20/04/09

I Nostri Giovani (2008)


 I NOSTRI GIOVANI


 In preparazione (immagini mancanti)
GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
(9-26 luglio 2008)

«Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni fino agli estremi confini della Terra» (Atti 1,8).      Questa frase, tratta dagli Atti degli Apostoli, è stato il perno centrale dell’ultima Giornata Mondiale della Gioventù che si è svolta a Sydney e alla quale hanno partecipato quattro ragazzi di Bardonecchia: Stefano, Giacomo, Irene e Andrea.
«Noi ci siamo aggiunti ad altri nove partecipanti della nostra Diocesi e sotto la guida di don Antonello Taccori, nostro viceparroco, ci siamo immersi in questa grandissima esperienza e in questo lungo viaggio di pellegrinaggio fino agli estremi confini della Terra!


Un viaggio che ha visto una grande e difficoltosa organizzazione viste proprio le distanze e la lingua differente, e che ha portato don Antonello, coadiuvato da don Sergio Blandino, a prendere in mano le redini di organizzatore sia prima  della partenza che du- rante tutta la durata dell’intero pellegrinaggio! Infatti alcuni mesi prima di partire, insieme ad altri gruppi legati alla Diocesi di Torino ci siamo preparati attraverso incontri organizzati dalla Pastorale Giovanile per approfondire il tema proposto dal Papa per questa Giornata mondiale e inoltre, visto il costo delle iscrizioni, abbiamo instaurato varie iniziative tra cui offerta di castagne o di oggetti natalizi fatti con le nostre mani all’uscita dalle Sante Messe! A questo proposito cogliamo l’occasione per ringraziare le persone che hanno contribuito con offerte a queste iniziative permettendoci di alleggerire sostanzialmente la spesa!
(foto)Il gruppo della Diocesi di Susa alla G.M.G. di Sydney.
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La partenza è avvenuta da Milano il 9 luglio, con arrivo e sosta per quattro giorni in Melbourne ospitati in famiglie, alle quali va il nostro più caloroso affetto per l’ospitalità e generosità avute in quei giorni. Successivamente siamo stati trasferiti presso la Scuola Holy Spirit in Sydney. Il nostro equipaggiamento per tutti questi giorni è stato semplicemente un zaino da trekking con indumenti personali, un sacco a pelo e un materassino! Niente a che vedere con un albergo a cinque stelle, ma chi partecipa a una Giornata Mondiale della Gioventù sa che ciò che si prova durante e che ci si porta a casa da questa esperienza è molto più appagante e riempitivo di qualsiasi possibile agio! Un senso di tranquillità, di serenità e gioia capace di riempirti il cuore! È stata un ’esperienza vissuta con grandissimo entusiasmo e questo è lam-pante in alcune delle nostre testimonianze. Giacomo: “È stata la mia prima Giornata Mondiale della Gioventù e la gioia e la spontaneità che si sono respirate sono state davvero coinvolgenti; un linguaggio universale capace di abbattere qualsiasi barriera di lingua e cultura!”. Stefano: “Sono rimasto colpito dall’accoglienza, dalla gentilezza e dall’ospitalità del popolo australiano. L’emozione più grande l’ho provata durante la veglia, il silenzio di migliaia di persone, che nonostante la temperatura fosse di pochi gradi sopra lo zero, erano attenti e rivolti ad ascoltare le parole del Santo Padre, avvolti dentro i loro sacchi a pelo! Condividere Dio e la Sua Parola con altre genti di tutto il mondo amplifica ancor di più la Sua Grandezza!”.
...E ora aspettiamo la prossima GMG che si terrà a Madrid nel 2011!».
Don Antonello, Stefano, Giacomo, Irene e Andrea


