18/02/07

Festa Patronale di Sant’Ippolito (2006)


Mons. Francesco Ravinale accolto dal Sindaco
di Bardonecchia, sig. Francesco Avato. 
[foto t.col. G. de Franceschi]
DOMENICA 13 AGOSTO, una fresca giornata di sole (e qualche nuvola) ha fatto da cornice alla festa patronale di S. Ippolito. Un folto gruppo di sacerdoti, rivestiti con i paramenti di colore rosso, insieme ai   chierici e ministranti, ai Priori Angelo Balsamo con Lucia Galeotti Bompard e Vicepriori Alberto Micai con Maria Bellando Grimaldi, al Gruppo Storico di Bardonecchia, al gruppo folkloristico Aoute Douerie ed alle autorità, hanno atteso sulla piazza della chiesa l’arrivo del Vescovo celebrante. Quando mancavano pochi istanti alle ore 11, un fragoroso applauso ha accolto Mons. Francesco 
Mons. Ravinale si intrattiene con (da destra)
don Franco Opezzo, mons. Claudio Jovine
e mons. Luciano Vindrola. 
[foto G. Elia]
Ravinale, Vescovo di Asti, il quale, dopo l’orazione a S. Ippolito recitata sul sagrato della chiesa, è giunto processionalmente all’altare, ove ha proceduto, assistito dal ch. Alvise Leidi, alla vestizione dei paramenti liturgici, mentre risuonava maestosa lamusica dell’organo. Il prelato ha preso possesso della sede, la quale normalmente, per S. Ippolito, è occupata dal Vescovo di Susa Mons. Alfonso Badini Confalonieri, quest’anno assente per impegni assunti in Nepal, in occasione della consacrazione di una chiesa e per l’inaugurazione di un Centro missionario gestito dai Gesuiti. A fianco del Vescovo Ravinale, il Parroco don Franco Tonda, il Bardonecchiese mons. Claudio Jovine Officiale della Congregazione dei Santi in Vaticano, mons. Luciano Vindrola presidente della Faci, e vari altri sacerdoti.

All’inizio della Messa il Parroco ha rivolto a Mons. Ravinale il saluto ed il ringraziamento a nome di tutta la comunità, rimarcando la storica amicizia tra Susa e Asti. In particolare ha menzionato la data del 1° settembre 1358, quando l’astigiano Bonifacio Rotario portò sulla Vetta eccelsa del Rocciamelone l’immagine taumaturga della Vergine. Inoltre ha ricordato la presenza, in Bardonecchia, della Colonia Astigiana “Porta Paradisi”, fondata nel luglio 1950 dall’indimenticabile don Aquilino Molino.
I Priori di S. Ippolito: Lucia Galeotti Bompard
 e Angelo Balsamo, con i Vicepriori:
Maria Bellando Grimaldi e Alberto Micai.
Gli stabili della Colonia, oggi diretta da don Attilio Novo, sorgono sopra il “Borgo Vecchio”, dove inizia la strada che sale alle Grange della Rhô. Nel pomeriggio, prima e dopo il Vespro, Mons. Ravinale si è recato, quasi come “visita pastorale” alla Colonia, dove l’aspettavano i direttori, le maestranze ed i numerosi villeggianti.
All’omelia il Vescovo ha ringraziato il Parroco per averlo invitato in «questo spirito di famiglia», ed ha ringraziato il Signore per il cammino di «questa bella comunità»; ha sottolineato la bellezza di partecipare alla celebrazione della festa patronale, segno di appartenenza e di identità.
Mons. Ravinale, al termine della Messa, in sacrestia
si intrattiene amabilmente con i ministranti che
hanno ottimamente compiuto il servizio liturgico
 
[foto t.col. G. de Franceschi]
«I martiri – ha esposto con limpidezza Mons. Ravinale – sono stati perseguitati perché si erano rifiutati di rendere culto alle divinità pagane. Sant’Ippolito ci ricorda che le persecuzioni nei confronti della Chiesa ci sono sempre state, e continuano anche oggi. Così pure l’ostilità verso le proposte di vita della Chiesa».
Alla Celebrazione Eucaristica sono intervenute le massime autorità civili, e militari della città: il Sindaco Francesco Avato con l’intera Giunta Municipale; il Sindaco di Salbertrand Piero Biolati, il Sindaco di Fournoux François Chemin ed il vicesindaco di Modane François Gravier; l’assessore al Comune di Torino Renato Montabone; le autorità militari della Base Logistica Tabor, del Commissariato di P.S., dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia Forestale, Gruppi e Associazioni.
Al termine della solenne Messa, animata nei canti liturgici dalla sempre più meritevole Cantoria Parrocchiale diretta dal M.ro Fabrizio Blandino con all’organo Stefania Balsamo, una vera folla si è intrattenuta in spirito di fraternità ed amicizia, all’aperitivo, servito alla “Genzianella”, offerto dal Comune. Le donne in costume
Con i Priori di S. Ippolito e una parte del gruppo
dei Priori emeriti. 
[foto t.col. G. de Franceschi]
di Bardonecchia, intanto, distribuivano in piazza e nelle vie adiacenti il pane benedetto. Come ogni anno, accanto al campanile romanico, è stato allestito il Pozzo di S. Ippolito, il cui ricavato è destinato per le opere di restauro e manutenzione della chiesa.
Il pranzo del Vescovo con i sacerdoti è stato finemente servito all’Hotel Des Geneys, di Romano e Anne Bosticco.  Alle ore 17, il canto del Vespro e del Te Deum presieduto ancora dal Vescovo di Asti, ha nuovamente raccolto tanta gente in chiesa parrocchiale.

Bambini interessatissimi ai giochi organizzati
per loro nel pomeriggio. 
[foto G. Elia]
Al calar della sera gli Alpini hanno predisposto la cena in piazza a base di polenta, spezzatino e buon vino rosso. Stupenda conclusione della festa patronale con i fuochi d’artificio, che hanno illuminato di mille colori il cielo di Bardonecchia, in questa occasione, ancor più “perla delle Alpi”.
Da ricordare anche per completezza di cronaca i giochi del pomeriggio per bambini e adulti che si sono cimentati nei mille giochi allestiti per l’occasione.
Molto gettonate anche le bancarelle di prodotti artigianali alimentari e non, allestite lungo le Vie di Borgo Vecchio il giorno dopo lunedì 14 agosto. Sulla piazza della chiesa si sono date appuntamento tutte le scuole di intaglio della bassa e alta Valle, che per tutto il giorno si sono esibite in dimostrazioni di raffinato lavoro di intaglio del legno.
Stefano Masino
Danze occitane del Gruppo “Aoute Douerie”. [foto L. Tancini]
foto omesse
Il banco delle autorità. Da destra: i Sindaci di Bardonecchia, Salbertrand, Modane; il Vicesindaco di Fournoux; il Comandante della Base Logistica Tabor. [foto t.col. G. de Franceschi]
L’omelia del Vescovo di Asti. [foto t.col. G. de Franceschi]
Guide alpine e volontari del Soccorso Alpino in fila, per l’offertorio. [foto G. Cerrato]
Al termine della solenne celebrazione. [foto G. Gado]
Alla Genzianella, per l’aperitivo offerto dal Comune. [foto t.col. G. de Franceschi]
Canto del Vespro e Benedizione Eucaristica. [foto t.col. G. de Franceschi]
«Adoremus in aeternum Sanctissimum Sacramentum». [foto G. Elia]