato un bando provinciale, d’intesa con il Conisa di Susa, nell’ambito del quale è intervenuto a sostegno di difficili situazioni economiche familiari, manifestatesi in alta valle. La cifra aggiudicata era di 12.000 Euro. Può sembrare paradossale, ma il GIS, secondo le modalità imposte, ha dovuto anticipare tale cifra, il cui accredito, da parte della Provincia, è avvenuto solo il 6 febbraio scorso.
Non sapendo di queste lungaggini burocratiche, sempre nel luglio scorso l’associazione ha aderito ad un secondo bando per altri 12.000 Euro, ma per questi è già stato incassato il 50%. «Grazie agli oculati accantonamenti che il nostro gruppo provvede ogni anno per ogni evenienza urgente», ha sottolineato il presidente Claudio Bugatti, «è stato possibile far fronte a questi impegni benefici. Mi auguro che in futuro tale situazione venga gestita con maggior prudenza».
Sempre nell’anno in corso l’associazione, grazie ad una donazione, ha potuto cambiare il terzo pulmino, che nonostante le buone condizioni meccaniche non era più conforme alle norme di viabilità richieste a Torino, essendo un Euro 2. La notizia di questa esigenza era giunta alle orecchie di una famigliamolto generosa che ha donato ben 15.000 Euro. I due benefattori sono i coniugi Iolanda e Bruno Gautier, ex villeggianti bardonecchiesi, che per volontà testamentaria avevano destinato una certa cifra ad organizzazioni di volontariato. La figlia Donatella, che ancora frequenta Bardonecchia, disponendo della seconda casa, ha ritenuto che una parte della donazione dovesse coprire in parte la spesa di questo veicolo. Il GIS ha deciso di acquistare un’auto, un Doblò, del valore di 29.500 Euro. Per la parte rimanente è stato utilizzato il fondo che come già ribadito la prudente gestione alimenta sia con il contributo annuale del Comune sia con introiti giunti dalla beneficenza. La nuova auto è stata dotata di pedana per il trasporto della sedia a rotelle.
Luisa Maletto
57
A.V.I.S.
 ATTIVITÀ SVOLTE DALLA SEZIONE NELLANNO 2011
DAL bilancio dell’attività svolta nell’arco dell’anno, la Sezione AVIS Comunale di Bardonecchia, deve ancora constatare che il numero totale delle donazioni di sangue intero, plasmaferesi, piastrine, emocomponenti, ecc., ha subito una ulteriore contrazione rispetto all’anno precedente. Nel 2010, infatti, erano stati effettuati globalmente 407 prelievi mentre nel 2011 sono stati 395. Tale tendenza al ribasso si era già manifestata a partire dal 2006 in poi. Il 2005 aveva fatto registrare il record delle donazioni mai raggiunto dalla Sezione dalla sua fondazione, con ben 469 prelievi. Il confronto con il 2011 è di 74 donazioni in meno. Tale calo, in parte dovuto al venir meno di donazioni da parte di quegli avisini che pur potendo, talvolta si astengono completamente dal farlo per tutto l’arco dell’anno, in parte è dovuto anche al calo del numero totale dei donatori. Questo, rispetto al 2005, è di ben 56 unità in meno. Nel 2005 i soci erano 275 mentre oggi sono 219.
A che cosa è dovuto quindi questo calo – che peraltro si manifesta anche presso le altre sezioni della provincia – di donatori, e conseguentemente delle donazioni? In primo luogo la mancanza di “vocazioni”. Sono pochi, infatti, i giovani che decidono di diventare soci Avis e quindi donatori “periodici”, mentre età, malattie e trasferimenti in altre sedi fanno sì che il numero di quelli già in attività vada via via assottigliandosi sempre più. Se poi consideriamo che “i nuovi arrivati” talvolta effettuano una prima donazione e poi non si ripresentano per dare seguito a questo importante impegno, appare evidente che il calo delle donazioni ha intrapreso una china difficilmente  modificabile. A questo punto occorre ricordare anche che la Regione Piemonte, che è autosufficiente
per quanto concerne la disponibilità di sangue e suoi derivati, ognimese “deve” rifornire – come da protocollo d’intesa fra le Regioni – quantitativi di sangue a talune Regioni del meridione. Un caldo invito dunque a tutti coloro che, avendone la possibilità, non facciano mancare il loro prezioso apporto in questo particolare ed importante settore della sanità.