CAMPO ESTIVO DEI GIOVANI


Anche quest’anno le parrocchie di Bardonecchia e Sestriere hanno organizzato il campo estivo, cambiando meta: siamo andati a Marina di Bibbona, in Toscana, durante la prima settimana di settembre. La vacanza è stata gestita da don Giorgio Nervo, Parroco di Sestriere, don Antonello Taccori, ormai viceparroco di Sant’Ambrogio, e molti giovani pieni di iniziativa dell’alta valle.
Uno degli obbiettivi degli organizzatori era di trasmettere uno stile di vita vissuto attraverso la preghiera, unito al gioco e al divertimento.
A noi ragazzi “animati” il campo è piaciuto moltissimo perché i giochi sono stati organizzati da animatori, poco più grandi di noi, che hanno sempre saputo trovare il modo per farci divertire; la prima sorpresa l’abbiam o avut a prima di partire, quando a ognuno di noi è stato chiesto di portare un costume, chi da cavaliere,chi da contessa, come se fossimo i componenti di una corte medievale.
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 (FOTO) 
Sopra: «Ad ognuno è stato chiesto di portare un costume come se fossimo i componenti di una corte medievale».
Sotto: il gruppo a Marina di Bibbona.       (collezione G. Nervo)

Hanno anche organizzato due giochi notturni, un torneo di calcio e una caccia al tesoro per il piccolo paese.
La mattina siamo sempre andati in spiaggia esclusi due giorni in cui siamo andati rispettivamente a Bolgheri ed a Cecina.
Il pomeriggio era diviso in due parti: subito dopo pranzo ci siamo impegnati nella realizzazione di un fotoromanzo, interamente creato da noi utilizzando i costumi di cui disponevamo, che modestia a parte è venuto molto bene! Successivamente partecipav amo alle varie attività proposte.
Non sono mancati spiacevoli inconvenienti come meduse e incidenti capitati ad alcuni di noi, ma niente di grave. Per consolazione ci hanno portati a mangiare un gelato e una delle ultime sere siamo andati sulla spiaggia dove abbiamo imparato a riconoscere alcune stelle grazie alle conoscenze di un animatore.
Grazie all’esperienza e all’impegno degli animatori la settimana è passata velocemente, e al momento dei saluti eravamo tutti dispiaciuti, ma già proiettati verso l’estate prossima.
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DAL GRUPPO SCOUT

LE ATTIVITÀ ESTIVE del Gruppo Scout sono state moltissime, coinvolgenti ed entusiasmanti, come testimoniano gli articoli che seguono, relativi ai campi del “Branco delle nevi”, del Reparto “Barba di fuoco” e del Clan “Destino”.
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Lupi! Jao!

Tutti pronti? Sì, finalmente è arrivato il momento delle Vacanze di Branco, momento atteso e preparato tutto l’anno con l’attività in tana (la sede dei frati francescani) e le cacce per prati, pascoli e paesi della valle.
Si parte... con il treno raggiungiamo Condove, e poi, zaino in spalla, percorriamo sentieri e mulattiere, saliamo al castello del Conte Verde e poi nel bosco passando per la Torre del Colle, fontane e lavatoi rinfrescano il cammino sotto il sole, così un po’ stanchi ma pieni di allegria arriviamo a destinazione: la “Casa dell’amicizia” di Almese. Ad attenderci con la sua caratteristica cordialità c’è don Luigi Chiampo. Invadiamo letteralmente il cortile, ci sentiamo a “casa”, pronti per iniziare la nostra avventura.
Ben presto entriamo nel mondo fantastico che accompagnerà tutte le nostre attività: “Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda”: l’invito rivolto a tutti i lupi è quello di diventare essi stessi cavalieri, farsi coraggiosi, leali, generosi. Non c’è tempo da perdere! Così i nostri aspiranti cavalieri si danno un gran da fare per preparare tuniche, mantelli, stendardi e spade.
Quando tutto è pronto si sale per l’investitura alla Sacra di San Michele, naturalmente a piedi. La salita mette a dura prova i nostri coraggiosi lupetti, ma all’arrivo la bellezza e l’imponenza della Sacra fanno dimenticare la salita. Giusto il tempo di posare gli zaini in foresteria... lampi e tuoni, pioggia a catinelle, lo spettacolo è garantito. Riprendiamo le forze con un’abbondante cena e poi, cessato il temporale, usciamo per la cerimonia dell’investitura. Quello che vediamo resterà impresso per lungo tempo nei nostri cuori: il cielo terso, una miriade di stelle, in lontananza le luci del temporale, la magia della Sacra, e ai nostri piedi la Valle di Susa. Lo stupore ha il sopravvento, per una sera ci sentiamo immersi in un mondo magico. Diventati cavalieri ci aspetta un meritato riposo e, come tutti i cavalieri che si rispettano, dormiamo su semplici stuoie e coperte, l’uno accanto all’altro. Il mattino seguente, dopo aver visitato la Sacra, scendiamo per l’antica mulattiera fino a Sant’Ambrogio.
Nei giorni successivi ci attendono ancora tante avventure, giochi, attività e anche tante nuotate! Eh, sì, perché vicino alla Casa dell’amicizia ci sono delle pozze bellissime sul torrente Messa dove andiamo a rinfrescarci e dove miglioriamo le nostre tecniche natatorie: i cavalieri devono sapersela cavare anche nell’acqua!