Per ragioni economiche la Sezione non ha potuto programmare nel 2011 l’abituale gita “fuori porta”. La stessa verrà recuperata nel 2012. I donatori ne saranno tempestivamente informati. In conseguenza di questo spostamento, la premiazione dei donatori che doveva avvenire nel 2012 è stata spostata, come da delibera del Direttivo, nel 2013.
Il Direttivo
Almeno sei volte durante gli ultimi anni mi sono trovato nella situazione
di convertirmi senza esitazioni al cattolicesimo, se non mi avesse trattenuto
dal compiere il gesto azzardato l’averlo già fatto.
G. K. Chesterton
58
CROCE ROSSA BARDONECCHIA
L’ATTIVITÀ della Croce Rossa di Bardonecchia è al suo 18º compleanno. Tanti interventi sono stati effettuati da quando un allegro gruppetto di giovani, con mezzi di fortuna, ha voluto iniziare un percorso per costituire in Alta Valle un comitato CRI e offrire, prima di tutto, un servizio fondamentale per Bardonecchia e, in seguito, anche per gli altri Comuni limitrofi. Anche quest’anno, grazie alla disponibilità dei volontari e alla presenza nei periodi di maggiore afflusso turistico anche di un dipendente, è stata garantita la copertura, almeno nelle ore notturne (dalle 18 alle 6 di mattina), del servizio di assistenza e di trasporto infermi con un’ambulanza nella postazione di Bardonecchia.
Gli interventi eseguiti sono stati 234 che, nell’80% dei casi, si sono conclusi con il trasporto in ospedale.
L’attività durante le ore diurne ha invece impegnato i volontari in altri 125 servizi. Oltre all’attività di emergenza i volontari hanno effettuato 56 trasporti privati e servizi di assistenza a manifestazioni e gare tra le quali quella dei tuffi dalle grandi altezze che da qualche anno si svolge alla diga di Rochemolles.
I volontari hanno anche prestato servizio presso la postazione di Oulx dove garantiscono “h 24” la presenza di un’ambulanza, pronta ad intervenire, quasi sempre, con il medico a bordo.
Nel mese di dicembre si è svolta la cena sociale e, nell’occasione dello scambio degli auguri, il Commissario Carlo Florindi ha voluto salutare il volontario Luigi Gallizio che, per raggiunti limiti di età, non potrà più effettuare interventi in ambulanza. Grazie, Luigi, che per anni hai prestato il tuo servizio, sia come volontario, sia come monitore nei corsi istituzionali per nuovi soccorritori e nei corsi organizzati in collaborazione con le Scuole Medie di Bardonecchia e Oulx, diffondendo il senso del volontariato e le prime nozioni necessarie per il pronto soccorso con zelo e professionalità.
59
Rivolgo inoltre un ringraziamento sentito a tutti i volontari che continuano a credere in questa iniziativa, ma soprattutto spero che altre persone vogliano unirsi a noi frequentando i dovuti corsi presso la nostra sede, e tra queste persone sono convinto che ci siano ancora tanti tanti bravi giovani con la voglia di aiutare chi soffre, chi ha bisogno anche solo di un piccolo, ma vitale aiuto.
Il Commissario Locale
Carlo Florindi

ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI
ATTIVITÀ SVOLTE DALLA SEZIONE NELLANNO 2011
IL 150º Anniversario dell’Unità d’Italia ha consentito agli aderenti all’Associazione
Nazionale Carabinieri di partecipare numerosi, con entusiasmo e compattezza al XXI Raduno straordinario di Torino. È stato un tributo di riconoscenza che i centomila radunisti, provenienti da tutta Italia e dalle Sezioni A.N.C. all’estero, hanno voluto offrire ai torinesi. Anche la Sezione “Alta Valsusa” ha preso parte al raduno con un bel gruppo con alla testa la sua bandiera seguita dai gonfaloni dei Comuni di Bardonecchia, Oulx, Sauze di Cesana, Sestriere ed Exilles (aggregatosi in quanto appartenente al settore “Alta Valsusa”) e dai rispettivi Sindaci o loro rappresentanti.