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(foto)Lupetti e Vecchi Lupi alla Casa dell’Amicizia.

Seguendo le gesta dei cavalieri anche i lupetti fanno “del loro meglio” per migliorare se stessi e seguire la pista che ognuno percorre durante il tempo di permanenza in banco. Alcuni dei nostri lupi anche quest’anno saliranno in Reparto, sono i “lupi anziani” e li attende una nuova avventura.
Anche le vacanze di Branco volgono al termine e con un po’ di nostalgia lasciamo la Casa dell’amicizia per rientrare a Bardonecchia, certi che questa esperienza ci abbia fatti diventare tutti un po’ più forti, leali e generosi, proprio come Artù ed i suoi cavalieri.
Buona pista a tutti lupi del Branco delle nevi!!
Akela, Bagheera, Baloo, Fratel Bigio, Rama, Ferao, Chikai, Jacala
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Nel 2008 il Reparto di Bardonecchia ha svolto numerose attività, organizzate e realizzate da capi e ragazzi. Nel corso dell’anno si sono svolte alcune uscite in occasione di alcuni momenti “forti”, quali i “passaggi” di inizio anno, quando i lupetti più grandi hanno lasciato il Branco per entrare in Reparto, l’uscita delle promesse, occasione per i più piccoli di pronunciare la propria promessa di fronte all’intero Reparto, diventando così scout a tutti gli effetti.
Per i ragazzi più grandi vi è poi stata, nel mese di febbraio, un’uscita insieme ai coetanei degli altri gruppi della Valle, durante la quale hanno avuto modo di riflettere e confrontarsi su temi legati alla loro crescita, il tutto attraverso attività pratiche e giochi, all’insegna dell’ “imparare facendo”, tipico del metodo scout.
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(Foto)
Nell’angolo di Squadriglia.            
La Squadriglia Canguro in cucina.

Si è poi svolto a Bussoleno il “S. Giorgio”, uscita che deve il suo nome al patrono degli scout, a cui partecipano ogni anno tutti i gruppi della Valle.
Il momento più atteso ed importante dell’anno è stato, come sempre, il campo estivo, tenutosi a Pierremenaud (Oulx) ad inizio agosto insieme al Reparto di Ferriera. Durante il campo i due reparti hanno vissuto alcune esperienze nuove, frutto del reciproco scambio di tradizioni ed abitudini, riuscendo in breve a creare un reparto unico e coeso. Sono state svolte numerose attività, a cominciare dalla costruzione del campo, attività di espressione, di orientamento, naturalistiche, che caratterizzano il metodo e lo stile degli esploratori e delle guide.

Michele Potenza


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(Foto) Si fa pausa per cercare la strada.
  