Torino è la città che ha dato i natali all’Arma dei Carabinieri nel 1814, con il primo nucleo del Corpo dei Carabinieri Reali, con sede in Piazza Carlina, e con la nascita, nel 1861, della prima struttura a tutti nota come la “Caserma Cernaia”, primigenia dell’attività addestrativa dell’Arma. Tali credenziali hanno fatto sì che a Torino siano confluiti, oltre a quei militari che vi hanno iniziato la loro carriera, anche i loro familiari. A tale riguardo, si ritiene opportuno precisare che in occasione dei raduni, a differenza di quanto avviene per le altre Armi o Corpi, a sfilare oltre ai militari in congedo vi siano anche i loro familiari. Perché questa particolarità? Occorre sapere che spesso Inizio della sfilata in corso Re Umberto. [foto: collezione S.Medail]
60
presso i reparti dell’Arma, in particolare presso le Stazioni, talvolta avviene che a rispondere al telefono oppure ad aprire la porta d’ingresso della caserma sia un familiare dei militari il quale sostituisce occasionalmente ed eccezionalmente il personale di servizio, in quanto impegnato in situazioni di grave ed imprevista emergenza. Ecco dunque il motivo per il quale i familiari partecipano alla sfilata. Attualmente l’Associazione è impegnata nella realizzazione dei Nuclei di volontariato che, in caso di necessità, sono inseriti, con uomini e mezzi, nella “colonna mobile” della Protezione Civile, già costituita. Per il territorio della Sezione “Alta Valsusa” il Nucleo di volontariato di riferimento ha sede a Susa.
In relazione all’attività di volontariato, il Presidente della Repubblica, nel suo telegramma inviato all’Associazione in occasione del Raduno, così si è espresso: «L’opera meritoria compiuta dal sodalizio a sostegno della comunità civile, dagli interventi di soccorso durante le pubbliche calamità all’assistenza alle persone indigenti, costituisce prezioso contributo al benessere della collettività ed esempio di cittadinanza attiva e responsabile».
Il Presidente S.M.

LA CANTORIA PARROCCHIALE
ALLA SACRA DI SAN MICHELE
IL 12 giugno, giorno di Pentecoste, il nostro Coro è stato invitato a cantare durante la Messa delle ore 12 alla Sacra. Entusiasta e felice di questa opportunità, la nostra Corale si è preparata in modo  adeguato a questo nuovo “appuntamento”.
La Sacra, famosissimo complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano all’imbocco della Val di Susa, è il monumento-simbolo della Regione Piemonte ed ha quindi un’importanza anzitutto religiosa, ma da alcuni anni è diventata anche attrazione turistica di livello internazionale. I Padri Rosminiani, rettori dell’Abbazia, ci hanno invitati ad accompagnare la Messa con il nostro canto, ma anche a un delizioso pranzo! Il gruppo dei cantori si è dato appuntamento nel parcheggio sottostante la chiesa e seguendo il percorso in salita con passo silenzioso e veloce siamo giunti all’ingresso  dell’Abbazia.
Ci stava aspettando una simpatica e preparata guida turistica che ci ha illustrato, passo dopo passo, le
La Cantoria di Sant’Ippolito. Foto ricordo sui gradini
della Sacra di San Michele. [foto: D. Pagnotto]
61
caratteristiche tecniche e storiche dell’Abbazia. Abbiamo appreso che questa imponente struttura risale alla fine del X secolo, sotto il Pontificato di Papa Silvestro II. Nei secoli successivi essa fu affidata ai Benedettini, che ne fecero anche un asilo per i numerosi pellegrini che percorrevano la via Francigena. La nuova chiesa, quella attuale, dove vengono celebrate leMesse e dove abbiamo avuto l’onore di cantare, è stata eretta su strutture possenti e sovrasta le più antiche costruzioni che sono state così inglobate. Il tutto conferisce a questa Abbazia un tono solenne, misterioso, ma anche  raccolto.
Il nostro Coro si è fermato per una mezz’oretta nella Foresteria per fare gli ultimi vocalizzi e le ultimissime prove ... poi alle 12 la Messa. È stata una funzione solenne, le persone presenti erano per lo più turisti di passaggio, il celebrante ci ha presentato a tutti come “il coro” di una famosa cittadina della Alta Val Susa, poiché sul momento non ricordava il nome Bardonecchia.