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Ogni estate il Clan “Destino” comincia un nuovo viaggio: la Route.
Dal 24 al 29 agosto 2008 i rover e le scolte sono partiti, meta il Monastero di Sant’Antimo in Toscana. La loro avventura inizia alla stazione di Siena. In un batter d’occhio gli zaini sono in spalla e il piccolo gruppo di otto componenti, sorridenti e trepidanti, attraversa il borgo toscano, non senza una breve sosta in Campo del Duomo. Passo dopo passo i campanili e i tetti rimpiccioliscono e cominciano le colline. Il tramonto li coglie e li infuoca di rosso, piantano le tende e tirano fuori i fornellini per la cena.
La sveglia è all’alba e la partenza veloce: la strada è lunga e il sole caldo.
Percorreranno l’antica via Francigena per circa 70 chilometri. I colli li accolgono e si susseguono: qualche casupola, piccoli paesini arroccati, boschetti e piante di more di cui rimpinzarsi.
Lungo la strada si parla volentieri, scherzi e risate, ma al tempo stesso si apprezza il silenzio e la quiete del paesaggio. Dalla fatica della giornata nasce sempre un sorriso di gioia.
Dopo giorni di marcia, di cui due divisi in coppie, in “hike”, ecco spuntare dietro le viti il sognato traguardo. L’accoglienza avviene presso la base scout del monastero. Si respira un buon clima; c’è tempo per riflettere e pensare e insieme per conoscere e imparare dagli altri. L’abate, padre Stefano, è energico e vivace.
Infine  hora et labora  (prega e lavora).
Chiuso l’ultimo cerchio si riparte verso casa, più ricchi e luminosi, forse con qualche ammaccatura in più, ma sempre sorridenti.

 Cecilia Mainardi
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Inoltre l’anno scout 2008-2009 ha visto il gruppo particolarmente coinvolto da un aumento dei ragazzi, anche provenienti da paesi diversi dell’alta valle, e dalla serie di attività ed imprese legate ai festeggiamenti dei 50 anni del gruppo, nato ufficialmente nell’estate del 1959 con le promesse dei primi ragazzi che formarono allora la Squadriglia libera Aquila.

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FESTA PER I 100  ANNI DELLA SCUOLA MATERNA

LA SCUOLA DELL’INFANZIA, intitolata fin dall’anno 2000 a Mons. Francesco Bellando, nei giorni 10 e 11 maggio ha festeggiato i suoi primi cento anni di vita, con varie e apprezzate iniziative.
L’Asilo ha una storia un po’ particolare: diretto dalle Suore Terziarie di S. Francesco fino al 1991, oggi è condotto da una associazione di genitori.
Prima della sua costituzione, era presente a Bardonecchia, dal 21 novembre 1901, un gruppo di Suore composto da sr. Maria Carmela Giuliani, sr. Michelina, sr. Federica, sr. Serafina e sr. Eldrada, ospitate dalla Maestra Matilde Chareun. Avevano il compito di assistere i malati nelle loro case e gestivano, allo stesso tempo, un laboratorio per le ragazze.
La scuola per l’infanzia nacque più tardi, nel 1908, con altre Suore. I bambini erano ospitati nella “Casa Bianca”, in due camere messe a disposizione dalle Ferrovie dello Stato, in attesa di una struttura più idonea. Per i primi otto anni l’Asilo fu amministrato da privati, per poi passare nel 1916 all’Amministrazione comunale, che già allora provvedeva all’erogazione di un sussidio di duemila lire annue.
Negli anni cambiò numerose volte la propria sede: prima della guerra fu spostato in Casa Mallen di via Montello, poi in Casa Agnes sulla piazza della chiesa, poi nelle “Case del Littorio” in via Medail, in pieno  periodo bellico, fino ad essere collocato presso l’attuale Soggiorno Militare in viale Bramafam, assieme agli uffici comunali e alla scuola elementare. È soltanto dal 1968 che ottiene la sua sede attuale. Dal 1974 è entrata a fare parte delle scuole Fism, cioè della  Federazione Italiana Scuole Materne.

Una rara e preziosa foto degli inizi, datata 1908. (foto Archivio)
La Scuola Materna e le suore in una foto del 1940.  (foto Archivio)

Per oltre novant’anni è stato diretto dalle Suore, la cui presenza è rimasta viva nel cuore di tante mamme che, serenamente, lasciavano i loro piccoli in custodia per tutto l’arco della giornata e, spesso, ben oltre l’orario scolastico.