Nadia Tria

CORETTO S. AGNESE
ORMAI, da circa due decenni dal suo esordio, tutti conoscono il gruppo di voci che si ritrova ogni sabato sera per la Messa prefestiva delle ore 18, nella nostra Parrocchia di Sant’Ippolito. Il “Coretto Sant’Agnese”, accompagnato dal suono dell’organo antico della nostra chiesa, ha come fine quello di guidare i fedeli nel canto dell’assemblea non solo il sabato serama in tutte le celebrazioni che caratterizzano la vita cristiana.
Sant’Agostino insegnava che «il cantare è proprio di chi ama. Chi canta prega due volte». Noi non abbiamo alcuna ambizione in merito di sicuro, però, cantiamo con entusiasmo e impegno e cerchiamo di migliorarci per rendere più belli i brani che si trovano nella raccolta “La Famiglia cristiana nella Casa del Padre”. Non abbiamo pretese di perfezione e siamo sempre contenti di dare il benvenuto a chi desidera offrire il proprio sostegno al Coretto. La scuola, le attività sportive e gli impegni in genere  sono tanti per tutti,ma siamo sicuri che un’oretta alla settimana si può trovare anche per questa
attività parrocchiale. Il Coretto è prossimo a festeggiare i vent’anni dalla sua nascita, e nelle ultime settimane ha visto l’ingresso anche di Alessandra e delle nuove leve... Beatrice, Cecilia, Nathascia e Desiree. Un piccolo gruppo con tanta voglia di fare!
Lisa
Una parte del Coretto radunato per la festa di Santa Cecilia.
[foto: L. Procopio]
62
LA SCUOLA MATERNA È IMPORTANTE PERCHÉ...
TUTTI i bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia hanno bisogno di trovare nel nuovo ambiente un clima sereno, ben organizzato, che dia loro calore e sicurezza per inserirsi positivamente e poter accogliere nel modo giusto tutte le esperienze di crescita offerte dalla scuola. È a partire da questa priorità che noi insegnanti orientiamo la programmazione ed il progetto educativo annuale. Sin dai primi giorni, già dall’accoglienza, l’obiettivo educativo principale è quello di creare un percorso “sumisura” in grado di valorizzare e di stimolare ogni singolo bambino coinvolgendolo attivamente nelle diverse attività proposte.
La Scuola è, inoltre, un importante luogo d’incontro per tutte le famiglie: partecipando agli incontri culturali tenuti dalle insegnanti e da esperti esterni alla scuola, in cui si trattano argomenti di pedagogia, psicologia, pediatria; vivendo momenti di festa, in cui i bambini si cimentano in brevi drammatizzazioni, canti e filastrocche; dialogando con tutto il personale della scuola, grazie ad uno scambio di informazioni ed un confronto costruttivo rispetto alle attività didattiche svolte e all’organizzazione scolastica. Si predispongono occasioni di apprendimento attraverso il gioco, i laboratori, le uscite didattiche, la lettura di una favola, il racconto di un’esperienza vissuta.
Tutto questo, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino di approfondire ed interiorizzare informazioni indispensabili al percorso di crescita. I bambini passano a scuola molte ore ed hanno bisogno di trovare un luogo tranquillo, allegro e familiare. Pensiamo al momento del pranzo, esso assume molte valenze educative e psicologiche, e pertanto dev’essere un momento piacevole sia per i bambini e sia per i genitori. La Scuola è anche un luogo per riposare, un ambiente dove i bambini possono rilassarsi e distendersi. La Scuola Materna è un buon investimento per il futuro di ogni singolo bimbo ed è un’occasione di relazione importante per tutti, grandi e piccoli.
Chiara Prato
In Oratorio per la festa delle Scuole Cattoliche.