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 Anno 2008: bambini e insegnanti in uscita didattica.
 Monsignor Bellando e il Sindaco Gracco in una foto del 1960.  (foto Archivio)

Per la prima m aestra laica bisogna attendere il 1989, quando, a seguito del trasferimento di sr. Candida, venne assunta Tiziana Sereno. Quando nel 1991 le Suore lasciarono Bardonecchia le sorti dell’Asilo parvero in certe. Grazie all’interessamento dell’allora Sindaco dott. Gibello, la struttura non fu statalizzata ma venne creata una associazione di genitori che si occupa tuttora della sua gestione. L’attuale Consiglio è formato da Francesca Chareun presidente, Fabio Muro vicepresidente, Chiara Prunotto segretaria, Cristina Cavallaro e Diego Sasso consiglieri.
I bambini, per quanto riguarda l’anno scolastico 2007-2008 sono seguiti dalle insegnanti Chiara Prato, Tiziana Ierace, Lina Martello, Siria Guerresi, Alessia Fava, Cristiana Capello, coadiuvate da Adriana Ugetti, Maria Nocco e Augusta Gleise.
Sabato 10 maggio, al Palazzo delle Feste, una proiezione di immagini storiche ha permesso ai presenti di ripercorrere virtualmente la storia dell’Asilo e per alcuni di riconoscersi nelle fotografie.
La presidente Francesca Chareun ha introdotto la manifestazione, tra l’altro, ringraziando suor Barbara Aloi che, da Roma dove lavora attualmente, non ha voluto mancare a questo appuntamento di festa, rappresentando anche le altre suore assenti perché impossibilitate a partecipare; poi hanno parlato l’assessore Maurizio Franceschini, il Parroco don Franco Tonda e la Dirigente Fism Patrizia Dosio. Parole di ringraziamento sono anche andate alla segretaria Daniela Biscotti Falcone “motore della scuola”, a Vickj Dujmic e Sara Gautier per l’ottimo lavoro che compiono tra i fornelli della cucina e Cinzia De Caro per quanto riguarda la pulizia dei locali.
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2008: foto di gruppo per i bambini e le maestre della Scuola dell’infanzia Mons. Bellando, a Bardonecchia.
La Scuola Materna con i membri del Consiglio dei genitori, insegnanti, personale. È presente suor Barbara Aloi giunta da Roma e, accanto, l’assessore Maurizio Franceschini.

Dopo i saluti e i ringraziamenti, sul palco è salita la dott.ssa Luisa Maletto, autrice del riuscitissimo e apprezzato Numero Unico “100 anni dell’Asilo”. Ha detto l’autrice: «Si è trattato di un grande lavoro di ricerca, avrei voluto essere più  esaustiva soprattutto nel- la parte storica, ma, sia per i pochi documenti ritrovati nell’archivio comunale e in quello parrocchiale, e per le pochissime testimonianze vive, non mi è stato possibile.
Ho comunque riportato le testimonianze di chi ha dato molto all’Asilo, tra queste la figura di suor Severina, rimasta a Bardonecchia per dodici anni». Per una conoscenza approfondita circa i cento anni di vita dell’Asilo, si rimanda al libro della dott.ssa Maletto, da richiedere alla segreteria della Scuola Materna.
Nel finale i bambini sono anch’essi saliti sul palco per spegnere le candeline della torta centenaria e per cantare alcune canzoncine. Il pomeriggio si è concluso con lo spettacolo teatrale dei Taka Banda.
Domenica 11 maggio, bambini, genitori e insegnanti si sono ritrovati in chiesa parrocchiale per la Messa delle ore 11, animata nei canti, nelle preghiere e nell’offertorio dai bambini stessi. Per tutti il Parroco ha avuto parole di lode e di incoraggiamento. Al termine, sulla piazza della chiesa, ancora un momento di festa, con la partecipazione della Banda musicale Alta Valle Susa, nel corso del quale i piccoli alunni hanno liberato centinaia di colorati palloncini, che si sono alzati in cielo, forieri di pace e di quella semplicità che solo i bambini sanno emanare.

d.F.