[foto: collezione C. Prato]
Festa dei Nonni. [foto: collezione C. Prato]

INIZIATIVE GIOVANILI IN PARROCCHIA
QUELLO che andremo a descrivere in questo resoconto parte da lontano ed è bene sottolinearlo. Sono passati otto anni da quando con un gruppo di ragazzi che avevano appena ricevuto la Cresima abbiamo dato inizio ad un’esperienza estiva. Sembrava una follia, un qualcosa di poco sensato, ma anno dopo anno l’esperienza si è sempre più radicata e pian piano, anche attraverso continui  arrangiamenti, finalmente ha dato alcuni piccoli frutti. L’anno pastorale che stiamo vivendo ne è una riprovamolto significativa. Non andiamo alla ricerca di folle, di grandi numeri,ma con costanza cerchiamo di annunciare la buona notizia di Cristo a chi ha ormai finito il percorso di catechismo per i Sacramenti in modo da portarli a vivere quotidianamente la fede che in occasione della Confermazione hanno apertamente professato. Di che si tratta, potrebbe chiedersi il lettore che si è imbattuto in questo scritto. Da ottobre/novembre presso i locali della parrocchia di Bardonecchia si trovano tre gruppi di giovani e di adolescenti non solo del territorio di Bardonecchia ma anche di Oulx e di Salbertrand che a seconda delle età provano a fermarsi e porsi alcune domande cercando di trovare una risposta nella vita di Cristo. La caratteristica di questi gruppi è che sono nati quasi tutti attorno all’esperienza del campo estivo che ormai da quattro anni si tiene presso il Forte di Bibbona.
Quattro anni fa nell’esperienza estiva si era deciso di dedicarci tre momenti per una formazione quali animatori. L’inizio non fu così entusiasmante. Al campo quest’esperienza andò decisamente male ma fece sorgere la volontà di ritrovarci nell’anno per affrontare diverse tematiche. Ora questo primo gruppetto è composto da giovani che ormai frequentano l’Università e regolarmente si trova una volta al mese. Quest’anno ci si confronta sui vari temi della fede ed in particolare sui 10 Comandamenti
quale risposta dei fedeli al Vangelo. Ci si serve per questa riflessione di uno strumento molto interessante che il Santo Padre ha consegnato ai giovani in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid: il Catechismo della Chiesa Cattolica per i giovani (comunemente conosciuto come Youcat). È una bella occasione di confronto e di crescita nella fede affinché il Vangelo informi la vita dei fedeli.
Accanto a questo primo gruppo si è costituito un secondo gruppo di più giovani che frequentano il triennio delle superiori. Era già dallo scorso anno che quest’iniziativa avrebbe potuto partirema per una serie di indecisioni solo quest’anno si è potuto concretizzare. Una volta al mese alcuni ragazzi di Bardonecchia, di Oulx e di Salbertrand si incontrano per un confronto sulla visione dell’uomo a partire dalle vedute della società che ci circonda per passare attraverso alcuni esponenti del mondo del
pensiero e delle varie religioni per poi fermarci a considerare quale sia la peculiarità della visione cristiana. Quest’ulteriore esperienza ci permette di crescere e di confrontarci con quella persona che rende l’uomo veramente libero Gesù Cristo.
Infine, sollecitati da una buona partecipazione all’esperienza estiva, quest’anno si è dato inizio ad un gruppo di ragazzi di prima e seconda superiore che incontrandosi ogni quindici giorni cerca di confrontarsi e riflettere, ma anche stare insieme sull’esempio di Cristo. Si tratta di una quindicina di ragazzi di Bardonecchia e di Oulx aiutati da alcuni adulti che si interrogano se veramente hanno il coraggio di essere se stessi sempre e non adeguarsi al tutti fanno così e quindi essere un po’ più protagonisti della propria vita.
 63
64
Al termine di questa breve descrizione delle attività non ci resta che sottolineare che tutte queste iniziative sono aperte a tutti i giovani e ragazzi che hanno voglia di mettere nella loro vita Cristo.
don Giorgio Nervo

GRUPPO SCOUT BARDONECCHIA
ANCHE quest’anno per il gruppo Scout di Bardonecchia è stato pieno di attività e giochi. Da quando abbiamo iniziato riunioni, uscite e giornate all’aria aperta sono passate in fretta, ma si sa, quando ci si diverte il tempo vola!
Una novità importante è stata il cambiamento della sede dove svolgiamo le nostre attività, che da gennaio 2011 non è più presso il convento francescanoma è stata spostata sopra alla farmacia comunale, vicino alla Parrocchia. Certo, il trasloco è stato duro e anche un po’ triste, ripensando a tutti gli anni trascorsi a fare attività in viale della Vittoria, ma ha avuto anche i suoi lati positivi: poter giocare per le vie del Borgo Vecchio piene di vita e poterci scatenare nel prato dell’Oratorio, messoci a disposizione da don Franco.
E così è arrivato il momento del campo estivo: i lupetti del “Branco delle Nevi” hanno passato le vacanze di branco nella valle di Pinerolo, a Riclaretto. O meglio, sull’Isola Che Non C’è, visto che il tema del campo era Peter Pan. L’ambientazione ci ha portati a capire l’importanza di essere bambini, ma allo stesso tempo di essere pronti a crescere e mettersi in gioco quando sarà il momento. Tra corsari e  bimbi sperduti, i nostri coraggiosi lupi hanno salvato principesse, sconfitto pirati e festeggiato con capi indiani, e, come i veri bimbi sperduti, hanno assaggiato una cena di tutti i colori dell’arcobaleno.
Il reparto “Barba di Fuoco” è stato invece a Campo Rossetto, località sopra Condove, proprio  insieme al reparto di Condove.
Il “Branco delle Nevi”.
Il Clan in cammino.
65
Proprio da lì è cominciata l’avventura: un viaggio alla scoperta del Far West. Superata la timidezza verso i ragazzi di un altro gruppo, si è subito creata una bella atmosfera ricca di allegria e divertimento. Tra veglia alle stelle, bivacchi, camminate nella natura e giochi, i dieci giorni sono passati in un baleno!
Il 24 luglio 2011 il clan Destino ha intrapreso un cammino (la Route) di riflessione e comunità attraverso alcune valli nei dintorni di Bardonecchia. Il tema scelto e sviluppato durante il cammino è stata la capacità di scegliere. Partendo al mattino dal rifugio ReMagi in Valle Stretta, ci siamo inizialmente diretti al Colle del Vallone (2.642 m.), vicino a cui abbiamo pernottato la prima notte. Il secondo giorno il gruppo ha percorso in discesa il versante opposto, fino a raggiungere il paesino di Nevache. Qui abbiamo pernottato nuovamente in tenda, ed il giorno dopo abbiamo deciso di percorrere un tragitto un po’ più breve, fino a Plampinet, per poterci riposare e prepararci alla continuazione della route. Questa giornata è stata caratterizzata principalmente da una serie di riflessioni e condivisioni sui cambiamenti riguardanti il singolo o il gruppo. La route è proseguita risalendo la valle percorsa dal Torrent Des Acles fino al Passo di Desertes (2.568 m.). Sul versante italiano, presso la croce di San Giuseppe, ha avuto luogo l’ultima notte sotto le stelle, ed il giorno successivo, dopo aver percorso un ripido sentiero fino a Chateau Beaulard, è stata raggiunta la destinazione di Bardonecchia. Questa esperienza ha reso possibile un rafforzamento dei legami di amicizia e di scoperta degli altri compagni di sentiero, ed una più profonda conoscenza del territorio.
La Comunità Capi
I Reparti di Bardonecchia e Condove.
66

O.F.T.A.L. - OPERA FEDERATIVA TRASPORTO AMMALATI LOURDES
SEZIONE DI TORINO - GRUPPO DI BARDONECCHIA
ISantuari di Lourdes hanno proclamato il 2011 “Anno dedicato al Padre Nostro”, come il 2010 era stato dedicato al “Segno di Croce”. Riflettere sulla preghiera del Padre Nostro è stato assai impegnativo per via delle sue tante sfaccettature come, per esempio, l’espressione «Sia fatta la tua volontà come in Cielo, così in terra». Quando recitiamo il Padre Nostro molte volte lo facciamo in fretta, senza pensare a ciò che stiamo pronunciando, ma, se facessimo caso al significato delle parole, ci renderemmo conto
che, quel «Sia fatta la tua volontà», non è sempre così facile da mettere in pratica. Abbiamo vissuto, anche quest’anno, molte emozioni che è difficile esprimere in forma scritta. Spesse volte preghiamo la Madonna dimenticando che è a Gesù che dobbiamo rivolgerci. Il silenzio è utile per restare in ascolto di quanto Gesù ci vuole dire, ma non sempre troviamo il necessario raccoglimento; davanti alla Grotta, purtroppo, il silenzio non sempre è rispettato. L’unico luogo veramente raccolto è la Cappella
dell’Adorazione, che rimane sempre aperta, e dove è esposto il Santissimo.