DAL 1908 AL 1991 la scuola, meglio conosciuta come Asilo, fu condotta dalle Suore Terziarie di San Francesco, provenienti da Susa, già presenti in Bardonecchia dal 1901 per desiderio del Vescovo di Susa, allora Mons. Rosaz (...).
Le numerose Suore che si avvicendarono in questo lodevole compito, furono considerate da tutta la comunità bardonecchiese più che semplici insegnanti. La maggior parte di loro rimase nel cuore di tante mamme che serenamente lasciavano i loro piccoli in custodia per tutto il giorno e a volte anche oltre l’orario scolastico.

Nel 1991, con sommo dispiacere dell’allora Parroco don Francesco Bellando, vennero richiamate dalla loro Casa Madre.
Quell’anno l’Asilo ebbe una svolta epocale. Grazie all’interessamento del Parroco, dell’allora Sindaco Alessandro Gibello e di tante altre volonterose persone, l’Asilo continuò a sopravvivere attraverso la costituzione di un’associazione di genitori, i genitori dei bimbi frequentanti. A tutt’oggi è un’istituzione paritaria, legata alla Federazione Italiana Scuole Materne, autogestita, con contributi pubblici, per la maggior parte comunali. «E a distanza di ben diciassette anni tutta la comunità bardonecchiese conferma la buona scelta», sottolinea l’attuale assessore all’istruzione Maurizio Franceschini, che dal ’91 segue da vicino la vita della scuola. «È pur vero che non è tutto oro quel che luccica. Abbiamo vissuto momenti difficili. Per ben due volte siamo stati sul punto di gettare la spugna. Forti sono sempre state le propensioni da parte di qualche settore della comunità verso la statalizzazione. Per ben due volte è stato convocato il Consiglio d’amministrazione in seduta straordinaria per decidere sulla richiesta di statalizzazione.
Ma, sempre dopo aver valutato i pro e i contro, il Consiglio dei genitori decideva di continuare nella gestione. Un papà durante un’assemblea dei soci di fronte al solito dubbio si è espresso così:  nella statale il genitore è spettatore, in questa scuola è protagonista ».
Attualmente i bimbi sono ottanta. Sono seguiti da sei giovani maestre che attraverso una programmazione annuale sempre più all’avanguardia si prodigano ogni giorno ad insegnare l’ “abc” di una vita di relazione, valorizzando il gioco, l’esplorazione, la ricerca, il confronto con il gruppo dei pari. Di fronte all’accentuarsi delle situazioni di natura multiculturale e plurietnica, i loro obiettivi mirano a favorire un clima di apertura, accettazione, rispetto e comprensione verso le persone di cultura diversa attraverso esperienze educativo-didattiche mirate all’integrazione (...).
 Luisa Maletto

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– Il 21 novembre 1901 partiva per Bardonecchia la Superiora Generale Suor Carmela Giuliani con le Sorelle scelte per la nuova fondazione: Suor M. Michelina Garrone - Superiora; Suor M. Federica Zighetti - Maestra di laboratorio; Suor M. Serafina Ghignoli – Aiutante; Suor M. Eldrada Ceron - Coadiutrice e cuoca.

– Elenco cronologico delle Suore Superiori succedute nei vari anni:
1904 - Suor M. Federica Zighetti; 1906 - Suor M. Concetto Raggi; 1913 - Suor M. Rosa Maritano; 1916 - Suor M. Domenica Martina; 1918 - Suor M. Anastasia Ostorero (con il titolo di Direttrice); 1919 - Suor M. Marcellina Orlandi; 1929 - Suor M. Rosalia Magnini; 1931 - Suor M. Modesta Durandetto (dopo un anno trasferita a Castiglione); 1932 - Suor M. Damiana Delfino; 1936 - Suor M. Marcellina Orlandi; 1937 - Suor M. Annetta Ambrogio; 1942 - Suor M. Luigina Cotto; 1945 - Suor M. Bernardetta Cannella; 1951 - Suor M. Leonilde Cantamessa; 1957 - Suor M. Eligia Tonda; 1961 - Suor M. Michelina Ferraris; 1962 - Suor M. Giustina Maioli; 1963 - Suor M. Elisa Arbrun; 1964 - Suor M. Ignazia Montabone; 1970 - Suor M. Assunta Fanari; 1976 - Suor M. Floriana Lattanzio; 1982 - Suor M. Candida Pistis; 1989 - Suor M. Barbara Aloi.