67
La Via Crucis è sicuramente uno degli appuntamenti più toccanti. Per gli ammalati e per coloro che fanno fatica a camminare è stato predisposto un percorso nella Prateria, con i riferimenti per ogni Stazione. Ad ogni tappa un ammalato, a turno, legge la prima parte della riflessione e la seconda è letta da una dama o barelliere, mentre la conclusione è riservata al sacerdote. Per i pellegrini che lo desiderano si svolge sul  monte ed è commentata da un sacerdote, rimanendo in silenzio tra una Stazione e l’altra, per dare modo di meditare sul contenuto di ciò che è stato appena ascoltato. Anche per il personale si svolge allo stesso modo, ma alla sera alle ore 21, per offrire la possibilità a tutti di partecipare. Chi fa servizio in “accueil” è dispensato. Altro momento importante è la celebrazione della S. Messa Internazionale nella Basilica di San Pio X che si svolge ogni mercoledì e domenica, per dare  modo ai partecipanti dei vari pellegrinaggi di poter essere presenti a questa bella funzione sempremolto partecipata. La processione del pomeriggio e quella delle fiaccole della sera sono, anch’esse, celebrazioni assai toccanti e vengono tenute ogni giorno.
L’appuntamento forse più atteso dagli ammalati è la S.Messa alla Grotta, in quanto possono restare più vicini alla statua della Madonna per un tempo prolungato. Da alcuni anni i Santuari di Lourdes hanno la possibilità di collegarsi tutti i giorni alle ore 18 (in differita alle ore 20) con TV 2000, per permettere, dall’Italia, di seguire la recita del Rosario davanti alla Grotta. Purtroppo a Bardonecchia la ricezione è difficoltosa e può avvenire solo con l’installazione della parabola.
Abbiamo tenuto dei pellegrinaggi a Lourdes nei mesi di febbraio, maggio, settembre, e concluso con l’interdiocesano di ottobre e, come sempre, la partecipazione si è rivelata numerosa. Come “gruppo di Bardonecchia” ci ritroviamo alcune volte nel corso dell’anno con il gruppo di Torino e gli amici della Bassa Valle, in compagnia degli ammalati e dei pellegrini incontrati a Lourdes, per rinnovare la conoscenza. Dal 22 al 28 ottobre 2011, con la sezione Oftal di Torino, siamo intervenuti, con ben 11 partecipanti, al pellegrinaggio organizzato in Terra Santa. Per molti era la prima volta ed è stato particolarmente importante e suggestivo visitare i luoghi dove è nato, vissuto, morto e  risorto Gesù: giunti all’aeroporto di Tel Aviv il pellegrinaggio è iniziato con la celebrazione della S. Messa in uno dei tre luoghi “ritenuti” l’Emmaus del Vangelo, in quanto il proposito era quello di iniziare la nostra esperienza come i due Discepoli che hanno incontrato Gesù sulla via che da Gerusalemme conduce a Damasco. Il viaggio è poi proseguito verso Gerusalemme, dove ci siamo fermati quattro giorni, arrivando opportunamente il giovedì sera per essere presenti alla Via Crucis del venerdì.

Gruppo di Bardonecchia al Monte Tabor, in Terra Santa.
68
La conclusione della Via Crucis è avvenuta all’interno della Basilica del Santo Sepolcro dove siamo passati davanti alla “pietra” sulla quale, secondo la tradizione, era stato deposto il corpo di Gesù. Il viaggio è continuato, poi, a Betlemme, Nazareth, Monte Tabor, Cesarea, concludendo ad Haifa al Carmelo. Si è rivelata un’esperienza “forte” perché ora, leggendo il Vangelo, possiamo rivedere i luoghi e apprezzare di più quanto è descritto. Un momento importante è stata la S. Messa celebrata alla “Grotta dei Pastori”, in quanto siamo stati particolarmente fortunati ad averne la disponibilità.
Come pure, un altro momento intenso, è stata la meditazione alla grotta del Tradimento, accanto alla tomba della Vergine. Sicuramente, ritornando una seconda volta, si potranno approfondire meglio i luoghi più significativi. Grazie al Signore per questa opportunità!
Per concludere l’anno ci ritroviamo sempre a Villa San Pietro di Susa l’8 dicembre per lo scambio degli auguri di Natale e l’arrivederci al prossimo anno.
Dame e Barellieri