– Elenco di alcune Consorelle che hanno lavorato nella casa di Bardonecchia:
Suor M. Ambrosina Zanoni, Suor M. Agostina Marino, Suor M. Serafina Ghignoli, Suor M. Rita Armuschio, Suor M. Matilde Cattaneo, Suor M. Egidia Bugnane, Suor M. Ferdinanda Mercandalli, Suor M. Luisa Bassi, Suor M. Massimina Borgesa, Suor M. Maggiorina Cadeddu, Suor M. Anselmina Gasparin, Suor M. Esterina Rossato, Suor M. Agata Sanna, Suor M. Crescenzia Zanolini, Suor M. Carmine Dessi, Suor M. Riccarda Negro, Suor M. Severina Margarina, Suor M. Barbara Aloi, Suor M. Ernesta Querio, Suor M. Graziella Carcangiu, Suor M. Gregoria Cumino, Suor M. Candida Pistis, Suor M. Rita Battista.
– Elenco Presidenti:
Mons. Francesco Bellando; Dario Dominici; Adriana Ugetti; Clara Bessone; Chiara Rossetti; Roberto Borgis; Elena Allemand; Francesca Chareun.


BENVENUTI ALLA NOSTRA SCUOLA

CARI GENITORI...
Con l’entusiasmo di chi inizia una nuova avventura ci rivolgiamo a voi che avete deciso di affidare una parte della crescita dei vostri figli alla Scuola dell’Infanz ia.
Vogliamo sottolineare l’importanza di questa scelta. La Scuola dell’Infanzia offre al bambino il processo
importante di prima socializzazione: la possibilità per i piccoli di confrontarsi con figure diverse da quelle familiari, rapportandosi con noi insegnanti e con tutti gli adulti della Scuola, e poi lo scambio con i compagni, figure simili a loro in un continuo dare e ricevere soprattutto grazie alla strutturazione eterogenea delle classi, dove i grandi aiutano i piccoli e i piccoli imparano dai grandi...
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La Scuola è un luogo dove si cresce scoprendo il significato dell’uguaglianza, dell’imparzialità, dell’accoglienza e della collaborazione, insomma dell’amicizia.
Poiché riteniamo che abbiate un ruolo ed una responsabilità insostituibile in quanto educatori dei vostri figli, crediamo sia importante creare un ponte tra la Scuola e voi genitori per un dialogo aperto, un confronto sincero nell’interesse totale per una crescita serena ed armonica dei vostri e, permetteteci, nostri bambini.
La programmazione educativo-didattica di quest’anno tratterà l’ALIMENTAZIONE. Il progetto “IN VIAGGIO CON IL CIBO” nasce dal desiderio di noi insegnanti di avvicinare i bambini alle tematiche relative al cibo, approfondendo la provenienza e le trasformazioni di alcuni alimenti come: il sale, il grano, il latte.
Attraverso le uscite didattiche in Bardonecchia, ma anche fuori paese, in realtà diverse rispetto alle nostre, e grazie ai laboratori, da quello musicale, psicomotorio, creativo e... di cucina..., i bambini impareranno a diventare bravi cuochi, ”grandi mangioni”, ma, soprattutto, impareranno a RICONOSCERE gli alimenti più nutrienti e sani per la loro crescita.

CARI GENITORI...
Sicure di costruire un rapporto di collaborazione costruttivo, porgiamo a tutti
voi un cordiale BENVENUTO ALLA NOSTRA SCUOLA!!!

Le insegnanti